Giorno: Febbraio 18, 2009

VE L’AVEVO DETTO!

  HO SCRITTO IL 18 FEBBRAIO 2009: VE L’AVEVO DETTO! VE L’AVEVO DETTO, CARI FRATELLI DELL’ARGENTINA, AMICI, STUDIOSI, SIMPATIZZANTI E TUTTO IL PAESE INTERO. VE LO AVEVO DETTO CHE IL SR. SILVIO BERLUSCONI È UN MAFIOSO POTENTE AL SERVIZIO DELL’ANTICRISTO. MA LA NOSTRA LOTTA INSIEME A TANTI GIUSTI ITALIANI SARÀ DURA E TENACE. METTEREMO IN PRATICA LA RESISTENZA CONTRO QUESTO INDEGNO CAPO DEL GOVERNO ITALIANO CHE, VOGLIO RICORDARE A TUTTI, È STATO AMICO E FRATELLO SPIRITUALE DEL SANGUINARIO DITTATORE ARGENTINO MASSERA, ENTRAMBI APPARTENENTI ALLA LOGGIA MASSONICA P2. ECCO PERCHÉ SILVIO BERLUSCONI RIDE DEI DESAPARECIDOS, PERCHÉ I SUOI AMICI DELLA LOGGIA MASSONICA UCCIDEVANO ANCHE NEL SUO NOME GLI INNOCENTI ARGENTINI. PURTROPPO, TUTTO IL PROGRAMMA ELABORATO DA QUESTA LOGGIA MASSONICA SI STA REALIZZANDO  ALLA LETTERA IN ITALIA. VE L’AVEVO DETTO! L’ARTICOLO QUI ALLEGATO È SOLTANTO UNA DELLE TANTE PROVE SU CHI SONO COLORO CHE GESTISCONO IL POTERE NEL MONDO E CHI STA DIETRO DI LORO.                                                                               GIORGIO BONGIOVANNI                                                                                   STIGMATIZZATO Sant’Elpidio a Mare (Italia) 18 Febbraio 2009   Berlusconi scherza sui deseparecidos e Buenos Aires convoca l’ambasciatore italiano Sabato scorso, durante la campagna elettorale a Cagliari a favore del candidato Cappellacci, il premier Silvio Berlusconi ha “scherzato” sulla vicenda

Palermo: Un legame che cresce

PALERMO: UN LEGAME CHE CRESCE Per la seconda volta nell’arco di 15 mesi ci troviamo a toccare “de visu” questa città con il messaggio “Dal Cielo alla Terra”, sintesi comunicativa con valenza predominante di carattere spirituale su fenomeni, segni e profezie per il nostro tempo. Ancora una volta quindi e nell’ottica della “preparazione” all’imminente sempre maggior presenza che Giorgio avrà in questa isola. Con Giorgio Barbagallo arrivo a Palermo sabato 31 gennaio a casa di Giovanni e Meri che ci attendevano per pranzare. Giovanni è tutto un…fermento, un vulcanetto che ribolle: lo stress, l’ansia, il lavoro di pubblicità e di contatti non fanno tanto trasparire la stanchezza fisica quanto il desiderio che tutto “vada bene” e che, soprattutto, inizi a formarsi attorno a lui un nuovo gruppo operativo. “Ca ama cuminciari a travaigghiairi!” ci dice in siciliano, ovvero “Qui dobbiamo iniziare a lavorare!”: un concetto che trasferirà accoratamente persino alla platea durante il convegno. La pubblicità dell’evento ha beneficiato questa volta di un importante supplemento costituito dalla pubblicazione della nostra locandina, in “dimensione volantino”, sul quotidiano storico della città la stessa mattina del sabato. “Perché le nostre città devono essere così?” mi domando mentre attraversiamo Palermo per un primo sopralluogo