Francesco: i potenti non vogliono la pace perché vivono di guerre
Il Papa riceve 7mila bambini della «Fabbrica della pace». Il carcere non è la soluzione per i giovani che sbagliano. «Anche io mi scaldo, ma dopo il litigio serve la pace»
Iacopo Scaramuzzi
Città del Vaticano
Gli mettono al polso un braccialetto e gli regalano un «casco della pace», «perché sei il nostro primo operaio della pace». Lo accolgono cantando «We are the world», lo salutano tra cori e abbracci. Il Papa ha ricevuto oggi 7mila bambini della «Fabbrica della pace». Mettendo da parte il discorso che aveva preparato, ha preferito rispondere a braccio, una per una, alle 13 domande che gli hanno posto altrettanti bambini, sulla pace e sulla guerra, sul carcere e sulla malattia. «Dove non c’è giustizia, non c’è pace», ha fatto ripetere in coro ai bambini, spiegando loro che nel mondo non c’è pace perché i potenti guadagnano con l’industria delle armi.
Iacopo Scaramuzzi
Città del Vaticano
Gli mettono al polso un braccialetto e gli regalano un «casco della pace», «perché sei il nostro primo operaio della pace». Lo accolgono cantando «We are the world», lo salutano tra cori e abbracci. Il Papa ha ricevuto oggi 7mila bambini della «Fabbrica della pace». Mettendo da parte il discorso che aveva preparato, ha preferito rispondere a braccio, una per una, alle 13 domande che gli hanno posto altrettanti bambini, sulla pace e sulla guerra, sul carcere e sulla malattia. «Dove non c’è giustizia, non c’è pace», ha fatto ripetere in coro ai bambini, spiegando loro che nel mondo non c’è pace perché i potenti guadagnano con l’industria delle armi.