LA VERITÀ DI CRISTO LIBERA E SALVA LE NOSTRE ANIME
DAL CIELO ALLA TERRA
HO SCRITTO IL 16 OTTOBRE 2017:
LA CRONACA SCRITTA DALLA SORELLA SANDRA RIPORTA FEDELMENTE QUANTO IL CIELO MI HA INDICATO DI COMUNICARVI NEI GIORNI DELLA SANTA PASQUA 2017.
IN FEDE VOSTRO.
G.B.
Fin dalla Sua nascita, nei panni dei pastori che gli fanno visita, e durante tutta la Sua predicazione, Gesù è spesso attorniato da gente comune, chiamata ora folla, a volte popolo, a volte turbe: non è quel sciame di sacerdoti, scribi e farisei con il loro potere e la loro dottrina; e nemmeno il popolo di Dio, quell’Israele scelto per tracciare il sentiero del Vangelo sulle orme di quel giovane Nazareno.
Ma che ne è stato delle folle che Lo seguivano?
È strana la folla…, tutta quella gente senza volto né nome, spinta da una fede che reclama segni, che chiede una parola, un conforto, un miracolo, la speranza che la propria vita possa cambiare o il perdono dei propri peccati; una folla avida di affetti e di risposte alla ricerca disperata di qualcosa che possa colmare i propri vuoti interiori. Che indaga, interroga, ricerca; che esulta, si meraviglia, si rallegra, getta le monete al tempio e chiede maldestramente giustizia… Che Lo stringe e Lo schiaccia da ogni parte, che Lo vuole sempre con sé… che non vorrebbe mai lasciarlo partire, tanto da impedire alla Madre e ai fratelli di avvicinarsi.
È strana la folla… ma è lei la prima testimone, l’inviata umile e spontanea, che comincia a raccontare… Una cornice costante nella vita di Gesù: arriva da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, dall’Idumea e dalla Transgiordania… Si accalca davanti alla casa di Pietro a Cafarnao, in riva al lago di Tiberiade e Lo segue lungo il peregrinare in Galilea nella speranza di poterlo ancora ascoltare, di vedere i prodigi di cui era capace. Lo ha visto scendere da Betfage, in mezzo agli ulivi, attraversare il torrente Cedron, esultante Lo ha accolto a Gerusalemme, steso a terra avanti a Lui i mantelli e vedendolo avanzare in groppa a un asinello Lo ha acclamato Re.
È anche brava la folla…, senza dubbio non teme il giudizio di condanna già emesso dagli scribi, inviati dalle autorità del Sinedrio a controllare la situazione; anzi, fa mostra di volerlo proteggere da costoro e dagli stessi parenti di Gesù, venuti da Nazareth a prenderlo.