Giorno: Febbraio 9, 2022

BAMBINO MORTO IN UN POZZO. IL FALLIMENTO DELLA SCIENZA UMANA

piccolo ryan 200

DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 9 FEBBRAIO 2022:

UN GIOVANE ATTIVISTA CRISTIANO-MUSULMANO, KARIM EL SADI, HA SCRITTO CON VERITÀ E GIUSTIZIA. SONO QUESTI I GIOVANI CHE NOI, “ALIENI” DELLA LUCE, ISPIRIAMO, PROGRAMMIAMO E PROTEGGIAMO. CONTIAMO SU DI LORO PER UNA NUOVA FRONTIERA DI PACE E GIUSTIZIA SUL VOSTRO PIANETA.
PACE!
SONO ADONIESIS E SALUTO CON AMORE.
 
PIANETA TERRA
9 FEBBRAIO 2022
G.B.
RAYAN COME ALFREDINO: LA TECNOLOGIA UMANA INCAPACE DI SALVARE BAMBINI
Di Karim El Sadi

“La tecnologia della vostra scienza incapace di sottrarre da un pozzo il corpo di un bambino.

In questo caso avete dimostrato di essere animati solo di presunzione e di blasfemo orgoglio. La vostra intelligenza è capace di servire con solerzia il male, la morte.

A Vermicino si è verificato un dramma che deve indurre seriamente a meditare e a trarre conclusioni ancora più preoccupanti. Un bambino si è sacrificato per insegnare agli uomini, spettatori ed attori, che i problemi più importanti per sopravvivere non sono stati risolti e che nei prati verdi della vita si semina, con cinica indifferenza, il seme del male mortale”.

Scriveva così, a Nicolosi, il maestro e contattista Eugenio Siragusa. Un messaggio di profondo ammonimento e delusione consegnatogli dai fratelli di Luce, in occasione della tragica morte del piccolo Alfredino, il bambino precipitato in un pozzo il 13 giugno 1981 e poi morto di fame, freddo e soffocamento dopo tre giorni.

Oggi possiamo dire che il sacrificio di Alfredino è stato vano perché lo scorso 5 febbraio la storia si è ripetuta allo stesso modo. In Marocco, infatti, un altro bambino di soli 5 anni, Rayan, è morto dopo essere precipitato in un pozzo nelle campagne di Chefchauen. Dopo 100 ore al freddo, da solo, senza cibo e senza ossigeno, il corpo di Rayan si è spento ieri sera. I soccorritori sono arrivati troppo tardi e il mondo intero, dopo un primo momento di euforia con la notizia lanciata e poi smentita, del suo salvataggio, è piombato in un profondo dolore e sconforto.

Ma il mondo non è degno di piangere questo bambino. Perché la morte di Rayan è dovuta a questa umanità nefasta. Dopo quattro decenni l’umanità non ha imparato la lezione perché continua a sviluppare tecnologie procreatrici di morte e sofferenza. La tecnologia e la scienza umana non sono al servizio del prossimo, della solidarietà e dell’evoluzione. Ma dell’involuzione, della sopraffazione, dell’egoismo e della violenza.

Nell’anno domini 2022, l’uomo produce macchine di morte miliardarie in grado di spazzare via un continente in pochi minuti, è in grado di creare trivelle che violentano la madre terra per estrarne stupidamente idrocarburi inquinanti, ma non è in grado e non vuole creare una trivella o un macchinario capace di salvare bambino intrappolato a 30 metri sotto terra.

L’umanità, per tale ragione, ha fallito. Questa umanità preferisce tutelare il profitto, il potere, la conquista, piuttosto che tutelare i diritti umani, le anime indifese, i bambini. E quindi, Dio. La tecnologia umana è a servizio dell’autodistruzione e non della vita. Rayan ora è stato accolto nel regno, nei giardini dell’Eden. Quest’umanità invece è condannata a vivere la morte seconda su questo pianeta dove viene seminato, come disse Eugenio Siragusa 40 anni fa, “il seme del male mortale”.

Una frase che oggi, Giorgio Bongiovanni, suo discepolo e nostro maestro, ha ereditato. Una voce, quella di Giorgio, e prima di lui quella di Eugenio, da sempre sola in mezzo al deserto che è questo mondo.

Karim El Sadi
7 Febbraio 2022
DAL CIELO ALLA TERRA
LA TECNOLOGIA DELLA VOSTRA SCIENZA INCAPACE DI SOTTRARRE DA UN POZZO IL CORPO DI UN BAMBINO.
IN QUESTO CASO AVETE DIMOSTRATO DI ESSERE ANIMATI SOLO DI PRESUNZIONE E DI BLASFEMO ORGOGLIO.
LA VOSTRA INTELLIGENZA È CAPACE DI SERVIRE CON SOLERZIA IL MALE, LA MORTE.
A VERMICINO SI È VERIFICATO UN DRAMMA CHE DEVE INDURRE SERIAMENTE A MEDITARE E A TRARRE CONCLUSIONI ANCORA PIÙ PREOCCUPANTI.
UN BAMBINO SI È SACRIFICATO PER INSEGNARE AGLI UOMINI, SPETTATORI ED ATTORI, CHE I PROBLEMI PIÙ IMPORTANTI PER SOPRAVVIVERE NON SONO STATI RISOLTI E CHE NEI PRATI VERDI DELLA VITA SI SEMINA, CON CINICA INDIFFERENZA, IL SEME DEL MALE MORTALE.

DAL CIELO ALLA TERRA
Nicolosi, 13 Giugno 1981
E. S.