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RADIOATTIVITÀ NEL MARE DI FUKUSHIMA
Rilevati livelli di 30 volte superiori ai limiti consentiti. Ricollegati i reattori alla rete, possibile il raffreddamento
MILANO - La Tepco, la società di gestione dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima Daiichi, ha rilevato «materiale radioattivo nell'acqua di mare» nei pressi della centrale. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. In particolare sarebbe stato rilevato iodio radioattivo ad un livello 29,8 volte superiore al limite consentito. Ma non è solo il mare: il livello di radioattività è aumentato notevolmente in tutta l'area vicina alla centrale nucleare, secondo quanto affermato dal ministero della scienza e della tecnologia di Tokyo, precisando tuttavia che i livelli non sono tali da rappesentare una minaccia per la salute umana. L'aumento della radioattività è dovuto alla pioggia dei due giorni scorsi, ha spiegato un funzionario. I nuovi, alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture tra cui quella di Tokyo, 240 km a sud della centrale.
Fukushima, fumo dai reattori
REATTORI RICOLLEGATI - Tutti i sei reattori della centrale nucleare di Fukushima dispongono da questa mattina di una linea elettrica esterna che potrebbe consentire il riavvio dei sistemi di raffreddamento ma ad eccezzione dei reattori 5 e 6 non sonon ancora stati alimentati. I tecnici che stanno lavorando alla centrale hanno sspiegato che prima di ridare corrente elettrica vanno effettuate alcune verifiche. Un portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha spiegato infatti che prima di rimetterli in servizio vanno verificati «uno ad uno i singoli impianti».
BORSA IN RIALZO - Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo: + 4,36 per cento. Intanto la Banca del Giappone ha immesso oggi 2.000 miliardi di Yen (17 miliardi di euro) sul mercato per sostenere l'economia. Sale così a 39.000 miliardi di yen (339 miliardi di euro) la somma complessiva sbloccata dalla banca dopo il sisma e lo tsunami che hanno colpito la nazione.
Corriere.it – 22 marzo 2011
Su a Fukushima 1, a 240 chilometri da Tokyo, i tecnici della Tepco sono riusciti a collegare alla rete elettrica tutti e sei i reattori. Sappiamo che un conto è collegarli, un altro vedere se funzionano tutti i sistemi, cui esplosioni e tonnellate di acqua di mare certo non hanno fatto bene. Purtroppo nel pomeriggio precedente si è registrato un aumento di pressione, e poi si sono avvistate le fumate. Certamente, almeno per adesso, il vento ha molto aiutato a limitare i danni dei rilasci radioattivi, disperdendoli sul mare. Mercoledì, però, secondo le previsioni meteo il vento dovrebbe girare in direzione Sud e SudOvest. Verso la regione del Kanto, verso Tokyo.
La Stampa 22.03.2011