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fausto_centof_01SANTA PASQUA 2010 - HOTEL ROYAL
La conferenza è appena finita con un applauso generale, prolungato tutti in piedi a consacrare ed avallare un discorso fatto con il cuore e la consapevolezza di essere arrivati al rash finale.
Lo aveva promesso Giorgio; non provocatemi o vi scateno addosso una guerra che nemmeno potete immaginare.
Sono bastate le parole del cardinale Sodano che parlando del Papa lo apostrofa con l'epiteto di dolce Cristo in terra per far traboccare il vaso e dare libero sfogo alla voglia di gridare al mondo intero il marciume che emerge dal vaticano.
Il filmato che Giorgio propone alla platea sui crimini commessi  dalla chiesa in tempi passati con la santa inquisizione, le crociate e quant'altro ed i misfatti dei nostri giorni con le accuse provate di pedofilia, riciclaggio di denaro sporco, affari internazionali con operazioni economiche nel settore della vendita di armi e chissà cos'altro, è una carellata di immagini eloquenti che gettano un mare di fango sull'operato della più grande istituzione religiosa mondiale.
Quanto siamo lontani dagli insegnamenti del Cristo, dalle sue leggi, dalle sue volontà.
"Chi oserà fare del male ad una sola di queste creature è meglio che si metta una pietra al collo e si butti a mare"; le parole di Cristo risuonano nei nostri cuori come macigni. Come possiamo assistere inermi al massacro di bambini che ogni giorno avviene per mano di questa umanità?
Le immagini scorrono veloci; le guerre si alternano alla vita quotidiana fatta  di crimini comuni, alla fame che ogni giorno falcidia migliaia di bambini innocenti, alla distruzione dell'eco sistema con conseguenze catastrofiche per il pianeta.
In sala l'attenzione è al massimo, qualche lacrima solca il viso dei presenti.
Anche se viste tante volte certe realtà non lasciano indifferenti e le coscienze mordono il freno per ribellarsi.
Il filmato chiude con quello che sarà l'epilogo finale; la giustizia divina che si manifesterà attraverso
le forze della natura con terremoti, maremoti, uragani e la forza distruttiva del Sole che avrà il compito di purificare la Terra.
Il quadro è completato: nell'attesa di tutto ciò però abbiamo il dovere di preparare il ritorno del Maestro lavorando nella sua vigna per non farci trovare con le mani in mano.
La serata si conclude con un tocco di allegria con la voce perentoria  di Tino ed il suono melodioso del violino di  Nena.
Un' altra Pasqua è passata ma questa volta ha lasciato un segno diverso. Le parole di Giorgio hanno scandito l'inizio della battaglia di Armagheddon. Non c'è spazio ne tempo per le riflessioni, è il momento della scelta finale senza se ne ma. "Io faccio così, voi fate come meglio credete" sono state le sue ultime parole.
Avrei voluto dirlo lì in sala ma la timidezza mi ha bloccato; lo ribadisco adesso con il cuore aperto, "io ti seguo" come sicuramente lo faranno tutti i tuoi e miei fratelli. La prima picconata l'hai data tu, le altre dobbiamo darle noi.
Con fraterno amore

Fausto Centofante
7 aprile 2010