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giorgio2IL GRIDO DI GIUSTIZIA
Lido di Fermo – E’ il Lunedì dell’Angelo secondo la tradizione, il tipico giorno di Pasquetta della gita fuori porta … ma questo non è più il tempo del girovagare senza meta … chi ha scelto di essere qui, in una sala conferenze di un hotel che già da qualche anno ospita gli incontri con Giorgio, ha un motivo. Alcuni sono arrivati qui per curiosità, per saperne di più, altri hanno già scelto di dare un senso alla propria esistenza, di ridare Vita alla Giustizia. L’incontro si apre con alcune delle immagini e dei filmati più sorprendenti degli oggetti volanti ripresi nei cieli del Messico, lo scorso marzo, in occasione del “2012 Cumbre Mundial Ovni”, alla quale hanno partecipato il noto giornalista Jaime Maussan, il ricercatore Piergiorgio Caria, il contattato Antonio Urzi con sua moglie Simona e lo stimmatizzato Giorgio Bongiovanni. Le testimonianze e le numerose riprese di dischi volanti erano un continuo susseguirsi, alcuni sono stati già analizzati ed unica è la particolare astronave di Luce apparsa in quei cieli. Tutti con il naso all’insù e gli occhi puntati in alto lì in Messico. L’arrivo dei fratelli è imminente e anche la mente più scettica e controllata non può negarlo. Fra il pubblico in sala si percepisce una sensazione di meraviglia e sorpresa … per quanto si possa già comprendere che i tempi ormai siano vicini per il contatto con questi Esseri, la meraviglia ci coglie sempre impreparati. Giorgio riprende l’incontro con la lettura dell’ultimo messaggio, ricevuto per la Santa Pasqua, nel quale le parole scandiscono gli ultimi istanti di Vita terrena del Figlio del Padre ed esortano a perseverare nell’opera della giustizia e dell’amore affinchè si possa ricevere il dono di vivere nel nuovo Regno che Dio instaurerà. Si … ma “Beati saranno coloro che crederanno senza vedere e senza toccare” così riprende Giorgio provando la fede di ognuno … ma i toni si fanno ora più aspri, si alimentano di quella sete di Giustizia che è fondamento dell’Opera, e prosegue: "Buona Pasqua Padre Santo, la Chiesa è con te, dolce Cristo in terra” così, cita Giorgio, si è rivolto il decano del Collegio Cardinalizio, Angelo Sodano, in occasione della Santa Pasqua a Benedetto XVI, a colui  per il quale il tempo non lascia più tregua; deve rattoppare i numerosi occultamenti e crimini che i suoi uomini hanno compiuto e continuano … a compiere. Ha gli occhi puntati addosso ma, come afferma Giorgio, “questo tempo vedrà portare alla luce altri scabrosi fatti”. “Le nefandezze sono venute alla luce grazie al parlare di uomini coraggiosi” ed ancora dissenta dalla forte arroganza e dalla mancata ammissione di colpe del Papa.        
“La Chiesa Apostolica Romana ha tradito Cristo e ve lo dimostro” – afferma Giorgio …  “Crimini in Vaticano” non è solo il dossier che il giornalista Giorgio Bongiovanni  ha realizzato qualche tempo fa per mettere nero su bianco i fatti, le persone e i collegamenti mafiosi organizzati e co-partecipati dalla Chiesa, ma ora quello scritto prende colore e forma grazie alla serie di immagini che ora si susseguono sullo schermo. Il coinvolgimento e la collaborazione mafiosa di papa Wojtyla con, il suo allora braccio destro, monsignor  Paul Marcinkus è una realtà storica, inconfutabile. “Sono questi gli uomini che la Chiesa si prodiga a far diventare santi? Santi – come afferma Giorgio - sono uomini come padre Alex Zanotelli, come Don Luigi Ciotti, uomini la cui veste non gli ha blindati negli ori, negli sfarzi e nel benestare ecclesiastico”. È il grido di giustizia … seguono immagini crude, non sono quelle di un film fantascientifico, sono gli strumenti di tortura usati dalla “Sacra” Inquisizione per condannare e punire gli “eretici”; è la pazzia, lo sfogo sanguinoso, la repressione, la violenza usata dagli uomini della Chiesa, gli stessi che strumentalizzavano il nome del Cristo per compiere i peggiori crimini che mai l’Umanità avrebbe dovuto conoscere.
Stringi i denti, inorridisci e abbassi lo sguardo perché sei disgustato, ferito, perché quello che l’educazione ricevuta e la catechesi ti hanno fatto credere e conoscere, quand’eri appena adolescente, non è la realtà, perché hai piena consapevolezza che quello che stai vedendo è la Verità, perché quello che hai davanti agli occhi è il risultato di quei comportamenti tenuti dalla chiesa che, fino a poco tempo fa, non riuscivi a comprendere,… perché sei davanti alla Verità. Giorgio invita il pubblico a porre domande, a controbattere se ha prove al riguardo, ma chi è presente in questa sala non ha il coraggio di parlare, va via o semplicemente ha aperto gli occhi e non ha altro da aggiungere. Chi può dimostrare il contrario, lo faccia. È silenzio in sala. Le domande che ora partono dal pubblico sembrano essere ridimensionate rispetto a tutto quello che finora è stato visto ed udito. “Mi avete provocato ed io ora vi scateno una battaglia che non vi potete nemmeno immaginare”. È il grido di giustizia dell’Uomo che da più di vent’anni, ormai, porta con sé gli stessi segni del Figlio del Padre. La sala applaude, ma quell’applauso non vuole essere solo il segno di una condivisione, ma deve essere per molti il plauso dell’Esserci in questa battaglia. Dentro o fuori. Niente perplessità. Se hai piena coscienza del marcio, non puoi star lì a guardare, devi far parte dell’esercito della Giustizia. Devi parlare. Sì, parlare ed operare a favore della stessa.                                                                                              

Pordenone, 6 aprile 2010                                                                                                     
Maria Marzullo