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piedra_artigasIL “CUORE DELLA TERRA” VISITA LA SICILIA
Il giorno 3 settembre ci troviamo in Sicilia ad Acireale, prima tappa della presentazione dei messaggi segreti della Madre Celeste dopo la presentazione ufficiale del video avvenuta il 15 agosto nelle Marche e che sarà il fulcro delle future conferenze.
Arriviamo alle 15 ma Pier Giorgio non ha il tempo di pranzare né  di ristorarsi all’Hotel perché deve recarsi subito a Taormina per partecipare alla conferenza organizzata dal giornalista e fratello Emanuele Cammaroto:  “Il contatto è vicino: straordinaria di ondata avvistamenti Ufo in Italia e nel mondo”, evento che preparerà le anime della Valle Etnea ricettive alla chiamata all’attesissimo convegno del giorno dopo. Lo accompagnano Mara, Lorella, Giovanni, Davide e Barbara mentre io, Flavio e Maria Josè restiamo in albergo per intrattenere i fratelli arrivati dall’Uruguay e per dare seguito ai lavori di segreteria e divulgazione del sito con il pc portatile. Quando si accompagna Giorgio non si sta mai con le mani in mano, né c’è tempo per visitare le città in cui ci troviamo.
Giorgio arriva in tarda serata direttamente da Pordenone dove il 2 di settembre ha vissuto l’ennesima Passione di Nostro Signore con una copiosa sanguinazione dalle stigmate che ha lasciato segni evidenti sul letto e da cui ancora non si è ripreso completamente. All’arrivo dall’aereoporto ci telefona dicendo di voler andare subito in stanza a riposare, ma appena mette piede in albergo lo spirito solare che lo caratterizza e che sovrasta la sofferenza fisica si dedica inesauribilmente ai fratelli che lo attendono nella hall.
Il 4 settembre alle ore 11 apre la conferenza alla presenza di circa 250 persone, un caro amico di Giorgio, l’uruguaiano Hugo Lucas, con la storia della famosa Pietra di Artigas che sta facendo il giro del mondo ed ha già visitato più di 25 paesi tra cui Francia, Belgio, Svizzera.
La presentazione di questo segno straordinario, il cuore della madre Terra, sancisce l’inizio della fase finale della missione dei due testimoni dell’Apocalisse Enoch ed Elia.
Si tratta di una pietra di Agata dalla forma perfetta di un cuore umano che a detta dei geologi che l’hanno studiata possiede centotrentamilioni di anni e che è stata estratta dalle miniere del padre di Hugo Lucas. La cosa incredibile è che la pietra cadendo e spaccandosi in due ha rivelato al suo interno un messaggio di Pace, Amore e Unità attraverso la decifrazione di simboli forti chiari e meravigliosi: una colomba, un cuore, la J e la C di JesusCristo, un pesce, la parola millennium e un dinosauro preistorico che gli iniziati della tribù giovannea possono identificare con il serpente piumato primate dell’origine dell’uomo terrestre.  
“C’è chi non sente nulla quando si avvicina a questa Pietra” dice Hugo “ma c’è chi piange e si emoziona e non riesce a togliere la mano quando la tocca,  perché il messaggio più importante della pietra non è ciò che si vede ma quello che si sente con il cuore, la presenza divina impressa in essa”.
Giorgio interviene narrando un passo del Vangelo (Lc 19,40) per spiegare questo ennesimo segno celeste: - Quando Gesù entra a Gerusalemme e la folla dei discepoli lo osanna i farisei chiedono al Maestro di rimproverare i discepoli il quale nel rispondere loro lancia una profezia: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre»
Il Logos divino che duemila anni fa ha assunto forma umana per parlare al cuore degli uomini ha lasciato impressa la Sua Luce e il Suo Verbo in una pietra che la Madre terra in questo tempo “ ha vomitato” per dare testimonianza all’imminente ritorno di Suo figlio a conclusione della Sua Opera di redenzione per molti.
Segue l’intervento di Pier Giorgio che mostra le astronavi riprese dal contattista Antonio Urzi spiegando l’origine di questa visita che è esclusivamente messianica poi nella seconda parte dell’intervento decifra gli straordinari segni apparsi nei recenti crop circles.
Ancora oggi i farisei moderni vogliono mettere a tacere la Voce di Dio, ma sono tante le statue di pietra della Madonna e di Gesù nel mondo che danno segni e con una meravigliosa ed emozionante ricostruzione video sulle lacrimazioni per comprendere che la Madonna è lo spirito divino della Madre terra che si preoccupa del destino di tutta l’umanità. Lo storico Flavio Ciucani ci introduce al documentario sulle più importanti apparizioni mariane dell’ultimo secolo e ai messaggi tenuti segreti dai veggenti.
Dopo la visione integrale del documentario Giorgio prende la parola e legge il messaggio ricevuto il 2 settembre poi rende omaggio come ogni anno al suo padre spirituale Eugenio Siragusa leggendo un messaggio che aveva scritto Eugenio il 3 settembre 1982  sull’eccidio di Palermo compiuto dalla mafia uccidendo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela e l’agente di scorta; messaggio in cui Giorgio ricorda i valori di giustiza e amore universali per i quali Eugenio si è battuto. La lettura della bellissima lettera di auguri che Emanuele ha scritto a Giorgio fa vibrare il suo cuore stanco ma sempre più agguerrito in vista della battaglia finale che dovrà affrontare.
La conferenza si conclude con le domande del pubblico che saranno riportate integralmente nella cronaca di approfondimento.
Il giorno dopo, in occasione del compleanno di Giorgio ci ritroviamo a pranzo con i fratelli arrivati dalle diverse parti d’Italia, Varese, Roma, Pordenone, Bari, Salerno, Palermo, Siracusa e Catania. Nel primo pomeriggio, durante l’incontro delle arche, per allietare la giornata ed esprimere la riconoscenza e la profonda devozione al Segno vivente in mezzo a noi, l’amico d’infanzia Tino Favazza, straordinario talento artistico apprezzato all’estero, dedica a Giorgio alcune delle sue performances, intercalato dalle voci angeliche e dai balletti delle bambine, Aurora, Sonia ed Elisa e da una divertente parodia del lago dei cigni messa in piedi seduta stante da alcuni fratelli di Pordenone.
Più tardi Giorgio ricompone l’assemblea e chiama Fabio, uno dei  giovani di Bari per dargli la stella; essa non è un semplice ciondolo da  esibire e Giorgio ricorda il rischio che ci si assume nel volerla portare al collo. La Verità viene prima di ogni cosa, di ogni affetto, bisogna essere disposti a lasciare tutto perché è un impegno che si prende col Cielo altrimenti la stella ti uccide, intendendo il senso spirituale del termine.
Un fratello in sala chiede la differenza tra il seguire la Verità del Cristo e seguire il Buddha o un altro Maestro universale e se la salvezza spirituale avviene comunque. “Certo - risponde Giorgio - ma Buddha ti offre solamente l’illuminazione, la presa di coscienza spirituale,  poi devi reincarnarti tante e tante volte prima di raggiungere la dimensione  della luce mentre Cristo è l’unico che offre la redenzione e il riscatto immediato dal Karma,  è l’ascensore, la scorciatoia del percorso evolutivo nella reincarnazione. Per questo Gesù chiede di lasciare tutto e rinnegare se stessi. È il più difficile da seguire, ma non è impossibile farlo perché la Sua presenza ci consola inondandoci della Sua Luce e nonostante lo scenario desolante e inquietante della vita terrena ci fa gustare la beatitudine della Sua dimensione divina.

Con amore e devozione

Elisabetta

Sant’Elpidio a Mare, li 7 settembre 2010.