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cruzcama_2_9_2010IL MIRACOLO DELLA SANGUINAZIONE: LA CHIAMATA DI CRISTO
Fatima 2 settembre 1989 – San Giovanni di Polcenigo (Pordenone) 2 settembre 2010

Sono trascorsi esattamente 21 anni da quando è iniziata la missione Cristica di Giorgio.
I segni incisi nel suo corpo, così penetranti e dolorosi, sono la prova fisica, laddove e per chi la fede avesse necessità di “prove”, di un Cristo, il Cristo, vivo.
La Passione e il Sacrificio del Figlio di Dio sono arrivati a noi.
Di cos’altro abbiamo ancora bisogno per comprenderlo?
Sono circa le 21:00 quando insieme a tutti i fratelli giunti all’arca (circa 50), Giorgio condivide l’ennesima sanguinazione.
Per alcuni è la prima volta, per altri è già accaduto di assistere a quest’esperienza così straordinaria.
L’emozione è palpabile, l’attesa scandisce questi istanti e le vibrazioni sono alte nel piccolo spazio appena fuori l’arca nel quale tutti insieme ci ritroviamo.
A piccoli gruppi raggiungiamo la stanza nella quale Qualcosa di grande avviene.
Ai piedi del letto Sonia Alea e la piccola Sonia, insieme a Mara, Carla e la piccola Elisa, assistono alla Passione rivissuta da Giorgio.
Sulle lenzuola bianche il vivo rosso sangue lascia tracce e segni.
Agli angoli del letto vengono individuate quattro croci che paiono delimitare lo spazio stesso. Cerchiamo d’interpretarle…Perché? Cosa indicano?
Così come Giorgio ci avrebbe spiegato poco dopo, quelle croci sono state create come segno di protezione. Anche nei giorni successivi quei segni sono nominati dagli Esseri di Luce:
“Le quattro croci di sangue raffigurate nel giaciglio dove lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni ha sanguinato sono il simbolo dei profeti Enoch, Elia, Shila e Tabita. Le croci sono anche lo scudo di protezione energetico necessario per gli stessi affinché vengano tutelati dagli attacchi del figlio di Satana, Arimane. (…)”.
Quando assisti a quella sofferenza carnale che sembra apparentemente non trovare spiegazione, c’è qualcosa che s’infrange nella nostra umanità.
Ti senti disorientato, perdi quella logica di controllo che abitualmente governa la tua mente e ti lasci andare all’emozione di quello che i tuoi sensi vivono.
Sì, perché gli occhi non bastano ad immagazzinare…
Sei impossibilitato a far qualsiasi cosa. Nulla puoi.
Uomini, poveri uomini…continuiamo a pensare a quanto miseri e presuntuosi si continui ad essere.
Non dimenticheremo l’immagine registrata nelle nostre menti.
Quel corpo mi riporta alla mente il Cristo posto in croce…sono le uniche parole che ancora oggi, come quella sera, mi ricordano lo stato d’animo vissuto.
Ti allontani, cerchi di concludere l’esperienza mentalmente, ma è impossibile. Sei fuori da ogni lunghezza d’onda e ti chiedi com’è possibile aver visto quell’uomo lì sanguinante, straziato nel
dolore delle ferite che segnano il suo corpo. Ancora tenti di dare la risposta a quei perché che ti assillano…poi prendi coscienza e l’ascolti.
Ancora ci viene data la possibilità del ravvedimento, della redenzione.
Ma il tempo sta per concludersi…chissà ancora cosa aspettiamo.


Sono circa le 23:00 quando Giorgio, appena ripresosi, ci trasmette il messaggio ricevuto:
“L’Anticristo si è incarnato, ha preso corpo. Il figlio di Satana si è personificato. Dobbiamo strappare più anime possibili al figlio di Satana per portarle a Gesù”.
L’Anticristo è l’essere che Giorgio è chiamato a smascherare al termine della sua missione.
È l’incarnazione del male.
“Io vi dirò dov’è Gesù e dov’è l’Anticristo. Io non sono il Cristo, ma un suo messaggero – ancora con queste parole il testimone spacca il silenzio dell’attenzione che riempie questi istanti”.
“Prima del ritorno del Cristo anche il figlio di Satana deve incarnarsi. Il suo obiettivo è togliere più anime possibili a Cristo e cercare di impedirne il suo ritorno. È Satana a far credere a suo figlio di poter essere capace di realizzare un tale e malefico progetto”.
“L’essere personificato dal male è un uomo di circa trent’anni, ancora poco noto alla società, dotato di grande carisma e capace di promettere grandi benefici. Il suo grande potere economico, politico e militare rapirà il 95% dell’umanità. Tutti saranno ammaliati dalla sua figura; grandi saranno per lui le lodi. Farà intendere di essere un illuminato da Dio. Forte la sua alleanza con i criminali”.
Le domande si susseguono ed intensa è la volontà di dare finalmente un volto a questo principe del male. Ci si chiede se questo personaggio sia in qualche modo relazionato all’Italia, ma Giorgio risponde che non è ancora giunto il momento per la sua denuncia. Gli esseri di Luce gli hanno, però,  già rivelato l’identità.
L’Anticristo chiamerà anche gli eletti?
“Certo - risponde Giorgio - Immaginate, per esempio, che qualcuno inventi una macchina per allungare la vita di trent’anni. Non pensate che questo sia un importante trovata per essere osannato? L’elisir di lunga vita è un inganno. Sappiamo bene che non è la vita fisica quella che conta. Preparatevi: quando l’Anticristo si rivelerà, allora mancheranno tre anni e mezzo, quattro affinché il Cristo ritorni”.


In condivisione con i fratelli
Maria e Antonio

Maron di Brugnera, 06.09.2010