Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

giorgio_medailADDIO A GIORGIO MEDAIL
Di Pier Giorgio Caria

Dopo una lunga malattia si è spento il 18 marzo 2011, all'età di 65 anni, Giorgio Medail, giornalista televisivo e radiofonico, uno dei pionieri della televisione commerciale italiana. Medail uomo di grande sensibilità e apertura mentale, ha dedicato spesso ampi spazi nei suoi programmi ad argomenti quali il mistero, la spiritualità, la presenza extraterrestre sul nostro pianeta. Famose le sue trasmissioni su questi temi di cui curò la realizzazione e la conduzione: “L'uomo e l'ignoto”, “Italia misteriosa”, “I misteri della notte”, “Off limits”, “I misteri dell'estate”, “Arcana”. Anche in radio Medail ha fatto sentire la sua presenza in questo settore dell'informazione conducendo sull'emittente RTL, sin dal 1997, il programma “Totem”, dedicato ai grandi misteri del nostro tempo. È grazie a questa sua passione, personale oltre che professionale, che a partire dagli anni '90 si è interessato alla straordinaria esperienza di stimmatizzato e contattista, di Giorgio Bongiovanni, invitandolo a partecipare a programmi televisivi e chiamandolo varie volte in radio proprio nella sua trasmissione di grande successo “Totem”. La posizione di Giorgio Medail rispetto all'esperienza di Bongiovanni è stata sempre di grande stima e rispetto, non scadendo mai nelle sue trasmissioni dedicate al caso, nell'ironico o nel discredito. Nonostante le opposte posizioni ideologiche e politiche, Medail grande berlusconiano, mentre Bongiovanni simpatizzante di sinistra e totalmente schierato dalla parte dei magistrati, tra i due è sempre intercorsa notevole simpatia e cordialità di rapporti. Questo dimostra che se si hanno punti in comune e onestà di intenti, uomini di differenti idee possono rispettarsi, condividere e collaborare su temi importanti lasciando alla vita e agli eventi il compito di definire da che parte stia la verità.
Grazie Giorgio, con te se ne va una delle poche figure di spicco di un molto piatto e grigio panorama giornalistico italiano. Ti ricorderemo sempre con gratitudine, simpatia e affetto.

Pier Giorgio Caria

18 marzo 2011