Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
pierSEMINARIO PRESSO L’ASSOCIAZIONE “LA CASA DELL’ALBERO”
Di Fabio Maggiore
FOSSOLI DI CARPI (MO), 12 Giugno 2011

Non c’è più tempo per i dubbi.
È tempo di agire.
Il messaggio è semplice,
Non ci sono scuse.
Il coraggio dobbiamo trovarlo,
é nostro dovere morale
se vogliamo essere chiamati Uomini.
Non dobbiamo aspettare che qualcuno ci porga quello che desideriamo,
dobbiamo costruirlo noi.
Il cielo ci ha già dato tutto.
Ci ha mandato Cristo.
E noi l’abbiamo rifiutato.
Non abbiamo bisogno di tecnologia.
Abbiamo bisogno di etica.
È tempo di salvare il salvabile.
È tempo di essere Umani.
Agire. È tempo di agire.

Sabato 11 Giugno. Pier Giorgio ed io partiamo per Carpi, dove ci attende la gentile Carla, responsabile dell’associazione “L’albero della Vita” ed organizzatrice del piccolo seminario.
L’associazione è strutturata in un bellissimo casolare in campagna, immerso nel verde.

Arriviamo all’ora di cena e ci accogli un gruppetto di persone, con cui si instaura subito una certa sintonia e durante il pasto si comincia subito a parlare di etica, scienza cosmica, archeologia, teologia, etc., tutti i temi presentati da Pier Giorgio.

Il mattino seguente Pier comincia a parlare abbastanza presto, è relatore unico nel seminario ove partecipano 15 persone. C’è un’atmosfera tranquilla e molto familiare. L’atmosfera più raccolta sembra alimentare ancora di più la carica di Pier, che come sempre viene seguita molto attentamente data la qualità dei documenti mostrati, tra cui i principali temi sono: profezia Maya, cerchi nel grano, la missione e le stimmate di Giorgio Bongiovanni, la visita extraterrestre e l'annuncio del ritorno di Cristo assieme agli altri profeti.

Il primo argomento trattato è la profezia Maya, con la quale Pier spiega gli eventi che stanno accadendo nell’ultimo Katun, ossia il ventennio dal 1992 al 2012. Non dobbiamo aspettarci che tutto accada nella famosa data del 21 dicembre 2012, bensì questi sconvolgimenti già in corso avverranno nel periodo antecedente e successivo a questa data. Questo è il periodo della scelta e dell’azione, ma il tempo sta finendo e più passa il tempo più gli eventi limiteranno il nostro libero arbitrio. Infatti, coloro che hanno perso tutto dopo una catastrofe (es. Tsumani e incidente nucleare in Giappone), non hanno la stessa possibilità di agire di tutti quelli che ancora non hanno perso lavoro, casa, familiari, etc. Ci sono poi popoli che da secoli non hanno libertà di agire.
I Maya professavano che questo è l’ultimo periodo della scelta, dove gli spiriti possono schierarsi, attraverso l’azione, dalla parte del bene o del male. E facendo una rapida analisi della situazione mondiale, non è difficile intuire che la situazione è esattamente così: più gli eventi si susseguono, più sarà difficile scegliere liberamente.
I morti di fame non possono esistere in una società evoluta. Quindi la presenza dei missionari non fa altro che provare che questo mondo schiaccia i più deboli per far vivere nell’opulenza i più ricchi. Essere umani significa essere etici, quindi è una condizione spirituale, non materiale.

Pier prosegue con la spiegazione scientifica del fenomeno dei cerchi nel grano e presenta anche alcuni cerchi italiani dove si é dell’esperienza mistica di Giorgio Bongiovanni. Inoltre, spiega l’importanza della visita aliena alla luce degli avvenimenti socio-politici mondiali.

Dopo circa 7 ore di relazione, intervallate da una pausa pranzo, Pier termina la sua relazione, con la gente che rimarrebbe per altre 7 ore. Di fatto alla fine molte persone lo trattengono con infinite domande, dissetati dalla conoscenza che Pier possiede, in ogni campo.

Il tempo passa, giunge l’ora di rimetterci in viaggio, ma prima di tornare a casa abbiamo il tempo di rilassarci un attimo all’aria aperta.

C’è molta voglia di sapere, ed il pubblico prega Pier Giorgio di fissare subito un altro appuntamento per coprire tutti gli argomenti che non sono stati trattati per mancanza di tempo.
Forse, è un indice del risveglio della gente sensibile. Sicuramente, è un segno dei tempi.

Fabio Maggiore
12/06/2011