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chilearca6UN GRANDE INCONTRO DI AMORE E DI UNIONE
Di Andrea Sánchez – 4 ottobre 2011
La Cordigliera non ci ha impedito questa volta di raggiungere i fratelli delle distinte Arche del Mondo. 
Marco Antonio, Yasna Ayala ed io siamo partiti molto contenti, si percepiva la nostra emozione già all'aeroporto. Un’altra coppia, formata da Claudio Rossi e sua moglie Maria Cecilia, stavano viaggiano in quel momento su un altro aereo con destinazione Argentina. Mi sentivo emozionata all’idea che diversi fratelli Cileni, superando degli ostacoli e con entusiasmo, partecipassero all'incontro annuale delle arche. Il sabato sarebbe partita da sola per la prima volta Carmen Rosa Alegre, con un po’ di nervosismo, ma con il cuore pieno di gioia e di Amore. So bene che i fratelli che non hanno avuto la possibilità di accompagnarci fisicamente lo hanno comunque fatto spiritualmente con il cuore e la mente. 

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Quando arriviamo nel nostro Uruguay troviamo ad aspettarci le nostre care sorelle Alicia Becerra (che ci ha offerto la sua bella casa dove avremmo alloggiato in quei giorni condividendo gradevoli momenti con la sua preziosa famiglia) e Teresita Sordi, persone molto belle e di grande cuore. Ci dicono che la sera stessa siamo invitati all'incontro con il nostro caro Giorgio, che non vedevamo da un anno e due mesi, e con i fratelli Italiani, la bella e dolce Sonia Alea, Sonia Tabita e Pier Giorgio Caria, che avevamo già conosciuto precedentemente e con cui avevamo condiviso piacevoli momenti, e adesso avremmo incontrato Lorella e Antonella che ancora non conoscevamo personalmente. Voglio anche nominare i fratelli Uruguayani, tanto cari come Erika País, Georges Almendras, Giorgito, Alicia, Marita, Adriana, Loreley, Domingo, Chacho, Amaral, Claudio. Nomino tutti loro perché, tanto per me, quanto per Marco Antonio, sono state delle belle persone che sono entrate nel nostro cuore per l’affetto che ci hanno dimostrato in ogni momento. Ricordo le parole di Erika Pais durante una riunione: “Giorgio ci ha unito tutti e per sempre e anche se lui è lontano fisicamente noi saremo uniti emozionalmente, fisicamente e spiritualmente. Anche se non sarà presente Lui è un laccio che ci ha unito e che nessuno scioglierà poiché l'amore supera tutto, grazie al Nostro Amato Giorgio”.  
Quella sera abbiamo avuto l'opportunità di condividere dei momenti speciali con tutti, è stato un sogno per me stare insieme a tutti i fratelli di nuovo. Giorgio non stava bene, aveva la febbre e speravamo di stare con lui anche solo per pochi minuti, ma la febbre non fu per Lui un ostacolo ad unirsi con tutti noi. Momenti belli, preziosi, indimenticabili, e comunque avremmo capito se non fosse riuscito ad stare con noi. È un privilegio essere stati tutti insieme come una famiglia, una famiglia spirituale, una famiglia scelta da noi stessi e che nessuno ci ha imposto. 
Il sabato ci siamo alzati molto ansiosi per prepararci per la conferenza. Sono molto poche le conferenze del nostro caro Giorgio alle quali abbiamo partecipato perché le distanze sono grandi e l'unica modo di riuscire a vederlo è attraverso internet. È sempre un piacere ed un onore essere presenti ad una di queste conferenze, anche per ascoltare lo studioso ed esperto Pier Giorgio Caria e apprendere temi fondamentali, condividendo tutto con i fratelli Uruguayani. 

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Al termine della conferenza c'era un’energia ed una vibrazione di armonia che invadeva tutti noi e che esprimevamo con dimostrazioni di affetto, scattando anche delle foto per fissare in noi i momenti vissuti che ci saranno di aiuto e di sostegno nei momenti difficili che verranno. Il tempo è molto breve, credo lo sia per tutti noi. 
La domenica ci siamo trovati con gioia a viaggiare sullo stesso aereo con Giorgio e tutti i fratelli Italiani, Uruguayani e Cileni. Al nostro arrivo a Rosario siamo stati accolti da applausi e grida di gioia da parte dei fratelli Argentini di Rosario, ansiosi e molto felici di poter vedere Giorgio; l'emozione era tanta ed ora che sto ricordando questi momenti, sento ancora l’emozione che mi invade nel vedere i volti dei fratelli e soprattutto l'abbraccio, fraterno e pieno di amore fra Juan Alberto Rambaldo e Giorgio. Mi rallegra molto aver condiviso questa esperienza con Yasna e Marco Antonio.

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Nos encontramos con tantos hermanos como Omar Cristaldo, Paola Becco y Agustín, Carmen de Huertos y sus hermosas hijas, Inés Lepori y tantos hermanos que me encantaría poderlos nombrar, pero yo se que me van a entender, porque es difícil nombrarlos a todos.
Estaba tan ansiosa y quería que Yasna, los conociera a todos y por eso trataba de presentarle a muchos de los hermanos, quería que ella sintiera lo que yo sentía y que viera lo hermoso que era compartir con cada uno de ellos.

RIUNIONE DI ARCHE,  RIUNIONE DI FRATELLI

Arrivó il giorno tanto atteso della riunione delle Arche, c’erano tutti i fratelli dei diversi paesi. Per me personalmente è stato ancora più bello che nel 2009, quando insieme a Marco Antonio abbiamo partecipato a questo incontro. Ma in quell’occasione ancora non conoscevamo quasi nessuno, di alcuni sapevamo solo il nome, mentre questa volta l'incontro è stato tanto speciale perché ci conoscevamo quasi tutti. Si sentiva nell’aria l’affetto e l’amore che fluiva.
 
C’erano Omar Cristaldo, Paola Becco ed Agustín, Carmen De Huertos e le sue belle figlie, Inés Lepori e tanti altri fratelli che vorrei poter nominare, ma so che capiranno se non riesco a nominare tutti.
Ero così felice di presentare Yasna a tutti i fratelli, desideravo che lei sentisse quello che provavo io, la gioia di condividere con tutti.  

L’emozione regnava in quel grande teatro, dove come una grande famiglia abbiamo ascoltato con molta attenzione la testimonianza dell’operatività di ogni fratello, abbiamo vissuto con loro l’emozione di essere vicino a Giorgio.
     
Vedere la stanchezza di Giorgio e tuttavia la sua volontà di stare con noi, di trasmetterci quel suo abbraccio pieno di amore che tutti abbiamo sentito qualche volta.
  
La sera abbiamo condiviso una gradevole cena, ma con un velo di tristezza, consapevoli che il momento di salutare Giorgio, i fratelli italiani, quelli dell’Argentina, dell’Uruguay, del Paraguay, si avvicinava. Il sentimento era  molto forte e mi chiedevo quanto tempo sarebbe trascorso prima di vederci di nuovo e se saremo rimasti integri come adesso. Chiedo al cielo che ognuno dei presenti resti forte e che tutti insieme siamo lo scudo energetico di Giorgio, così come lui dice: “MI ALIMENTO DELLA VOSTRA FORZA E VOI DELLA MIA”.


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Senza limiti, senza frontiere. Tutti insieme come fratelli

Il giorno dopo, martedì 23, ci siamo alzati presto insieme ai fratelli dell’Uruguay Alicia, Adriana, Loreley, Domingo, Chacho e Claudio, per far ritorno in Uruguay. Ancora una possibilità di condividere con loro un po’ più di tempo. Abbiamo attraversato il Rio de la Plata in nave condividendo l’esperienza vissuta, conversando, nutrendoci di affetto, quell’affetto che scaturisce dall’anima e che sai essere ricambiato. Quell’affetto che dovrebbe essere donato da ogni essere umano senza chiedere niente in cambio, solo dare!

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Voglio solo aggiungere che tutti questi ricordi non sono solo ricordi bensì si tratta di una dose vitaminica spirituale enorme, quella dose vitaminica di cui si ha bisogno ogni volta che ci si sente deboli, senza voglia, senza coraggio e senza desiderio di fare niente, in questo mondo tanto ostile.  
 
Un forte Abbraccio  
Andrea Sánchez 
Arca del Cile 
 
4 ottobre 2011