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 cristo1“CHI CREDE IN ME NON MORIRÀ MAI”
Di Valeria Di Blasi 17.11.11
Dopo aver trascorso due settimane a Palermo con Giorgio e gli altri fratelli, faccio rientro a Catania. La settimana passa in fretta tra i lavori per il presepe e la sistemazione dell’arca dell’Aquila che domenica ospiterà Giorgio e tutti quelli che vorranno partecipare al’incontro.
È sabato, con Antonio, Grei e Andrea aspettiamo Giorgio che per via della sanguinazione è costretto a posticipare la partenza di qualche ora. Dal balcone li vedo arrivare, scendo giù a salutarli. Giorgio, nonostante la sanguinazione e il viaggio in auto, non sembra affatto stanco. Ha una bellissima luce in viso.
Vista l’ora tarda, andiamo tutti insieme a mettere qualcosa sotto i denti e subito dopo facciamo un giro sul Monte Sona.
L’aria è gelida, il vento tira forte e il cielo è coperto da grossi nuvoloni.  Tutti seguiamo Giorgio che in prima linea ci fa strada sul monte. Percorriamo il perimetro del cratere ormai spento, dove parecchi anni fa Eugenio incontrò i fratelli dello spazio. Mentre ci addentriamo nel bosco, Giorgio ci racconta alcune vicende quando anche loro salivano fin lassù in attesa di incontrarli.
Quante volte con i fratelli di Catania siamo saliti su quel monte, quante volte abbiamo percorso quell’area e tante altre volte siamo rimasti lì per ore a fissare il cielo in attesa di vederli. Non abbiamo mai visto niente di eclatante su quel monte, ma personalmente credo che sia una di quelle cose che ci permette di stare insieme, di conoscerci e di farci sentire parte di quell’immenso che ci sovrasta…
Nel frattempo il cielo si è aperto e inizia a venir fuori qualche stella. Ci avviamo alle macchine dove Giorgio viene intervistato da radio Sarandi di Montevideo in Uruguay.

Durante la settimana il cielo ha mostrato la sua angoscia attraverso il suo grigiore, ma domenica un tiepido sole fa capolino.
Il salone dell’arca è quasi pieno, Giorgio entra in sala, saluta tutti e da il benvenuto alla gente che lo ascolta per la prima volta e brevemente racconta qualcosa della sua vita. Inizia col dire che è nato a Floridia e che in seguito si è trasferito nelle Marche dove da trent’anni vive con la sua famiglia e svolge quella che è la sua missione. Spiega poi ai presenti che da poco si è trasferito in Sicilia, a Palermo, insieme ad un gruppo di fratelli spirituali e a parte della sua famiglia.

“Sono uno stimmatizzato.  Il due di settembre 1989 a Fatima ho ricevuto questo segno alle mani, ai piedi e al costato. Da quel giorno la mia vita è cambiata e ho iniziato a portare il messaggio della Madonna di Fatima e di Gesù Cristo in tutto il mondo.
Devo ricordare a me stesso e a tutti che io ero stato profondamente preparato a vivere questa esperienza spirituale da colui che per me è stato un grande maestro. Mi riferisco a Eugenio Siragusa che ho conosciuto all’età di tredici anni.
Una persona straordinaria i cui insegnamenti sono stati per me fondamentali per poter affrontare e vivere questa esperienza mistica. Eugenio fondeva due aspetti di una grande verità cioè quella di Gesù Cristo della salvezza e della redenzione dell’uomo e quella della presenza nell’Universo di esseri extraterrestri, di altre civiltà.
Ho girato il mondo, sono stato in Russia, in Africa, negli Stati Uniti, in Australia, in estremo Oriente per diffondere il messaggio di Fatima portando questi segni sul mio corpo. Tutto mi sarei aspettato dalla vita, ma mai di ricevere il segno delle stimmate.
Quando mi sono recato a Fatima, sotto indicazioni della Madre Celeste, pensavo che si sarebbe manifestata qualcosa in cielo, magari un’astronave, invece il segno si manifestò nella mia persona.
Nei miei viaggi, per divulgare il messaggio, ho incontrato astronauti, capi di stato; la Madonna mi ha aperto la strada affinchè la sua parola arrivasse a tutto il mondo.
La Madonna e Gesù, che ho visto miliardi di volte in visioni celesti così come ho visto i fratelli extraterrestri di cui parlava Eugenio che sono esseri angelici, mi hanno chiesto di annunciare all’umanità la seconda venutà di Gesù Cristo sulla Terra che Egli stesso profetizza nel Vangelo e oggi, essendo questo il tempo, viene dato l’incarico, a me come ad altri contattati, di preparare la gente a questa venuta.
La Sua non sarà una presenza solo spirituale, ma, come troviamo nel Vangelo di Matteo al capitolo 24, verrá con Potenza e Gloria e tutta l’umanità lo vedrà.
Quando ascende al cielo Gesù si trova con alcuni apostoli in una collinetta a Gerusalemme. Mentre parla si solleva da terra e una sfera di luce grandissima lo preleva e lo fa salire presso di essa. Gli apostoli iniziano a piangere e a invocare il Signore e da questa luce si odono alcune voci che dicono: ‘Uomini di Israele perché piangete? Questo Gesù così come vi è stato tolto, nello stesso modo ritornerà’.
Il Vangelo dice anche che tutte le nazioni della Terra saranno poste ai Suoi piedi e tutti saremo giudicati secondo le nostre opere.
La differenza, questa volta, sta nel fatto che verrà per giudicare, non sarà misericordioso, non si farà più crocifiggere. Separerà i buoni dai cattivi in modo che questi buoni vengano portati in quello che Gesù stesso chiama il nuovo regno. Questo è il cuore del messaggio. Gli esseri celesti saranno presenti e l’uomo finalmente uscirà da questo tunnel diabolico nel quale è entrato per scelta propria.
Prima che questo si verifichi però, ci saranno degli eventi che sconvolgeranno l’umanità e parte di questi si stanno già manifestando: guerre, terremoti, maremoti. Avvenimenti di cui si parla nelle profezie che riguardano la seconda venuta di Gesù. La Madre nostra cerca attraverso le apparizioni, da Fatima a Medjugorje a Garabandal ecc., di richiamare a sé tutte quelle anime che in questo momento dormono, che sono perdute.
Dopo ventidue anni e dopo aver fatto il giro del mondo, sono ritornato nella terra in cui sono nato, perché la mia missione non è solo quella di annunciare la seconda venuta di Cristo, quindi la presenza degli extraterrestri, di amare il prossimo e fare del bene. La Madonna mi disse di additare il volto dell’anticristo, perché anche lui è sulla Terra. Egli è una forma del male che si manifesta attraverso le guerre, i venditori di armi, di droga. Per noi, in Sicilia, questo diavolo ho scoperto che si chiama Mafia. Io quindi mi sono messo a fare il giornalista per attaccare questo male attraverso il giornale AntimafiaDuemila del quale sono il direttore da dieci anni, perché la mafia siciliana è uno dei bracci più potenti e più violenti di questo anticristo. Quindi sono ritornato in Sicilia perché la Madonna mi disse che la mia ultima missione devo compierla qui.”

Le sue parole sono come lampi di luce in mezzo a questo grigiore in cui l’uomo, giorno dopo giorno, si trova a dover vivere per propria scelta. Come tuoni risuonano dentro i cuori di chi ascolta che assetati di speranza iniziano a porre le proprie domande a Giorgio.
La signora Angela interviene dal pubblico dicendo che tutti i giorni noi ci troviamo a dover lottare contro questo male che spesso è difficile da affrontare e svilisce chi prova a ribellarsi.
“Noi non ci dobbiamo preoccupare di niente perché Gesù nel Vangelo ha detto: ‘Voi credete in Me? Prendete la vostra croce e seguitemi. Vi potranno perseguitare, vi potranno togliere persino la vita. Più di quello non potranno fare’. Ciò che vi raccomando è di non vendere l’anima, preservate lo Spirito.
Gesù ci ha salvati tutti, Lui lo dice: ‘chi crede in Me non morirà mai’. Noi siamo eterni, basta seguire Lui. Di cosa dobbiamo avere paura?
La materia porta l’uomo alla sofferenza  e questa, a sua volta, ci fa accettare la corruzione vendendo così l’anima al diavolo. Se amiamo Cristo non dobbiamo temere niente. Però dobbiamo metterlo in pratica questo amore e Servirlo.”

D: “Com’è cambiato lo scenario, visto che tu hai girato tutto il mondo e adesso sei di nuovo in Sicilia, dopo appunto Eugenio. Non mi riferisco tanto al discorso contattisti, quanto piuttosto al discorso spiritualità. Cos’è maturato?”
G: “Rispetto alla presenza dei fratelli del cosmo, non è stato vano il lavoro di Eugenio e di altri come lui, perché milioni di persone questa realtà ormai la vivono come una cosa normale. Quando ne parlavi qualche anno fa ti prendevano per pazzo, oggi invece questa realtà viene studiata grazie a questi pionieri.
Per quanto riguarda la spiritualità, soprattutto in Sud America dove ho concentrato per alcuni anni il mio lavoro e dove abbiamo creato dei centri di cui fanno parte milioni di persone, c’è una sensibilità direi notevole.
Questo sta avvenendo anche in Italia, in particolare in Sicilia che si sta predisponendo… Se dobbiamo fare una statistica purtroppo la situazione è peggiorata a livello mondiale. Malgrado questi risvegli positivi, di migliaia forse di milioni di persone, la situazione a livello planetario è peggiorata in tutti i sensi; sotto i punti di vista della ferocia, dell’odio, del materialismo, dei falsi valori. Non ci sono più manifestazioni nel mondo, malgrado queste ultime, forse, in cui si scende in piazza per le proprie idee. Su questo sono molto pessimista, vedo la catastrofe e affido la mia speranza al fatto che c’è tanta gente pronta al risveglio.”

D: “Noi siamo stati un po’ tacciati, anche Eugenio nel passato è stato tacciato di essere contattista catastrofista. Su internet c’è questa nuova corrente che afferma che tutto sarà evitato se preghiamo. Credo anche in questo perché la preghiera può aiutare ad evitare tante cose. Tu che hai questo contatto con la Vergine Madre, fino a che punto è catastrofico il nostro dire venendo da una vecchia scuola. È forse sbagliato? Oppure l’idea di una soluzione non catastrofica deriva dalla paura?
G: “Io sono rimasto molto legato alla metodologia di Eugenio, per me questa è la metodologia di Cristo e quindi quello che i più chiamano catastrofismo per me è realismo. Questo è annunciare la Verità come il Giovanni Battista. Lui doveva annunciare la Verità e preparare la venuta di Cristo. Questa è la strada maestra, trasmettere al mondo il valore e il rispetto alle leggi di Dio, quella solcata da Eugenio, poi Giorgio e da chi altro verrà perché c’è sempre qualcuno che prenderà il nostro posto finchè non tornerà Cristo. Rispetto molto le persone che pregano, anche io sono un uomo di preghiera perché anche Gesù dice di chiudersi nella propria stanza serrare l’uscio e pregare. Ma senza l’azione la preghiera non da purtroppo i frutti sperati perché, siamo onesti, la situazione nel mondo è peggiorata. Noi siamo nel momento peggiore nella storia dell’umanità: peggiore rispetto alla guerra fredda, alla seconda guerra mondiale. I morti che ci sono oggi hanno già superato le vittime della seconda guerra mondiale. Oggi ci sono trenta mila bambini che muoiono di fame, trenta guerre nel mondo e se ne preparano sempre più. L’economia mondiale sta crollando, moriremo tutti di fame, non vedo nessun futuro. Meno male che ci sono i fratelli celesti, la Madonna e Gesù Cristo perché altrimenti dovremmo tutti suicidarci. Quindi io dico che noi solo con la preghiera non cambieremo niente, bisogna pregare e agire e perché no, incutere nell’uomo il timore di Dio. L’uomo sta sfidando Dio, lo ingiuria. Io amo seguire il Cristo, Gesù lo disse ‘se bestemmiate lo Spirito Santo non sarete perdonanti’.

D: “C’è una speranza in tutto questo?”
G: “Una speranza esiste ed è la venuta di Cristo.”

D: “Io sto vivendo una dicotomia sul fatto di essere un diacono ed essere incardinato in una chiesa, quindi con delle leggi, e nello stesso tempo mi sento uno spirito libero perchè voglio avere un’auto coscienza più matura possibile e quindi mi piace studiare, mi piace leggere. Nel mese di dicembre dello scorso anno ho ricevuto interiormente un messaggio dalla Madonna. Mi trovavo in ospedale e Lei mi disse: ‘avvicinati a Giorgio Bongiovanni’. Io già conoscevo di te, ma non mi sono voluto accostare, non ho voluto approfondire. Poi ho ricevuto una chiamata da parte del Signore e della Madonna a fare un cammino nella chiesa e ho detto si infatti è da sette anni che sono diacono. La mia conversione è avvenuta attraverso la Madonna da una ventina d’anni ed è arrivata quando mi trovavo in un momento critico della mia vita .
Nel momento in cui la Madonna mi ha fatto il tuo nome mi sono trovato in confusione perché i due messaggi, quello cristiano cattolico della chiesa e quello che porti avanti tu, sono all’antitesi. Mi ritrovo quindi a dover annunciare la domenica in chiesa un Dio che non è Dio perché gli Elohim non sono il Dio trascendete che noi conosciamo, ma gli extraterrestri cioè esseri che sono arrivati sulla terra duemila anni fa per aiutarci. Risulta anche a te questo? Aiutami in questo perché da un lato mi sento trasportato da questa realtà che ci porta verso l’evoluzione che non ha niente a che vedere con un discorso di religione, dall’altro lato io mi sono sentito chiamato dalla chiesa quindi sono in conflitto tra fare il diacono in maniera tradizionale e la realtà di annunciare un Dio che non è sempre quel Dio di cui parla la chiesa. È difficile parlare alla gente di extraterrestri e Dio.”
G: “Gli Elohim sono coloro che dicono facciamo gli uomini a nostra immagine e somiglianza. È certo che l’uomo è stato aiutato nella sua evoluzione da esseri molto più evoluti di lui. È anche certo che all’uomo è stato innestata l’intelligenza dello Spirito da personaggi divini che lavorano per conto di Qualcuno. Quella è la chiave. Non possiamo solo pensare che gli extraterrestri hanno creato l’uomo perché è un concetto sbagliato. Ci sono stati degli esseri divini che hanno innestato l’intelligenza all’uomo per conto del Santo Spirito cioè del Creatore. La fonte di tutte le cose è sempre il Dio unico che è lo Spirito Santo. Gli Elohim sono persone che avevano in sé lo Spirito Santo e hanno dato la possibilità a questo animale acquatico che era l’uomo di crescere ed evolversi. Cristo è la luce che emana questo Santo Spirito che poi lo identifichiamo nel Sole. Tutti i soli dell’Universo sono logos cristici che emanano la propria espressione di purissimo Amore che è Cristo. Al di sopra di Cristo c’è il Padre e al di sopra del Padre c’è lo Spirito Santo.
Per quanto riguarda la chiesa cattolica come istituzione, fatta eccezione per i missionari che amiamo e rispettiamo, ha preso una strada nefasta. A me non piace parlare della chiesa perché credo nella chiesa, è bene che noi parliamo del Vaticano che è un’istituzione che ha preso possesso della nostra chiesa schiacciandola e distruggendola nella sua integrità. La chiesa che Cristo ha fondato dice a Pietro: ‘le porte dell’inferno non prevarranno mai su di essa’. Quella è la nostra chiesa. Invece il Vaticano che è rappresentato da personaggi  mafiosi e assassini, tra l’altro visto che sei diacono, due cardinali hanno chiesto alla mafia di uccidermi, è una parte dell’anticristo. La Madonna di Fatima lo dice che ci saranno vescovi contro vescovi, Satana marcerà all’interno della chiesa. Quindi è la Madonna che ci chiede di separare quella che non è più chiesa dalla vera chiesa. Quello che posso dirti è di seguire la Verità e di non avere paura. L’apostolato di oggi è quello che stiamo facendo, la gente comune sono i veri apostoli di Cristo. Molti sacerdoti stanno facendo la fine di duemila anni fa quando Gesù li scaccio dal tempio dicendo: ‘Invitati non entraste, ne lasciaste entrare gli altri’.

D: “Durante il tuo percorso di vita hai avuto modo di incontrare altri contattati, altre persone che ricevevano messaggi dalla Madonna, da Gesù dai fratelli del cosmo? Come ti sei posto con loro, c’è il desiderio fra di voi di comunicare, di fare fratellanza? Perché alla fine è questo che ci viene chiesto no? Essere fratelli e condividere quel pizzico di verità che ognuno di voi ha acquisito.”
G: “Li ho incontrati tutti quelli che ci sono sulla Terra, da Giorgio di Bitonto agli eredi di Adamski  a tutti i veggenti di Medjugorje, alle bambine, oggi donne, di Garabandal, a Suor Lucia di Fatima. Ho implorato di unirci tutti insieme, ma non l’hanno voluto fare. Sai perché? Per loro stare insieme significa pregare e star zitti e se c’è il marcio far finta che non ci sia niente. Siccome io provengo dalla scuola di Giovanni Battista, non posso stare zitto.”

D: “Io sapevo che proprio per questi tempi occorreva fare questo. Mi succede spesso, quando vado fuori, che la gente viene a sapere che ho fatto parte del gruppo di Eugenio Siragusa e per questo si avvicinano a me per sapere magari una parola in più su di lui. Questo mi riporta tanto al passato, quello che amo sempre raccontare alle persone è l’aspetto proprio umano di Eugenio quando ci faceva ridere. Ma ricordo anche il suo tramutarsi nel momento in cui annunciava questa Verità. Oggi mi rendo conto di essere una testimone, non solo di Eugenio ma del messaggio e di doverlo portare avanti e di continuare. E questo mi succede sempre più spesso a prescindere dai fanatismi di un tempo che hanno creato parecchi problemi, e tu mi capisci benissimo, secondo cui solo chi ha visto diversi dischi voltanti aveva l‘autorità per testimoniare la Verità. Per evitare tutto questo mi sono sempre mostrata propensa ad ascoltare tutti e questo che tu dici oggi mi rammarica tantissimo perché vuol dire che proprio i porta voce, se noi che abbiamo vissuto questa esperienza non siamo capaci di vedere il bene in ognuno di noi come facciamo a portarlo agli altri? Ti prego da parte mia, quando li incontri qualche sculacciata ci vuole per queste persone. Non è giusto quello che si sta facendo, perché finchè si rimane divisi, finchè non si comprende che Dio non predilige nessuno ma ogni anima predisposta perché tutto diventi Uno, non abbiamo capito niente. Io è dagli anni ’90 che ho questa percezione di dover unire le persone. Mi sono mossa per questo, ma non c’era niente di programmato in ciò che facevo e cominciavo a vedere un po’ di unione. Poi di nuovo ognuno per i fatti propri. È una cosa che ancora persiste, ho cercato di incontrare altre persone. Molte hanno detto di non voler essere influenzati nel ricevere. Io non vedo nessun pericolo nell’incontrare i propri fratelli.”

G: “Secondo me c’è una ragione e ne sono convinto. È la paura di dire la Verità, di esporsi. Io però mi sono creato uno scudo di quelli quasi imbattibili e in questo il Cielo è astuto. Creando il gruppo Antimafia mi sono fatto uno scudo fortissimo perché persino per il Vaticano o per chi altri vuole perseguitarmi, non è facile perché la maggior parte delle persone, soprattutto in Sicilia, mi conosce per questo. Faccio un’opera Antimafia molto seria e notevole e nessuno può dirmi che sto sbagliando. Il Cielo mi ha messo su una strada dove io posso parlare di Cristo. Noi siamo molto rispettati nel campo sociale e questo riesce ad aprire delle porte che prima non si potevano aprire.
Adesso io sono in contatto con un ragazzo che è un nostro fratello, Antonio Urzi. Antonio fa i filmati migliori del mondo. È un ragazzo umile, non si è montato la testa. Sa di avere quella missione e mi segue spiritualmente. Potrebbe benissimo creare un suo gruppo, ma non lo fa. Per questo i fratelli cosmici si fanno vedere da lui.”

D: “Sono i fratelli dello spazio che scelgono noi indipendentemente dalla nostra volontà, scelgono i contattati in base ai loro obiettivi o anche da parte nostra dev’esserci una collaborazione? Come si fa a capire veramente, ad avere discernimento se sei davvero un contattato e magari non l’hai ancora capito?”
G: “La predisposizione deve esserci da parte nostra però scelgono loro chi deve fare determinati incontri. Servire questi esseri significa lasciare tutto. Loro si avvicinano e mi dicono: ‘Caro Giorgio, fratello nostro, sei disposto a lasciare tutto?’ Ma Cosa? ‘Tutto! Moglie, figli tutto’. Solo così si diventa loro rappresentante. A me hanno chiesto tutto, ma io sono stato fortunato perché la mia famiglia mi ha seguito. Sono stato premiato perché io ero disposto a lasciare tutto. Loro sono quegli stessi personaggi che duemila anni fa venivano chiamati Angeli. Sono gli stessi che sono apparsi alla Madonna. Quando l’Arcangelo Gabriele appare a Zaccaria e gli dice: ‘Tu avrai un figlio, lo chiamerai Giovanni Battista. Lui porterà lo Spirito di Elia.’ Allora Zaccaria lo guarda e inizia a dubitare. L’Arcangelo ribadisce che a Dio nulla è impossibile e gli paralizza la lingua finchè non nascerà il bambino. Che Angeli sono questi? Sono loro gli esseri che devi servire, ma devi lasciare tutto e non dubitare. Non è semplice per questo ci vuole una preparazione.”
È certamente difficile lasciare la propria città, la propria casa, la famiglia, gli amici. A questo forse pian piano ti abitui anche perché il Signore metterà sicuramente altre persone lungo il cammino. Penso che ciò che richiede uno sforzo maggiore sia quello di lasciare a casa se stessi e aprire le porte del proprio cuore al ‘noi’. Quel ‘noi’ in cui magari hai sempre creduto, ma solo nel momento in cui ti viene data la possibilità ti rendi davvero conto di cosa significhi. Quanti maestri hanno scritto su questo argomento, tante sono le frasi e a chiunque sarà capitato di leggerne qualcuna. Una di queste dice: ‘La vita ha molti modi di testare le volontà di una persona o senza che succeda niente del tutto o che succeda tutto in una volta’. Ciò che mi sembra assurdo, ma in realtà forse non è affatto così, è che per raggiungere quel ‘noi’ ti ritrovi solo con te stesso. Quanto più provi a lasciarlo, tanto più l’io si fa vivo.

D: “Ma questi esseri che vede lei sono gli stessi che fanno vedere gli Americani con quegli occhi grandi e molto magri? Sono pericolosi? Provengono tutti dalla stessa dimensione?”
G: “I grigi non sono pericolosi, i cattivi siamo noi. Sono buoni, ma possono anche castigarci se Dio vuole. Le racconto una cosa che mi è capitata in Sud America. Dovevo fare una conferenza, io ero molto stanco e avevo la febbre molto alta e nel mio stato ero veramente stanco. Mi trovavo in una stanza d’albergo e mi appare un essere che mi chiede di alzarmi e andare perché loro mi proteggevano. Qualcuno scatta una foto e dietro di me si vede uno di questi grigi che mi sostiene per non farmi cadere dal palco. Non credete a quella gentaglia che racconta che questi esseri sono cattivi.
La bomba atomica a Hiroshima chi l’ha lanciata? Gli Americani. Le guerre da chi sono fatte? Dagli uomini. Chi violenta i bambini? Sempre gli uomini.”

D: “Come si lega la missione Antimafia con la missione di Gesù della diffusione del messaggio di Cristo e tutto ciò che hai fatto fino ad ora.”
G: “La relazione tra l’antimafia e il messaggio di Gesù  è che la missione della luce, quindi del Cristo, simboleggia la lotta contro l’anticristo. Se noi denunciamo e facciamo conoscere questa verità terribile che è questa organizzazione criminale in tutto il mondo, la gente apre gli occhi e si avvicina a Cristo. La lotta alla mafia è importante perché una volta che tu fai comprendere alla gente come queste organizzazioni si muovono e come dominano il mondo, la gente apre gli occhi e si avvicina a Cristo. La mafia è inganno, falsa informazione.”

D: “Per favore se puoi approfondire la spiegazione su come poter contribuire, noi come arche, dal punto di vista dell’antimafia sul piano sociale.”
G: “Per chi ha la possibilità di scrivere e denunciare lo può fare, questa è una forma cristica e sociale per contribuire alla lotta alla mafia. Combattere la mafia in modo serio bisogna utilizzare i mezzi abbiamo a disposizione. Nel caso nostro è il giornale. C’è chi può farlo scrivendo articoli, ma anche partecipando alle manifestazioni antimafia. Noi dobbiamo essere partecipi come cittadini. La mafia vuole il silenzio, che ognuno si faccia gli affari propri. Invece dobbiamo farci sentire perché ci sta distruggendo la vita. Quando dobbiamo andare a votare, se si presentano personaggi notoriamente mafiosi è inutile far finta di niente dandogli il voto.”

Giorgio coglie l’occasione e invita tutti a partecipare il prossimo sabato a Catania alle 17:30, presso il monastero dei Benedettini, alla presentazione del libro scritto da lui e Lorenzo dove faranno da relatori e ci sarà la presenza di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo.

G: “Gesù operava su tre piani: guariva e aiutava i sofferenti, predicava la parola del Padre e denunciava i delinquenti. Io voglio seguire il nostro Re. Non guarisco nessuno perché non è la mia missione, ma noi possiamo aiutare chi soffre come i bambini e aiutare i missionari, e denunciare. Se leggete il Vangelo, per chi ha inculcato nella testa che Gesù è misericordioso è bene che appena lo apre lo chiuda perché quello è un altro Gesù. Poi fa tante profezie catastrofiche Gesù. Annuncia la distruzione di Gerusalemme, dice che Israele sarà perseguitata fino alla fine dei tempi e che non lo vedremo più finchè non diremo ‘benedetto colui che viene nel nome del Signore’, il regno dei cieli sarà tolto ai figli di Dio e dato ai pubblicani. Gesù bastonate ne da parecchie. L’amore è giustizia e la bilancia con cui viene rappresentato l’Arcangelo Michele è anche la legge di causa ed effetto, il karma. Ciò che semini raccogli. Però attenzione, questo eterno ragazzo di nome Gesù Cristo ci ha dato una chiave, ci ha detto che se ci amiamo tra di noi il karma lo cancella. Lui si è fatto crocifiggere e se noi faremo quello che Lui ci chiede saremo esenti dal karma. Noi non abbiamo ubbidito e adesso siamo vittime del karma, chi invece lo ha seguito è stato salvato. Ormai c’è rimasto pochissimo tempo. Il Signore mi ha detto: ‘Finchè non mi vedrai comparire con gran potenza e gloria e scendere dal Cielo dovrai risvegliare le anime.’ Ma solo se mettiamo in pratica i suoi insegnamenti possiamo salvarci.
Non dobbiamo essere materialisti, sempre legati ai soldi. Anche se i nostri problemi continuano, dobbiamo avere fede. La salvezza è spirituale, la morte non esiste.”

D: “Io fino a poco tempo fa non credevo nella reincarnazione, mi sto ricredendo per ovvi motivi perché sto studiando, per la ragione, l’illuminazione. La chiesa lo ha cancellato, ma in effetti ragionandoci mi rendo conto che è vero. Tu dici di essere la reincarnazione di Giovanni Battista, ma io per esempio non ho ricordo ne memoria di un mio passato. Può darsi che l’ho avuto ma non me ne ricordo. Mi sto convincendo perché fino ad un anno fa io non ricordavo mai i miei sogni. Invece è da un anno a questa parte che faccio continuamente sogni. Uno in particolare ricordo che mi trovavo in una città, camminavo con mia moglie e mio figlio più piccolo. A un certo punto guardo il cielo, alzo la testa e vedo un’astronave proprio sopra la testa molto grande con delle luci. Sinceramente la mia prima reazione è stata di paura. Insieme alla mia famiglia cerco un posto in cui nasconderci, così entro in un portone e il luogo era buio. Ad un certo punto si accendono le luci e mi ritrovo in un teatro pieno di gente seduta  e ad un tratto al centro del teatro vedo un uomo che ci dice di non avere paura perché i fratelli che vengono dal cosmo non vengono per fare del male. Io mi giro e non trovo più mia moglie e mio figlio. Che interpretazione dai tu a questo sogno?
Io parlo spesso sul lavoro, ai miei colleghi, di questi concetti per cercare di svegliare le loro coscienze. Continuo a farlo?”

G: “Il fatto che hai visto loro è bello perché ti vogliono risvegliare e penso che ci siano riusciti. Il teatro secondo me è il simbolo dell’umanità, siamo tutti noi. In quel momento non hai visto più la tua famiglia perché magari temporaneamente loro non sono ancora pronti a questo risveglio. Non è detto che nel futuro ci saranno. Per quanto riguarda il lavoro, se trovi terreno fertile continua altrimenti se diventa una cosa sterile è inutile, sprechi il seme.
Per chiarire quello che dicevi prima, a me hanno detto che in passato sono stato Giovanni Battista e ci credo, ma poteva non essere così. Sai gli extraterrestri ti fanno credere quello che vuoi per essere ascoltati. Se un giorno mi diranno che sono stato lo spazzino di Gerusalemme e non ho mai conosciuto Gesù, però mi diranno che ho fatto un lavoro straordinario, non dirò di essere stato preso in giro. Probabilmente sono stato Giovanni Battista perché ho un forte ricordo delle ultime dodici ore della passione di Cristo, è come se le avessi vissute. Ero presente come Giovanni Battista perché, secondo i messaggi che ho ricevuto, tramite gli occhi di Giovanni l’apostolo ho vissuto quella esperienza.”

D: “Allora lei secondo quello che ha vissuto è il fratello astrale di Gesù? Eravate tre fratelli gemelli.”
G: “Gesù aveva due fratelli astrali ed erano Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista. Però Gesù si trasforma da fratello a Re perché viene personificato da Cristo. Quindi non è più mio fratello, Gesù è mio maestro perché è Gesù Cristo. Ma questa cosa la vivo in modo distaccato perché dico sempre ai miei fratelli che è meglio esser stati nel passato persone poco importanti perché adesso che stiamo facendo qualcosa c’è stata un’evoluzione. Ma se siamo stati Pietro, Giovanni e ora siamo ridotti così male abbiamo fatto un’involuzione.”
Una cara amica di vecchia data di Giorgio espone le proprie riflessioni collegate alla sua risposta: “Io ho fatto un po’ uno studio su questo discorso, ho incontrato anche persone serie che hanno avuto esperienze spirituali. Io penso di aver capito una cosa, queste persone sono guidate come da un raggio. In poche parole la funzione di Abramo, di Mosè era quella di essere eletto capo e guida a certi livelli.
Se uno dice di essere stato Yogananda e gli somiglia tantissimo, è provabilissimo che quella persona è nata con quel programma ed è guidato da lui. Il problema è anche un altro, in questo c’è anche una controparte. In ciascun essere e quando uno spirito sbaglia a portare avanti quel suo programma si può ritrovare nella controparte e quella parte si comporta proprio come una forma anticristica. Bisogna tenere sempre i piedi ben piantati a terra e capire che tutto ha un significato e un linguaggio spirituale.”

D: “La morte del motociclista Simoncelli non è un esempio di vita positivo, ma per i ragazzi è un mito. Giorgio puoi spiegare ai ragazzi che ne pensi di questa icona?”
G: “Con tutto il rispetto per questo giovane che ha perso la vita penso che perderla a ventiquattro anni sia veramente una grande tristezza. È un piccolo segno negativo perché rischiare la vita per il nulla a cosa serve? Ai giovani raccomando di farsi dei miti che possano lasciare nel cuore e nello spirito dei valori.
Cristo è il più grande mito, ma ci sono anche persone che hanno lavorato nell’arte, nella cultura, nella società che lasciano una grande eredità spirituale. Senza voler giudicare la tragedia, noi inseguiamo questi miti che insegnano ai giovani a sfidare la natura, perché di questo si tratta. Io rischierei la vita per valori più grandi. Prenderei come mito Emanuela Loi che a ventiquattro anni è saltata in aria con una autobomba perchè era la scorta di Borsellino. Lei è un mito.”

Una signora presente in sala esterna le proprie considerazioni sui falsi eroi: “Non è questo che mi ha fatto spavento, mi ha preoccupato una cosa: lo stesso giorno in cui è morto questo ragazzo, che comunque ha fatto le sue scelte quindi era consapevole e sapeva a cosa andava in contro, c’è stato il terremoto in Turchia e sono morte parecchie persone, ma sui giornali la prima pagina era dedicata alla morte di una sola persona. Di tutti i quattrocento morti in Turchia pochi ne hanno parlato e con minore risalto. Allora chi è sbagliato? Sbagliamo noi che ascoltiamo la televisione, sbagliano i giovani che si nutrono di tante cose che non hanno davvero valore. Alla fine abbiamo pianto per una morte e non per i quattrocento.”

D: “La morte di Cristo venne accompagnata da vari fenomeni naturali (Mt. 27- 50,54) ‘E Gesù, emesso un altro grido spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!".Qual è il significato delle parole ‘molti santi morti risuscitarono e uscendo dai sepolcri entrarono nella città santa e apparvero a molti.”
G: “In quel caso è successo proprio così. Tutte le persone ammalate che si trovavano a Gerusalemme che avevano creduto in Lui guarirono. Oltre ad avere un significato simbolico è preso alla lettera cioè molte persone morte sono risuscitate. Poi c’è anche la resurrezione interiore cioè molte persone morte dentro che non erano ancora coscienti di chi fosse Gesù, dopo questi eventi si risvegliarono. Il sepolcro è il tempio dello Spirito. Ha un doppio significato questa parte del Vangelo di Matteo. Invece quando Gesù dice che l’ultimo giorno resusciterà tutti, si riferisce al risveglio spirituale dell’uomo. In quel giorno (riferito al giorno del giudizio) tutti quelli che hanno messo in atto i valori cristici, anche se non hanno contemplato il figlio di Dio, saranno salvi.”

D: “Una domanda sulla confessione. Io posso confessarmi a casa mia direttamente con Dio o devo per forza andare da un prete?”
G: “La confessione all’origine era seria: ‘A chi rimetterete i peccati saranno rimessi’. Ma se qualcuno pecca nei confronti di un’altra persona e poi va dal diretto interessato e chiede perdono, è la stessa cosa. E questa persona, se è cristiana, ha il dovere di perdonarmi. La confessione si può fare con il Signore e con quelli che sono i veri ministri di Dio.”
Questa domanda suscita diverse riflessioni tra i presenti, tra cui quella del fratello Enzo che interviene affermando che la confessione non è altro che riconoscere i propri errori; e poi Saro aggiunge che la confessione non è stata istituita da nessuno. Dal punto di vista interiore personale Gesù ci dice di chiuderci nella nostra stanzetta, di concentrarsi in se stessi e confessarci.

D: “C’è la profezia di Padre Pio che dice che negli ultimi tempi, quando accadranno determinati fatti, ci saranno tre giorni e tre notti di buio su tutta la Terra prima che Gesù torni per la seconda volta. È una cosa che dobbiamo aspettarci? È a livello spirituale, una notte interiore?
G: “Si io penso che sarà fisico. Tanti altri segni ci saranno, come quello della croce in cielo che tutto il mondo vedrà. Ci sarà l’arrivo di un asteroide come segno di ammonimento. Queste sono le profezie.”

D: “Se per uscire dalla crisi economica sarebbe necessario uscire dall’euro e dall’Unione europea quale sarà il destino dell’Italia?”
G: “Quello che è già successo in Uruguay e in Argentina, dove io ho vissuto per cinque anni. Ci sarà il 2% di straricchi miliardari e il 95% della popolazione finirà in mezzo alla strada. Andremo a vivere sotto i ponti, il pane costerà tantissimo e avremo uno stipendio che non ci permetterà di vivere come ancora oggi riusciamo a fare.”

D: “Riguardo a ciò che si dice sulla minaccia di morte che viene dal Vaticano cosa possiamo fare per poterti aiutare?”
G: “L’unica cosa che potete fare è pregare per me, io non ho paura della morte. Per me la morte non esiste, facciano di me ciò che vogliono. Ma devo ancora fare qualcosa, quindi penso ci vorrà ancora del tempo.”

D: “Giovedì scorso hai partecipato ad una lunga trasmissione radio a Palermo a radio 100 passi. Ritengo sia stata un’altissima lezione di storia contemporanea oltre che di spiritualità. Grande segnale anche l’invito finale ad utilizzare lo spazio con frequenza settimanale e/o a tua scelta. Oltre ad invitare tutti ad ascoltarla nel sito di AntimafiaDuemila ritengo sia importante tradurla in più lingue e divulgarla il più possibile a quei mezzi di comunicazione e giornalisti che sono ancora liberi. Questo caro Giorgio soprattutto per proteggerti perché hai detto esplicitamente la verità sui mandanti di quelle stragi alle quali sono poi seguite quelle scelte politiche e sociali che oggi ci stanno spingendo sul baratro. Cosa pensi e rispondi in merito?”
G: “Se volete far conoscere quella trasmissione che ho fatto la settimana scorsa siete liberi di farlo. Lì in un’ora, insieme al mio fratello e compagno Lorenzo Baldo, abbiamo parlato del frutto di dieci anni di opera antimafia. Chi ha ucciso veramente Falcone e Borsellino non è stata solo la mafia, ma sono stati due blocchi di potere che hanno sempre protetto la mafia in questi ultimi cinquant’anni ma anche di più.
Il blocco della vecchia DC che stava per essere espulsa nel ’92 dai forti colpi che tangentopoli stava sparando e dalla nuova classe politica, quella dei Berlusconi e Dell’Utri, che scendeva giù in campo. Uno perché si voleva salvare la vita, l’altro perché voleva garantirsela. Loro hanno chiesto alla mafia di uccidere Falcone e Borsellino e i servizi segreti hanno fatto un lavoro di copertura. Questa è la nostra battaglia. La faccia, l’entità che ha programmato la morte di Falcone e Borsellino è l’anticristo quello che in questo momento sta comandando il mondo. ”

D: “Chi sono i due testimoni di cui si parla nella Bibbia che tornano per dare ancora una testimonianza finale? Si dice che la profezia finisca a Roma.”
G: “I due testimoni sono anche due predicatori. Io mi identifico in uno di questi. Non si sa se finirà a Roma, potrebbe essere anche Palermo. Seguite la nostra opera antimafia perché in un certo senso è legata alla spiritualità tenendo presente che io ho sempre voluto distinguere le due cose. Se faccio conferenze antimafia non voglio che si parli di spiritualità, però tutti sanno chi sono.”

Grazie ad Angelo che si occupa dei collegamenti internet, si ha la possibilità di far seguire questo incontro anche a chi, per ovvi motivi, non può presenziare fisicamente all’incontro. Attraverso il collegamento ci seguono da diverse parti d’Italia, dall’Argentina e dal Paraguay. Alcuni di questi ringraziano Giorgio per i bravissimi volontari, come nel caso di Riccardo e Federica, che ha mandato loro e che proprio oggi concludono la loro missione in Asunciòn. Un lungo applauso da parte dei presenti in sala fa da coro a Giorgio che ringrazia i due ragazzi e abbraccia virtualmente in attesa di incontrarli nuovamente in Italia “Due dei nostri ragazzi, Riccardo e Federica, sono andati in Paraguay dove abbiamo un centro spirituale in cui si trova questo merendero dove i nostri bambini vengono accolti dai nostri fratelli che li curano, li allontanano dalla strada.”

D: “Nell’Apocalisse dei due testimoni si parla della grande piazza, ma si dice ‘dov’è stato crocifisso il loro Signore’. Noi sappiamo quello che ci hai spiegato, ma allora cosa significa dove è stato crocifisso il loro Signore dato che Gesù è stato crocifisso in Galilea?”
G: “È un linguaggio simbolico. Potrebbe essere Gerusalemme, ma potrebbe essere Roma o Palermo. Tutto può essere.”

D: “E quando fu in casa chiese loro: ‘Cosa stavate discutendo lungo la via? Essi tacevano. Per la via avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande. Allora gli apostoli sedettero a terra ai suoi piedi e Gesù disse loro: ‘Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo e il servo di tutti.’ Credo che questo messaggio riguardi anche il fatto che non è bene competere fra noi (in riferimento al pilota morto con la moto).  
G: “Sono d’accordo, noi dobbiamo essere l’uno il servo dell’altro e uno solo è il nostro Maestro. Possiamo avere dei compiti diversi. Non ci devono essere dispute tra di noi su chi è il più bravo. Anzi chi vuol essere il più grande si metta a disposizione degli altri. Significa che dobbiamo cercare il fratello, coinvolgerlo, amarlo e farlo sentire presente.

D: “Una volta la mafia commetteva dei delitti eccellenti uccidendo gente che difendeva la legalità. Oggi pare che la mafia di questi delitti non ne commetta più. Il discorso è ormai quello che sicuramente la mafia è infiltrata in tutti i posti, mafia e politica vanno a braccetto su questo non ci sono dubbi. Noi vediamo spesso che le persone indagate sono spesso siciliane. Io spesso vedo della povera gente che dice ‘io grazie alla mafia riesco a mangiare mentre lo stato non mi da nulla’. In certe zone dove domina i capi mafia si dice si viva tranquilli. Allora la gente dice: ‘io perché mi devo inimicare i mafiosi se sto bene visto che nella mia zona nessuno mi disturba’. Quindi la gente se ne sta fregando. Nel mio lavoro di giornalista spesso ho degli scontri con politici perché non acconsento alle loro richieste che ritengo malvagie, non giuste. Addirittura c’è chi mi da del delinquente perché cerco, mi sforzo di scrivere la verità. Cosa ne pensi di tutto questo?”
G: “Caro amico, hai illustrato un panorama assolutamente reale fermo restando che per equilibrare un po’ il tuo discorso c’è anche una parte di cittadini che si sta muovendo o risvegliando, che sta protestando. Adesso è arrivato il momento di dire basta, nel senso che sono pochi però ci sono quei cittadini che si vogliono ribellare a tutta questa gente che sta in quei quartieri dove dice di stare bene perché la mafia garantisce tranquillità mentre lo stato non gli da niente. A questa gente diciamo ‘voi pensatela come volete’, però da oggi li additeremo e faremo i loro nomi e cognomi in modo che quando questa situazione cambierà dovranno morire dalla vergogna. Questo è il prezzo che dovranno pagare. Perchè non è una buona ragione per schierarsi a favore di chi ammazza i bambini il fatto che lo Stato appoggi la mafia. Prima o poi questa terra deve cambiare. Cambierà perché verrà Gesù, anche se dal punto di vista laico ci vorranno ancora molti anni, ma noi dobbiamo volerlo questo cambiamento e metterlo in pratica. La gente che dice quelle determinate cose è vigliacca e non ha il coraggio di dire da che parte sta. Anche questa è lotta alla mafia, parlare a quei cittadini che dicono di stare bene grazie alla mafia.”

D: “Il Vaticano auspica un unico personaggio autorevole in grado di gestire la crisi mondiale. Questa cosa mi ha fatto veramente pensare a dei film. A me ha fatto impressione perché insieme ai ragazzi abbiamo visto un film che si intitola ‘Prima dell’Apocalisse’ dove si parla proprio di questo.”
G: “Il Vaticano non è che auspica, i capi del Vaticano conoscono  personalmente la stessa persona che conosco io che è l’antricristo incarnato. Loro sanno chi è e vogliono cominciare a farlo conoscere alla gente.”

D: “Cosa significa simbolicamente ‘dove hanno crocifisso il loro Signore’ riguardo a quel passo del Vangelo di cui si parlava prima.”
Giorgio: “Simbolicamente si riferisce alla piazza in cui c’è stato il martirio cristiano di chi rappresenta lo stesso Cristo o chi lo ha rappresentato. Chi rappresenta Cristo nel linguaggio simbolico non è da meno. Lo dice Gesù che il servo non è meno del padrone.”

D: “Gesù è una cosa e Cristo è un’altra o sono la stessa persona?”
G: “Gesù è il figlio dell’uomo e Cristo è il figlio di Dio. Nella stessa persona ci sono due individualità. Questa persona che ci guarda è Lui. Io vedo Gesù Cristo. Gesù è stato personificato dallo spirito cristico a trent’anni quando è stato battezzato, quindi Gesù non è più Lui. Sono due entità spirituali in un unico essere. Gesù è il Messia, Cristo il nostro salvatore. Cosa vuole dire quando dice che se ne andrà, ma che sarà con noi fino alla fine dei tempi, non ci lascerà orfani? Gesù il figlio dell’uomo ritornerà e Cristo è con noi perché è la luce del Sole.”

D: “Chi è il secondo testimone dell’Apocalisse?”
G: “Non ha importanza in questo momento sapere chi è il secondo testimone.”

D: “Mi chiedo sempre ma quei bambini che nascono in quelle zone critiche, se non hanno genitori che sono persone per bene come si fa ad insegnare loro? Noi a volte predichiamo contro la mafia, ma non ci rendiamo conto che noi stessi nel nostro piccolo, soprattutto noi meridionali, commettiamo tanti piccoli sbagli.”
G: “Condivido totalmente. Sono delle scelte che si fanno. Io spesso dico che la nostra vita quotidiana deve avere oggi, per chi fa ricerche sta cercando o segue un cammino spirituale, dei parametri altrimenti rischiamo di cadere in quei piccoli gesti egoistici, razzisti. Se nella mia vita, da quando mi alzo fino a quando vado a letto ho un punto di riferimento, nel caso nostro è Cristo, devo mettere in pratica questo insegnamento spirituale cosmico e ciò significa cercare i fratelli, stare insieme, aiutare il prossimo, rispettare la terra che non va inquinata quindi rispettare l’ambiente, seguire una giusta alimentazione. Per questo noi dobbiamo parlare alla società civile. Dobbiamo compiere un importante lavoro, ma se non lo cominciamo mai ci faremo sempre la domanda in eterno. Le forze della natura, cioè l’aria l’acqua, la terra e il fuoco faranno tanto di quel danno che molti si risveglieranno tanti altri tremeranno.”

D: “Io sento parlare spesso di percorso spirituale, di cammino spirituale. Vorrei che tu andassi un po’ più sullo specifico. Cioè, è credere solo a delle teologie e quindi informarsi su questo o è qualcos’altro?”
G: “Fare un cammino spirituale significa innanzitutto fare una scelta di vita e, malgrado apparentemente uno scelga di fare un cammino laico e fa del bene, sta facendo un cammino spirituale perché sta mettendo in pratica il più importante degli insegnamenti di Cristo ‘ama il prossimo tuo come te stesso’. Se poi questo cammino è correlato da studi spirituali, insegnamenti, allora il cammino spirituale rimane lo stesso ma viene approfondito da significati divini e contempla piani spirituali. Il cammino spirituale per eccellenza è quello che ci ha indicato Gesù Cristo che è quello della rinuncia cioè il dare senza ricevere mai o ricevere solo una volta. Nel momento in cui fai una scelta Cristo ti illumina con il suo amore quindi non devi ricevere più niente. Quello è il cammino che porta alla cristificazione. Tutto ciò che ti viene dato, se ti viene dato con amore, è un dono di Dio ma non un atto dovuto ne una pretesa ne ciò che tu ti devi aspettare. Durante il cammino spirituale il sentimento dell’amore, e anche il sentimento della giustizia, ha tre gradi di evoluzione: l’amore altruistico, dai e ti aspetti anche qualcosa in cambio come ad esempio l’amore di coppia e l’amicizia; poi c’è l’amore disinteressato, tu dai senza alcun interesse, tu dai amore a chi ami o a persone sconosciute o alla società e quell’amore è disinteressato perché non ti aspetti un riconoscimento. Sebbene il cervello se lo aspetta tu lo hai dato e sei contento, ma dai sia a persone che ami e che conosci sia a persone che non conosci. Poi c’è il terzo grado, il più grande di tutti che è l’amore incondizionato. Tu dai donando la vita senza ricevere nulla in cambio, anzi probabilmente dai la vita per tutti ma questo tuo sacrificio non viene compreso. Questo è il cammino spirituale più rapido di tutti. Aver raggiunto il secondo grado ci fa diventare messaggeri di Cristo, l’amore altruistico sei alla ricerca. Se raggiungiamo il terzo grado, l’amore incondizionato, diveniamo esseri cristici. Quello che ci ha indicato il Cristo è il percorso migliore più rapido, quello indicato da altri maestri è rispettabile ma si ferma all’amore altruistico o all’amore disinteressato. L’amore incondizionato, che è cristico, ci fa raggiungere la sublimazione. Chi lo raggiunge sale dalla quarta dimensione alla quinta senza dover fare reincarnazioni. La stessa cosa è per la suprema giustizia. L’amore incondizionato di fatto è un atto di estrema giustizia perché tu sacrifichi la tua vita per la giustizia di tutti. Se abbiamo compreso questo insegnamento, non abbiamo più niente da imparare abbiamo raggiunto la gnosi cioè la conoscenza. Si raggiunge la perfezione quando si ama incondizionatamente. Amare tutti dare la propria vita senza chiedere nulla in cambio per la salvezza delle anime e per la giustizia sociale, liberare tutti dalla schiavitù della dittatura e in cambio ricevere persecuzione accettare e gioire nonostante ciò. ‘Perdonali non sanno quello che fanno’ questo può dirlo solo uno che ama senza condizioni. Se un bambino rischia di annegare e un uomo si getta in mare senza pensare alle conseguenze e invece di ricevere lodi viene preso per uno stupido, non si reincarna più va in paradiso e diventa un Angelo. Se invece prima di fare il gesto pensa tante volte a come fare per salvare quel bambino pensando alle conseguenze, Dio non lo giudicherà ma dovrà reincarnarsi altre settecento mila volte prima di raggiungere la sfera solare più alta per far si che quel gesto possa esser compiuto senza remore. Questo comunque non significa essere deboli o non essere giusti. Gesù non giudicava nessuno e diceva a chi non lo ascoltava che sarebbero stati soggetti alla legge di causa ed effetto. Mentre Gesù faceva le quattordici stazioni, venendo picchiato e frustato, c’erano molte donne nella folla che piangevano. Lui disse loro: ‘non piangete per me, ma per i vostri figli’. Profetizza un castigo divino ai figli di Gerusalemme. Quando però gli vengono piantati i chiodi si rivolge al padre dicendogli di perdonarli perché non sanno quello che stanno facendo. Perché questa contraddizione apparente? Perché i soldati romani erano latini e oggi qual è il popolo di Dio? Il Suo popolo si trova nella Galilea dei gentili. Il popolo latino ha ereditato l’elezione. Lui sapeva che tutti quelli che avrebbero creduto in Lui si sarebbero incarnati nei popoli latini. Ha preservato un popolo condannandone un altro.”
Un ragazzo apre il suo cuore a Giorgio e ai presenti ed espone alcune perplessità  donando a tutti la possibilità di ascoltare. Questo da vita ad un piccolo botta e risposta tra lui, Giorgio e alcuni dei presenti: “C’è una frase della Bibbia dove dice: ‘Tutti risorgeremo chi per la vita eterna chi per la dannazione’. A volte nella vita mi sono trovato in stati psicologici di paura, di angoscia. Dico è possibile che io già sia nato per la dannazione eterna? Il mio conforto è che magari l’anticristo possa influenzare la mente, oltre che la vita, e tentarmi.”
G: “Tu credi in Cristo?”
R: “Tiepidamente. Forse se ci credessi non avrei mai avuto tante angosce.  Volevo anche dirti a cosa lego questa esperienza. Io sono stato materialista, da piccolino dicevo le preghiere poi con l’età della ragione ho scelto di diventare agnostico. Vent’anni fa ho avuto una sorta di esperienza che sintetizzo così: nel desiderio di sapere se c’era qualcosa oltre, per capire se tutte le teorie che si continuano a vivere potessero avere un senso, mi sono chiesto se c’era qualcosa. In una circostanza particolare ho avuto un’esperienza di una luce intensa e li per li contemporaneamente mi ha portato gioia e terrore. Nei giorni successivi mi sentivo molto bene. Ora io in vent’anni non sono veramente riuscito a trovare, a questa mia esperienza vissuta, una spiegazione veramente calzante. La cosa che più mi ha preso dentro come una possibile spiegazione, l’ho trovata in un messaggio che aveva dato Eugenio, in una frase in particolare, dove dice questo: ‘Credevano di aver raggiunto la meta agognata ed ignoravano che era solo un miraggio, un valido effetto della nostra assidua vigilanza sui loro astuti disegni mentali.’ Ma consapevolmente non ricordo di avere avuto pensieri astuti. Questa frase mi è entrata dentro perchè credevo di aver raggiunto un qualche cosa, invece poi ho raggiunto una sorta di regressione. Non sono più tornato forse l’agnostico che ero, sono in ricerca. Può essere che è stato un risveglio come dire per la dannazione. Poi c’è una parte nella Bibbia dove si fa un nome che non ho mai capito ‘i musurai’. Volevo chiederti a cosa si potesse riferire e se c’è un modo per capire che io non lo sono. Per convincermi che comunque la resurrezione di cui si parla per la vita o per la dannazione è un futuro e ancora oggi ho l’opportunità di giocarmi questa possibilità futura.”
G: “I musurai fanno esattamente il contrario di quello che stai facendo adesso tu. Quindi non lo sei perché tu stai parlando con amore, anzi stai mettendo in discussione addirittura che potresti essere candidato alla dannazione eterna perché non ti senti meritorio dell’eternità. Loro sono queli che sanno tutto, che ti adulano, che ti esaltano e che ti ingannano. Quindi non ti sentire un musuraio.”
Gabriele: In qualche modo Cristo è il rappresentante nella mia vita. Ma c’è un’altra storia che mi ha colpito ai tempi di Eugenio. Sento che forse la cosa che ho più bisogno di smantellare è che lui ha raccontato questa storia di Mallona. Quando Cristo è entrato come reggente a un certo punto sentivano una voce dire ‘maledetti fino al giorno che verrò’. Io, non so perché, questa voce mi è entrata dentro e anche se in negativo la collego all’idea di Cristo. Forse ho sofferto di eccessiva teoria. Io penso che Gesù possa essere reale relazionandosi. A livello emotivo per ora ho un po’ di timore, mi sento molto freddo. Non mi sento armonizzato tra l’azione che vorrei fare e quello che vivo. Vorrei avere la sensazione di lavorare per Lui.”
G: “Lasciati andare, senza pensare a tutte queste masturbazioni mentali e comincia a fare questo pensiero: pensa che Gesù ti ha salvato e non sei più dannato. Visto che ti ha salvato, non ti deve importare niente di ciò che ti può accadere. Così ti sblocchi per fare del bene come tu vuoi fare. Per fare del bene non c’è bisogno di seguire la mia opera o Eugenio, basta farlo. Prima di tutto devi fare una scelta mentale cioè capire da che parte stai.”
Enzo: “Io credo di aver vissuto la tua stessa situazione. Eugenio mi disse di scegliere se volevo essere figlio della luce o figlio delle tenebre. La nostra vita la facciamo, non è che stiamo fermi li impalati tutto il giorno. Nel bene o nel male operiamo nella nostra vita. Sta solamente alla nostra scelta come vivere. Se scegli di fare il bene significa che tutto quello che fai devi farlo alla luce del sole, non devi avere paura di niente. Fai questa scelta e il resto verrà da solo.”
Gabriele: “Nel Vangelo ci sono dei passi in cui si parla anche dei tiepidi e capisco che il giudizio è anche sulla mancanza d’amore. Io tre mesi fa ho perso mio padre. Forse il dolore più grande non è quello della separazione, ma è l’amore che non gli ho dato. Come questo può essere per mio padre, questo non avergli dato amore, quanto più può essere un giudizio nei confronti di Dio moltiplicato all’infinito. Quindi mi chiedo quanto da me la volontà può portarmi all’amore, ma molto spesso dicono che è una cosa che capita e può capitare solo agli eletti.”
Una donna presente in sala: “Ama la vita ogni attimo non temere Dio. Stai cercando, si farà vedere ogni attimo, basta che ti apri. Vedilo in ogni cosa. Amalo come Lui ti ama, sentiLo come Padre come amico. Sentiamo l’altro come noi stessi. Non è Dio che ci giudica, siamo noi stessi.”
Domanda: “Un ultimo messaggio di speranza ti chiediamo per tutti noi qui presenti e per tutti quelli che ascoltano di rafforzamento nella volontà di fare il bene. Trasmettici quella carica che viene da Cristo che viene dalla Madonna e dagli esseri spirituali da cui tu ricevi i messaggi. Noi siamo troppo umani e troppo inseriti nella materialità e abbiamo bisogno sempre di essere sostenuti. Un’ultima parola che ci possa dare quella gioia di poter dire: ricominciamo ad annunciare la speranza non la morte, perché ci sono troppi venditori di morte in giro. Un messaggio che ci dia la forza per andare avanti.”
Giorgio: “Aiutatemi perché sono un povero disgraziato, ho bisogno delle vostre preghiere e della vostra forza e del vostro amore. Aiutatemi.”
Domanda: “Ho letto un po’ su internet vari contattati che ricevono dalla Vergine, per esempio Medjugorje, Anguera, in Sardegna c’è il buon Pastore del Colle. In tutti la Vergine parla in un determinato modo e ci sono determinati messaggi, solo la Madonna di Medjugorje dice poche righe di pregare, confessarsi e amarsi. Sai perché da lì non sta uscendo niente come messaggio vero?”
Giorgio: “Perché i veggenti ubbidiscono ai dettami delle gerarchie Vaticane e malgrado gli venga detto quello che devono e non devono dire, si devono pure sopportare il fatto che l’apparizione non è affatto riconosciuta dalla chiesa. Non condivido questo atteggiamento da parte dei veggenti perché significa condizionamento, cioè tu non puoi fare ciò che la Madonna ti dice di fare. Ora sappiamo perché la Madonna ha detto di stare attenti alle apparizioni. Durante le sue apparizione appare anche il demonio, quindi abbiate discernimento. Vi voglio ricordare che è in corso una battaglia spirituale molto forte che è l’Armageddon dove lui cerca di sovrastare la Madonna, anche se ovviamente non può fare niente contro la Vergine, ma cerca di ferire i figli della Madonna che siamo noi. Uno dei risultati più grandi che il diavolo ottiene da noi veggenti è quello di non comunicare tutto il messaggio che la Madonna ha dato ed è così intelligente che indossa le vesti sacre. C’è una veggente che è Luz de Maria che divulga il messaggio anche se i preti le stanno addosso. Ci sono altri invece che sono deboli. La mia fortuna è che dietro di me non c’è niente, quindi dico ciò che mi viene detto.”
D: “Il demonio è anch’esso un essere superiore? È una creatura di Dio?
G: “Certo. Ha il compito di tentare la nostra forza, la nostra fede. Non solo è una creatura di Dio, ma svolge il suo compito molto meglio di noi. Satana ubbidisce a Dio, noi no. Dobbiamo essere forti, se noi cediamo gli vendiamo l’anima perché diventiamo suoi adepti. Questo succede quando sei nella materia, perché quando sei nella luce non hai bisogno di tentazioni. Anche Cristo fu tentato quando era nel deserto. Ma mica c’è andato per conto suo, il Padre lo ha mandato dal Figlio per fortificarlo. Se comprendiamo questa logica facciamo tanti passi avanti, altrimenti ritorniamo indietro.”
Isabel espone alcune sue riflessioni: “Tempo fa io ho scoperto che in effetti la Madonna compare a un numero incredibile di persone e ho avuto esperienza con una veggente, una ragazza, in provincia di Lecce. Da bambina l’hanno trovata davanti ad una statua enorme della Madonna, la mamma è stata guarita da Padre Pio. Insomma tutto un excursus che porta a questa apparizione e io me ne sono accorta perché mi hanno portato in campagna dove c’era una grotta azzurra, infatti la chiamano la Madonna azzurra, con una fonte d’acqua. Ad un certo punto ho letto uno scritto che c’era lì. Questa ragazza era stata completamente abbandonata dai preti della zona che non se ne sono voluti interessare ed è stata seguita da preti di Vicenza tanto che poi sì è trasferita da quelle parti. In quel periodo, stranamente, una notte ho sognato come se tutti questi altari delle apparizioni venivano devastati da un vento terribile. Quindi quel discorso che dici tu non tocca la Madonna, il male attacca i luoghi dove Lei svolge la sua funzione. Sono andata con la mia amica perché dovevo partire e prima volevo salutare la Madonnina della grotta azzurra. Ho sentito di dover visitare un po’ questo podere in torno. Ho provato un’angoscia e uno sgomento  e in quel momento ho capito cosa poteva essere il male, la privazione di Dio. Una cosa incredibile, allucinante, non si parla di cattiveria o di odio è qualcosa di angoscioso, terribile. Evidentemente in sogno ero stata avvertita di questa esperienza del passato. Questo a confermare quel discorso che i veggenti lasciati soli devono lottare con tutto un sistema che è quello della chiesa, che o ti ignora o ti perseguita oppure si appropria costringendo i veggenti a dire quello che vogliono loro. Quindi non sappiamo poi se la Madonna si ritira da quella missione, cioè non appare più a quelle persone che non sanno più svolgere il compito. Quindi cosa succede dopo? Dobbiamo stare attenti. Io non ho incontrato Giorgio che oggi, la sua storia l’ho seguita da lontano e ho sempre cercato nelle sue parole, nelle sue conferenze di capire cosa lui stesse vivendo. Io sono sincera devo dire che nelle tue conferenze sei un po’ duro, sei un po’ l’impronta giustizia  che traspare molto. Non lo so perché esce questo aspetto nelle conferenze, forse lo fai per incutere forza, trasmettere quella verità che chi è veggente conosce . Noi magari quando parliamo di Gesù parliamo di quell’esserino che vediamo lì sul muro che sta li ad ascoltare tutte le nostre preghierine mentre l’Ecce Homo si fa conoscere da chi è veggente  per un Uomo integro in tutto il suo essere. Quando ci troviamo davanti a persone che esprimono una spiritualità, delle esperienze che ci mettono a contatto con determinate esperienze io non vado mai prevenuta, per me è sempre tutto vero poi me ne accorgo non perché me lo dice qualcuno, ma misuro con un metro molto semplice ed è il cuore, la spontaneità di quella persona, la non rigidità, il saper parlare col cuore perché il male per quanto possa fare, per quanto si possa trasfigurare non può mai trasmetterti la sensazione di cuore. Vi parlerà di tutte le più grandi leggi teologiche, ti potrà parlare delle più grandi filosofie ma non ti trasmetterà mai amore secondo me. Le armi dei figli di Dio sono questi, la purezza di intenti. Uno non può essere veggente se vuole dare sfogo ai propri desideri.” (3:32)
G: “Perfettamente d’accordo. E’ quello che penso anche io.”

D: “Visto che abbiamo parlato della Madoninna, ho sempre quella immagine nei disegni di Pennington quando Lei fugge a ovest con questo bambino in mano che con un tallone schiaccia il dragone. Vorrei che ci spiegassi la definizione di questa immagine. E poi vorrei sapere perché la figura di Satana è comparata con il dragone? Il dragone può rappresentare il materialismo dell’essere umano?”
G: “Quella è la Donna vestita di Sole, l’annunciatrice dell’Apocalisse, e l’aquila è l’apostolo Giovanni, e sono due quelli che annunciano la seconda venuta di Cristo insieme a Giovanni Battista. Il dragone è Satana e la Madonna che sta per partorire rappresenta la seconda venuta di Cristo e probabilmente questo accadrà in occidente come lo disegna Pennington. Probabilmente Cristo si manifesterà in occidente. Il dragone ha un doppio simbolo, quello del divoratore che nella simbologia dell’apocalisse è l’occidente e viene rappresentato da chi ha dato l’input a questo divorare le anime che sono gli Stati Uniti e l’Inghilterra.  Invece in oriente il dragone è un simbolo sacro. Poi può rappresentare il materialismo sfrenato che divora l’anima, ma non tanto perchè ricorda il serpente marino, ma perché appunto nella parte occidentale è il simbolo del materialismo. Invece il nemico del dragone è proprio la Donna vestita di Sole che partorisce il figlio dell’uomo. Poi la storia dell’uomo che verrà con la verga di ferro è Gesù, il principe della giustizia è Lui perché torna per giudicare.”

D: “Ma il dragone non si identifica anche con la costellazione Alpha Draconis? Io ho comprato un libro che parla di San Michele Arcangelo, ‘Michael’, e lo sto studiando. In questo libro, stranamente fatto da un cappuccino alla fine dell’800, sto notando cose bellissime intrise da un linguaggio fortemente esoterico, cosa che non fa sicuramente parte della chiesa di oggi. C’è questo riferimento a questa costellazione del dragone come un qualcosa che possa venire da lì, una razza un qualcosa. Io mi sono fatta un’idea tutta mia studiando l’iconografia della Madonna che schiaccia la testa al serpente. È come se la Verginità genetica, mi riferisco al discorso di Eugenio della genetica GNA della razza solare che prende il sopravvento, vuol dire che quella figura schiaccia la testa al serpente quindi ad una genetica errata, forse quella generazione che Gesù chiamò generazione adultera ‘quanto tempo dovrò sopportarvi generazione adultera’.”
Saro espone le sue considerazioni rispondendo alla domanda: “Il serpente da noi è un simbolo negativo, ma in oriente è divino. Il serpente da noi rappresenta il male però nella simbologia della creazione cosa rappresentano Eva, Adamo e il serpente? Sono l’aspetto trino del prodotto uomo. Tutta questa simbologia negativa poi l’abbiamo noi con il cattolicesimo, ma in realtà il serpente in alcune parti del mondo è adorato e tanti altri ne parlano con una valenza che non è esclusivamente negativa come nel nostro aspetto religioso. Da noi è negativa, ma il male in realtà dobbiamo capire che è la materialità, cioè il corpo se risaliamo a quella spiegazione. Io la vedo così. Quindi è la vittoria dello spirito sulla materia, quindi mette un piede sopra per dire che siamo sotto messi agli alti valori.”

D: “A proposito del drago, cosa ne pensi della scelta di Draghi come nuovo governatore della BCE?”
G: “Draghi non può fare niente di fronte alla catastrofe che ci incombe.”

D: “Puoi spiegare il senso della criticità di Tommaso nei confronti della fede quando non crede che il maestro è ritornato. Ossia, un ricercatore della verità come si deve comportare nei confronti delle verità che incontra per capire e intendere se sono giuste o no?”
G: “Tommaso è il rappresentante di tutti noi che crediamo in Cristo che amiamo ma non abbiamo fede quasi mai perché abbiamo sempre qualcosa da lamentarci, siamo insicuri. Quello è Tommaso e Cristo lo rimprovera dicendo ‘Beati coloro che credono senza vedere’, cioè devi avere fede in quello che hai scelto. Solo perché ha toccato ha creduto, perciò Tommaso rappresenta l’umanità in generale, ma anche noi che crediamo in Cristo.”

D: “Giorgio aiutaci, insegnaci, ricordaci come arrivare alla fede. E’ vero che noi non abbiamo fede perdonami.”
G: “Nessuno ha la fede perfetta, io non vi posso indicare una cosa che a me viene spontanea però non è detto che io abbia la fede perfetta. A volte anche a me può succedere di avere meno fede. Io vi posso dire che se noi crediamo che Cristo ci ha salvato, non dobbiamo temere niente qualunque cosa noi chiediamo Lui ce la concede. Una strada molto rapida è quella di cercare in tutti i modi di realizzare che non possediamo niente, che tutto quello che abbiamo è in gestione per fare del bene agli altri. L’unica cosa che possediamo è l’eternità. Quando noi realizziamo che l’unica cosa che abbiamo è la conoscenza da poter dare agli altri, realizziamo tutto.”
D: “In Liguria si è scatenata l’acqua, poco prima a Roma, ieri in trentino il terremoto. Manca il fuoco, dovremo aspettare ancora molto per i vulcani?”

G: “Aspettiamoci qualche bella sorpresa.”
D: “Dolores Cannon dice che i militari hanno lo stargate cosa pensi in merito?”

G: “Lo stargate ce l’hanno ma non per oltrepassare la velocità della luce, ne tanto meno per entrare nelle porte dimensionali della nostra Terra. E meno male che non ce l’hanno altrimenti l’avrebbero distrutta. Quando dei militari sono arrivati a dei risultati quasi importanti che avrebbero potuto compromettere la sopravvivenza della nostra Terra, gli extraterrestri glielo hanno sempre impedito.”
Si conclude così un altro incontro, un’altra giornata trascorsa insieme a Giorgio e a quelle anime che sono alla ricerca di quel qualcosa che dia speranza, che dia fiducia. Quella speranza che in un mondo come quello di oggi, solo Dio è in grado non solo di farci sentire nei nostri cuori ma di donarci concretamente. Vorrei concludere questa cronaca con le parole di una canzone di Renato Zero. Di seguito il link per ascoltarla.

…trova il coraggio, morire è peggio,
se aiutiamo il sogno, lui ci aiuterà.

http://www.youtube.com/watch?v=46Vn6e24gN0


Con affetto,
Valeria
Catania, 17 novembre 2011