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BautistaeliaTUTTO NELLA SUA GIUSTA MISURA

Leggo per l’ennesima volta la cronaca della nostra cara sorella SANDRA DE MARCO di San Giovanni di Polcenigo (PN) – Italia intitolata: “Dite Sì Sì o No No!” perchè il suo modo di sentire e l’eloquenza con cui si è espressa mi ha colpito nel profondo, tanto da suscitare in me una tremenda emozione che mi ha avvolto, quasi incontrollabile, carica di angoscia e gioia,  un sentimento difficile da esprimere con la limitazione delle parole.

Sentivo che malgrado tutti noi membri delle Arche del mondo amiamo il nostro Giorgio con il cuore e crediamo di sapere o sappiamo chi egli è, qual è la sua importante missione, conosciamo o crediamo di conoscere la magnificenza del suo sacrificio e il suo coraggio, per un nostro limite umano non saremo capaci di realizzare perfettamente la personalità di G.B., almeno finchè il tempo non ci conceda obiettività, equilibrio, spessore e trascendenza mostrandoci la sua vera statura spirituale.

Facciamo un semplice ragionamento:

bautista1Il Profeta Elia fu probabilmente vicino a Daniele, uno dei profeti più in vista negli scritti biblici, riconosciuto da varie religioni, non solo quella cattolica, varie chiese cristiane, ebraica, musulmana, ecc., …he aquí un carro de fuego con caballos de fuego y Elías subió al cielo… (Reyes 2, 1-18).

Il ciclo di Elia presenta sei episodi della vita del profeta: la previsione di siccità e la successiva fuga, l’incontro nel monte Carmelo, la fuga sul monte Horeb, l’incidente di Nabot, l’oracolo riguardo Acab, e il suo rapimento. Tranne l'ultimo, tutti si riferiscono essenzialmente allo scontro tra il culto di Geova e Baal.

Alcuni secoli dopo venne Giovanni il Battista, figlio di Zaccaria e di Elisabetta, di cui si raccontano meraviglie e prodigi sulla sua nascita e infanzia (attraverso visioni di veggenti universalmente riconosciuti); fu il Precursore della venuta di Gesù già 2000 anni fa, il suo annunciatore, una voce che gridava nel deserto con grande coraggio, di cui lo stesso Gesù disse: “Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui” - Luca 7:28, ponendolo chiaramente al di sopra degli apostoli. Altri riferimenti - Luca 1, 57-66 80.

Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la Sua misericordia e si rallegravano con lei. All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni". Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome".  Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano le serbavano in cuor loro e si dicevano: "Che sarà mai questo bambino?". Davvero la mano del Signore stava con lui. Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Elia il Profeta visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele

bautistaGiovanni il Battista annunciava Cristo non solo con le parole, come gli altri profeti, ma specialmente con una vita analoga a quella del Salvatore. Nasce sei mesi prima di Lui; le loro nascite vengono annunciate dall’angelo Gabriele e nelle montagne della Giudea si espande una commozione e gioia simile a quelle poco dopo vissuta a Betlemme. 

Chi ascolta la sua voce come la Buona Novella promessa ne ascolta in realtà il prologo. Lo afferma chiaramente:“Viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.”

Subito si estende la fama della sua virtù e aumenta la venerazione del popolo nei suoi confronti; gli ebrei accorrono per essere battezzati entusiasti delle sue parole. Mentre predica e battezza annuncia il battesimo perfetto: “Io vi ho battezzati con acqua, ma  Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.”

 

Giovanni il Battista

Oggi abbiamo nuovamente un messaggero del cielo, un annunciatore, un precursore la cui grande autorità è data dalle stigmate che porta nel suo corpo da 22 anni, come immenso avvallo della sua missione, perchè si tratta delle stigmate della crocifissione di Gesù, mostrandoci che Gesù-Cristo è con lui e gli è molto legato. Di conseguenza la grandezza della sua missione è facile da immaginare e comprendere, lui è arrivato con questa lettera di presentazione per rendere tangibile e credibile il messaggio ad un mondo dove l’oscurità ha raggiunto livelli mai conosciuti dall’umanità. Di conseguenza, questo apporta più difficoltà alla sua missione e, pensando a questo, mostra un coraggio impressionante.

Nonostante sia il calice vivente della comunione cristica e un regalo per l’umanità, non è ascoltato come dovrebbe, è screditato e attaccato in forma pesante e ciò conferma ancora una volta che è un inviato del cielo; sappiamo che il nostro mondo non ama la luce, questa luce bianca e scomoda molto forte che ci disturba perchè ci abbaglia, scopre la nostra condotta e non ci permette di vivere legati al piacere dei sensi, al materialismo e soprattutto al nostro egoismo. Tutto questo non è “Bongiovannismo”, bensì si tratta di ciò che le future generazioni conosceranno nei vari anni  attraverso il Quinto Vangelo, cioè che alla fine del ventesimo secolo e agli inizi del ventunesimo è venuto nuovamente in questo mondo un precursore o un messaggero del cielo a illuminare il cammino di coloro che erano attenti e predisposti ad ascoltarlo; questo inviato portò la luce del cielo con un faro molto potente e venne ad annunciare il ritorno di Gesù-Cristo, ma nessuno pareva credergli in quel tempo; allora venne a smascherare il volto dell’Anticristo che era l’artefice dell’oscurità in quell’epoca, e ancora la gente sembrava non credere nella sua influenza, nella sua presenza, e questo fu il suo maggior trionfo; questi erano gli aspetti più rilevanti della missione affidata a questa voce che gridava nel deserto sempre più arido.

Si leggerà anche in questo Vangelo che lui era uno dei due testimoni menzionati nella Bibbia al capitolo 11 dell’Apocalisse; sarà assassinato probabilmente dal Figlio del Grande ingannatore, che sentendosi allo scoperto per causa sua lo ucciderà, ma dalla morte resusciterà il terzo giorno e ascenderà al cielo in una nuvola di luce.

A partire da questi fatti le nuove generazioni potranno valutare con obiettività questo messaggero, la grandezza della sua missione e la relazione con lo stesso Gesù-Cristo, riuscendo a vincere la morte seguendo l’esempio del maestro e re Gesù-Cristo; allo stesso tempo potranno confermare i Vangeli in quanto solo seguendo il cammino di Cristo c’è la salvezza e la resurrezione della vita.

Questo è ciò che si leggerà nel V° Vangelo al termine del periodo descritto nelle sacre scritture dei 1.000 anni di luce (dove Satana sarà prigioniero); passato questo tempo nuovamente sarà liberato per tentare nuovamente l’umanità e l’uomo affronterà nuovamente prove per evolvere e raggiungere maggiori livelli di coscienza, come a scuola si danno esami per terminare il corso di studi. In quel tempo questo Vangelo sarà utile per tenere sveglie le anime che facciano tesoro degli obiettivi raggiunti con tanto sforzo guardando sempre verso la luce e andare avanti. 

Noi dobbiamo riflettere su questo perchè Lui è sempre vicino a noi, gli parliamo su Skype, risponde sempre alle nostre domande; chi più, chi meno, tutti abbiamo la possibilità di condividere le nostre vite con lui;  pensiamo allora ai fatti; Lui ci sta mostrando il viso di Gesù Cristo e per questo dobbiamo seguirlo fino alla fine, non possiamo abbandonarlo, ignorarlo o tradirlo.

Sono un umile seguace dei messaggi e dell’opera di G.B. con la certezza di chi è,  però senza elogi; lui è un fratello maggiore che ci mostra il cammino che lui stesso segue, lui è il maestro che percorre il sentiero della Sua missione con umiltà e grande sacrifico, perchè altri seguano la sua orma impregnata con il sangue di Cristo. Questo è quello che fa un vero maestro: indica il cammino e lo intraprende per primo; non come molti che indicano il cammino e non lo conoscono essendone solo suggeritori; anche un bastone potrebbe farlo.

Io amo e lodo Dio come una Trinità sacrosanta:

1° Allo Spirito Santo, la causa primaria, la causa senza causa, l'intelligenza onnicreante, onnisciente, onnipresente, assoluta, che si autodefinisce, che si automanifesta, perché è tutta intelligenza, amore e volontà, e questo possiamo vederlo e soprattutto sentirlo nelle cose più semplici e piccole della vita se sappiamo osservare con gli occhi adeguati.

2° Amo il Padre glorioso per la creazione, per averci supportati, per la sua infinita misericordia, il suo amore incommensurabile che lo porta a creare tutto quello che ci circonda, per essere il governatore della nostra evoluzione, della nostra nascita e della nostra morte nei cicli della vita.

3° Amo Cristo perché è la stessa divinità, egli è prodotto del fuoco ed il pensiero del cielo unito al Sacro alito; egli è il figlio di Dio e che fu personificato dal figlio dell'Uomo (Gesù) che per il suo alto grado di purezza e di evoluzione spirituale raggiunse la dimensione del Cristo, pertanto meritevole di essere compenetrato dal figlio di Dio trasformandosi in Gesù cristificato o comunemente chiamato Gesù Cristo.   Per la sua missione di infinito amore consegnando la sua vita per noi malgrado abbiamo respinto la sua offerta di redenzione, ci concedette un'opportunità ed evitò la distruzione del nostro pianeta.

4° Amo la Madre Santissima instancabile e corredentrice del ritorno di suo figlio che ritornerà in qualità di Giudice Divino; ingiustamente disprezzata e discussa per molte credenze religiose per la poca menzione dei Vangeli. Però, obiettivamente se pensiamo al Cap.1 del Vangelo di Luca in cui si annuncia la sua consegna al Cielo: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto", frase assolutamente trascendentale, senza la sua accettazione che cosa sarebbe stato della missione del Cristo e dei Vangeli? D’altra parte nelle sue instancabili e molteplici apparizioni in tutto il mondo, riconosciute parzialmente o totalmente, ci ha mostrato il suo amore, così come la sua permanente intercessione al Padre per conseguire maggiori sforzi dal Cielo al fine di risvegliare il maggior numero di anime (AVVISO E MIRACOLO).

5° Amo anche la gerarchia spirituale perchè sono esseri che fanno parte del Tutto eterno che è UNO. Qui includo per certo gli Esseri di Luce legati alla missione di Gesù-Cristo.

Allora poniamo le cose nella giusta misura, e umilmente estendo una specie di invito ad avvalorare ciò che abbiamo. Imitiamo il nostro maestro e guida nell’accettazione, nel sacrifico e soprattutto nel coraggio. Questo è il miglior tributo che possiamo fare ora che è con noi e specialmente sapendo che già domani protrebbe non essere più con noi.

Con amore

Claudio Rojas Guerra

8 novembre 2011