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conferenciairaniDi Erika Pais
  Luce, spazio, tempo, sono alcune delle parole che spesso pronunciamo mentre percorriamo per mano il nostro cammino. Insieme ma non mescolati, dice una frase molto celebre. È vero che sono molti i fratelli nel mondo che camminamo insieme, ma tuttavia non camminamo mescolati.   
Cosa significa mischiarsi?:  
Il 31 dicembre, la notte in cui l'anno finiva e il 2012 nasceva, Giorgio Bongiovanni ce lo disse con le lacrime negli occhi... “Darei la mia vita per l'unione dei miei fratelli.”  
 
Una frase che Lui ha detto tante volte, ma così poco capita, ognuno brilla di  luce propria, ma presi dalla nostra ansietà di crescere non ci rendiamo conto che la nostra luce invece di illuminare il cammino di un fratello, può semplicemente accecarlo e bloccarlo nel sentiero.    
Non è necessario dire che i segni si moltiplicano, è alla vista di tutti, si sente, si intuisce, ma dire che l'Armaghedon è all epilogo ci fa svegliare la notte e come bambini spaventati sentiamo il nodo alla gola che ci coglie sprovveduti.  
L'Armaghedon ci ha colto nel pieno dei nostri dubbi, quando ancora pensiamo che abbiamo tempo, ci ha colto quando chiediamo a gran voce tempo, spazio, luce.  
 
In questi anni in cui il Cielo per una ragione che non sono in grado di capire, mi ha permesso di amare e crescere a fianco di Giorgio, ho visto poco a poco avverarsi ognuno dei segni che lui ci aveva anticipato e che avrebbero segnato la conclusione della sua missione, o l'anticamera della Venuta del nostro Maestro.   
Nella mia mente passano come se si trattasse di un film proiettato dalla memoria, migliaia di immagini, proiettate in differenti sale di cinema, teatro, case, saloni, hotel di gran parte dell'Argentina, Uruguay, Messico, Cile, Paraguay, Italia, migliaia di ore di riprese che dimostrano una ed un'altra volta che i tempi sono questi. Milioni di parole dette al vento che avvertono l'umanità dei piani Celesti che riguardano l’Uomo.  
State attenti! Una ed un'altra volta quella frase perfora le nostre anime.   
 
Arriva aprile e Giorgio tocca con i suoi piedi la nostra terra forse per l’ultima volta e per un lasso di tempo molto breve, quasi fosse un bacio che il fidanzato ruba alla fidanzata, un bacio che ti fa diffidare che sia il preludio di un pronto abbandono. La ragione materiale della sua fugace visita è stata la manifestazione contro l'energia nucleare a Plaza de Mayo, in Argentina. Una convocazione che nasce da un appello lanciato da Giorgio a tutti i leader spirituali di dare la faccia e lottare per un mondo migliore, di alzarsi dalle loro comode poltrone per unirsi e dire basta alla corruzione, al furto, alla morte, all'assassinio.  
Con il passare del tempo questa convocazione si è concretizzata fino a trasformarsi in una lotta contro l'energia nucleare che ha dato l’opportunità alle differenti associazioni Del Cielo alla Terra di relazionarsi con altri enti impegnati in battaglie sociali ed ambientali dando una impronta molto forte su questa tematica dietro la quale c’è tanta corruzione e destabilizzazione.
 
conferenciairani3001Giorgio ci spinge a porre in essere nuove attività a favore della vita, a dimostrare in forma chiara e quindi denunciare in questo modo  uno dei tanti aspetti dietro i quali si muove l'Anticristo e ci avvolge per avvelenare il nostro corpo, i nostri spiriti e le nostre anime.   
Dopo aver visitato tutti i fratelli e nel bel mezzo di un rarefatto clima mondiale, risale sull’aereo che lo porta via da noi portando con sè i suoi consigli ed avvertimenti di essere sempre vigili.   
Sonia e la piccola Sonietta ci salutano insieme a lui, i nostri cuori appassiti ed avidi di risposta. Il suo silente sguardo ci parla al cuore e ci parla della parte finale della sua missione, dell'imminenza dell'epilogo dell'Armagedon, con una guerra nucleare dietro l'angolo e col suo dito accusatore che alza il coperchio di pandora. Avverte del pericolo che può correre la sua vita e che l’epilogo in definitiva dipende, e molto, anche da noi, i Suoi fratelli.   
 
Siate uniti, la chiave per aprire l'uscita verso cui egli si dirige. Una promessa millenaria lo ha fatto ritornare dai suoi ed è per questi che dà la vita, per questi che devono unire la loro luce per crearne una sola che alimenti lo stesso sole. Per loro, i suoi fratelli, noi, quelli che con tante buone intenzioni facciamo ciò che possiamo per seguirlo, per aiutarlo, dimenticando lungo il percorso chi siamo e principalmente chi è lui.   
 
 La nostra associazione di Montevideo, Uruguay, nell’intenzione di diffondere i messaggi di Giorgio relazionati con la catastrofe che pende sull'umanità, una guerra mondiale che sarebbe devastante, guerra che vedrebbe nell’Iran, con la sua religione islamica, musulmana, uno dei contendenti. Fratelli in origine della religione giudeocristiana. Il loro ambasciatore in Uruguay è una persona abbastanza aperta al dialogo e decidiamo di invitarlo alla nostra sede, il nostro luogo di riunione per tenere un incontro. È stata una sorpresa per noi essere convocati all'ambasciata dell'Iran e finalmente, dopo aver esposto le nostre intenzioni l'ambasciatore accettò il nostro invito.   
 
 Ed è così che il 12 maggio il signore ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran ha visitato la nostra associazione e si è seduto sotto la foto di Giorgio, di Cristo e del Consolatore, rendendosi disponibile a rispondere a tutte le nostre domande. Abbiamo colto l’occasione per consegnare un libro in cuoio con la raccolta dei messaggi ricevuti da Giorgio sul pericolo e l'imminenza di una guerra in Medio Oriente e l'uso dell'energia nucleare.  
Ci ha parlato dei suoi programmi, dell'uso dell'energia nucleare, della sua cultura, della sua religione e dei loro progressi dopo la Rivoluzione. Ci ha spiegato come l’Iran per moltissimi anni è stato alleato strategico degli USA e come dopo la rivoluzione optò per non avere più alcuna relazione con l'impero. Ci ha raccontato che possiedono la cura contro il diabete ed l’HIV, ma cercano di non darne una rilevanza mondiale perché non lavorano con nessun laboratorio internazionale. Ha parlato di come si cerca di ostacolarli e di come cercano di sopravvivere come nazione. Fanno le loro medicine con erbe e hanno una cultura antica 7000 anni. Progressivamente vengono superate le vecchie leggi dell'epoca dello Sha e i diritti delle donne si stanno costruendo poco a poco. Dice che si sono trasformati in una nazione democratica e che nel parlamento sono rappresentati le quattro religioni che imperano in Iran: Musulmana, Ebraica, Cristiana e di Zoroastro.  
 
 Ci ha trasmesso il desiderio di evitare una guerra che distruggerebbe tutto il pianeta.   
Come associazione gli ho esposto che noi siamo contro l’uso dell'energia nucleare in qualunque delle sue forme perché la scienza e lo spirito devono andare per mano e una civiltà senza etica ma progredita scientificamente va verso l'autodistruzione ed è precisamente questo ciò che sta facendo la razza umana. Ha detto che se gli ET portano soluzioni per il pianeta gli piacerebbe ascoltarli ed avere un contatto.  
 
L’incontro si è protratto per oltre 3 ore, mai prima di ora abbiamo avuto la sensazione che il messaggio era arrivato direttamente ad un governo, in questo caso l'iraniano, la luce che filtra nell'oscurità. L’addetto politico, come penso sia sua consuetudine quotidianamente, prende tutto il materiale dell’ambasciatore e anche il libro dei messaggi, ma lui, con un breve cenno, gli fece capire che lo voleva portare con sè. Si detiene qualche istante ad osservare la foto di Giorgio, impresa nella prima pagina della raccolta. Ci disse che desiderava ritornare alla nostra sede per cucinare dei piatti tipici iraniani, e che si era sentito come in una famiglia. Nei nostri spiriti è rimasta la sensazione di avere apportato un granello di sabbia in questa opera di sensibilizzazione, sentivamo di aver dato un nuovo colpo alla bestia e che il nostro messaggio di pace era stato trasmesso.   
 
Ma la bestia non riposa ed aveva già pronto il contraccolpo, lo stesso giorno, veniva pubblicato in Italia un libro scritto da un teologo gesuita contro Giorgio. Una guerra sfrenata in Cielo ed in Terra, luce ed ombra di un messaggio spirituale, molto sottilmente e dettagliatamente vengono toccati uno ad uno i punti midollari dell'Opera di Giorgio cercando di screditarlo.   
Giorgio, secondo questo teologo è il Giordano Bruno del secolo XXI, un ribelle della Chiesa, anticristico, che ruba le anime. Io mi chiedo e rispondo a me stessa, quanti seguaci ha Giorgio in Italia e nel mondo intero? Sono moltissimi sì, ma non tanti come per far preoccupare la Chiesa, a meno che... la Chiesa non sappia più di noi su chi è Giorgio Bongiovanni.   
 
Giorgio disturba, il suo messaggio disturba perché dà luce e perché sarà colui che smaschererà l'Anticristo.   
Il demonio non lesina risorse ed abilmente manda un avvertimento. Ancora un segno. Un passo in più che percorre i labirinti dei segni che mirano, in questo caso, dritto a noi.   
Un'altra battaglia in questa guerra chiamata Armaghedon. Presto la Luce dà la sua risposta come due combattenti su un ring di pugilato, ognuno lancia i migliori colpi, non c'è oramai spazio per il dubbio, esplodono nuovi scandali nel Vaticano, la luce denuda il demonio vestito di oro e porpora.  Lucifero è già sul tappeto e lancia ancora all'aria un colpo ancora più doloroso: esplode una bomba in una scuola, uccide una ragazzina ed un'altra rischia la vita... la Terra geme di dolore ed agonia ed attraverso le sue vene aperte a causa dell'impunità scuote questa razza di vipere riprendendosi 9 vite in cambio di quella di un innocente, un terremoto in Italia grado 6,5.   
 
La mafia colpisce ancora, la terra stessa trema e gli avvenimenti si succedono uno dopo l’altro ed irrimediabilmente tutti convergono su una persona: Giorgio Bongiovanni.   
Il nostro amico, fratello, che dà la vita per noi, che implora per noi. Che ancora oggi continua a darci delle opportunità, che intercede per le anime chiedendo Giustizia, che risveglia gli addormentati, che regala la sua linfa vitale fino al suo ultimo respiro, la versa su di noi giorno per giorno e si prepara per l'ultimo colpo, quello finale, quello azzeccato, quello che fa scorrere il conto fino a 10 lasciando la bestia sul tappeto senza alzarsi, ferendola a morte. Che darà forma e volto all'Armaghedon, con il suo sacrificio, non importa quale sia.   
 
L’ultimo agnello del sacrificio che ha assunto sulle proprie spalle il nostro destino spirituale che un giorno ci offrì La Vita, La Verità e il Cammino al prezzo di se stesso. Il quale come 2000 anni fa scambia la sua vita per la nostra vita. Con il quale presto giocheremo l’ultima strategia, sopravvissuti del calvario, scioglitori delle cose che ci legano sulla Terra.   
Questa Apocalisse che scorre davanti ai nostri occhi e che siamo privilegiati a vivere vicino ad uno dei messaggeri. DEL CRISTO GESÙ FIGLIO DI DIO CHE PRESTO RITORNERÀ CON POTENZA E GLORIA. Giorgio una speranza, una luce una vita che carica con le nostre vite. Un'aquila che vola libera e che vince la materia.  
 
ERIKA PAÍS.   
Montevideo (Uruguay)  
30 maggio 2012