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erika2012cDi Erika Pais
È una reazione logica che in molti sentano di esprimersi nei riguardi delle notizie che ci giungono dai “7 colli”, c’è chi si è affrettato a consultare le profezie, altri ironizzano il fatto o lo commentano, ma i veri figli del cristianesimo lo leggono con profonda e mistica preoccupazione. Perché? Perché qualunque interpretazione si coniuga con quest’ultima da me citata.  
Profonda e Mistica preoccupazione.  
La Chiesa che Cristo volle lasciarci è questa, è la Chiesa vestita di orpelli che noi tanto rifiutiamo; anzi, gli orpelli sono stati indossati da altri che non venivano precisamente da sentieri cristici, ma la nostra Chiesa è quella che discende da Pietro, quel "Pietro" che oggi si dimette.  
Dico mistica preoccupazione perché, come tutti sappiamo, questa volta Gesù Cristo non si lascerà crocifiggere. La notizia che ci ha svegliato questa mattina odora di crocifissione, la crocifissione del messaggio che tutti vogliamo seguire, ovvero quello della Redenzione e della promessa di non lasciarci orfani.  Oggi stiamo assistendo con impotenza al suicidio collettivo di migliaia di anime, carenti della luce della Verità, le quali credono certamente al Cristo che ci salverà. Persone che, per ragioni culturali o manipolazioni, sono in grado di vedere soltanto il loro Cristo che li abbandona, con i propri limiti riescono a raffigurarlo solo su quel trono, seduto nella Basilica di San Pietro. Esistono persone di grande cuore, ma di scarsa cultura spirituale che non riescono a comprendere il Cristo che noi conosciamo, il combattente sociale, quello che si manifesta soprattutto nei poveri, nei bambini, nei più deboli. Queste persone non sono cattive, ma sono i mansueti di spirito, assetati di luce però ingannati dalle tenebre. Oggi queste anime vedono il loro rappresentante sulla Terra sopraffatto dalle prove materiali, incapace di portare nelle case la fiamma solare dell’Unto. Anime che mi preoccupano, poiché sono quelle che meritavano ancora di più il nostro impegno nella diffusione, la nostra lotta contro i limiti umani che ci auto-imponiamo, anime che mi invitano a raddoppiare il mio impegno.  
La notizia delle dimissioni del Papa mi ha fatto scorgere qualcosa di profondamente importante:  se oggi cade "UNO", come è avvenuto con chi aveva in suo potere la purificazione di questa Chiesa corrotta ed il Cielo lo permette, è perché per il Cristo, il Suo Messaggio, il Suo vero messaggio è ancora salvo; si trova ancora lì nelle strade immonde e putride, nonostante tutto vive ancora. Vive in noi, in queste anime, vive in ogni momento che dedichiamo nel portare la Verità a chiunque ami ascoltarla.  
È un pomeriggio molto caldo di gennaio e siamo partiti nuovamente, nonostante la scarsità di quella materia prima che tanto abbonda nella Roma cattolica, per un incontro nella città di Maldonado, distante circa 150 chilometri da Montevideo, invitati dall'Associazione Sole. Abbiamo trovato ad aspettarci alcuni fratelli con i quali collaboriamo sempre strettamente unendo gli sforzi nella realizzazione di queste iniziative, insieme ad Hugo Lucas, custode della Pietra del Cuore. Questa volta si è deciso con Georges di dare un’impostazione diversa alla conferenza, considerando che sarebbe stato presente all’incontro un pubblico nella maggior parte costituito da simpatizzanti di un’associazione che tratta soprattutto il tema della meditazione, del reiki, etc. Era nostra intenzione approfondire un po’ di più la missione di Giorgio Bongiovanni ed io personalmente mi ero preparata alcuni cerchi nel grano, perché pensavo di affrontare il tema dell'ufologia come annunciatrice del ritorno di Cristo, distruggendo in questo modo alcuni paradigmi dell'ambiente ufologico.
Avrei parlato dei cerchi più importanti, soprattutto quelli che indicano la loro relazione con Gesù e l’immagine delle astronavi che formano una croce in cielo. La sala poteva ospitare circa 80 persone, capacità insufficiente per tutti coloro che sono accorsi e rimasti in piedi, tuttavia molto attenti alle nostre esposizioni. Abbiamo calcolato circa 100 persone. Tra un tema e l’altro abbiamo lasciato spazio al dibattito, che ha arricchito questo momento di condivisione. Hugo Lucas ha fatto la sua piccola presentazione della Pietra del Cuore e Almendras, con la veemenza che lo caratterizza, ha parlato dell’importanza della rivoluzione civile, denunciando la complicità dei mezzi di comunicazione che occultano la verità sul fenomeno ufo ed eventi connessi.
Un discorso molto forte il nostro, per così dire diretto ad un pubblico non abituato; impostato soprattutto sulla denuncia, sul carico di responsabilità e di compromesso, perché a Cristo non serve essere difeso, bensì imitato. Non credo che Egli approvi semplicemente che ci sediamo ad aspettare il succedersi degli eventi, nella tranquillità di essere comunque buoni e meditando. Le persone si sono sentite coinvolte a tal punto che a fine evento hanno portato via tutto il materiale esposto dalla nostra associazione, opuscoletti, la musica di Giorgio che avevamo fatto ascoltare all’apertura dell’incontro… Una persona ha condiviso con noi una forte esperienza avuta con delle astronavi: suo marito le aveva regalato una medaglia d’oro della Vergine, anche la catenina era d’oro, nel momento in cui  ha avuto un avvistamento eclatante la catena e la medaglia sono diventate  di rame. Secondo gli esperti, che hanno analizzato il materiale per dare una spiegazione al fenomeno, si tratta di un tipo di rame molto raro nel nostro  pianeta.
Dopo aver ringraziato pubblicamente per i contenuti che aveva ascoltato, la signora mi ha chiesto, di fronte a tutti, cosa avrebbe potuto fare secondo la mia opinione, in seguito a queste esperienze spirituali e di avvistamenti che lei vive sempre più frequentemente e sente in anticipo nel plesso solare. Le ho risposto che tutto ciò non ha uno scopo semplicemente manifestativo, ma è un richiamo per fare del bene all'umanità. Le ho detto inoltre che aveva un dono o sensibilità solo per aiutare il prossimo, affinché potesse fare qualcosa per gli altri e non tenerli per sé.
Lei ha affermato di essere cosciente di questo. Mentre si stava recando ad una riunione poco costruttiva, per "caso" si è trovata nella nostra e comprendeva che una volontà superiore l’avesse guidata verso di noi, poiché dovevamo dirle qualcosa. Più tardi la signora mi ha chiamato emozionata, esprimendo il desiderio di far parte del nostro gruppo, perché sente e pensa come noi. Riguardo al materiale ed al nostro sito, che in seguito ha visitato, ha detto di non voler solo meditare, ma che è bello anche denunciare, contribuire al cambiamento di questa società: “come voi dite, finalmente non mi sento più sola”.
In seguito a questo tipo di testimonianze che incontriamo durante la nostra attività di diffusione, con le persone che arrivano a comprendere e sentire forte la componente cristica insita nel fenomeno ufo, le dimissioni del Papa mi spingono a pensare, sentire, meditare e comprendere quanto segue:  
Il fenomeno Ufo è un altro segno, saranno loro a precedere Cristo. Il grande contatto massivo è una sfaccettatura  che ci farà capire quanto piccolo è l'Uomo di fronte alla vastità dell'universo, ma l'obiettivo finale, la ragione per la quale esistiamo,  per la quale Giorgio è nato e che deve essere presente sempre davanti a tutto, il Segno dei Segni è il Ritorno di Colui che verrà per i suoi. È il tempo di spiegarlo con ogni chiarezza. Dobbiamo Salvare la Chiesa, la nostra Chiesa e ricostruire il trono dal quale regnerà il Maestro; prima avverrà nel nostro cuore, poi il Cielo dirà dove dovrà farlo.   
I miei pensieri volano ancora una volta al luogo dove si trova Benedetto XVI e penso: non riuscire a salvare la Chiesa è crocifiggere Cristo un'altra volta.  Apparentemente ogni cosa deve essere compiuta e mi sento confusa, arrabbiata e triste allo stesso tempo, perché per quanto riguarda il Vaticano si parla di mancanza di forza spirituale e di possesso di beni materiali. Noi che abbiamo grande prodezza e forza, nonostante il Cielo ci neghi la tranquillità che deriva dalla disponibilità di risorse che permetterebbero di divulgare la verità, continuiamo ad avanzare lentamente, ma fermi nell’obiettivo di lastricare il sentiero dove il Nostro Re camminerà, tra i suoi.
Meno abbiamo più ci sentiamo di gridare il Verbo, più vediamo i nostri limiti, errori e peccati, più lottiamo per imitare il Cristo; più deboli ci sentiamo, con maggiore forza affrontiamo questo potere sinistro.  Cercheremo ogni anima che oggi è cacciata dal Cielo oppure non le è permesso di entrare a causa dei farisei del XXI° Secolo ed offriremo il Calice amaro della comunione Cristica, un nettare di amara verità e di molta sofferenza, ma con l'allegria dello spirito. Durante questa Pasqua mentre cardinali e prelati litigheranno per scegliere, tra loro, chi dovrà rappresentare Dio in Terra, noi ci troveremo, avendo fatto la nostra scelta, accanto ad Uno che rappresenta Cristo tra gli uomini di buona volontà.  Per noi non è ancora arrivato il momento di dimettersi, non lo faremo mai e, in questo modo, il Messaggio, il Suo Messaggio, è ancora Vivo.   
Erika Pais.  
Montevideo, 13 febbraio 2013