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jesus-bendice-los-ninos100Di Elisabetta Montevidoni
Incontro all’arca Alea Lores del 24 agosto 2013
In Siria, dall’inizio della guerra civile, sono stati uccisi oltre settemila bambini. Solo tra i minori si contano più di un milione di rifugiati nei paesi confinanti, molti dei quali hanno difficoltà ad avere accesso al cibo e alle cure necessarie. Sono i dati pubblicati da alcune organizzazioni umanitarie sull’inferno siriano.
“E’ sconcertante che il mondo intero sia rimasto fermo a guardare la morte di 7000 bambini e la fuga di un milione di loro costretti ad abbandonare la loro casa terrorizzati,  traumatizzati, spesso soli avendo perduto per sempre o smarrito i genitori e famigliari!”  ha dichiarato Roger Heam, Regional Director di Save the Children per il Medioriente.  In rete intanto sta girando il drammatico  video  della piccola Youmna,  sopravvissuta all’attacco chimico del 21 agosto, che ripete poche semplici parole: “sono viva, io sono viva”.
Il 23 agosto Giorgio riceve un messaggio di ammonimento ai potenti sull’ennesimo olocausto dei bambini  e il giorno successivo, trovandosi a Pordenone,  indice una riunione con i fratelli dell’Arca Alea Lores. Legge il messaggio  e passo, passo,  lo commenta: - “Il medioriente, Islam e Israele, discendenti dallo stesso patriarca Abramo, figli di un unico Dio e quindi  fratelli… in guerra da sempre… la guerra siriana è tra il tiranno che comanda e i ribelli…ma io so che la guerra è finanziata dai potenti del mondo. Il Male si è scatenato in forma così crudele come mai la storia ricordi…uccide i bambini per creare terrore,  perché la gente oramai si è assuefatta alla guerra.  Il  gas nervino sui bambini è stato programmato dai potenti per creare panico sulla popolazione… quindi se il Padre Adonay ha punito Sodoma e Gomorra, oggi che ci troviamo in una situazione di perversione  peggiore, con l’uso scriteriato di  armi nucleari e chimiche, credo sia possibile che accada un nuovo diluvio…Siamo tutti responsabili della morte di questi bambini, soprattutto i potenti…per questo dobbiamo difendere i bambini del pianeta e offrire loro un futuro!”
Un fratello dell’arca chiede: - “Giorgio il 15 agosto  tu ci hai detto di  essere felici in ogni istante sapendo  di essere eterni …ma se un bambino  muore trucidato o una persona a noi cara sta soffrendo a causa di una malattia, come faccio ad essere felice?”
Essere felici è uno stato che parte dal nostro sé interiore attraverso l’annullamento dell’ego e il distacco da tutti i valori illusori  per conseguire la serenità dell’anima vivendo l’Amore con la A maiuscola; condizione interiore che Giorgio traduce con una frase adeguata:  STATO DI COSCIENZA CRISTICA.
 – “E’ da quello stato che puoi permetterti di gridare, di rattristarti per gli altri, adirarti per gli altri, chiedere giustizia per gli altri…-spiega Giorgio-…io devo soffrire con la persona cara e allo stesso tempo  cercare di aiutarla a raggiungere la serenità…se non sono cosciente non posso aiutare il mio prossimo, i parenti gli amici le persone che incontro… se vogliamo essere giudicati innocenti e degni del nuovo regno dobbiamo avere uno stato di coscienza interiore di serenità e di Amore… la Giustizia è una conseguenziale…il pianto, la sofferenza, la tristezza condivisa, devono essere spinti da uno stato d’Amore…io non ho motivo di piangere per me stesso, a causa di problemi materiali o sentimentali, dopo che ho visto Cristo.”
<> è il messaggio pervenutoci tramite sms durante la sanguinazione delle sacre stigmate avvenuta poco prima dell’incontro.
Alla domanda di approfondimento di un fratello Giorgio spiega che la vigna del Signore è il Regno di Dio che è sulla terra da duemila anni; cioè realizzare il vangelo di Cristo,  perchè senza Cristo c’è solo terra sterile. Il Padrone di casa è  il Padre Creatore di tutte le cose visibili e invisibili, che  esce a cercare dei lavoratori per il Suo Regno sulla terra. Lui  non va alla ricerca di chiunque ma soltanto di coloro che sono idonei a diventare suoi collaboratori nell’edificare il Suo regno, vale a dire uomini disposti alla fatica, che non sfuggono la sofferenza, che non hanno paura e non ricercano la via più breve o meno impegnativa  e li assolda anche al calar della sera. Non è importante quindi quando si inizi a lavorare nella vigna; importante è non uscirne, ci  raccomanda Giorgio, perché allora si entra nel territorio di Satana. Questo regno per ora è solo spirituale,  ma in futuro, col ritorno di  GesùCristo,  il vignaiolo che poterà  i rami secchi che non hanno dato frutto nella vigna, questo regno diventerà anche umano.
Seguirà la cronaca dettagliata con tutti gli interventi.
Con dilezione e affetto fraterno.
Elisabetta
Segreteria dal Cielo alla terra
Sant’Elpidio a Mare, lì 25 agosto 2013