
Vorrei replicare a una parte della lettera di Giangiacomo Savogin, che evidentemente l’ha scritta essendo ignaro di certi risvolti storici, forse data la giovane età, però la verità è una e bisogna dirla senza cercare ad ogni costo trame losche.
L’Italia era diventata una repubblica per volere dei cittadini Italiani, i membri dell’assemblea costituente avevano chiaro che doveva essere democratica visti i 20 anni di dittatura fascista, quindi si decise di scrivere nell’articolo 1, “L’Italia è una repubblica democratica”, poi prosegue “fondata sul lavoro”, e qui non c’è nulla di nascosto, non ci sono lobby o la volontà di tenere un popolo in schiavitù, Palmiro Togliatti che era il segretario del più grande partito comunista d’occidente, voleva fosse scritto sulla costituzione, repubblica democratica di lavoratori, e non intendeva certamente di schiavi, ma l’opposto di capitalista, la formula piacque ai socialisti di Nenni, ma ebbe molti scontri e resistenze da parte degli altri partiti, la Dc era contraria e propose il compromesso, come hanno sempre saputo fare i democristiani, “fondata sul lavoro” che finì per essere approvata.
Scrivo questo per amore della verità e perché i nostri giovani non abbiano idee false sulle motivazioni che hanno portato a scrivere quella frase sulla costituzione, che non era per essere degli schiavi, ma esattamente il contrario, perché potete dire qualunque cosa ma non sputare sulla costituzione forse più bella del mondo, creata da menti veramente democratiche e pulite, esattamente il contrario dei politici di oggi, che poi altri poteri forti abbiano interferito e portato gli esseri umani ad essere schiavi questo è stato il potere capitalista certamente, che non parlano di lavoratori ma di capitali, ma ciò non era nelle intenzioni di quei nostri padri costituenti.
Grazie
Bianchin Francesca
19 Febbraio 2014