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jerusalem100Di Zina Romeo
Zina Romeo nasce a Palermo il 25 maggio 1949. La poesia irrompe nella sua vita nel 1991 e negli anni ha partecipato a diversi premi nazionali di poesia riscuotendo unanimi consensi.
Persona di grande umiltà, è impegnata in attività di volontariato a Palermo.
Durante un suo viaggio in Terra Santa scrive le poesie “Betlem” e “Jerusalem”.
 
La Redazione
1 Marzo 2014
 
BETLEM
Ho visto la tua culla vuota
e poi, eri lì
nel volto di una bimba
che presto morirà.
 
Eri lì
salutavi con occhi smarriti
la tua mano sfiorava il vetro
quasi a cercare un contatto.
 
Eri lì
nello sguardo muto di sua madre
nel suo sorriso spento.
 
Eri lì a dirmi:
“Come la chiamerete quest’ingiustizia,
sarà la strage degli innocenti,
sarà ancora un olocausto?
 
No!
Sarebbe troppo per questo tempo
ci vuole un nome diverso
un nome che suoni piacevole
che non ci faccia sentire in colpa.
 
Forse diremo destino oppure casualità.
No, non troveremo alcun nome
perché non è successo niente.
 
Ê solo scomparso un popolo.
 
Zina Romeo
 
JERUSALEM
 
Quante bandiere sul tuo sepolcro
rivendicano la proprietà
di una tomba vuota.
 
Creano barriere, appartenenze
dividono gli spazi
distribuiscono il tempo.
 
Grazie, Signore,
per aver lasciato
quel tuo sepolcro vuoto.
 
Se fossi rimasto qui
avrebbero messo a sorte
perfino le tue ossa.
 
Avrebbero costruito
chiese e santuari
per ogni tua reliquia.
 
Ma tu, Signore,
che non ti lasci imprigionare
nemmeno dalla morte,
gridi da quel sepolcro vuoto:
“Chi credete che io sia?”
 
E sventolano bandiere
e creano barriere
per non vedere l’uomo
immagine di Dio
e stanno lì a guardare
il volto del Cristo crocifisso
aprono e chiudono le porte
sul tuo sepolcro vuoto
dimenticando
ogni tua parola.
 
Zina Romeo