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earth2Di Erika Pais
Lei geme di dolore, si sente imprigionata, soffocata da mani che le stringono la gola, non può respirare, neanche piangere, perché le sue lacrime si stanno ormai asciugando. Improvvisamente un pezzo di ferro affonda nella sua schiena, sente il rumore della sua schiena che si spezza … crac, crac … continua a spezzarsi.

Attraverso il buco aperto dal pezzo di ferro, viene introdotto un tubo collegato ad una specie di apparato metallico; il volto del suo torturatore ha occhi vuoti che non traspaiono il minimo pentimento per il danno che le sta provocando. La macchina collegata al tubo inizia ad emettere un rumore assordante e contemporaneamente incomincia a risucchiare i fluidi interni. Lei osserva impavida mentre viene assorbito tutto ciò che ha nel suo interno, tutto, tutto, non le rimane oramai quasi niente. Presto il suo cuore smetterà di battere: prega che qualcuno la riscatti, qualcuno che sappia che lei è lì e venga a soccorrerla. Implora che Dio guidi i passi di qualche pellegrino che le venga incontro, e prega, prega … oramai non riesce quasi più a respirare, a piangere, perché le sue lacrime si sono asciugate. 

Lei è la Terra.

In questi anni in cui ho avuto il privilegio di ascoltare il Verbo ho compreso che nella nostra Opera la spiritualità non innalza muri, ma al contrario estende dei ponti verso la società. Lo constato giorno per giorno nell’Opera di Giorgio, lo vedo giornalmente nel lavoro che lui svolge nei tribunali italiani, alleandosi e collaborando con altre associazioni ed istituzioni di uomini giusti, di uomini che, pur non credendo in Cristo, o almeno così pensano loro, danno la vita per il prossimo e lottano per una società più giusta.
Vedere nella natura l'Opera di Dio è per antonomasia il nostro faro di Luce, poiché in Lei, nella Madre Terra, opera la Madonna amando i Suoi figli e proteggendoli sotto i suoi verdi alberi e splendidi fiumi. È Lei che ci nutre quotidianamente permettendoci di prendere da lei ciò che serve alla nostra sussistenza, ma l'Anticristo ammala la nostra anima e ci incita a prendere più di ciò che è necessario al nostro fabbisogno e a rimanere inermi nel difenderla, mentre lui la tortura a suo piacimento.

L'inquinamento ambientale, il rischio che comporta l’energia nucleare, il ruolo delle multinazionali nell’estrazione mineraria non sono una novità. Non è una novità, no, eppure sembra quasi che lo sia perché vedo ancora molta gente che non scende in strada a difendere il pianeta, vedo ancora molte persone che si limitano a guardare la tv e a restare impassibili di fronte ad un destino desolante che attende la nostra Razza. Le nostre grida vogliono essere ascoltate, non sono più sufficienti manifestazioni o presidii, perché sembra che servano soltanto a riempire i notiziari del pomeriggio o a scrivere articoli in qualche giornale quando c’è bisogno di riempire lo spazio.

Giorgio ci ha sempre detto che dobbiamo dare la faccia, dobbiamo denunciare e chiedere Giustizia, non per noi, ma per gli altri. Con questo sentimento, l’associazione culturale “Un Punto en el Infinito”, dopo una riunione con il giudice Enrique Viana, amico e difensore della Terra, oltre che della salute dei cittadini, decide di presentare davanti alla Suprema Corte di Giustizia dell'Uruguay un’istanza di incostituzionalità della legge varata pochi mesi fa che approva la costruzione di una mega miniera nel nostro paese. Abbiamo presentato l’istanza in difesa dell'articolo 47 della Costituzione della Repubblica approvata mediante plebiscito nell'anno 2004:

Articolo 47. - La protezione dell'ecosistema è di interesse generale. Le persone devono astenersi da qualunque atto che causi depredazione, distruzione o inquinamento grave all'ecosistema. Esiste la legge che lo regolamenta e che può prevedere sanzioni per i trasgressori.
L'acqua è una risorsa naturale essenziale per la vita.

L'accesso all'acqua potabile e l'accesso al risanamento, costituiscono diritti umani fondamentali.

1) La politica nazionale sull’acqua e sul risanamento si fonda su:

a- l'organizzazione del territorio, conservazione e protezione dell'ecosistema e l’equilibrio della natura.
b- la gestione sostenibile, solidale con le generazioni future, delle risorse idriche e la preservazione del ciclo idrologico di interesse generale. Gli utenti e la società civile parteciperanno a tutte le istanze di pianificazione, gestione e controllo delle risorse idriche (…);
c- stabilire le priorità sulla fornitura dell'acqua per regione, bacini o parti di esse, essendo la prima priorità la fornitura di acqua potabile alle popolazioni.
d- il principio secondo il quale la fornitura del servizio di acqua potabile e risanamento dovrà avvenire anteponendo le ragioni di ordine sociale a quelle di ordine economico.

Ogni autorizzazione, concessione o permesso che in qualche modo contravvenga alle disposizioni sopra menzionate dovrà rimanere senza effetto.

2) Le acque di superficie, così come quelle sotterranee, ad eccezione di quelle pluviali, inserite nel ciclo idrologico, costituiscono una risorsa unitaria, subordinata all'interesse generale che forma parte del demanio pubblico statale.

3) Il servizio pubblico di risanamento ed il servizio pubblico di fornitura di acqua per il consumo umano saranno forniti esclusiva e direttamente da persone giuridiche statali.

4) La legge, con i tre quinti dei voti totali dei componenti di ogni Camera, potrà autorizzare il rifornimento di acqua ad un altro paese, quando questo si trovi sfornito e per motivi di solidarietà.

A quanto sopra espresso si aggiunge la legge 17283 votata in seguito, nell'anno 2009, in cui si dichiara di interesse generale la protezione dell'ecosistema.
Per fare lotta sociale ed ambientale bisogna uscire dalla penombra e dare la faccia, per questo motivo abbiamo firmato questa richiesta, consapevoli delle conseguenze che ne potrebbero derivare. È il nostro modo di far valere come cittadini la difesa della Madre Terra perché un braccio dell'Anticristo ci vuole avvelenare e noi come operatori cristici dobbiamo portare la lotta su tutti i piani, non soltanto quello spirituale, ma soprattutto sul piano materiale. Come possiamo divulgare solamente il messaggio del Ritorno del Cristo se non siamo capaci di difendere la Creazione di Suo Padre?

Allo scopo di portare avanti questa lotta e di cercare di coinvolgere molti altri gruppi ambientalisti, ci siamo impegnati appunto a prendere contatti con differenti gruppi e comitati ambientali. Alcuni di essi conoscono la nostra attività, mentre altri non sanno niente di noi, ma vedono le nostre Opere e ci rispettano, e questo significa già tanto. Da questa collaborazione nasce la Prima Assemblea della UAC Litoranea (una piattaforma di dialogo per la lotta ambientale argentina), che ha convocato anche gruppi ambientalisti uruguaiani. L’Assemblea ha avuto luogo a Fray Bentos ed è stata chiamata UAC, Unione Assemblee Cittadine, che cancellerà le frontiere proprio perché il nemico è comune su entrambe le sponde del Rio de la Plata. Ed eccoci a rappresentare la nostra Associazione, superando tutte le difficoltà che il demonio vuole anteporre, insieme al Movimento Antinucleare Zarate, nella persona dei nostri fratelli di Campana Paola ed Agustín.

Oltre 10 pullman e gruppi cittadini si sono dati appuntamento presso il club La Stella di Fray Bentos per un’intera giornata, in un ricco scambio di diversi punti di vista sulla lotta ambientale. Insegnamenti di grande valore perché ci siamo rispecchiati in questi combattenti che non stanno lì ad interrogarsi se il Cristo verrà o non verrà, o addirittura forse non credono neppure che sia mai esistito. Ci siamo rispecchiati in loro, perché l'amore per la Terra è lo stesso e il richiamo che loro sentono verso di lei è lo stesso richiamo che noi sentiamo per l'Opera; perché l’impegno è simile e perché viviamo sotto lo stesso Sole.

Mi sono chiesta perché Cristo ha guidato i miei passi per venire qui, e le risposte stanno ancora prendendo forma dentro me, ma sono sicura di una cosa: l'Opera sta avanzando inesorabilmente verso la Battaglia Finale, in cui ci libereremo veramente; ma, Giorgio e tutti i gruppi operativi dovranno ferire a morte la bestia e non ci riusciranno dormendo sulle sedie calde delle arche. Ci riusciremo se pianificheremo azioni reali e concrete e ci renderemo protagonisti nei diversi campi. Cosa ci differenzia da questi gruppi che lottano a favore della Vita? Che abbiamo l'obbedienza di un Soldato, la Speranza di un Francescano e la Scuola di un Gran Maestro. Non dobbiamo sprecare tutto questo, anche se per raggiungerlo ne andasse della nostra vita.

Erika Pais.
Montevideo (Uruguay)
28 marzo 2014