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Di Marco Antonio Readi C.
Oggi, venerdì pomeriggio, mi trovo nel mio ufficio. Mentre ascolto la musica di “Alea” rifletto, medito, sono solo, sento di scrivere e l’emozione guida il mio cuore: voglio trasmettere i sentimenti che ho provato giorni fa quando è esploso questo nuovo conflitto bellico tra fratelli, Palestinesi ed Ebrei.
Ho pubblicato sulla nostra pagina “Dal Cielo a la Terra" il messaggio che Giorgio Bongiovanni ha ricevuto lo scorso 9 luglio, "Il fratello contro il fratello". Ho visto su internet le foto del conflitto e non sono riuscito a trattenere le lacrime: le immagini parlavano da sole, non riuscivo a dire niente, una sensazione di ira, rabbia, impotenza hanno preso il sopravvento. Ho  guardato fuori dalla finestra, ho guardato il cielo, ho rivolto una domanda al Creatore e sicuramente Egli mi ha risposto, perché ho dedotto che le immagini di quei bambini morti (angeli palestinesi), avvolti nelle loro bandiere in braccio ai loro genitori, mostravano al mondo come l'Uomo, se si può definire tale, permette che questi piccoli, puri ed innocenti, lascino questo mondo come il vapore quando si eleva ed svanisce nell'etere, per un conflitto storico ridicolo.
 
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Tutto questo mi fa tanto male, non riesco a trasmettervi il dolore che mi invade: ho un bambino che ancora non ha compiuto 6 anni, mi sento impotente per non essere lì ed impotente perché sono discendente di un Palestinese. Mio padre era nato lì, i miei nonni erano nati a Betlemme, mentre io sono qui in Cile, ma mi identifico con quei genitori perché io potrei essere al posto di quel padre … ma sono lontano e non posso fare niente, unicamente sfogare la mia rabbia attraverso queste righe.
Oggi  è sabato. Ho riflettuto su questo scritto, ascolto e vedo notizie riguardanti il  conflitto in Medio Oriente tra Palestinesi ed Ebrei. Quando si parla di questo  tema insieme ad altre persone, vedo indifferenza nella maggioranza, come se non ci riguardasse personalmente, perché tanto si tratta di un paese lontano, non ci coinvolge, non vogliamo ascoltare. Questo mi lascia male … “com’è triste!”, ecc. ecc., certo, “se il mondo intero è preoccupato del calcio”... queste sono le parole ed i commenti della gente. Il mondo è completamente indifferente, regna soltanto l'egoismo e il pensare a sé stessi, ognuno al proprio mondo.  
Leggo i messaggi di Giorgio Bongiovanni faccio una riflessione personale. Israele, stai giocando con il tuo destino, stai mancando verso Dio per ogni bambino perso in questo conflitto, questi angeli in un piccolo corpo, innocenti e pieni di bontà ... quando, quando arriverà la giustizia del Signore, quando sarà il giorno in cui Israele sarà circondato dagli eserciti, come dicono le Scritture, ma non per distruggerti, non per perdere altre vite, non per chiedere che tu scompaia, Terra Santa benedetta dal Creatore. Chiedo solo questo, perché quello sarà il segno Biblico che indicherà il ritorno del Figlio dell'uomo, purificato, potente e giustiziere per te, Israele, terra macchiata del sangue puro degli innocenti. Sarai condannato a vivere sempre in all'erta con le armi nelle mani, certamente non avrai pace e dovrai vedere come la mano del Creatore cade su di te e punisce e purifica i tuoi karma.  
Perdonami amato Signore Gesù Cristo, perdonami amato Giorgio per queste mie parole; sono in pena per i miei fratelli Palestinesi, non potrò mai essere lì, non potrò conoscere il luogo dove predicò Gesù Cristo, né aiutare direttamente, ma solo da lontano.  
Non so se è perché i tempi si approssimano o perché ho maturato un maggior stato di coscienza riguardo a questa ridicola ed incredibile lotta fino all’ultima vita del "Fratello contro il Fratello, di Palestinesi ed Israeliti, di Ebrei e Musulmani”.  
Potremmo definirlo egoismo, prepotenza nella sua massima espressione, desiderio di portare ogni cosa all'estremo del conflitto e della morte, noncuranti della vita, del dolore, della rabbia, della pace e dell'amore. Unico  desiderio distruggere fino a superare ogni limite a causa di una febbre maledetta dei neuroni che induce i mostri potenti ad agire in questo modo “uccidi o ti uccido”, un colpo tu un altro io, come se si trattasse di un gioco a carte.   
Spero e chiedo al nostro Signore Gesù Cristo che venga il più presto possibile, affinché metta ordine e soffi con il suo alito purificatore la faccia della Terra che impartisca la giustizia, l'amore, la pace perché solo Lui può cambiare le cose, attualmente nessun governante del mondo può farlo.  
Verrà come è scritto nel Vangelo di Matteo (24:30), con le sue legioni di angeli, migliaia di migliaia lo accompagneranno. Essi sono gli angeli giustizieri che purificheranno ogni cosa e spazzeranno la casa, scuoteranno la tovaglia e la metteranno di nuovo sul tavolo, dopodiché (pianti, grida e stridore di denti), ci sarà completo silenzio e la Madre terra non sarà più la stessa, non ci sarà neppure alcun ricordo di questo tempo, ci sarà Amore, Uguaglianza, Giustizia, Pace ed un equilibrio Cosmico Universale della vibrazione Cristica.  
Quanti bambini ancora dovranno lasciare questo mondo per andare dal Signore? Quanti ancora saranno strappati violentemente dalle braccia dei genitori … quanto dolore ci sarà ancora, a chi toccherà ancora? Ma sono un uomo di fede, credo nella creazione e nel Creatore e che, come hanno detto i messaggi del cielo, Gesù Cristo non lascerà solo nessun bambino palestinese, perché queste piccole anime che lasciano questo mondo erediteranno la terra promessa. Ancora un po’ … solo un po’, solo un aprire e chiudere gli occhi e verrà quel giorno, perché i bambini sono i prediletti del Signore che dice:  
Luca 18:16: Allora Gesù li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”.
Marco 9:42: “Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare”.
 
Questo è il mio pensiero, con rispetto.  
Marco Antonio Readi C.
Santiago de Chile
16 Luglio 2014