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Di Antonella Intranò
Venticinque anni durante i quali Giorgio Bongiovanni ha dedicato la vita alla diffusione del messaggio cristico. È un'opera immensa la sua, un'esperienza mistica, che ha inizio a Fatima il 2 settembre 1989 dove Giorgio riceve dalla Madre Santissima i segni cristici, le stigmate. Profondissimo è il suo legame con il messaggio cha la Vergine Maria affida nel 1917, a Lucia Dos Santos. Il terzo segreto di Fatima.
Questo è stato il tema che abbiamo affrontato durante l'intervista del 1 ottobre 2014 durante la trasmissione “Spazio Aperto” andata in onda su Saiuz WebNetwork (http://www.saiuzwebnetwork.it/).
Ascoltare Giorgio provoca sempre una grande emozione, ma il racconto di come la Madre Celeste lo abbia condotto e guidato fino a Coimbra, lascia davvero senza parole.

Durante una visione avuta a fine agosto, Giorgio viene invitato da Nostra Signora Maria ad effettuare un pellegrinaggio a Fatima e distanza di 25 anni. Invito ricevuto dopo un viaggio in Inghilterra, durante il quale non solo Giorgio e i suoi accompagnatori hanno avuto modo di visitare i Crop Circles apparsi nei campi, ma si formano altri cerchi chiaramente riferibili alla sua missione.

Successivamente l'arrivo a Fatima. Miracolosamente come ammette lo stesso Giorgio, viene accettata dalle suore del monastero di Coimbra, la sua richiesta d'incontro. L'appuntamento viene fissato per il 2 settembre. La data più importante, che ha cambiato completamente la vita di Giorgio. È l'anniversario della sua stigmatizzazione. Con suor Sofia, una delle più vicine alla mistica, si rende possibile una lunga intervista riportata sul sito, riguardo i tanti anni vissuti assieme. In seguito Giorgio si reca al Santuario delle Apparizioni, dove ai piedi della quercia ha delle visioni, una sanguinazione, gli appare una croce sulla fronte e riceve un messaggio firmato dall'Arcangelo dell'Annunciazione, gli preannuncia che i miracoli a Fatima non sono ancora finiti, ne manca uno e lui sarà coinvolto, ma questo è un altro mistero che troverà spiegazione in seguito. Il messaggio di Fatima da Giorgio divulgato in questi 25 anni e ancora prima da Eugenio Siragusa, fonte di derisioni, minacce, accuse di ipocrisia e falsità sulla Madonna di Fatima, ha invece trovato conferma negli scritti inediti ritrovati dopo quasi cento anni.

Suor Lucia ha trascorso la sua esistenza in costante comunione con la Vergine Maria. Una vita raccontata nel libro “Un cammino sotto lo sguardo di Maria” della cui pubblicazione Giorgio aveva letto in precedenza. Il volume stampato dalle consorelle di suor Lucia, non solo racconta l'esperienza mistica vissuta, ma contiene una rivelazione importantissima. Nei suoi diari Lucia racconta della visione dell'adempimento del messaggio. La spiegazione della visione che la stessa Madre Celeste ha dato. Per volontà della Beata Vergine il terzo segreto avrebbe dovuto essere rivelato al mondo nel 1960. Le gerarchie ecclesiastiche lo comunicano solo nel 2000 ed in modo parziale. Perché tanta paura? È lo stesso Giorgio a fornire la risposta. Nella versione divulgata dalla Chiesa, la mano dell'Angelo viene tenuta per un tempo dalla Madonna. Negli scritti di suor Lucia questo non avviene più, come se il tempo fosse finito. La Madre spiega chi è il vescovo vestito di bianco ucciso, parla dei peccati blasfemi che infestano la Chiesa, annuncia l'apostasia del clero, parla della mafia, della pedofilia, di esseri provenienti da altri mondi, ma soprattutto della seconda venuta di suo figlio il Cristo.
Il fuoco della spada brandita dall'Angelo, colpirà l'asse terrestre determinandone un spostamento di 45°. Questo comporterà uno sconvolgimento totale. Terremoti devastanti, la deriva dei continenti, la geografia del pianeta cambierà completamente. Lo stesso Gesù Cristo aveva parlato di grandi cambiamenti della terra prima della sua venuta. Nel Vangelo si parla di grandi castighi fame pestilenza, ma di fatto si tratterà di una grande purificazione e dell'instaurazione del regno di Dio. Non vi sarà rifugio e il denaro non servirà neanche in toilette. Nella Bibbia si ricorda che Dio ha deciso un'altra volta di sterminare l'uomo. Nella Genesi 6 Dio dice “Io mi son pentito di aver creato l'uomo io lo distruggerò”.
 
Giorgio ci parla anche del valore del pentimento, ma a tutti noi ricorda quanto privo di valore sia se non supportato e confermato dalle opere. “La Madonna chiede pentimento perché vorrebbe un cambiamento dal cuore ma di questo non si vede traccia”. Nel mondo ci sono segnali inquietanti. La crisi economica, sociale e valoriale nella quale siamo immersi è aggravata da un'informazione distorta e manipolata. Giorgio ricorda che in passato, durante periodi di crisi mondiale altrettanto gravi, l'informazione era immediata, costante. Oggi risulta muta, quando non manipolata. Le grandi organizzazioni terroristiche sono di fatto alimento per le industrie belliche. Attorno non abbiamo veri nemici e, come Giorgio afferma, la verità si trova a Wall Street dove scopriamo che arabi e palestinesi, ufficialmente contrapposti, sono soci in affari arricchendosi alle spalle di coloro che soffrono per le conseguenze di conflitti creati ad arte. È solo una questione di soldi! Dalla chat arriva poi una domanda sulla morte di Papa Luciani ucciso, secondo le dichiarazioni di Calcara, da un medico e un potente cardinale mediante sonnifero. Giorgio conferma l'omicidio per mano della loggia massonica P2, lo IOR e il Banco Ambrosiano di Calvi. Una rete all'interno della quale il denaro sporco proveniente da attività illecite, veniva opportunamente ripulito. La volontà manifestata da Papa Giovanni Paolo I di rimuovere i vertici e la classe dirigenziale della Banca del Vaticano interrompendo così una consolidata collaborazione, ha determinato la sua morte. Molte sono le analogie tra il papato di Giovanni Paolo I e quello di Papa Francesco, anche se l'attuale pontefice applica maggiore prudenza all'azione riformatrice della Chiesa.
 
Giunge una notizia relativa alle ultime dichiarazioni di Antonio Giuffrè rilasciate durante il processo sulla strage di Capaci. Il pentito afferma che Riina contava su un ammorbidimento sulle condanne durante il maxi processo grazie ad un intervento degli ambienti politici. Riina contava su canali della Democrazia Cristiana. Per ambienti politici intendeva Giulio Andreotti. Falcone fu isolato e ucciso grazie ad una campagna di delegittimazione occulta. Tutti fatti già emersi durante il processo Andreotti, prosciolto in prescrizione, ma condannato di fatto. La corte ha di fatto provato che Andreotti ha intrattenuto rapporti con la mafia sino al 1992. In realtà, quello che sarebbe necessario sapere è chi erano i personaggi alle spalle e al fianco di Andreotti e Lima. Gli omicidi di Falcone e Borsellino, non sono avvenuti solo per mano mafiosa. È anche opera dello Stato. Bisogna comprendere questa stretta correlazione, altrimenti saremo sempre lontani dalla verità. Tutti dobbiamo ammettere che troppo a lungo lo Stato italiano è stato connivente se non addirittura complice della mafia. È correo della morte di tutti i martiri della società civile. Falcone è stato accerchiato dallo Stato e dalla mafia. “Lo Stato italiano ha ucciso Falcone e Borsellino con la complicità della mafia”.

Cosa nostra ha colpito i servitori dello Stato, ma in realtà, nel mirino erano finiti quegli esponenti politici “traditori” che avevano tolto loro l'appoggio istituzionale. Il linguaggio mafioso è fatto di bombe, attentati, stragi. Atti che hanno caratterizzato il periodo durante il quale la Trattativa tra Stato-mafia procedeva. Questa la prima Trattativa. In seguito da 1992 al 2012 Dell'Utri e Berlusconi hanno portato avanti una nuova trattativa pare con esito positivo. Cosa nostra certo non è scomparsa. Ci sono arresti sì, ma non spara più nessuno! I loro affari proseguono, ma questa nuova trattativa è indubbiamente andata in porto.

Le minacce rivolte a Di Matteo, Scarpinato, don Ciotti non provengono dalla mafia, “ma dai vertici dello Stato. Riina è il pupazzetto, ma il ventriloquo è un altro. Ed è lo Stato italiano”. È inquietante, certo, ma Giorgio ritiene che le minacce provengano direttamente da uomini dello Stato, non dai mafiosi.

La nostra intervista si conclude ricordando il titolo del libro “Un cammino sotto lo sguardo di Maria” edizioni OCT, sottolineando quanta poca visibilità sia stata data a questa importante pubblicazione. Stampato dai Carmelitani Scalzi, scarsamente pubblicizzato... quanta paura suscitano le parole della Madre Santissima. Eppure per tutti noi è un messaggio di grande speranza. Il ritorno di Gesù Cristo, l'instaurazione del regno di Dio finalmente la pace e l'amore. Grazie a Massimo, Rosario e Ugo. A te Giorgio il nostro amore e supporto sempre.
 
Antonella Intranò
11-10-14