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fraybentos100Di María Lezcano
Incontro a Fray Bentos
Sono da poco passate le 5:00 del mattino di giovedì 27 agosto quando, un po’ assonnati ma con molte aspettative, saliamo sul furgoncino di Alejandro Correa e partiamo insieme a lui, Jorge Ferreira ed Erika Pais con destinazione Fray Bentos. La luna piena si riflette maestosa sulle acque del Plata che accarezza soavemente le coste di Montevideo; città che ci ospita e custodisce i nostri sogni e le nostre speranze nella lotta per un mondo migliore; la stessa città dove Giorgio ha vissuto divulgando una Verità che ci incoraggia e motiva il nostro impegno nel diffonderla, in Uruguay, a quante più persone sia possibile risvegliare.  
A poco più di 300 chilometri, ci attende un'altra città; un altro fiume non meno importante del Plata, che bagna dolcemente le coste: è il Fiume Uruguay, o "Fiume degli uccelli Colorati" come lo chiamavano i charrúa. Un fiume che, secondo il poeta Aníbal Sampallo, in qualche occasione è stato, più che un fiume, "un cielo azzurro che viaggia" e che oggi purtroppo è tristemente colpito, così come altri corsi d’acqua del paese, dalle devastanti conseguenze dell'inquinamento ambientale che l'uomo ha provocato con le sue attività industriali ed agricole.
 
Fray Bentos conta circa 24 mila abitanti; una città che dorme la ‘siesta’ dei verdi salici del fiume dove si adagia, cullata dalle sue strade e dalle sue piazze, dagli importanti musei storici come il Museo della Rivoluzione Industriale (El Anglo); ma che soprattutto, negli ultimi tempi, ha registrato un elevato tasso di incidenza di droga ed un indice di suicidi nei giovani ed adolescenti che preoccupa perfino le autorità.
 
Forse è stato per questo, insieme ad altri motivi, che il Padre ha propiziato qualche anno fa la nascita di un Arca proprio lì; un piccolo punto di luce che illumini in mezzo all'oscurità e che accompagni nella lotta per la vita coloro che più ne hanno bisogno nella società; compito che comporta un enorme senso di responsabilità e di impegno sincero per i fratelli che vivono in quella località e che ci stavano aspettando per un nuovo incontro pubblico.   

Siamo arrivati alle dieci del mattino circa, e  Ignacio, (Chacho), ci ha guidati da Enrique Bianchi, conduttore di un programma a radio Litoral, con il quale avevamo programmato una piccola intervista per la diffusione dell'evento. Erika è stata intervistata in diretta con gran successo dato che il giornalista conosceva gli argomenti di cui ci occupiamo, oggetto anche dell’incontro, dal titolo: “Loro, noi, ed un ritorno; segni dei tempi, la presenza extraterrestre ed il comportamento dell'umanità."  

Più tardi , sempre accompagnati da Ignacio, abbiamo avuto l’occasione di essere intervistati da Jorge Vittori per Visión FM, dove abbiamo avuto la possibilità di partecipare al programma di María Noel Bentancur e ad altri programmi, sia di mattina che di pomeriggio, rivolti a diverse tipologie di pubblico in base al format; così come all’interno del notiziario principale dell’emittente.   
Tra i diversi programmi, quello condotto da Leonardo Tito ci preoccupava un po’, poiché era noto per il suo taglio umoristico, per cui era molto probabile che sarebbe uscita qualche battuta ironica sulla tematica del fenomeno Ufo, che avrebbe potuto disturbarci. Tuttavia, abbiamo accompagnato Erika che è entrata nello studio completamente fiduciosa, e come avevamo intuito, già ad iniziò intervista è arrivata la battuta scherzosa. Quello che il conduttore non aveva messo in conto però, era la personalità allegra ed umoristica che caratterizza Erika, la quale è stata al gioco con naturalezza, e questo ha reso l’intervista più interessante del previsto, tanto che lui ha finito col prendere il tema sul serio, raccontando rispettosamente ed apertamente la propria esperienza, in quanto testimone di un avvistamento ufo in città, tempo addietro. 
 
Ancora un altro servizio da mandare in onda durante i notiziari, e siamo andati a cena e poi da Ignacio e Patrizio Aboal che gentilmente ci hanno offerto la loro casa per ospitare la nostra “tribu”, arricchita anche dall'arrivo da Montevideo di altri fratelli: Mabel, Loreley, Domingo ed Adriana, accompagnati da alcuni fratelli del posto che sono rimasti un po’ con noi.  
All’indomani, 28 agosto, giorno dell’incontro, mentre alcuni fratelli distribuivano i volantini rimasti, Teresita Sordi ci ha accompagnato negli studi di Canal 12 di Fray Bentos, per registrare un servizio con Martín Rohner, che sarebbe andato in onda durante il notiziario principale.  

Dopodiché l’ultima intervista a Radio Rincón, all’interno del programma in onda in quel momento. Il conduttore, signor Echarri, ci ha chiesto il volantino dell’evento e, appena si è reso conto dell’argomento, si è mostrato molte reticente nel concederci lo spazio, dichiarando che il tema ufologico non era di suo gradimento. Tuttavia ha accettato di darci la possibilità, animato da chissà quale sentimento. L’intervista è iniziata con un tono piuttosto ironico, con il racconto di un avvisamento risalente a tanto tempo fa che poi è risultato non essere tale. L’intento era quello di ridicolizzare la credibilità e la serietà della visita extraterrestre, citando perfino l’inattendibilità delle dichiarazioni di astronauti, come ad esempio Edgar Mitchell, o degli studiosi del fenomeno che, secondo lui, potrebbero essersi inventati le loro storie.

A questa esposizione Erika, con intelligenza e sempre con allegra predisposizione,  ha risposto in modo da portare il conduttore alla riflessione, dicendo che se pensiamo così dovremmo dubitare anche di quanto gli storici ci hanno raccontato rispetto al nostro padre della patria Artigas, giacché non abbiamo prove assolute che la storia raccontata sia vera. Così, passo a passo, Erika è riuscita a scardinare i preconcetti del Sr. Echarri, donando all'intervista un tono più amichevole e cordiale, dove alla fine hanno chiesto anche ad ognuno di noi, accompagnatori, la nostra opinione. Il risultato: un bel programma dove entrambi (Erika e lui) erano finiti in pareggio. Tutti e due sorridenti e noi soddisfatti perché gli argomenti toccati sarebbero serviti a stimolare i radioascoltatori nel rivedere tanti preconcetti che impediscono di analizzare certi temi più a fondo. Il Cielo ci dà sempre gli strumenti per superare qualsiasi possibile ostacolo se ci predisponiamo con fermezza e fede.

Alla fine siamo rimasti soddisfatti della diffusione raggiunta tramite i media.  

Sono le 19:00 di venerdì 28 agosto. Ci rechiamo alla sala dell'Associazione “Jubilados de Industria y Comercio” per parlare alle anime che il Padre invia per ricevere un po' della Verità, che possa renderli liberi di pensare, decidere, ed agire, un domani, dopo che il seme avrà germogliato nei cuori.  

Erika introduce l’incontro e cede la parola ad Adriana Navarro la quale illustra ampiamente con ricchezza d’informazioni i temi caldi della realtà dell'inquinamento ambientale, dei pericoli dell'uso dell'energia nucleare e dell'incidenza del comportamento umano nel pianeta che ci ospita; perché – aggiunge Erika – “non è possibile comprendere il fenomeno ufo, se non si comprende prima tutto questo”.
Il pubblico non è stato tanto numeroso come ci aspettavamo dopo una così ampia diffusione, ma si è mostrato attento verso ogni punto trattato dai diversi relatori, ponendo anche domande di chiarimento. Certamente sono usciti da lì con qualcosa in più dentro di loro, che in qualunque momento dovranno tenere in considerazione: la meravigliosa opportunità di rendere fecondo il seme che è stato piantato in loro in questa giornata.  
 
Ripartiamo nuovamente la mattina presto. Ai lati della strada, gli uccellini cardinali colorano qua e là con la loro giocosa cresta vermiglia i toni verdi della vegetazione, rallegrando il nostro viaggio, tra la riflessione dei momenti vissuti con i fratelli, la musica, la stanchezza e le risate. Rallegrati di aver fatto qualcosa per la nostra Opera e con la costante preoccupazione che non sia mai abbastanza. Dietro rimane la città, i fratelli, le inquietudini, le risposte, gli insegnamenti condivisi e tutto ciò che ancora dobbiamo imparare. Davanti a noi… sempre Cristo, la nostra meta, in attesa del Suo prossimo Ritorno.  

María Lezcano.  
Montevideo, 30 agosto 2015.