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pianetaoggiDi Mauro Caruso e Ludovica Di Chiara
Puntata n.1
7.10.2015

Come saprete già da diversi mesi ci stiamo impegnando per cercare di dare vita ad una trasmissione radio che possa essere utile per informare le persone in ascolto sui vari temi che  trattiamo con le nostre associazioni, augurandoci che questo possa diventare uno strumento utile al fine di diffondere le verità che conosciamo, verità che tante persone ignorano, unitamente ai valori spirituali che esse comportano.   

Radio Aut Marche, col suo direttore Giancarlo Guardabassi, fin da subito ci ha aperto le porte, grazie alla sua vecchia conoscenza con Giorgio, col quale anni fa ha fatto diverse trasmissioni radio, concedendoci 50 minuti senza interruzioni pubblicitarie nel suo palinsesto.

Le trasmissioni non vanno in onda in diretta, bensì registrate, il che comporta un lavoro più impegnativo dovuto alle registrazioni e al successivo montaggio. A causa di questo e del fatto che  svolgiamo questo impegno radio nelle ore libere dal lavoro, per ora possiamo fare soltanto una trasmissione al mese, ogni primo mercoledì del mese.

Non siamo giornalisti, siamo persone comuni, senza la formazione che dovrebbe avere un giornalista, facciamo quello che possiamo per il desiderio di informare e  contribuire ad una crescita di coscienza collettiva, ad un cambiamento che sappiamo deve partire necessariamente prima da noi stessi.

Non abbiamo uno studio di registrazione, abbiamo solo un microfono, due pc e la pazienza dei ragazzi di Sydonia che sopportano le nostre intrusioni per registrare le puntate e chiedere pareri e assistenza tecnica – grazie a tutti voi ragazzi! Approfittiamo per ringraziare in particolare Isacco Favazza nostro angelo custode fonico e supervisore del montaggio, idem dicasi del nostro Fabio Mameli nell'aspetto web e di Paolo Bassani fotografo ufficiale, nonché grafico creatore del logo della trasmissione, oltre ovviamente ai responsabili di Sydonia: Luca Trovellesi e Diego Corvaro.

Dopo la prima puntata radio andata in onda a Luglio, in cui abbiamo trattato il tema della 'Trattativa Stato-Mafia' con le interviste a Giorgio, Gaspare Mutolo, Anna Petrozzi e Sabina Guzzanti, come d'accordo con Giancarlo Guardabassi, apriamo un nuovo ciclo di trasmissioni con un programma che abbiamo chiamato: “QUI Pianeta TERRA”

Nella prima puntata andata in onda lo scorso mercoledì  7 ottobre intervistiamo Giulietto Chiesa sui temi, estremamente attuali, che lui è solito trattare, i vari collassi cui stiamo assistendo in ambito climatico-ambientale, sociale, di politica internazionale e sul tema dell'informazione.

Ci sentiamo sicuramente a disagio e inadeguati quando abbiamo l'onore di intervistare un personaggio da 50 anni nel giornalismo come Giulietto Chiesa e non siamo sicuramente all'altezza del compito, ma scegliamo di farlo lo stesso perché non contano tanto le nostre domande quanto piuttosto l'esposizione che rispondendo fanno questi personaggi, ivi incluso il nostro Giorgio, con il quale abbiamo ovviamente un rapporto più familiare, ma che è pur sempre, assieme alle persone che lo accompagnano, una delle massime autorità del giornalismo anti-mafia.

I rischi connessi a questa trasmissione sono molteplici. Il più evidente è quello di spaventare un pubblico probabilmente non abituato ad ascoltare certe notizie e certe analisi. Dobbiamo quindi, da una parte cercare di non essere pesanti nei toni, ma dall'altra creare comunque uno shock che sia positivo, che possa ridestare dall'ipnosi dell'incoscienza le persone, mettendole di fronte alla realtà del nostro pianeta e dei numeri che descrivono le varie crisi (o collassi come dice G.Chiesa) che stiamo attraversando. Occorre poi tirare le fila morali del discorso, riflettere su cosa sta succedendo a livello profondo nel mondo e a questa umanità. Per ultimo, ma non ultimo, evitare che chi ascolta rimanga abbattuto dal peso di quanto ha ascoltato, dandogli invece una chiave, facendogli vedere una possibilità, UNA RISPOSTA DA POTER DARE, per evitare che la presa di coscienza si trasformi in abbattimento , in perdita della speranza e quindi in reazioni negative e distruttive.

Ci abbiamo provato a farlo amici… Ci saremo riusciti? Non lo sappiamo. Forse lo avremo fatto male, ma ci abbiamo provato, è questo che conta e lo faremo ancora.

Come da accordi presi con Margherita Furlan ci colleghiamo via skype con Giulietto, ...un bel nodo in gola per l'emozione!.. ed iniziamo l'intervista di cui vi riportiamo qui di seguito i principali concetti, invitandovi ad approfondirli con l'ascolto della trasmissione, al link che indichiamo in fondo a questa cronaca.

“…Il presente è una situazione di crisi senza precedenti... è una crisi globale, complessa multipla… praticamente irrisolvibile. Noi siamo ad una svolta della storia dell'umanità palese in cui si presentano tutti insieme i conti che l'umanità ha accumulato nei corsi degli ultimi 4 secoli”.

Siamo ormai in grave debito nei confronti della nostra terra.

Noi uomini, con la U maiuscola, afferma Giulietto, abbiamo turbato l'universo, consumiamo  più di quello che il sistema è in grado di riprodurre e  distruggiamo  introducendo in questo sistema circolare cose che sono infinite, non naturali, come il denaro.

Siamo all'inizio di una serie di COLLASSI.

Giulietto fa l'esempio di una trave d'acciaio: “...se tu prendi una trave d'acciaio potentissima e molto resistente, una rotaia del treno.. l'appoggi su due pile di mattoni e cominci a caricarci sopra un peso, un altro, un terzo, un quarto, ci sarà tutta una lunga fase in cui la trave è la trave.. .così come il nostro mondo è il nostro mondo. Poi ad un certo punto, quando carichi un peso superiore alle possibilità di tenuta della trave, la trave si rompe ed in quel momento non è più una trave, è un'altra cosa... si è rotta e viene giù tutto...

Un collasso è questo ...quando c'è un salto di continuità... si rompe… lo stiamo rompendo... e quando si è rotto, non è che puoi ricucire la trave...”

Giulietto prosegue sottolineando che continuiamo a vivere nell'ILLUSIONE che tutto sarà come prima, ma ci sbagliamo, afferma. NULLA SARÀCOME PRIMA.

Per invertire il corso delle cose DOVREMO PRENDERE COSCIENZA che questa situazione è insostenibile....

Pensare che tutto se ne andrà a posto con i secoli, con i decenni, continua Giulietto, è una cosa sbagliata, primo perché i collassi avvengono all'improvviso, secondo perché i collassi hanno già cominciato ad avvenire, non li abbiamo chiamati ed individuati così ma sono i collassi.

È un collasso Fukushima afferma, “quando 6 centrali atomiche saltano per aria contemporaneamente e debbono essere chiuse d'urgenza... è un collasso! Quando si muovono milioni di persone alla ricerca dell'acqua e del cibo, è un collasso!”

Non è una crisi qualunque, questo è il punto che molta gente non riesce a capire e non ci potrà essere, secondo Giulietto, alcun saggio, o gruppo di saggi, che potrà prendere una decisione realizzabile, se non sarà compresa da milioni e milioni di persone:

“...perchè tutte le questioni di cui ho parlato un minuto fa... sono risolvibili solo in una CONDIVISIONE”.

Secondo Giulietto non possiamo aspettarci che il cambiamento venga dal basso, perché non è sufficientemente veloce. Dovremo dotarci di  qualche mezzo di comunicazione di massa, che  consenta di parlare a qualche milione di persone ogni giorno. Si dovrebbero formare i giornalisti, gli uomini di cultura, gli scrittori, a queste nuove idee, che neanche loro hanno, bisogna abolire il bombardamento micidiale a cui sono sottoposti milioni di persone di tutto il mondo ogni giorno, ogni minuto, ogni istante, che ci sta imponendo i nostri stili di vita.

Dentro questa crisi-collasso c'è un Impero. L'impero degli Stati Uniti...

Che quanto è accaduto in Ucraina stesse per accadere era chiaro. L'obiettivo dei dirigenti americani era chiaro, afferma Giulietto, …APRIRE UNO SCONTRO CON LA RUSSIA

“…L'impero, spiega, si accorge che non è più in grado di tenere la situazione e quindi si pone il problema di come scompaginare tutti i possibili avversari, scompaginare vuol dire, indebolire, separare, spezzare, ma può anche dire distruggere se questi ostacoli non sono disposti ad essere delimitati”.

In questo momento, l'unico ostacolo per l'Impero è la Russia, unico paese, secondo Giulietto, in grado di fermare l'Impero. Quest'ostacolo non è disposto ad essere delimitato, per questa ragione c'è un gruppo di persone deciso a liquidare Putin e a rimettere la Russia nelle mani dell'Occidente... Ma Putin e la Russia non ci stanno, quindi il paese viene minacciato allargando la Nato ed indebolendolo con delle sanzioni e l'abbassamento artificiale del prezzo del petrolio e dell'energia:

“L'America ha rotto i patti,  …Hanno allargato la sfera di influenza militare ed hanno incluso un enorme paese al centro dell'Europa dentro la Nato.

Anche se non formalmente, spiega Giulietto, l'Ucraina è di fatto entrata nella Nato, con l'apertura di una ambasciata della Nato a Kiev, con la visita del segretario della Nato, con l'ingresso delle truppe della Nato che ci sono già da tempo.

Quello che ho descritto, dice Giulietto, è l'INIZIO della TERZA GUERRA MONDIALE.

La ragione di questo, dice Giulietto, è l'illusione dell'occidente di riuscire a dominare 7 miliardi di persone, che non sono più dominabili ormai con le forze del passato. Quindi, o si ferma questa linea, o si va in guerra e la guerra non è una guerra limitata, sarà una guerra mondiale.

La prima cosa da fare è dire a tutto il resto del mondo:“NOI NON PARTECIPIAMO A NESSUNA GUERRA, e non parteciperemo comunque a nessuna guerra perché non ha nessun senso partecipare a questo tipo di guerra..., dove tutti moriremo.

…. Quindi bisogna che noi CHIEDIAMO DI USCIRE DALLA NATO, e poi, se ci riusciamo, chiediamo alla Nato di andarsene dall'Europa... l'Europa non deve essere armata.

A noi servirà solo un esercito  europeo se rimane in piedi l'Europa  che consenta di risolvere i problemi di emergenza che possono accadere e difenderci  in caso di qualche insensato attacco diciamo così di qualche gruppo più o meno terroristico o comunque di qualche minaccia alla nostra sicurezza.

Un esercito comunque che se anche esisterà dovrà essere riformato. Perché un esercito di cannoni, mitragliatrici ecc.. .ecc...non sarà in grado di fronteggiare le vere minacce alla nostra sicurezza che saranno climatiche. Quindi bisogna rieducare, ritornare alla leva obbligatoria, che tutti i giovani facciano esperienza del servizio allo stato, che imparino la collettività, che studino un mestiere ma soprattutto appunto un mestiere per difenderci dalle calamità naturali.

Questo sarà il vero esercito del futuro se non diventiamo tutti cenere”.

Con questa frase termina l'intervista.

Concludiamo la puntata con una breve riflessione su come l'umanità possa essere giunta a tanta aberrazione e con un appello dovuto a sostegno del giudice Nino Di Matteo, le cui recenti dichiarazioni del pentito Francesco Chiarello “...c'è l'esplosivo per Di Matteo... È stato trasferito in un nascondiglio sicuro...” confermano quanto già affermato da  altri due pentiti, cioè la presenza di 150 kg di tritolo che lo attendono. Abbiamo invitato quindi tutti i cittadini, scuole, associazioni a  mobilitarsi affinchè si crei una rete di protezione intorno ad esso che lo stato secondo noi non è riuscito a creare.

Ringraziamo nuovamente Giulietto Chiesa, che nonostante fosse oberato di impegni ha accettato di essere intervistato nel programma radio, augurandoci di poter in seguito ripetere la cosa con una ancora maggiore capacità di approfondimento da parte nostra. Grazie anche a Margherita per l'aiuto nell'organizzazione dell'intervista.

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QUI Pianeta TERRA link diretta Radio Aut:

http://www.radioautmarche.it/streaming.aspx

Ci auguriamo di poter fare della trasmissione “Qui Pianeta Terra” uno strumento utile di divulgazione dei temi delle nostre associazioni, ivi compreso quello del Ritorno del nostro Maestro Gesù. Vi abbracciamo in Cristo con fraterno amore, che Dio ci protegga tutti e sia sempre con noi.   

Mauro e Ludovica
9 Ottobre 2015