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gubbiopier100Di Fabio Maggiore
Sabato 13 Febbraio 2016.

Ancora un incontro nella bellissima cittadina di Gubbio, organizzata dai nostri carissimi fratelli dell’Arca “Poimandres”, nel quale Pier Giorgio ha la possibilità di parlare a braccio libero e rispondere alle domande degli astanti, alcuni dei quali sono venuti per la prima volta ad ascoltarlo.

I temi presentati da Pier Giorgio sono vastissimi ed è molto difficile che una persona, a latere della sua normale vita lavorativa, riesca a realizzare tutto questo da solo e col poco tempo rimasto a disposizione dalle incombenze della vita quotidiana. Inoltre, per poter formare la base delle conoscenze che vengono divulgate, è necessario viaggiare in tutto il mondo, per questo motivo, ogni anno Pier Giorgio compie viaggi all’estero, da quasi 30 anni. Ha incontrato moltissime persone e approfondito tanti e tali ambiti di conoscenza che in una vita media è cosa quasi impossibile da realizzare, vivendo situazioni tanto particolari da avere dell’incredibile. Eventi accaduti solo grazie alle forze dell'imponderabile di cui l'espressione più tangibile che abbiamo in mezzo a noi sono le stigmate e la missione di Giorgio Bongiovanni.

gubbiopierPier Giorgio affronta il discorso di come tutte le attività della vita cosiddetta “normale” siano distorte, quindi tutti noi risultiamo distorti e la follia imperante è percepita dalle persone come la normalità. Per questo motivo, quando una persona si raddrizza diventa strana, anormale per chi la circonda. Invece è l’uomo comune ad essere un pazzo, ma nessuno se ne accorge perché tutti viviamo immersi nell’assurdità quotidiana di una società che precipita a rapidità incredibile verso l'autodistruzione nell'indifferenza generale. E' ovvio che non è normale una condizione di vita autodistruttiva, essa è l'espressione di una profonda patologia psichica e spirituale ma nessuno, di fatto, o pochissimi, se ne rendono conto e cercano di lavorare per cambiare questo stato di cose.

Il nostro nome e cognome appartengono alla personalità, non hanno un senso in sé, spariranno poco dopo la dipartita da questa vita materiale e non sono l'essenza della nostra vera identità spirituale ed eterna. L’uomo di questo pianeta è ignorante su molti aspetti, i più importanti della propria esistenza quali il vero senso e scopo della vita, la vera natura del processo chiamato “morte” e non ha compreso le sue potenzialità insite nella natura divina ed eterna dello spirito. Si concentra su aspetti contingenti e materiali, non comprendendo la propria eternità e la potenzialità favolosa che da essa scaturisce se compresa e realizzata.

Nonostante tutti sappiano che il corpo perisce, il maggior investimento in questa vita è rivolto al corpo, e poco o nulla è riservato allo spirito. Vengono accumulate ricchezze e oggetti materiali che nessuno potrà portare con sé, quindi a che serve accumulare nella materia? Una domanda ovvia in apparenza ma ignorata dai più. È come spendere tutta la vita per costruire una casa che crollerà nel momento in cui verrà posata l’ultima tegola, questo comportamento perciò non appare una scelta intelligente, è da folli, eppure quasi tutti gli esseri umani trascorrono l’intera esistenza in questo modo.

Viene accettato come dato di fatto immodificabile che esistano delle persone che controllano le banche, che decidono della vite del genere umano, eppure, nonostante il ruolo centrale che ha il denaro nella vita di ciascuno, pochissimi conoscono il reale funzionamento dell’economia e la sua intima natura truffaldina. Chi crede che il banchiere sappia gestire nel modo migliore le finanze altrui vive su un piano di non conoscenza, nonostante l'evidente fallimento e comportamento criminale del sistema finanziario.

Il denaro sembra essere una componente assolutamente necessaria in una società ma non è così. Nelle scuole non vengono date informazioni importanti su antiche società e culture come Maya, Aztechi e Incas che non usavano il denaro, eppure erano società sviluppate e complesse a livello territoriale ed organizzativo. Questo concetto non deve essere nemmeno velatamente accennato in quanto nelle nostre società attuali il denaro è ovunque ed è il simbolo del potere e tale deve rimanere nella testa delle persone. Eppure l’essere umano è stato progettato e creato per un fine grandioso, che si trova in perfetto equilibrio solo davanti all’eternità. La vita umana ha senso solo se confrontata con l’eternità, altrimenti il progetto uomo non ha senso. Lottare tutta la vita con difficoltà, malattie, non ha senso se tutto finisse veramente con la morte e la dissoluzione della personalità.

Il bombardamento mediatico, la falsa conoscenza insegnata nelle scuole, una religione ritualista ed esteriore ma priva di reali insegnamenti sulla scienza dello spirito, ha distorto la percezione del vero senso delle cose e le possibilità di seria riflessione sulla vita e sulla morte facendoci accettare un assurdo stile di vita che priva l’essere umano della sua individualità e capacità critica.

 

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Il pubblico ha avuto modo di porre diverse domande a cui Pier Giorgio ha risposto facendo ricorso al suo notevole bagaglio di conoscenze e di esperienze. I temi, oltre quelli sopra spiegati, hanno abbracciato numerosi altri argomenti sul piano umano e spirituale.

Finito l’incontro, rimane poco tempo per abbracciare tutti e rimetterci in viaggio, in quanto l’instancabile Pier Giorgio ha un altro evento programmato per il giorno dopo a tre ore di distanza.

Felici per quanto vissuto, ma allo stesso tempo tristi che l’incontro sia volto al termine, i presenti ringraziano Pier Giorgio e tornano a casa, con una nuova conoscenza nel cuore, che si spera, possa essere il seme che cade nella terra fertile per germogliare e dare frutto.

In un mondo dove tutto cade a pezzi, dove regnano sovrani valori come il denaro e l’apparenza, la nostra attitudine interiore ci porterebbe a dire che non possiamo farci niente, ma la verità è che ogni piccolo nostro cambiamento in positivo, porterà un cambiamento anche nel mondo esterno, e se ci metteremo al servizio delle forze cosmiche e divine, potremo essere partecipi e protagonisti dell'avvento di un nuovo mondo senza gli orrori che oggi vediamo accadere con sempre maggiore frequenza. La presenza di numerosi giovani conferma che questo rinnovamento è in atto e che, nonostante tutto, la speranza in un futuro migliore diventa sempre più certezza.

Fraternamente

Fabio Maggiore 13/02/16