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cruzpao100Di Agustín Saiz

Cari Fratelli, ci troviamo a vivere un momento unico, ci avviciniamo all'ultima fermata, dopo un lungo e ancestrale viaggio. “La fine dei tempi”, “il Regno promesso” sono prossimi e lo possiamo sentire tra di noi, con l'emozione dei minuti che li precedono, vissuti intensamente come in ogni grande avvenimento.
Qualcosa di simile a quando ci rincontriamo dopo tanto tempo con la nostra amata/amato, come il sollievo avvertito da un Padre dopo aver ritrovato il suo bambino smarrito, come quando nasce il primo raggio di Sole in una gelida mattina d'inverno e ci dona speranza (1). Ma questo è molto di più... e possiamo sentirlo!

cruzpao3I nostri “Dei” stanno arrivando, per offrirci incredibilmente la loro amicizia e per fare di noi una fratellanza cosmica. Dalla nostra radice ancestrale sta per realizzarsi la nostra identità cosmica e la nostra coscienza si aprirà, non per sentire la sofferenza costante degli innocenti, bensì per essere compenetrata dalla maestosa luce del Cristo Vivente. Inevitabilmente ci troveremo dinnanzi a Lui, non perché lo meritiamo, ma perché Lui vuole dedicare un Suo sguardo diretto di amore ad ognuno di noi... io so che saremo giudicati e che abbiamo dei peccati, ma il giudizio è proprio questo: uno sguardo molto severo di puro amore su di noi!

E mentre viviamo questo tempo, che sembra un “non tempo” contenuto nell’ultima inalazione del Padre Adonay prima dell'esalazione della Sua Santissima Ira, la Sua presenza rimane sempre tra noi, per non lasciarci distrarre, per non abbassare la guardia, per avere sempre presente che, indipendentemente da quanto crediamo di aver fatto o vissuto, siamo sempre all’inizio! In questo modo la nostra coscienza si mantiene viva! Il nostro Cristo, Colui che fa nuove tutte le cose, è per noi l'acqua pura della sorgente del giardino più bello della Creazione, che sempre ci rinnova e ci da’ Forza.
cruzpaoE mentre la nostra Unica grande famiglia, quella che chiamiamo Arca, regge con coraggio ed onore i colpi della tempesta, appaiono sempre dei segni. Condividiamo quest'ultimo che è apparso sul pavimento del corridoio di casa mia, proprio sotto un bellissimo quadro di Giorgio, dove lui indica il Cristo manifestatosi in un albero. L'immagine dà la sensazione di essere in rilievo, la luce della telecamera riflette su di essa per darle volume... corpo. Quando abbiamo chiesto a Giorgio la sua opinione, lui ci ha risposto...

“... IL CRISTO È CON NOI ED È APPARSO SOTTO LA FOTO DOVE IO INDICO CON IL DITO IL SUO VOLTO SULL'ALBERO. NOI ANNUNCIAMO LA SUA VENUTA...”

Ebbene sì!... Il linguaggio del simbolo è fatto a nostra misura, senza giri di parole, chiaro e tondo!
Chi altro se non Giorgio?! Quando se non adesso?! Con chi se non insieme a tutti noi?! In quale altro modo potrebbe essere se non accompagnandolo?! Se non offrendogli la nostra consolazione, la nostra forza, la nostra UNIONE?! In quale altro modo se non spogliandoci definitivamente di tutto?! In quale altro modo se non dando tutto a Lui in questo tempo?!
Pertanto dobbiamo continuare, fare ciò che stiamo facendo, perché è quello che ci piace, che amiamo... il motivo per cui siamo venuti al mondo. Annunciare la Sua presenza, lasciarci compenetrare dal messaggio ed essere una cosa sola... un'unità, una coscienza sola, una sola e grande Arca... permettere che Lui si serva di noi, della nostra voce, dei nostri occhi, così che possa vedere attraverso di noi il fratello che sta arrivando...

… E affinché possa abitare il Suo stesso corpo, il corpo mistico del quale tutti noi fratelli facciamo parte. Non c'è regalo più bello che personificare il Suo amore, possiamo farlo tra di noi, servire il fratello, mentre aspettiamo attentamente che Lui riceva l'ordine di Suo Padre, di manifestarsi, in corpo ed anima, finalmente e in mezzo a noi... manca soltanto quello! Lo fa attraverso Giorgio, attraverso i segni, e attraverso la personificazione collettiva del Suo Amore... manca soltanto quello...
(1) Nota: ricevere la speranza in un raggio di Sole non è una cosa da poco, è un miracolo sublime e molto profondo, un atto di amore perfetto.

Agustín Saiz
Campana, Argentina
27 Agosto 2016