Di Omar Cristaldo e Jorge Figueredo
Antimafia Dos Mil Paraguay, proseguendo con le attività inserite nel progetto Educazione alla Legalità, ha incontrato gli studenti dell’Università Politecnica e Artistica del Paraguay (UPAP) nella città di Carapegua.
L’evento è stato organizzato dall’avvocato Sonia Vega, docente dell’Istituto, per venerdì 30 settembre, 2016. Alle 15:00 circa, siamo partiti (Jorge Figueredo ed Omar Cristaldo) da Asuncion, destinazione Carapegua, che dista circa 83 km. dalla capitale del paese.
L’appuntamento era alle 19:00, ma siamo arrivati con un po’ di anticipo ed abbiamo atteso che gli studenti si accomodassero nel salone che ci avrebbe ospitato, studenti che per la maggior parte lavorano e concludono le loro attività lavorative verso le 18:00 ed alcuni anche più tardi.
Ci troviamo in un edificio di tre piani, ed appena dentro l’edificio vediamo con sorpresa la presenza della Madonnina di Caacupé su un piccolo altare al primo piano e notiamo l’accuratezza della sua sistemazione.
All’ora prevista, un alunno dell’Istituto, Nelson Chaparro, da’ il saluto di benvenuto a relatori e alunni per dare inizio all’incontro.
Ha preso la parola il Direttore della Rivista Antimafia Dos Mil Paraguay Jorge Figueredo che si è rivolto ai presenti spiegando il proposito dell’incontro e raccontando brevemente com’è nata la Rivista AntimafiaDuemila in Italia: “La Rivista ANTIMAFIADuemila, fondata dal giornalista italiano Giorgio Bongiovanni, il 25 Marzo del 2000, nasce in memoria e a sostegno della lotta contro la mafia che iniziarono i giudici Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittime di Cosa Nostra”.
E la filiale in Paraguay: La Rivista Antimafia Dos Mil - Redazione del Paraguay nasce in memoria di Salvador Medina, Pablo Medina, Antonia Almada, Santiago Leguizamón, Generale Rosa Rodríguez uccisi dalla mafia, e di tutti i caduti nella lotta per la verità e la giustizia.
AntimafiaDosMil – Paraguay nasce in un momento critico della storia del paese, dove si è dimostrato il collegamento dei politici con il narcotraffico e costituisce un segno terrificante per le istituzioni della Repubblica, perché se non combattiamo il flagello della corruzione, il traffico di droghe, armi, la distruzione delle nostre risorse naturali, il Paraguay si convertirà non solo in un narco-stato ma in uno stato-mafia come Colombia, Messico, Italia e tanti altri paesi.
Poi ha ricordato che a giorni sarebbe ricorso il secondo anniversario del brutale omicidio del giornalista Pablo Medina, per mano di sicari del narcotraffico, ricordando che faceva parte dei giornalisti attivi della Rivista Antimafia, ed ha esteso l’invito a partecipare alla manifestazione pubblica che si svolgerà nella città di Curuguaty domenica 16 Ottobre 2016 ed alla presentazione del documentario sulla vita del giornalista Pablo Medina nel salone della Bicameral del Congreso, nella città di Asunción, lunedì 17 ottobre 2016.
Questa, in sintesi, l’introduzione all’incontro ed è Omar Cristaldo a prendere la parola e rivolgersi ai presenti, ribadendo l’importanza di vivere in uno Stato di Diritto, dove il rispetto della legge sia incondizionato da parte di tutta la cittadinanza, non per costrizione ma per convinzione.
CIÒ CHE AVEVANO IN COMUNE ERA LA PREOCUPAZIONE PER I VARI PROBLEMI SOCIALI CHE HANNO LE LORO RADICI NELLA DELINQUENZA ORGANIZZATA E NELLA CORRUZIONE, INCREMENTANDO IN QUESTO MODO LA CRIMINALITÀ E QUINDI LA LORO INSICUREZZA.
I SINTOMI DEI PROBLEMI SOCIALI RADICANO NELLA MANCANZA DI CIVILTÀ ALL’INTERNO DI UNA SOCIETÀ, UNA PAURA DI FRONTE AD UNA MINORANZA POTENTE CHE OPERA AL MARGINE DELLA LEGGE, LA MANCANZA DI FIDUCIA NEGLI ENTI DELLO STATO E ALTRI INDIZI COME IL DEGRADO DEGLI SPAZI PUBBLICI; A SECONDA DEL LUOGO, QUESTI PROBLEMI SI SONO MANIFESTATI CON MINORE O MAGGIORE GRAVITÀ.
BENEFICI DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ
RISPETTO DELLE LEGGI
Aiuta a prevenire la delinquenza
Si consolida la Sicurezza e la Protezione Cittadina
Migliora la qualità di vita delle Persone
Avanziamo in quanto ad Equità e Pari opportunità
Abbiamo Partecipazione e Libertà
Come possiamo osservare ci sono dei benefici se viene applicato questo “pensiero” o questi valori, nella nostra società, che sono parte della Prevenzione della delinquenza all’interno della stessa.
A conclusione della sua esposizione aggiunge che ognuno di noi sa bene distinguere tra il bene ed il male, tra il buono ed il cattivo, tra ciò che è giusto e sbagliato, e dipende soltanto da noi essere presenti e schierarci da una parte o dall’altra. Solo il desiderio interiore di voler essere più giusti, più onesti e più fraterni potrà segnare l’inizio di un cambiamento reale nella nostra società, ma deve iniziare da noi ed essere prima esempio per i nostri figli, fratelli, amici, affinché si coltivi nella società la Cultura della Legalità, perché oggi ci troviamo immersi in una Cultura dell’Illegalità, e la viviamo come fosse naturale. Una realtà che possiamo cambiare solo noi, con la nostra partecipazione cittadina, la nostra conoscenza delle leggi che reggono la nazione e che si riassumono nella Carta Magna o Costituzione Nazionale.
Ad esempio l’Articolo 4 – IL DIRITTO ALLA VITA,
Un altro esempio, Articolo 6 – LA QUALITÀ DELLA VITA: Lo Stato promuoverà la qualità della vita mediante l’attuazione di programmi e politiche che riconoscano fattori condizionanti, come l’estrema povertà ed impedimenti dovuti a disabilità o età.
5 Maggio 2016. Nacionales – Notizie
Abbiamo proseguito con l’analisi della nostra Costituzione Nazionale, che in questo momento è lettera morta. Se i cittadini non abbracciano una Cultura della Legalità, rimarremo cittadini passivi e non cittadini attivi immersi nel processo di cambiamento di cui il paese necessita, sebbene siano molti i giovani che oggi si stanno risvegliando a questa Cultura della Legalità, come gli studenti delle Università della Capitale, dove manifestano con tutto il potere dato loro dalla Costituzione Nazionale di manifestare pacificamente, pretendendo dalle autorità i propri diritti ed il rispetto della legge.
Dopo questa esposizione, abbiamo dedicato uno spazio a domande e risposte, ma i presenti, forse per timidezza, non hanno fatto molte domande.
A fine incontro, e dopo aver ringraziato tutti per la loro partecipazione ed attenzione, l’organizzatrice dell’evento ci ha invitati ad un piccolo aperitivo dove ci hanno consegnato un piccolo dono, come segno di ringraziamento per l’incontro con gli studenti.
Durante il brindisi abbiamo conversato con l’avvocato Sonia Vega, responsabile di questo tipo di eventi, ed abbiamo espresso il nostro desiderio di invitare prestigiosi avvocati a partecipare con noi per enfatizzare ancora di più il significato dello Studio e della Cultura alla Legalità, ad una sempre più grande quantità di giovani studenti, che si è impegnata a valutare la possibilità di realizzare un evento con la UNVE, Università Nazionale di Villarrica del Espíritu Santo, filiale di Carapegúa, che ha oltre 700 alunni, e riunire tutti loro in un grande evento.
ANALISI DI CONGIUNTURA: Questo ciclo di incontri con giovani universitari di Carapegúa e di altre città si sta sviluppando in un tempo in cui è sempre più evidente che il Paraguay non vive in uno Stato di Diritto, come contempla la Carta Magna. Negli ultimi mesi nel nostro paese ci sono state diverse manifestazioni della cittadinanza indignata e stanca della cultura dell’illegalità che viviamo. Una delle manifestazioni più emblematiche è avvenuta in questi giorni a Ciudad del Este, dove molte gente è scesa in strada per protestare contro la detenzione arbitraria, incostituzionale ed illegale dell’attivista sociale ed avvocato Paraguayo Cubas, solo per aver dipinto con bombolette spray le pareti del Ministero Pubblico, e pretendere dai magistrati di questa città che cerchino ed indaghino seriamente sulle gravi denunce di corruzione contro il sindaco di Ciudad del Este e suo marito – che fanno parte dello stesso schieramento politico del presidente Cartes.
Tuttavia queste indagini non hanno prodotto alcun risultato, nessun indagato ad oggi, nonostante le autorità di questa città agiscano piuttosto velocemente quando si tratta di criminalizzare le manifestazioni e le proteste dei cittadini. Infatti, hanno accusato diversi cittadini di presunto danno al patrimonio comune, coercizione e violazione della legge. Tuttavia, analizzando la condotta delle persone processate, nessuna di loro ha commesso alcun reato previsto dal Codice penale e la legge di violazione di diritti è già stata abrogata, quindi, questi cittadini, per il solo fatto di esercitare il loro diritto costituzionale di esprimere i propri pensieri, opinioni, manifestare, per il diritto alla difesa, sono stati illegalmente privati dalla loro libertà. Di conseguenza, se avessimo un vero Stato di Diritto dove impera sovrana la legge e pertanto tutti gli abitanti della Repubblica sono uguali dinnanzi alla legge, l’agente fiscale avrebbe commesso un fatto punibile, come appunto lo è la privazione della libertà, la persecuzione di innocenti e non solo, il giudice stesso, nell’accettare un’imputazione che non ha i requisiti stabiliti dalla legge, ha commesso anche il fatto punibile della prevaricazione, quindi, sia il giudice che il pm dovrebbero essere esposti a processo ed imputazione da parte della Giustizia.
In questo momento viviamo in Paraguay una grave crisi politica, sociale, economica e culturale. Le autorità dei tre poteri dello Stato, nella sua maggioranza, non stanno dando alcuna risposta credibile alle necessità della gente. Al contrario, il potere esecutivo, nella figura del Presidente Horacio Cartes, che l’unica cosa buona che ha fatto finora è stata quella di reprimere contadini, studenti e tutti i cittadini che si muovono contro la corruzione, l’impunità e l’illegalità causata dal suo stesso Governo, ed indebitare i paraguaiani come nessun altro governo precedente ha mai fatto.
In sintesi, la cultura dell’illegalità e all’apice con Cartes, motivo per il quale la maggior parte dei cittadini, e in special modo i giovani, sono molto desiderosi di sviluppare una cultura della legalità che proietti loro ad essere protagonisti dei cambiamenti che il Paraguay necessita. Sentiamo che loro hanno fame e sete di giustizia. Siamo sicuri che il seme piantato nelle menti e nei cuori dei giovani darà abbondanti frutti in futuro e saranno loro a creare una nuova struttura legale, politica, economica e culturale in Paraguay, a partire dell’utilizzazione di uno strumento molto potente: la profonda conoscenza della costituzione nazionale e l’esigenza della sua applicazione da parte di tutti i Governi di turno.
Fraternamente
Omar Cristaldo e Jorge FigueredoAsuncion – Paraguay
1 Ottobre 2016. Ore 10:25