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ushuaia100Di Nico y Katy

Il 27 novembre si è concretizzato quello che inizialmente era un semplice commento passeggero… Quando sono iniziati i seminari di Scienza e Spiritualità ci era sembrata un’idea brillante e diversa… Quasi una battuta in whatsapp, così è nata l’idea di quello che poi avremmo realizzato ad Ushuaia.

Per essere sinceri, ancora ci sembra molto vicina quella riunione dove si definì il nostro nuovo destino, all’altro capo del mondo. Chi ebbe il coraggio di andare per prima fu Daiana (Katy) “…Ciao, giovedì ritorno e ci vediamo…”, disse una domenica. E non è più tornata.

Experienza di Katy:

Sono arrivata la sera del 12 Maggio 2014 sotto una lieve nevicata. Sono scesa dal pullman con la sensazione di non sapere cosa stessi facendo né dove andare. Sono arrivata alla casa dove avrei alloggiato e sono riuscita soltanto a sdraiarmi sul letto. Il tempo sembrò fermarsi e tutte le paure affiorarono. Non erano dubbi, perché in fondo sapevo cosa ero venuta a fare ad Ushuaia. Quella sera ho iniziato a sentire un’angoscia che rapidamente Juan Alberto e Alejandra mi hanno aiutatoa superare. Il giorno dopo mi sono presentata in un albergo dove c’era la possibilità di trovare un lavoro, e si è concretizzato per quella stessa settimana. In quel momento ho capito che non sarei tornata indietro. Ho chiamato Nico per consultarmi con lui su cosa fare ed abbiamo deciso di andare avanti, sperando che la strada si sarebbe aperta. Ed è così che ho iniziato a cercare una casa dove vivere e così da poter far venire Nico il prima possibile. Il cammino è iniziato ad essere in salita. Nessuno voleva affittarmi una casa per le mie condizioni di lavoro. Ho trascorso qualche giorno girando le vie centrali di Ushuaia in cerca di lavoro. Non sapevo bene cosa cercavo. Soltanto un lavoro o qualche segno. Qualche cartello con ‘affittasi’, qualche locale che cercasse impiegati, o semplicemente camminavo per mimetizzarmi con il bellissimo paesaggio del posto. Un giorno, trascorso ormai un mese, mi sono seduta in un bar a prendere un caffè con gli ultimi pesos che mi rimanevano. Il cameriere, molto amabilmente, mi ha porto un quotidiano. Mi è sembrato un gesto strano, perché non si usa. È più normale fissare il cellullare. Ho iniziato a dare un’occhiata ed ho visto un piccolo annuncio di un monolocale in affitto.

Quasi ormai senza speranza sono andata al luogo che la proprietaria del bar mi aveva indicato e le ho raccontato tutta la verità sulla mia situazione economica e il fatto che ero appena arrivata. Quando il giorno dopo sono andata a vedere l’appartamento, ho trovato altre dieci persone in attesa.. In quel momento ho pensato di non avere alcuna chance. Ho sistemato una cartella con tutti i documenti richiesti ed una lettera dove spiegavo la mia situazione e le chiedevo di tenermi in considerazione per essere sua inquilina. L’ho consegnata e sono rimasta in attesa. “Daiana, sei ancora interessata?” Non dimenticherò più quelle parole. Piena di emozione ho chiamato Nico: avevamo trovato casa. Quando ho preso le chiavi in mano, mi sono trovata una casa vuota, non c’era niente, nemmeno le tende. Con i pochi soldi rimasti abbiamo deciso di ammobiliarla con il minimo indispensabile. Senza mezzi, senza vicini, mi sono inventata un sistema per sistemare le tende, un chiodo e una corda sulla parete per sostenerle. Un materasso, un piatto, un coltello, una forchetta e una coperta. Ma immensamente felice per aver concretizzato un primo passo per la nostra nuova vita ad Ushuaia.

Grazie a Fermin, e ad un contatto che lui mi ha indicato, ho trovato un lavoro migliore che mi ha permesso di far venire Nico. Ed è stato allora che mi sono resa conto che ero ad Ushuaia, perché dal mio lavoro vedevo un cartello che diceva “Municipio di Ushuaia”. Ushuaia non era più una semplice parola, ma il luogo dove vivevo.

Esperienza di Nico:

Dopo aver salutato Katy che andava via per alcuni giorni, sono ritornato a casa nostra. Ho guardato quello che avevamo ed ho pensato… Come faccio a portare via tutto questo? Come lo porto? Ho iniziato a cercare delle soluzioni. Avevamo anche due cani ed una cagnetta cieca che avevamo trovato. Uno dei cani sarebbe rimasto con Mariana Trejo e José Guzmán a Piedra Buena. Gli altri due li avrei portati con me. Non sapevo come, ma dovevo farlo. Nessuno li voleva. Alla fine mio cognato si è offerto di accompagnarmi, ed abbiamo deciso di caricare tutto sul suo camioncino. Ho deciso di vendere la mia macchina, estinguere i debiti e siamo partiti verso sud. Alla dogana ci viene detto che non potevamo far passare le cose senza il controllo dell’AFIP. Abbiamo fatto ritorno a Rio Gallegos dove ho lasciato ogni cosa e i due cani ad un’amica ed ho atteso che Horacio venisse a prendermi da Rio Grande.
A metà strada Horacio ha avuto un problema con la macchina e la neve gli ha impedito di raggiungermi. Neanche gli autobus partivano, e ho deciso di rimanere in hotel. Il giorno dopo ho preso il primo pullman per Ushuaia. Appena sono entrato in quella che doveva essere la nostra casa, mi sono reso conto che non sarebbe stato facile… ma poco a poco abbiamo iniziato ad organizzarci, senza lavoro, cercando ovunque. Ospedali, cliniche, locali, tutto era utile. Con i risparmi della vendita della macchina, mangiavamo e pagavamo l’affitto, ma poco a poco stavano finendo. Quando le riserve erano al minimo e stavo pensando di tornare indietro per poter così aiutare meglio Katy, ho ricevuto una chiamata dal posto dove lavoro adesso… “Nicolás, sei ancora interessato a lavorare per noi? Abbiamo avuto un problema con l’altro tecnico, abbiamo bisogno che inizi il prima possibile”… Non ci potevamo credere, nuovamente il Cielo ci dava sollievo e ci guidava. Come ben diceva Katy, non ci interessavano i soldi di per sé, o altre cose, ma solo il fatto che dovevamo gridare con tutte le nostre forze questa verità, e ci stavamo riuscendo.

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I nostri primi passi per diffondere il messaggio sono stati attraverso una radio locale, la 94.1 FM del sud. Un programma che abbiamo deciso di chiamare Águilas del Sur, nome suggerito anche dal nostro fratello Fermín Ochoa (Bs. Aires). Abbiamo iniziato i nostri programmi radio insieme ad Horacio, che si spostava da Rio Grande, distante 240 km. da Ushuaia, ogni settimana, per fare la diretta insieme a noi. In quel momento ancora la radio non trasmetteva via internet, da lì l’idea di un portale internet che è diventato la pagina web del nostro programma. Inoltre vengono trasmessi anche tutti i programmi radio dell’associazione in latino-America (www.aguilasdelsur.com).

Dopo qualche tempo, per vari motivi, Horacio si è dovuto trasferire a Las Parejas. Con il nuovo anno abbiamo deciso che era tempo di organizzare un incontro aperto al pubblico in un hotel centrale della città. I temi da trattare: Cerchi nel grano, Segni in Cielo e in terra, Vita e opera di Giorgio Bongiovanni. Abbiamo fatto diffusione, sia in radio che in tv, e abbiamo distribuito dei volantini. Alle 16:00 del 21 febbraio 2015, eravamo soli, non c’era nemmeno uno spettatore. Abbiamo riflettuto su cosa avevamo sbagliato, se dovevamo aspettare o andarcene. In quel momento sono entrate alcune persone, solo sei, per noi erano un milione… Con immensa gioia abbiamo iniziato l’incontro e approfondito diversi temi. Il nostro primo incontro ad Ushuaia aveva i primi interessati.

 

ushuaia5ushuaia6Abbiamo proseguito con la radio ed abbiamo aggiunto la diffusione attraverso una rivista mensile. Abbiamo trovato uno spazio in tv che trasmetteva il programma Enigmas, presentato da Georges Almendras. Vedere la storia di Giorgio Bongiovanni nel canale locale ci ha riempito gli occhi di lacrime.

Sulla pagina web abbiamo caricato i programmi di “Enigmas” e “Diálogos entre el cielo y la tierra” (Programma di Las Parejas, condotto da Juan Aberto e Stella Bosich). Oltre a fare promozione di programmi radio che possono essere ascoltati tramite la stessa.

L’anno 2016 è iniziato con un nuovo compagno di viaggio, Damián Becco, venuto da Campana. Insieme a lui siamo riusciti a realizzare il progetto di avere un programma in tv che avrebbe avuto lo stesso nome “Águilas del sur”. Una nuova sfida, un programma settimanale da produrre ed editare. Damián è stato di grande aiuto, considerando che lui già partecipava ad un altro programma, “La Voz del Águila”. Il suo breve passo per Ushuaia è risultato indispensabile per la nostra crescita.

È così che abbiamo deciso che era il momento di organizzare dei seminari di Scienza e Spiritualità ad Ushuaia. “… Nico… avete intenzione di organizzare un seminario da voi?” Con queste parole di Juan e Alejandra ha iniziato a prendere corpo l’idea.

C’erano già alcuni simpatizzanti che iniziavano ad avvicinarsi al messaggio. Due di loro, Ivon e Guillermo, hanno accettato subito di collaborare con noi. Loro abitavano ad Ushuaia da molti anni e ciò facilitava i contatti che ci sarebbero stati utili. Subito abbiamo avuto delle sale disponibili, il passo successivo era trovare alloggi, se possibile gratuiti, oppure più economici possibile. Avevamo la sensazione che in tanti ci avrebbero aiutato. E così fu. I primi a confermare il loro viaggio da noi furono Silvana e Ricardo di Buenos Aires. Il progetto prendeva forma. I giorni passavano e le cose da fare erano ancora tante. Organizzare i voli dei relatori, alloggio, diffusione dell’evento, pranzi, cene… molto.

La nostra intenzione era far venire diversi relatori, per il momento eravamo riusciti a confermare i biglietti di Juan Alberto, Alejandra Maceiras, Stella Bosich e Cristina Collino. L’unico inconveniente si presentava con il biglietto di Alicia Conti, poiché lei disponeva di poco tempo ed i biglietti in quel periodo dell’anno erano inaccessibili. Intanto da Piedra Buena ci avevano confermato tra le 10 e le 15 persone. Abbiamo iniziato a pubblicizzare l’evento in radio, tv e tramite volantini. In un primo momento temevamo che l’affluenza fosse scarsa, ma le reti sociali davano il giusto risalto. La gente iniziava a chiedere, a chiamare.

Tramite Ivo e Guillermo abbiamo conosciuto due giovani molto interessati a quello che facevamo. È così che abbiamo pensato che era importante avere gente giovane per prendere contatto con loro. Abbiamo deciso così di invitare Matías Guffanti.

A pochi giorni dell’evento è accaduto qualcosa di inatteso.

Esperienza di Nico:

Mi trovavo al lavoro come ogni giorno, sempre in contatto con Katy via whatsapp, per ultimare i dettagli. All’improvviso mi sono sentito male. Un giramento di testa che aumentava, nausea ed un fischio forte alle orecchie… automaticamente mi sono allontanato dal mio collega e sono andato in bagno. Ho appoggiato le mani sul lavandino e ho sentito/ascoltato la voce di Giorgio che mi diceva: “informati per il biglietto di Alicia adesso”. La sua voce la sentivo chiara e, ancora con un po’ di nausea, ho preso il cellulare ed ho controllato tutti i voli. Come per magia c’erano solo due biglietti a meno di metà del prezzo e precisamente in quei giorni in cui Alicia avrebbe dovuto partecipare al seminario… Una gioia immensa.

Il 20 novembre hanno iniziato ad arrivare i primi fratelli. Il primo Matías. Abbiamo approfittato per registrare alcune puntate del programma Las Águilas del Sur da avere in archivio e mandare in onda nelle prossime settimane. Lo stesso giorno sono arrivati anche Juan, Alejandra e Cristina.

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Nel tragitto verso casa, hanno notato un segno in una delle montagne. Una croce di neve. Uno dei tanti che avremmo avuto in occasione di questo meraviglioso incontro

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La sera siamo andati tutti a cena, molto felici di stare insieme. Siamo entrati in un locale dove non eravamo mai stati prima. Un arredamento strano. Seduti a tavola Juan ha esclamato: “… Comandante…”, c’era una statua in metallo di Ernesto “Che” Guevara

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Ancora un particolare, Matías ha visto un piccolo cartello che diceva Giordano Bruno...

Ancora un particolare, Matías ha visto un piccolo cartello che diceva Giordano Bruno...
 
La sera è trascorsa parlando e raccontando aneddoti. C’era una musica di sottofondo  molto bella… E Matías ha detto: “… è uno dei brani preferiti di Giorgio…”.
Il giorno dopo abbiamo iniziato a diffondere l’evento. Radio Provincia FM 100 ha fatto un’eccellente intervista a Juan Alberto.

Martedì 24 abbiamo ricevuto Stella Bosich.

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Mentre realizzavamo altre interviste, siamo andati al parco nazionale La Pataia. Il clima era estremamente caldo, cosa molto inusuale per la nostra regione. Evidentemente un regalo della natura per tutti noi. Anche il viaggio al parco è stato importante. L’energia che abbiamo assorbito, soprattutto in uno dei laghi, ha colmato i nostri spiriti. Un momento molto spirituale, dove ci siamo sentiti una cosa sola con la maestosità della madre terra. Quella stessa notte abbiamo partecipato al programma radio La vida y el universo di La Plata.

Giovedì 24 Novembre sono arrivati Silvana e Ricardo da Buenos Aires.

I giorni a seguire abbiamo realizzato altre interviste in radio e tv, anche in altre località. Non potevamo credere a ciò che stava accadendo.

Nel canale provinciale ci siamo incontrati con Rene Vergara, rappresentante delle giornate di Pace e Dignità, che poi ha partecipato al seminario.


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Incontro con Rene Vergara. Rappresentante del ‘Colectivo Cultural de pueblos originarios’

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                    Radio Provincia FM 100.1                                      Notiziario Canal 2                                         Notiziario Canal 2

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Canal provincial 11 – Programma matutino y vespertino

ushuaia22Programma radial/televisivo “Desde Estudio” FM 107.2 e Canal 2


Siamo andati personalmente anche a Tolhuin, un paese vicino, a distribuire volantini e poster. Abbiamo fatto anche una diretta dalla Città di Rio Grande FM 96.3 Aire Libre.

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Venerdì 25 novembre finalmente è arrivata Alicia Conti

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Sabato sera ci siamo riuniti tutti insieme e sono arrivati i ragazzi di Piedra Buena.

 Giorno 1: Salone della UNTDF

Ed ecco arrivato il giorno tanto atteso, domenica 27 novembre, prima giornata del seminario. La mattina pioveva. Da molto presto abbiamo iniziato con i preparativi, tra un mate e una chiacchierata, organizzavamo la giornata. Abbiamo condotto in più viaggi tutti i fratelli e l’attrezzatura da usare in sala. Noi siamo arrivati all’ultimo, con i nervi a fior di pelle. Per nostra sorpresa c’erano diverse macchine che si fermavano e gente che scendeva. Gente che aspettava all’ingresso della sala. Rapidamente abbiamo affiancato lo staff di lavoro per iniziare in orario. Quando Juan ha invitato il pubblico ad accomodarsi, abbiamo provato un’emozione che da molto non sentivamo. Altre persone entravano e prendevano posto. Metà sala era già occupata. Molti avevano quaderno e penna in mano, come chi assiste ad una lezione all’università e vuole portarsi la conoscenza scritta negli appunti. Infatti, alcuni prendevano appunti delle frasi pronunciate da Juan Alberto.

Il primo incontro: “L’aspetto femminile e maschile”. Parola dopo parola Juan ha riferito concetti profondi, dai nostri inizi come genero umano, ogni frase ha colpito profondamente chi ascoltava, un momento diverso per la maggior parte di loro… In chiusura Juan ha detto: “Possiamo accettare che il mondo continui il suo cammino o dire “NO, io non mi arrendo”… ED IO NON MI ARRENDO…”

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Per nostra gioia la gente continuava ad arrivare, per assistere alla seconda parte e dopo un break per un caffe e per gustare gli ‘alfajores’ artigianali realizzati dalle donne del gruppo, è iniziato il secondo incontro dal titolo “La terra cava”, relatrice Alicia Conti.

Un’altra guerriera che ha spiegato l’aspetto fisico e chimico della terra passando dalla pura scienza fino alla spiritualità più bella. Vedevamo il volto sorpreso delle persone di fronte alle prove scientifiche e reali di questa verità. Una verità che molti ignoravano, mentre altri hanno chiarito ogni aspetto.

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 Así finalizaba esta primerCosì si è conclusa questa prima giornata che ci ha lasciato molto soddisfatti e molto incoraggiati per il giorno a seguire. Si era dimostrato che Ushuaia è una città assetata di conoscenze spirituali più profonde. La maggior parte dei partecipanti sarebbero ritornati il giorno dopo.  

Quella sera sono arrivati altri componenti dell’Arca di Piedra Buena. Ed abbiamo deciso di uscire a mangiare tutti insieme

Giorno 2: Salone della casa della cultura

Lunedì 28 novembre ci ha accolto con un soffice vento del sud, 60 km/ora, ed il caldo clima caratteristico dell'estate di questa zona (2 °C). Un giorno ideale. Alle 9 eravamo già nel salone dell’incontro. Per fortuna, nonostante fosse festivo, ci hanno aperto la porta anche se era presto. Abbiamo ordinato e predisposto tutto, pronti per incominciare. Di nuovo ci siamo sorpresi nel vedere arrivare i partecipanti del giorno prima ed altri che avevamo invitato. Una donna ci ha detto che ascoltava un programma dell'associazione Los Signos de este tiempo. Ed ha aggiunto: “Io ascolto Alicia Conti ogni mercoledì a radio Mantra"… In quel momento Alicia entrava. La signora, molto emozionata di vederla, ha scambiato qualche parola con lei. Un altro dettaglio che ci ha confermato che il cielo era presente, e l'importanza della diffusione anche fuori del luogo dove abitiamo.

Alle 10 è stato il turno di Juan con "La terra di superficie e gli uomini". È importante sottolineare che era un po’ influenzato, ma nonostante questo ha fatto un’esposizione molto chiara e che ha smosso parecchio… Tant’è che alla fine un gruppo di partecipanti si è riunito intorno a lui per una piccola chiacchierata privata ed improvvisata. Juan, come ogni maestro, ha chiarito i loro dubbi ed inoltre ha raccontato loro la storia di Eugenio Siragusa e Giorgio Bongiovanni.

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In attesa della seconda parte, abbiamo offerto dei panini sempre fatti completamente a mano, realizzati dalle stesse donne, ma con il contributo segreto di Ricardo. I bambini dell’Arca si sono offerti di distribuirli a chi ancora era rimasto. Molti hanno deciso di andare a pranzo a casa, per poi tornare.

Alle 13:30 è iniziata "Le città INTRAS" di Stella Bosich. Ha spiegato ciascuna delle città e la funzione che svolgono in questo momento. Ha anche mostrato le immagini di quello che potrebbe essere. Ha terminato con la foto del cristallo di Antartide, tema che ha avuto un forte impatto, per la  vicinanza alla città.

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Così si è concluso il seminario, un evento che ci ha messo alla prova e ci ha dato molti insegnamenti. Non possiamo non considerare l'importanza della disponibilità che ci ha dato ciascuno dei fratelli che ha partecipato. Senza di loro questo compito sarebbe stato molto più difficile. Essendo così vicini e di persona, abbiamo potuto conoscere tutti e vedere quello che ognuno di loro poteva offrire. E’stato più che chiaro che il cielo ha accompagnato ognuno dei nostri passi, dandoci piccoli colpi in forma di segnali, manifestati sulla terra come una croce di neve ed anche nel cielo, con le navi che si sono manifestate nei profondi colloqui spirituali. Tutti noi abbiamo avuto un piano ed un ordine. In realtà non sappiamo cosa sarebbe successo se uno dei fratelli che hanno partecipato non fosse potuto venire, chissà, forse non sarebbe stato lo stesso. Quello che sappiamo è che da questo momento noi non saremo più gli stessi.

Grazie infinite. Vi abbracciamo con tutto il nostro amore.

Nico e Katy
Ushuaia- Argentina
16 dicembre 2016