Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

madonnina gerusalemme100Di Claudio Rojas G.
Nessuno dei quattro Evangelisti ci racconta la storia di Maria, o ci descrive la sua persona; ma studiando e analizzando i passi dove i quattro parlano di Lei, possiamo conoscere profondamente la Madre di Gesù-Cristo.

San Matteo racconta nel dettaglio come Cristo è venuto al mondo, dalla concezione verginale ad opera dello Spirito Santo. Nel suo racconto, fedele alle tradizioni semitiche, San Giuseppe è messo in primo piano: riceve i messaggi divini, prende le decisioni giuste, mentre Maria rimane umile e silente al suo fianco.

San Marco, essendo l’Evangelista più sintetico, la cita una sola volta (3, 31-35), per proclamare la superiorità della maternità spirituale su quella fisica.

San Luca, da parte sua, avendo studiato tutto ciò che riguarda Gesù, è colui che dona a Maria piena luce nel Vangelo raccontandoci ogni dettaglio nei capitoli 1 e 2, l’infanzia di Gesù. È lui che ci permette di intravedere la profonda personalità della Vergine Maria non tanto nel suo Vangelo, quanto negli Atti degli Apostoli, dove ce la presenta nella nascita della Chiesa quando insieme agli Apostoli “perseverava in preghiera prima di Pentecoste” (Fatti 1,14).

San Giovanni, invece, è testimone e relatore del primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana di Galilea ed anche testimone oculare di come la Vergine Madre rimane in piedi accanto alla croce nel Calvario.

Sarebbe sufficiente prendere in considerazione tre scene dei Vangeli: L’Annunciazione, Le Nozze di Cana e Maria ai piedi della Croce, per comprendere la grandezza di questa donna, per amarla e venerarla come fa la Chiesa Cattolica.

Ora vediamo che la Bibbia, senza alcun dubbio, identifica Maria come l’Arca del Nuovo Testamento. Identifica Maria come la Nuova Alleanza che equivale all’Arca dell’Antico Testamento. Maria è il nuovo e più grande compimento di ciò che è stato prefigurato dall’Arca dell’Antico Testamento. Questa informazione è una delle più importanti e rivelatrici riguardo il profondo ruolo di Maria.

Lei portava in sé e rappresentava la presenza di Dio, l’Arca dell’Antica Alleanza/Testamento era la cosa più sacra e potente sulla terra al di fuori di Dio stesso. L’Arca dell’Alleanza era uno scrigno sacro che conteneva le tavole di pietra dei Dieci Commandamenti (Deuteronomio 10,5). L’Arca conteneva anche e rappresentava la presenza spirituale di Dio sulla Terra. Quando Dio parlò a Mosè, lo fece attraverso i due cherubini che erano nell’Arca.

Numeri 7, 89: “Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del coperchio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli parlava”.

Esodo 25, 21-22: “Porrai il coperchio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò. Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli Israeliti”.

Vediamo adesso la forma in cui la Bibbia identifica Maria come l’Arca della Nuova Alleanza.

L’Arca dell’Antica Alleanza La Vergine Maria          In lei vi era la parola scritta di Dio (Deut. 10,5)  
Il nuovo testamento                                             In lui vi era il Verbo di Dio fattosi carne, Gesù (Giovanni 1,1)

Gesù Cristo è il Verbo di Dio fattosi carne (Giovanni 1,1). Pertanto, così come l’Arca dell’Antica Alleanza conteneva la parola scritta di Dio, Maria (che è l’Arca della Nuova Alleanza) contiene la Parola di Dio fattasi carne.

Apocalisse 19,13: “…E (Gesù) avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio”.

 L’Arca dell’Antica Alleanza      “Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora” (Esodo 40, 34-35)    

La Vergine Maria                     “E su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo” (Luca 1,35)

Il tabernacolo fu costruito per custodire l’Arca santa (Esodo 40, 2-3). In Esodo 40, 34-35 leggiamo che quando Dio scendeva sul tabernacolo e l’Arca per parlare con Mosè, la nube della gloria o della presenza visibile di Dio (chiamata la Shekinah) lo “copriva”. La parola usata per descrivere come questa presenza unica di Dio “copriva” l’Arca è episkiasei, nella traduzione greca dell’Antico Testamento.

Esodo 40, 34-35: “Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora”.

La stessa parola episkiasei si usa nel greco del Nuovo Testamento per descrivere come la presenza di Dio “copriva” la Vergine Maria. La Bibbia utilizza questa parola solo per riferirsi all’Arca e a Maria.

Luca 1, 35: “Le rispose l'angelo: ‘Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio”.

La chiara allusione è che la presenza di Dio copriva Maria e discendeva su di lei – visto che lei è la Nuova arca - così come coprì l’Arca dell’Antico Testamento. Questo rivela che Maria, sebbene è una creatura ed è infinitamente inferiore a Dio, è la nuova Arca. Pertanto Lei ha una connessione univoca con Dio, un’unica santità, santificazione e potere.

Da considerare il sorprendente parallelismo che la Scrittura ci dà tra quello che accadeva con l’Arca dell’Antica Alleanza in 2 Samuele 6 (2 Re 6 nella Bibbia cattolica tradizionale), e quanto vissuto dalla Santissima Vergine Maria, l’Arca della Nuova Alleanza, nel capitolo 1 del Vangelo di San Luca. Luca 1 è il racconto più completo della Bibbia sulla Vergine Maria.

L’Arca dell’Antica Alleanza                    2 Samuel 6,9 “Davide in quel giorno ebbe paura del Signore e disse: "Come potrà venire da me l'arca del Signore?".  

La Vergine Maria                                  Luca 1, 43: “(Ed Elisabetta disse) A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”

Davide dice: Come verrà a me l’Arca del Signore? Mentre Elisabetta chiede “a che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?”. Elisabetta dice a Maria la stessa cosa che disse Davide riguardo all’Arca, perché Maria è l’Arca della Nuova Alleanza. L’unica differenza tra le due domande è che letteralmente si dice la parola “madre” invece di dire Arca. La Bibbia ci sta dicendo che la madre del Signore = l’Arca.

Per ultimo, nell’ultimo versetto del capitolo 11 dell’Apocalisse, versetto 19 “Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine”. … Si aprì il tempio di Dio nel cielo e apparve l’arca dell’alleanza. Precisamente nel primo versetto del capitolo seguente (cap. 12) ci dice chi è quell’Arca… la donna vestita di sole! Apoc. 12-1 Apparve nel cielo un grande segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sulla testa una corona di dodici stelle.

Possiamo quindi dedurre che Lei è la co-redentrice insieme a Suo Figlio che è il Redentore, e Lei affida questa missione al Suo strumento, il pastorello di Fatima, la voce che grida nel deserto spirituale, lo stigmatizzato di Fatima, il precursore, l’annunciatore, il consolatore e testimone della verità per portare a termine la sua messianica missione.

Claudio Alfonso Rojas

13 Marzo 2017