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Ramon Gomez200Il Cielo mi ha dato una nuova opportunità di parlare ai miei fratelli, questa volta a San Lorenzo (Salta) dove abbiamo tenuto un bellissimo incontro, chiedendo sempre al Padre di guidare le mie parole, per trasmettere alle persone che erano venute lì ad ascoltare, quello di cui avevano bisogno, perché ognuno di loro era lì seduto non per caso.

Sono le nostre stesse paure a tormentarci e a non lasciarci crescere, paura di stare soli, paura di restare soli, paura di sbagliare, paure che ci allontanano da Dio, perché per paura tante volte non facciamo quello che dobbiamo fare, umanamente siamo imperfetti, limitati e la paura è una delle grandi barriere che dobbiamo superare per compiere la volontà di Dio.

Oggi dobbiamo imparare anche a staccarci dalle cose materiali che tormentano il 99,99% dell’umanità, staccarci da tutto ciò che ci allontana dal cammino spirituale, imparando a dare valore ad altre cose: l’unione, la pazienza, il perdono, la tolleranza, mettendo in pratica cose semplici che ci aiuteranno a vivere meglio, perché anche nella semplicità incontreremo Dio, nella semplicità e nell’ordinarietà c’è la Sua presenza e dobbiamo imparare a vederlo e trovarlo.

A Fatima la Madonna diede il Suo messaggio a tre semplici pastorelli, a Guadalupe si presentò davanti ad un indio, una persona semplice originaria di quella regione e così in tutte le Sue manifestazioni. In Cile, qui in Argentina e in tutte le parti del mondo la Madonna, Cristo stesso, si manifestano sempre nella semplicità e attraverso persone semplici.

I farisei e gli scribi non credevano in Cristo, nel Messia, perché non era concepibile nel loro ragionamento umano e primitivo che il figlio di un semplice falegname potesse essere il Messia, il figlio di Dio. Il concetto umano, nonostante il tempo trascorso, non è migliorato, ma è tristemente peggiorato, oggi il nostro cuore si è indurito, i nostri occhi e le nostre orecchie sono chiusi e questo è triste. Nonostante tutto ciò Dio continua a bussare alle nostre porte.

I messaggi della nostra Madre continuano ad ammonirci, avvertendoci che stiamo andando direttamente verso l’autodistruzione. Il Suo amore è così grande che nonostante tutte le atrocità commesse dal genere umano, Lei cerca la nostra salvezza. A volte mi chiedo perché tanto amore, ma mi chiedo ancora di più perché l’essere umano non approfitta di questo infinito amore che viene a noi come un fiume che scorre impetuoso senza fine.

Lei è stata anche la prima discepola di Suo figlio, la prima che credette sin dall’inizio nella missione di Suo figlio, che lo ha accompagnato fino all’ultimo momento, ha visto come Suo figlio veniva punito, colpito, facendo a pezzi la sua carne martoriata, il Suo corpo, per poi prostrarsi in ginocchio ai piedi della Croce guardando Suo Figlio dissanguarsi davanti ai Suoi occhi.

Da sempre, nonostante tutto questo, Lei vuole salvarci, peccato che non La ascoltiamo, che non teniamo in considerazione i Suoi messaggi in questo tempo in cui le profezie si stanno compiendo, in questo tempo in cui l’apocalisse è in corso, in questo tempo in cui si prepara la grande manifestazione del figlio di Dio, il Messia, la Seconda Venuta del nostro salvatore Cristo Gesù. La Madonna ci dice che questo è il tempo, che il tempo è arrivato, che ha lasciato libero il braccio di Suo figlio e che la giustizia divina agirà severamente sul mondo. Non è un castigo, è una conseguenza, per non aver ubbidito, per non aver fatto quanto Suo figlio ci ha insegnato, per non amare la vita e non avere cura di ciò che ci circonda, perché non ci preoccupiamo di chi soffre, di chi ha meno di noi, per non aver salvato un bambino dal morire di fame, Cristo ha detto dai loro frutti li conoscerete; dobbiamo analizzare la nostra vita, vedere che frutti stiamo dando, quando vedrete che frutti state dando, saprete chi state servendo.

Quindi, prepariamoci, la Madonna ci annuncia che questo è il tempo, che questo è il tempo annunciato nel vangelo che parla della prossima manifestazione del Figlio di Dio, che può avvenire fra venti minuti o fra vent’anni, non lo so, nessuno sa il giorno e l’ora, ma vi posso dire che dobbiamo aspettarlo OGNI GIORNO. Perché è l’unico modo per stare attenti e per non addormentarci, lavorare e fare più cose a favore della vita, di chi soffre, dei dimenticati, mettere il cuore in ciò che facciamo e non essere mai tranquilli né soddisfatti di quello che facciamo, fare di più, perché questo annuncio è prossimo a manifestarsi, accadrà così come il sole sorge ogni giorno. Un giorno Lo vedremo, il Figlio di Dio scenderà dal cielo con potenza e gloria, gli uccelli, il vento, i mari, canteranno e loderanno il suo nome e questa umanità avrà la sua purificazione.

Dobbiamo abbandonarci alla volontà di Dio, credere realmente in Dio ed in Suo figlio il Cristo nostro Salvatore, la nostra fede è povera e la nostra fede in Dio decade ogni giorno, se diciamo di credere in Dio, se diciamo di avere fede, perché allora viviamo così tormentati, disperati, perché viviamo nell’angoscia, se crediamo in Cristo perché ci sentiamo così soli, non possiamo sentirci così, non siamo soli. Il Suo amore non ci abbandona nonostante tutto, nemmeno quando si stava dissanguando sulla croce il Suo amore diminuì per noi. (PADRE PERDONALI PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO). Persino nel momento dell’agonia il Suo amore e la Sua misericordia per noi non diminuirono, forse provò piuttosto commiserazione, pena, perché non Lo ascoltiamo e rifiutiamo la Sua presenza, il Suo amore, quell’amore di tutto un universo attraverso un essere umano che portava dentro sé l’energia della creazione, un amore che ci renderebbe liberi, liberi davvero e noi rifiutiamo l’opportunità di espandere il nostro spirito, per non aver creduto in Lui; perfino oggi chi dice di amarlo lo tradisce ogni giorno, quando la propria attenzione è focalizzata sulla materia e non sullo spirito, quando la nostra priorità è il nostro benessere e dopo, se c’è tempo, quello gli altri. Quanto ci è difficile staccarci da tutto, quanto abbiamo ancora da imparare.

Non dobbiamo essere tranquilli, non dovremmo trovarci a nostro agio nella vita che conduciamo, la comodità e i piaceri che il mondo offre hanno il solo fine di allontanarci da Cristo, la soluzione delle nostre vite non è nella materia, non lo è mai stata, la soluzione delle nostre vite è nello spirito, attraverso Cristo, Sua Madre che con tanto amore viene al nostro incontro ed il Suo amore è una carezza nello spirito per i buoni e per gli assettati di giustizia, per Lei tutti siamo importanti, Lei vuole che tutti ci salviamo.

Trascorrere un giorno senza fare del bene, è un giorno perso, un giorno senza fare niente per il prossimo è un giorno perso, ogni giorno dobbiamo alimentare la nostra vita di buone azioni, tutti i giorni. Il peggiore errore che possiamo fare è restare comodi con tutte le nostre necessità soddisfatte e dimenticarci degli altri, vi posso anche dire che non esiste una vita senza complicazioni, non esiste una vita senza problemi, i problemi e le complicazioni fanno parte della vita stessa e dobbiamo trarne insegnamento.

- D: A volte invochiamo l’aiuto divino perché non siamo forti, come sappiamo se siamo ascoltati e se riceviamo quell’aiuto?

- R: Prima di tutto ti dico che l’aiuto c’è sempre, non siamo mai soli, anche quando non chiediamo aiuto, l’aiuto c’è. Perché ti dico questo? Perché ci sono persone nel mondo che non credono nella Madonna, tuttavia la Madonna aiuta lo stesso queste persone, ci sono persone che non credono in Dio, tuttavia Dio aiuta lo stesso queste persone, il problema è la condizione umana. Siamo noi che ci sentiamo deboli, senza forze per andare avanti, e non è perché ci manchi quell’aiuto divino o perché Dio ci ha lasciati soli e non ce la facciamo senza il Suo aiuto. No! Lui c’è sempre, Cristo non ci ha lasciati orfani, perfino la persona atea è aiutata, non viene lasciata sola nella sua condizione umana, la sua mente non gli fa credere in ciò che non vede, ma è la sua mente, non il suo spirito. L’essere umano ignora il processo spirituale che vive, non sa neppure perché esiste, perché è vivo e qual è il vero senso della vita, per questo è normale che tu ti senta solo o che pensi che non ti ascolta, e senti che quell’aiuto divino, come tu lo chiami, non arriva nella tua vita nel modo che tu stai chiedendo, ma non dubitare, non sei mai solo. Le tue richieste arrivano a Dio, solo che Dio è saggio e noi no, Lui sa come e quando operare in ognuno di noi; il mio consiglio è di avere molta pazienza e non abbassare mai le braccia.

- D: La Fede che importanza ha in questo processo? In questo cammino?

- R: Ti racconto una storia accaduta molto tempo fa, quando Cristo, il nostro Signore, camminava in mezzo a noi. Una volta, quando si stava recando verso l’abitazione di una bambina in fin di vita, camminava in mezzo a tanta gente che gli impediva di passare, una donna malata da molto tempo si fece largo tra la folla e riuscì a toccare la Sua tunica e guarì all’istante. Cristo sentì quello che era accaduto e si girò chiedendo: “Chi mi ha toccato”. I discepoli lo guardavano sorpresi. “Maestro, tutti ci spingono e tu chiedi chi ti ha toccato?”. Ma Lui chiedeva nuovamente chi lo aveva toccato. La donna, consapevole di cosa era successo, disse con timore: “Maestro, sono stata io”. Il Maestro la guarda come solo Lui sa guardare e le dice: “Vai in pace, la tua fede ti ha guarito” e lei l’unica cosa che aveva fatto con fede era toccare un pezzo di stoffa. Questa è l’importanza della fede ed il perché dobbiamo avere fede. La fede è quella forza invisibile che può rinnovare la tua vita, se le lasci spazio perché cresca dentro te; per me è questa l’importanza della fede nel processo che viviamo, in questo percorso, come tu lo hai chiamato. Ma la fede deve essere accompagnata dall’amore, perché se non abbiamo fede non possiamo sopportare tutto ciò che dobbiamo vivere e se non abbiamo amore non facciamo quello che dobbiamo fare per gli altri, anche dare la vita se necessario; per questo vi dico che la fede e l’amore si tengono per mano, la fede è un’energia che si espande dentro noi stessi, nella tua coscienza, nel tuo spirito quando metti in pratica l’amore verso il prossimo.

- P: Perché ci sono tante malattie fisiche e psichiche nelle persone?

- R: Il maggior problema per l’umanità è l’inquinamento, tutto è inquinato, quello che beviamo, che mangiamo, che respiriamo, tutto è inquinato, avvelenato da noi stessi, quindi l’essere umano è malato, la razza umana è mentalmente malata a causa di un virus mortale che si chiama HARBAR che incita sempre di più le persone a uccidere e uccidersi.

È per questo che ci sono sempre più omicidi senza motivo apparente in varie parti del mondo, ma se prestiamo attenzione, questi casi avvengono più frequentemente nei paesi più sviluppati, dove l’inquinamento è maggiore nell’aria e negli alimenti. Tutti siamo infetti da questo virus, solo la parte spirituale lo può neutralizzare; praticando i valori cristici ci potremo salvare, come razza non abbiamo l’intelligenza né la volontà per invertire la situazione. È enorme il danno che l’uomo ha fatto al pianeta e adesso possiamo solo aspettarci le conseguenze; il problema è sempre l’essere umano, la materia che è passeggera può compromettere la parte spirituale, la parte contaminante più grande del pianeta siamo noi: la razza umana provoca la fame, le guerre, le malattie, per mancanza di amore e perché ha troppa ambizione e abbiamo un potere ignorante che ci sta distruggendo.

- P: Come possiamo fare per vincere la povertà?

- R: Dobbiamo aiutare materialmente le persone dando loro da mangiare, ma anche aiutandoli spiritualmente affinché trovino la strada e possano uscire da quella situazione critica che la vita presenta loro. La cosa migliore che possiamo donare a questi fratelli è il nostro tempo, una parte del tempo della nostra vita e condividere con loro, arrivare fino al posto dove vivono e condividere con loro il più che possiamo, è la migliore manifestazione di amore verso il prossimo, stare al loro fianco e trascorrere un tempo della nostra vita con loro. Non possiamo aiutare tutti, come neppure riusciremo a sradicare la povertà di questo mondo. Al Cristo, quando stava per cenare in una casa, si avvicinò una donna e versò su di Lui profumi molto costosi. Uno dei discepoli la sfidò rimproverandola per quello che aveva fatto, dicendo che si poteva vendere quel profumo e così aiutare di più i poveri. Il Cristo lo rimproverò dicendo di lasciarla in pace, lasciarla fare quello che doveva fare, “i poveri li avrete sempre tra di voi, invece a me no”. Non potremo mai aiutare tutti quelli che soffrono la fame nel mondo, ma sono sicuro che la fame, le malattie, le religioni, il denaro, i paesi e tutto quello che ci divide sparirà quando il Cristo ritornerà: questa è la mia certezza e la mia forza per proseguire e deve essere anche la vostra.

In quel tempo quando aspettavano il Messia e Lui era in mezzo a loro non lo riconoscevano e continuavano ad aspettarlo, perfino quando Lo stavano crocifiggendo, aspettavano ancora il Messia. Ma il Messia era lì davanti ai loro occhi. Che in questo tempo non succeda la stessa cosa, non succeda che tutti aspettano la Sua gloriosa seconda venuta, come dicono i sacerdoti durante la messa, ed Egli sia già tra noi; ricordate che verrà come un ladro nella notte, per questo motivo è importante stare attenti aspettandolo tutti i giorni, ogni giorno è importante, ogni giorno dobbiamo lavorare a favore della vita, per questo motivo la Vergine insiste dicendo che questo è il tempo, questo è il tempo del Suo ritorno, del Suo ritorno sulle nubi del cielo con potenza e gloria.

La nostra disponibilità deve essere totale al nostro Signore, Maestro e Salvatore Cristo Gesù.

Grazie a tutti per essere venuti, oggi attraverso queste parole cerchiamo di farvi riflettere e risvegliare in voi la necessità di cambiare e avvicinarsi a Dio e a Suo figlio il Cristo, mio Signore e Maestro e quello di tutti voi.

Con amore

Ramón Gómez
18 luglio 2018

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