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Di Giovanni Bongiovanni

Pochi giorni fa precisamente il 9 ottobre e il 15 ricorrono la morte di altri due grandi rivoluzionari. Rispettivamente Ernesto Che Guevara, per la rivoluzione di Cuba e Thomas Sankara presidente del Burkina Faso.

Invito tutti quanti alla ricerca della storia di quest’ultimo uomo, Sankara, meno conosciuto rispetto a Che Guevara, molto poco si conosce rispetto a ciò che ha detto e scritto rispetto insegnamenti umani e di valori etici… amicizia, fedeltà, servizio, rispetto, uguaglianza, unione, che molto ammiro.

Che Guevara credo sia un personaggio molto discusso perché molto strumentalizzato, dai partiti politici di sinistra o di destra, da chi vorrebbe cambiare le cose con l’uso delle armi, dai violenti, da quelli che vivono nel paese del peace&love ognuno per i propri fini, angelo o diavolo, se ascoltiamo altre correnti, ma comunque nulla di ciò che realmente era.

Un uomo, un sognatore, vissuto in un determinato periodo storico, che ha deciso di combattere, che ha rischiato la sua vita quando poteva starsene benissimo seduto come la maggioranza, che lo ha fatto per una guerra “non sua”.

Un uomo che ha avuto un’evoluzione nella sua vita, di pensiero e come essere umano, che ha sbagliato molte volte, altre volte ci ha provato, a dare vita al suo sogno di rendere gli uomini liberi il più possibile dalla schiavitù, di quell’impero che da sempre ha oppresso l’umanità, nei secoli chiamato in nome diverso ma sempre e comunque impero di repressione e dominio sulle persone.

Un uomo che aveva degli ideali e che ha cercato di trasmetterli alle persone a lui vicine.

Un amico sincero, leale, onesto, di quelli di cui ti puoi fidare perché dicono quello che pensano.

Cosi ho conosciuto questo uomo, leggendo i suoi libri, e ho capito che tutta l’immagine che circola di lui non è nient’altro che una strumentalizzazione di un volto che la gente ammira nelle magliette, di cui puoi farne un eroe e che dopo la sua morte puoi utilizzare per i tuoi fini.

Perché tanto la gente, il popolo parla senza mai conoscere e per sentito dire, nient’altro.

Facile da ingannare. Hanno coperto la sua vera essenza facendo leva sul fucile che prendeva in mano per accusarlo di omicidio, e dipingendolo di rosso per limitare la sua espressione politica con un colore.

Per tarpare le ali di un pensiero che avrebbe potuto cambiare il mondo. Che ha fatto il giro del mondo e conosciuto in tutto il mondo, ma non realmente, perché le distrazioni di cui siamo sommersi, dal marketing delle logiche del consumismo, non ci lasciano tempo per pensare, riflettere e ricercare, capire e indagare, ci rendono superficiali e pigri.

Ma stiamo attenti che basta un po' di fiato per soffiare e portare via questa nebbia, se non lo facciamo è perché ci manca il coraggio di aprire quei polmoni ed esprimere tutta la nostra forza, per liberarci. Coraggio che Guevara e Sankara hanno avuto e per cui sono stati uccisi.

Storia simile quella di Sankara che dopo la rivoluzione armata, dopo essersi sporcato le mani di sangue per liberare il suo paese, ha denunciato qualcuno e qualcosa che ancora oggi si cerca di nascondere, e sono le politiche imperialiste che ancora i nostri governi occidentali adottano su quei paesi africani. Dopo il colonialismo nulla è cessato. Finte dittature autoctone camuffate per coprire i volti di chi le manovrava, volti europei, volti americani.

L’unione dei popoli africani, la moneta unica e una coalizione tra i paesi per non pagare più il debito. E con quel denaro costruire scuole, ospedali, infrastrutture.

Ricordiamolo ancora una volta oggi diffondendo i moltissimi video e documentari che si trovano su internet, e poi ogni giorno impegnandoci nel nostro per cambiare le cose, e ricordare a quei politici ipocriti che noi la storia la conosciamo, e che abbiamo buona memoria, e che teniamo alla vita dei nostri figli e di tutti i figli di questo pianeta, perché “siamo capaci di sentire dentro noi stessi qualsiasi ingiustizia commessa contro qualsiasi uomo, donna o bambino di questo pianeta come fosse il nostro!”

Cosi mi piace ricordare questi due uomini e volevo condividerlo con voi.

Giovanni Bongiovanni

18 ottobre 2018