Di Alicia Conti

Dall'eternità dei tempi sono stati chiamati; da una stella il Nazareno ed il Suo Precursore hanno radunato i loro amici.  
I guerrieri desiderosi di lottare e di essere emblema e difensori dell'amore cristico e della Sua creazione, si sono preparati e ed hanno predisposto il riscatto.
La legione, scelta con cura, ha compreso i rischi. Ma l'amore per Cristo, loro Re, e l'essenza combattiva dei loro spiriti, li ha spinti a discendere in questo mondo. Solo per amore.

Nella spirale dei tempi, il Maestro e il Suo fratello spirituale sono stati i vortici che hanno attirato le anime desiderose di eseguire il progetto: la redenzione.
I guerrieri, disseminati lungo le epoche, hanno iniziato a confluire, rivestendo diversi ruoli e con diversi nomi nell’istante della realizzazione del disegno divino tracciato dal Padre. Oggi.

È il tempo di chiudere le fila, di riunire gli eserciti, di prendere piena consapevolezza della loro essenza e dell’impegno per il quale sono venuti; la gravità del tempo di lottare fino alla vittoria, nel campo di battaglia più difficile, quello della materia.
Sanno che non possono fallire, che non è il momento dei dubbi, ma la propria umanità li mette alla prova, e si affidano a Cristo, avendo paura, come tutti i guerrieri, più di se stessi che del nemico.
L'istante dell'Annunciazione. L’accordo sacro dove la Vergine, attraverso il Suo sublime esempio di rinuncia alla vita personale e di totale disponibilità di fronte al progetto divino annunciato dall'arcangelo Gabriele, issa la bandiera del suo esercito, di quello di Suo Figlio, della gloria del Cristo, del 555.