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papafrancesco200DAL CIELO ALLA TERRA

HO SCRITTO IL 12 NOVEMBRE 2013:

PAPA FRANCESCO!
PRENDIAMO ATTO DEL SUO CORAGGIO E DALLA SUA SETE DI GIUSTIZIA.
LEGGETE E MEDITATE!
“…PECCATORI SI, CORROTTI NO! CRISTIANI CORROTTI, PRETI CORROTTI! SEPOLCRI IMBIANCATI CHE MERITANO, LO DICE GESÙ, CHE GLI METTANO AL COLLO UNA MACINA DA MULINO E SIANO GETTATI NEL MARE… DEI CORROTTI, L'APOSTOLO GIOVANNI DICE CHE SONO L'ANTICRISTO”.
 
G. B.
San Giovanni, 12 Novembre 2013
 
 “SCANDALOSO CHI RUBA ALLO STATO E DONA ALLA CHIESA”
 
Città del Vaticano. «Peccatori sì, corrotti no», titola l’Osservatore Romano in edicola. La distinzione è d’obbligo. E in effetti l’intervento di Papa Francesco, ieri mattina durante la consueta omelia nella cappella della Casa Santa Marta dove risiede, ha puntato ancora una volta il dito contro il fenomeno della corruzione. Anzi, contro i corrotti la cui «doppia vita» rende simili «a una putredine verniciata».
Parole taglienti, quelle usate dal Pontefice argentino. «La doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto male. “Ma, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa”. Ma con l'altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri... ruba. È un ingiusto. Questa è doppia vita. E questo merita, dice Gesù, non lo dico io, che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui», ha detto Jorge Mario Bergoglio. «Cristiani corrotti, preti corrotti», ha aggiunto. Con l’immagine del cristiano trasformato in un «sepolcro imbiancato», magari bello esternamente, ma «pieno di ossa morte». Francesco ha quindi sottolineato che esiste una differenza «tra peccare e scandalizzare». «Chi pecca e si pente, chiede perdono, si sente debole, si sente figlio di Dio, si umilia», spiega. Mentre chi scandalizza «continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano», fa «la doppia vita», inganna, e «dove c’è l’inganno, non c’è lo Spirito di Dio».
Nella sua prima pagina il quotidiano della Santa Sede ha poi pubblicato un intervento interessante che affronta il tema di un ruolo più forte per le donne nella Chiesa. Fino quasi a preludere alla possibilità di un organismo — che fonti autorevoli definiscono «allo studio » — composto da più figure femminili assieme alla tradizionale presenza maschile, di consulenti del Papa. Nel suo commento la storica Lucetta Scaraffia ha così ripercorso alcuni passaggi di una recente intervista rilasciata dalla presidente del movimento dei Focolari, Maria Voce, alla rivista “Città nuova”. L’organismo dei focolarini ha per statuto un presidente donna. «È molto interessante questo modo di rovesciare il problema — scrive l’opinionista di punta del giornale vaticano — invece di incolpare gli uomini di non avere fatto posto alle donne, l’intervistata parla di un momento in cui le donne daranno “adeguati contributi”, dando per scontato che il cambiamento ci sarà». Maria Voce oggi è probabilmente la donna più autorevole nella Chiesa. E si preoccupa, dice la Scaraffia, «che la questione non venga risolta con l’assegnazione di qualche posto decisionale a due o tre donne, ma piuttosto che “tutta la compagine ecclesiale sia disposta ad accogliere l’autorevolezza di persone di sesso femminile anche laddove si prendono le decisioni più importanti per la Chiesa”». Al punto che, conclude l’articolo, «la situazione è in veloce cambiamento, tanto che si può pensare a un ingresso non troppo esiguo di donne negli organismi di consultazione, di pensiero e di decisione, e anche a un organismo di consulenza del Papa di cui facciano parte uomini e donne insieme».
Un altro tema toccato di recente da Francesco è quello dell’ammissione ai sacramenti per i divorziati e risposati. Dopo quelle che apparivano come aperture da parte di Bergoglio, la scorsa settimana era intervenuto in modo fermo il capo dell’ex Sant’Uffizio, monsignor Gerhard Ludwig Mueller, che negava la possibilità di concedere la comunione ai divorziati risposati. Ieri, tuttavia, dell’argomento è tornato a parlare il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e uno degli otto porporati chiamati da Bergoglio a rimodellare la Curia. «Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede — ha detto Marx riferendosi a Mueller — non può concludere la discussione». E ha precisato: «Che avverrà in modo ampio. Con quale risultato, non lo so». Il tema, difatti, è oggetto di una serie di domande centrali del questionario sottoposto nei giorni scorsi da Francesco alle parrocchie di tutto il mondo.
Marco Ansaldo
La Repubblica, 12 Novembre 2013
 
Video dell’omelia del Papa Francesco sulla corruzione: http://www.youtube.com/watch?v=X2ACbWfWYlE