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UNA VERA CRONACA

Quante volte abbiamo scritto delle cronache? … tante… dei veri Vangeli che serviranno per le generazioni future. Non importa se a fin di bene o di male, ciò che importa è che serviranno, come i Vangeli di oggi… tutti li studiano… tutti cercano di capire tra le righe… tutti cercano…
Oggi non voglio scrivere su quanto è avvenuto a Rosario. Oggi voglio scrivere sul significato dell’incontro. Vorrei scrivere sul suo contenuto.
In questi giorni ci saranno le votazioni nella Repubblica Orientale dell’Uruguay. Io voglio votare per Cristo; sento che devo votare per Cristo. Sento che devo imprimere sulla busta la Sua immagine. La Sua figura. Affinché, quando le persone attorno al tavolo apriranno quella busta, La possano vedere e si  pongano domande su di Lui. Almeno che ricordino quel giorno. Che sappiano che Lui è l’Unico che mi rappresenta come cittadina del Mondo. Molti si chiedono che vincolo esiste tra l’Opera, il Messaggio e la politica. Io vorrei rispondere che è tutt’uno. Non meritiamo di essere chiamati Uomini se non riusciamo a capire questo vincolo, non meritiamo di essere Niente (ne chiamati, ne eletti) se non lo comprendiamo. Ascoltando le parole di Giorgio, nella mia Anima si imprime il sentimento della Giustizia. Ma non quello della giustizia tiepida, quello che alcuni identificano con l’intraprendere un cammino spirituale… no… non quello… io parlo di una Giustizia dura, quella forte, quella radicale… quella che ti dice questo NON deve essere in questo modo e NON lo devi permettere. Questa è l’Opera che Giorgio mi ha insegnato in tutti questi anni. Questo è il sentimento che mi pervade, mentre sono seduta a questo tavolo che vede le mie lacrime scendere, perché non sono degna di questo sentimento. Perché mi dice tu non riesci a comprenderlo nell’essenza, non ci arrivi, è troppo profondo. Per questo motivo voglio solo accarezzarlo, voglio solo che questo sentimento mi tocchi per un secondo, voglio solo che questo sentimento mi guardi, e nella profondità del mio sguardo veda che lo desidero, che non ne sono all’altezza ma che lo desidero, che non lo merito, ma voglio rappresentarlo. Questo è quello che sento, che non importa se non arriviamo a comprendere l’essenza, ma è importante imitare il desiderio di GIUSTIZIA. Questo è l’Opera, LA GIUSTIZIA, non quella individuale, ma quella collettiva che è la più importante, quella Giusta, quella che viene da Dio, non quella che scaturisce dai bassi sentimenti del desiderio di potere, ma quella che permette di cominciare a costruire pietra su pietra la Vera Chiesa, quella che permette che quelle pietre non siano buttate via da uomini meschini, da Ego innalzati, ne da desideri spirituali di scappare da questo mondo, perché sono desideri nati in questo mondo e qui dovranno rimanere. Bensì Quella Chiesa che forgiano le mie lacrime… perché so che sono sincere, come quelle di Adriana… di Domingo, di Loreley… come quelle di tutti i Fratelli Giusti che conoscono la giustizia di questo mondo e sanno che non è vera GIUSTIZIA, ma soltanto una pietra nella mal definita Chiesa di Pietro. Questo sentimento mi pervade da quando sono ritornata e non sapevo come esprimerlo, come scriverlo, ma sento che devo manifestarlo… Sento ogni giorno che passa che non c’è più tempo e che possono esserci molte forme poetiche e intellettuali di dire BASTA, ma tardano troppo ad essere scritte, preferisco il modo grezzo di dire È FINITA, hanno perso quelli che pensavano che c’era Tempo per cambiare, hanno perso quelli che pensavano che sapevamo tutto, ha perso la maggior parte dell’Umanità e hanno perso quelli che hanno dubitato di quella opportunità meravigliosa che dice: Ancora c’è tempo per il pentimento… quando ancora veramente c’era tempo.
Non mi Vergogno di dire che OGGI nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, invece di un voto per il candidato di sinistra José Mujica o il candidato di destra Luis Alberto La calle, da parte mia troveranno un voto per il Signor GesùCristo. Perché? Perché è l’unico Essere che conosco in questa Terra che rappresenta tutto quello che sento dentro di me in questo momento. Dai dubbi all’amore, dalle mie miserie alle mie virtù, dai miei dubbi alle mie certezze. Allora penso che Lui debba essere l’Unico Essere che mi deve rappresentare in Uruguay e nel Mondo. Questo sentimento ho portato con me e invade la mia Anima dai giorni a Rosario e sento che sarà il mio bastone per il resto della mia Vita. E dico con certezza che è questo il sentimento che Giorgio è venuto a generare in America Latina.
Grazie Padre perché mi illumini nonostante i miei peccati e permetti che me ne renda conto quasi subito.

Erika Pais

Montevideo (Uruguay)
27 novembre 2009