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1segundaA séguito della conversazione telefonica con il professor Robert, il cui contatto mi era stato passato dalla Sorella Juana, ci simo mesi d’accordo nel visitare gli Istituti dove lui insegna ed è così che siamo andati il 7 agosto al Centro Educativo San Gabriel, nella città di Lambare. Ad accogliermi il professor Robert, che mi presenta gli altri professori, suoi colleghi, e insieme ci dirigiamo al salone che avrebbe accolto tutti gli studenti. Per fare più spazio alcuni di loro si sono seduti a terra.

Gabriele PappalardoDi Gabriele Pappalardo

“Venezia che nel tuo tappeto salato

rifletti le stelle dell’infinito, l’infinito e le

stelle sono come le gocce dell’acqua

della tua laguna, sono uniti e indivisibili,

ma divisibili e uniti allo stesso tempo..

riflessi di luce nell’acqua della laguna

sono l’infinito, l’universo che si manifesta

in un tempo oscuro ma dove la bellezza

delle stelle ha deciso di accendere la luce”.

GiovanniDi Giovanna Mazzucco.
31 Agosto 2018

Ed eccoci qui, dopo mille forse, vediamo..., non so..., arriviamo a Sant’Elpidio dopo un estenuante viaggio di 12 ore.

Veniamo accolti nella semplice e calda casa di Valeria e Daniele, ad aspettarci anche il piccolo Giosuè, che con i suoi modi buffi ci da il benvenuto.

L'impatto è forte, il sentire di coloro che ti offrono tutto, anzi più di quello che possiedono senza nulla in cambio è disarmante.

Sorge il sole e da li scorrono due giorni intensi, la pioggia fitta non fà paura e non scoraggia l'unione e l'armonia.

Ciro CorraoDi Ciro Corrao

Esistere è un regalo prezioso offertoci.
Bisogna esistere ogni attimo in questo percorso dal momento in cui siamo nati.
Si, esistere, con gioia e voglia di fare cose buone, sarebbe stupendo tutti insieme.
Perché esistere rovinando l'esistenza con atti impuri è un calcio al dono offertoci con gioia dal Padre.
Esistere!
Purtroppo, ancora oggi questa parola meravigliosa non vale per tutti.
Non tutti siamo uguali in quest'ultimi tempi.

Fabio MaggioreDi Fabio Major
02-09-18

Seguire Gesù significa mettere in pratica il suo insegnamento, non semplicemente volergli bene.

In una fredda e piovosa domenica di fine estate, fratelli da tutto il mondo giungono per onorare il segno vivente che cammina nel mondo. Vessillo del regno di Dio che è già sulla Terra. Simbolo della Sua potenza… Ma non è una domenica normale. Oggi è 2 settembre e sono passati ben 29 anni da quando Giorgio Bongiovanni a Fatima ha detto sì alla Madonna, un sì che si rinnova ogni giorno, col servizio a suo figlio il Cristo, Re dell’universo.

Nell’intrepida attesa che arrivi Giorgio, Flavio e Pier Giorgio prendono la parola e condividono insegnamenti ed aneddoti che pongono le basi per quello che seguirà.

Marco MarsilicolorDi Marco Marsili

Francesco caro, la mia preghiera è un piccolo fuoco... speriamo che il Padre Glorioso se ne accorga.

Come tuo Fratello in Cristo Nostro Signore, voglio dirti quello che già sai meglio di me: LA MORTE NON ESISTE. Noi siamo eterni ed eternamente ci reincontriamo con i nostri amati, sempre in evoluzione, con nuovi volti, nuovi ruoli, nuovi abiti. "Ciò che nasce dallo Spirito è Spirito, ciò che nasce dalla carne è carne"... noi siamo Spiriti, la carne è un vestito che indossiamo per un certo tempo che solo Dio conosce, per crescere, per sperimentare i valori della materia, per realizzare sempre più noi stessi nella strabiliante giostra dei mondi fisici, che il Padre ha creato per farci divertire, per farci meravigliare, per farci sognare e per farci evolvere attraverso la via binaria della gioia e del dolore.

Ma la nostra vera Patria è il regno spirituale, dove siamo realmente vivi, senza i legàmi dei sensi, senza la zavorra del corpo, senza che il tempo possa ferire il nostro viso con le rughe del suo scorrere infinito. La nostra vera Casa è il regno spirituale, Francesco... tutti i Santi di tutte le epoche e di tutte le religioni ce lo hanno sempre detto, in tutte le lingue del mondo! E il più grande maestro che sia mai esistito, il Dio Vivente, Gesù Cristo, ci ha insegnato chiaramente che la vera Salvezza è quella dell'anima, non quella del corpo.

Prima o poi, Francesco, questo corpo fisico dobbiamo lasciarlo: esso si trasformerà e tornerà a far parte degli elementi naturali. Ma il nostro spirito non morirà mai! Noi non possiamo morire nemmeno se lo desideriamo! La morte è il grande inganno, la grande illusione, la grande paura, la grande ignoranza! Ma Gesù Cristo, il Vincitore del mondo, Colui che ha sconfitto la morte, ci ha mostrato la Verità.

Se Dio vorrà prolungare la permanenza della tua adorata sorella su questa Terra, io sarò felice e questo è quello che le auguro con tutto il mio cuore. E quando Dio vorrà chiamarla a Sé, devi promettermi che tu sarai felice, che il tuo cuore sarà pieno di gioia, che la tua anima vibrerà di beatitudine e di gratitudine, poiché quel giorno la tua amata sorella sarà nell'alto dei cieli e le colombe spirituali la porteranno al cospetto di Gesù, di fronte al volto melodioso della Divina Madre, davanti al cuore di Padre Pio, di tutti i Santi e di tutte le cerchie angeliche!

Promettimi che quel giorno sarà per te una festa, Francesco... e "lascia che i morti seppelliscano i loro morti".

Ti voglio bene,

Marco

4 settembre 2018

calicejusticia

Di Erika Pais
Parole che sgorgano in gocce di Sangue e colmano il vento di Verità.

Azioni che dipingono l'orizzonte della nostra alba, ma non sigillano l'abisso dell'ignoranza.

Cos’è l'Amore senza Giustizia?

Cos’è la Giustizia senza Amore?

E tra le nuvole che spazzano via gli anni e le lacrime che avvolsero il blu profondo della redenzione continuiamo a cercare il perdono senza dolore, la felicità senza rischio e quanto è scritto lo interpretiamo secondo il nostro capriccioso modo di vivere.

E Colui che deve gridare, è lì, un altro anno ancora, un altro secolo ancora, altri mille anni ancora e noi che dobbiamo ascoltare lo guardiamo senza vedere, lo vogliamo senza accettare, lo amiamo come qualcosa di bello da adorare.

terremotoPor Claudio Rojas G.

La Santissima Vergine a Peñablanca, Villa Alemana-Cile: “I sacerdoti, figli miei, per la loro empietà e irriverenza nel celebrare i santi Misteri, per il loro amore per il denaro, per gli onori ed i piaceri, sono diventati cloache di impurità. Sì, i preti provocano la vendetta, e la vendetta pende sulle loro teste. Siano maledetti i sacerdoti e le persone consacrate a Dio che, con la loro infedeltà e la loro vita malvagia crocifiggono di nuovo mio Figlio, Vostro Signore.''

Una donna tiene in mano un cartellone di protesta durante la messa del 25 luglio nella cattedrale di Santiago. I vescovi del Cile si sono dimessi in massa dopo le rivelazioni sugli abusi sessuali e la corruzione.

eugeniosiragusa2018Di Daniel Amaral
Omaggio a Eugenio Siragusa.

Come un'aquila di fuoco, che naviga nello spazio senza tempo, come un “eterno mutante” che fu l'amato Giovanni, vivendo momenti di rose e spine assieme al maestro Gesù Cristo, votato con devozione ai disegni del padre Adonai.

“Conte di Cagliostro”, l'alchimista, cosciente di aver inciso in uno dei processi storici più importanti degli ultimi trecento anni. Nella rivoluzione francese in cui “l’aristocrazia” trovò la sua tragica fine per lasciare spazio alle nuove idee di libertà, uguaglianza e fraternità.

yogananda3 200Di Francesca Panfili
Ieri abbiamo avuto la possibilità di condividere le conoscenze della scienza spirituale cosmica con alcuni devoti di Paramhansa Yogananda, un essere che amiamo tantissimo, venuto al mondo per riportare all’occidente il messaggio di Cristo unendolo alla spiritualità e al misticismo orientale.
Da alcuni anni Marco intrattiene relazioni con alcuni discepoli di Yogananda che trent’anni fa hanno dato vita ad una comunità spirituale fiorente, immersa tra le montagne umbre a pochi chilometri dalla nostra arca. Si tratta di un contatto che ha coltivato nel tempo, iniziato grazie ad Eugenio Riganello discepolo di Yogananda e kriyaban.

Marco Marsili2018Di Marco Marsili
15 agosto 2018

Ecco il profeta, ecco il nostro Dono: con passo vacillante e invincibile avanza verso di noi a piedi nudi, con i Segni viventi che benedicono la terra e l’aria, al cospetto della Divina Madre che vivifica la sacra scultura presso la quale ci siamo disposti. Tutti possiamo vedere il prodigio che si compie, tutti possiamo osservare il Dio nell’uomo, tutti possiamo guardare l’onnipotenza del Padre Glorioso che si fa toccare, si fa piccola, si fa vicina, si fa incomprensibilmente reale e tangibile: il Regno di Dio è in mezzo a noi.

elisabettaDi Elisabetta Montevidoni

Il pomeriggio del 15 agosto, giorno in cui si celebra l’Assunzione di Maria Santissima, centinaia di fratelli riuniti nell’arca Alea Lores, disposti in semicerchio davanti alla grotta della Madonna di Fatima attendono la manifestazione del Segno vivente. Questa volta però il Calice della Comunione Cristica non chiama al capezzale, ma si alza dal letto, scende le scale sorretto dai figli ed esce con le stigmate ancora sanguinanti. I piedi scalzi e trafitti, che la Madonna baciò quando il Maestro era in croce, ora accarezzano il suolo, il prato pungente, i sassi, indicandoci Colei che da 2000 anni condivide il sacrificio della Passione.

1incognito4aDi Omar Cristaldo
ISTITUTO SOLDADO EX COMBATIENTE MANUEL MOLINAS

Proseguendo con il nostro ciclo di incontri nelle scuole, giovedì 5 luglio abbiamo visitato l’Istituto Soldado ex combatiente Manuel Molinas.

Sono arrivato alle 7 circa e mi ha accolto la direttrice Karina Zarate insieme alla professoressa Mirta Arce, la quale si rivolge agli studenti invitandoli ad accomodarsi nella sala che avrebbe ospitato l’incontro.

Dopo che tutti hanno preso posto, mi invitano ad entrare in sala. La direttrice mi dà il benvenuto e spiega il motivo dell’incontro e il contenuto dei temi da trattare. Mi prendo qualche istante per sistemare il proiettore e il computer mentre la direttrice continua nella sua introduzione e invita i ragazzi a prestare molta attenzione alle tematiche trattate, per la loro importanza e per l’impegno del relatore che era già stato da loro qualche giorno prima, anche per il fatto che lo fa gratuitamente. Iniziamo subito l’incontro e rimane con noi il professore Enrique López, con la presenza degli alunni del primo e secondo anno Scientifico e del terzo Tecnico. Nella foto sopra la Direttrice, il Professore e il relatore.

giovaniDi Daniel Amaral

Quando meno lo aspettavamo, quando meno potevamo immaginare che un’opera così grande e allo stesso tempo semplice come l’acqua chiara di una cascata che discende dalle rocce e scivola via tra le dita delle nostre mani…

Quando la desolazione bussava alla nostra porta e riempiva di ombre le nostre finestre, e una tormenta copriva il sole di mezzogiorno e credevamo fosse già notte…

Quando dicevamo che è arrivato il tempo, il tempo tanto annunciato. Quando gridavamo con rabbia: “Cristo, per favore ritorna presto… ritorna prima che ci perdiamo. Ritorna questa stessa notte…”