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Montevideo 2018 nDi Adriana Navarro

Ogni volta che Giorgio viene da noi sembra simile alle altre, ma è diversa, ha una continuità evolutiva per quanto riguarda l’Opera, ci commuove, ci fa capire sempre un po’ di più della stessa, anche se crediamo di conoscerla già abbastanza, avendo trascorso tutta o quasi tutta la nostra vita all’interno dell’Opera stessa.

Questa volta è stata molto speciale, i giovani hanno partecipato e organizzato molte attività, sia in Argentina che in Uruguay, denunciando le ingiustizie di questo sistema al quale siamo tutti sottomessi, del quale tutti, in maggiore o minore misura, siamo prigionieri.

corpusdomini1Di Flavio Ciucani

Una bambina di Liegi, Giuliana Cornillon, rimasta orfana, venne adottata ed educata da una monaca; divenuta anche lei suora, all'età di sedici anni ebbe una strana visione: una luna piena, bianca e rilucente, che aveva una macchia nera, come una scia, una cicatrice che corrompeva lo splendore lunare. La ragazza però non capì il significato di quella scena. Dopo qualche anno, mentre pregava, cadde in una estasi profonda. Le apparve Gesù e le rivelò che quella macchia rappresentava i cristiani che non consideravano più la “Comunione”  un momento centrale della predicazione di Gesù, ma un rito vuoto, senza più valore. La giovane suora scrisse ad un umile prete,  Jacques Pantaléon, figlio di un calzolaio, il quale prese in considerazione le apprensioni di suor Giuliana e diede credito alla sua visione e ne parlò con il  vescovo di Liegi. Nella città e nella diocesi di Liegi si istituì, poco dopo, una nuova festa per ricordare  a tutti che Gesù aveva donato il suo corpo e il suo sangue per l'umanità: venne chiamata festa del Corpus Domini.

giorgioeraul200Il mio amico avvocato Raúl Blázquez, missionario nella zona delle Ande dove si è occupato di bambini in difficoltà e sofferenti, e anche opinionista per quanto riguarda la missione spirituale che noi svolgiamo da tanti anni, è stato intervistato ieri 31 maggio per il programma LQH de Radio Libertad, Villa Dolores (Argentina)
In fede
G. B.
Per ascoltare l’intervista:
https://www.4shared.com/mp3/i7bBfd9Rgm/LQH_FM_Libertad_-_31_de_Mayo_d.html

 

merenderohijosdelsol200Di Omar Cristaldo
L’Associazione Culturale Del Cielo a la Tierra continua a portare avanti la sua attività di visita alle famiglie che frequentavano il nostro merendero. Questa volta siamo andati alla città di Lambare, in uno dei quartieri denominato Lujan de Cateura, zona vicina a dove viene depositata la spazzatura della città.
Domenica 20 maggio 2018 siamo andati dalla signora Liliana López e da Luis Sánchez per fare merenda insieme alla loro famiglia e portare loro un kit di medicinali. Abbiamo dovuto attraversare villaggi le cui strade sono quasi impraticabili per i veicoli, ma siamo riusciti ad arrivare.

Di Claudio Rojas G.

Come corollario della visita di Papa Francesco in Cile lo scorso gennaio, si sono elevate molte voci di vittime e familiari di vittime della pedofilia, principalmente per quanto riguarda il discusso caso Karadima, uno dei più emblematici e che ha visto coinvolto anche il Vescovo Barros - il quale ha accompagnato il Papa durante la sua permanenza in Cile - provocando la reazione della gente; voci che hanno raggiunto il Papa il quale ha ordinato un’indagine approfondita sulla questione.

Finalmente, a giudicare dal documento allegato alla presente, sarà fatta giustizia contro questi vescovi corrotti figli di Belial e sconosciuti da Cristo (Marco 4:22. Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce), (Marco 9,42. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare). Gli stessi che sentendosi condannati dal messaggio dato dalla Madonna a Peñablanca bandirono e screditarono l’apparizione come falsa, avallando ogni persecuzione che ne seguì; gli stessi che chiesero al sacerdote Miguel Contardo di rinnegare la Madonna, gli stessi che gli proibirono di celebrare l’eucaristia.

Ricordiamo quanto detto dalla santissima Vergine a Peñablanca, Villa Alemana, Cile (Apparizione mariana 1983-1988), che coincide con quanto detto alla Salette nel 1846 (riconosciuta dalla Chiesa):

“I Sacerdoti, ministri di mio Figlio, per la loro empietà nella celebrazione dei Santi Misteri, per il loro amore al denaro, all'onore e al piacere, sono diventati delle cloache d'impurità. Si, gridano vendetta e la vendetta pende sulle loro teste... Maledizione ai Sacerdoti e alle persone consacrate a Dio che con la loro vita malvagia e la loro infedeltà crocifiggono ancora Mio Figlio, Vostro Signore."  

Anche la caduta o purificazione di questa piccola Babilonia rientra senza alcun dubbio nell’adempimento della profezia di Fatima.

È tutto molto chiaro…

Claudio Rojas
21.05.2018

Anesso documento.

Esclusivo: Documento riservato del Papa ai vescovi rivela le pecche che sono emerse nella Chiesa cilena.

Il testo consegnato a Roma martedì contiene forti critiche riguardo all’operato della Chiesa cilena di fronte alle denunce degli abusi. Il Pontefice parla di “fatti delittuosi”, “scandalo” e di “andare oltre” la semplice rimozione delle persone per risolvere la crisi.

20:59 ore, giovedì 17 maggio 2018

Lo scorso 15 maggio 34 vescovi cileni hanno viaggiato a Roma per la loro prima riunione con Papa Francesco, che li ha convocati a seguito della relazione ricevuta dall’arcivescovo di Malta Charles Scicluna, che era stato in Cile a febbraio per raccogliere informazioni sulle accuse di insabbiamento contro il vescovo di Osorno, Juan Barros. Tutto ciò nell’ambito del caso Karadima.

In questo primo appuntamento le autorità della Chiesa cilena non solo hanno ascoltato il Papa ma hanno anche ricevuto in mano un documento da lui redatto – e che i prelati dovevano leggere – in cui vengono analizzati gli abusi commessi da alcuni sacerdoti e la mancanza di intervento da parte di chi doveva impedirli e punirli.

T13 ha avuto accesso esclusivo a questo testo riservato che Francesco ha dato ai vescovi cileni sollecitando loro di riflettere durante la loro permanenza in Vaticano.

Il documento inizia con una diagnosi sulla situazione della Chiesa cilena: c’è una “piaga aperta, dolorosa” e fino ad oggi “è stata trattata con una medicina che, invece di curare, sembra aver ampliato la macchia e il dolore”.

“Duole constatare che in questo ultimo periodo della storia della Chiesa cilena l’ispirazione profetica ha perso forza per lasciare il posto a quella che potremmo definire una trasformazione nel suo centro”, dichiara e aggiunge che la Chiesa cilena “si è ripiegata su se stessa in maniera tale che le conseguenze di tutto questo processo raggiunsero un prezzo assai elevato: il suo peccato è diventato il centro dell’attenzione. La dolorosa e vergognosa constatazione degli abusi sessuali verso i minori, di abusi di potere e di coscienza da parte di ministri della Chiesa, così come la forma con cui queste situazioni sono state affrontate pone in evidenza questo ‘cambio di centro ecclesiale’”.

E aggiunge “È sintomatico notare nell’informativa presentata dalla ‘Missione speciale’ che tutti i testimoni, compresi i membri del Consiglio Nazionale per la Prevenzione degli Abusi sui Minori e di Accompagnamento alle Vittime abbiano segnalato l’insufficiente attenzione pastorale offerta fino ad oggi a tutti coloro che si sono visti coinvolti in un modo o nell’altro in una causa canonica di delicta graviora”.

Oltre ad evidenziare le critiche, il Papa suggerisce come dare soluzione alla crisi in cui è immersa la Chiesa cilena: “È urgente trovare un approccio e cercare di riparare nel breve, medio e lungo periodo questo scandalo per ristabilire la giustizia e la comunione”.

“I problemi che oggi si vivono nella comunità ecclesiale non si risolvono solo affrontando i casi concreti e limitandosi alla rimozione di alcune persone; questo – lo dico chiaramente – bisogna farlo, ma non è sufficiente, bisogna andare oltre. Sarebbe irresponsabile da parte nostra non approfondire nel cercare di trovare le radici e le strutture che hanno permesso che questi fatti concreti continuassero ad accadere e si perpetuassero”.

Dice anche che: “Confessare il peccato è necessario, porre rimedio è urgente, conoscere le radici dello stesso è saggezza per il presente-futuro. Anzi, pensare che la sola rimozione delle persone sarebbe sufficiente a sanare un corpo è una falsità. Non c’è dubbio che aiuterebbe e bisogna farlo, ma ripeto, non è sufficiente”.

La lettera parla anche di falsi messianismi e di elitarismi che pervertono la Chiesa. “Mai un individuo o un gruppo illuminato può pretendere di essere la totalità del Popolo di Dio e ancor meno credere di essere la voce autentica della sua interpretazione. In questo senso bisogna stare attenti alla "psicologia da élite" che può insinuarsi nella nostra maniera di abbordare le questioni.

Aggiunge che: “questa psicologia elitaria finisce per generare dinamiche di divisione, separazione, circoli chiusi che portano a spiritualità narcisistiche e autoritarie, in cui, invece di evangelizzare, l’importante è sentirsi speciali, diversi dagli altri, mettendo così in evidenza che né Gesù Cristo né gli altri interessano veramente. Messianismo, elitarismo e clericalismo sono tutti sinonimi di perversione nell'essere ecclesiale”.

Le conclusioni del rapporto Scicluna

A pagina 9, troviamo a piè di pagina uno dei passaggi più rilevanti del documento. Il Papa aggiunge alcuni punti conclusivi alla relazione realizzata da Scicluna e dal sacerdote spagnolo Jordi Bertomeu: “I miei inviati hanno potuto confermare che alcuni religiosi espulsi dal loro ordine a causa dell’immoralità della loro condotta e che poi dopo aver minimizzato la gravità assoluta dei loro gesti delittuosi attribuendoli a semplice debolezza o mancanza morale, sarebbero stati accolti in altre diocesi e poi, in modo più che imprudente, sarebbero stati loro affidati incarichi diocesani o parrocchiali che implicavano un contatto diretto o quotidiano con minori”.

E aggiunge: “Le indagini dimostrano che esistono gravi difetti nel modo di gestire i casi di delicta graviora che confermano alcuni dati preoccupanti che cominciarono a emergere in alcuni dicasteri della Curia romana. Specialmente nel modo di ricevere le denunce o le notitiae criminis, che in non pochi casi sono state qualificate molto superficialmente come inverosimili, e che erano gravi indizi di un delitto reale”.

Francesco ha inoltre aggiunto che “si è constatata anche l’esistenza di presunti reati oggetti di indagini fatte con ritardo o mai avviate, con conseguente scandalo per i denuncianti e per tutti quelli che conoscevano le presunte vittime, famiglie, amici, comunità parrocchiali. In altri casi, si è constatata l’esistenza di gravissime negligenze nella protezione dei bambini e delle bambine vulnerabili, da parte dei vescovi e dei superiori religiosi, che hanno una responsabilità speciale nel compito di proteggere il popolo di Dio”.

Il Papa dice di sentire “vergogna” per le dichiarazioni che “certificano pressioni esercitate sopra coloro che dovevano portare avanti l’istruzione dei processi penali, e la distruzione di documenti compromettenti da parte degli incaricati degli archivi ecclesiastici, mettendo in evidenza così un’assoluta mancanza di rispetto per il procedimento canonico, pratiche riprovevoli che dovranno essere evitate nel futuro”.

“Nella stessa linea e a conferma che il problema non appartiene a un solo gruppo di persone, nel caso di molti abusatori sono stati rilevati gravi problemi già nella loro fase di formazione nel seminario o nel noviziato. Infatti, negli atti della ‘Missione speciale’ si registrano gravi accuse contro alcuni vescovi o superiori che avrebbero affidato queste istituzioni educative a sacerdoti sospettati di omosessualità attiva”, ha concluso.

Questo giovedì si è tenuta l’ultima delle quattro riunioni tra i vescovi cileni e Papa Francesco a Roma. A conclusione degli incontri il Papa ha pubblicato una lettera dove ha ringraziato la “piena disponibilità” che ciascuno ha manifestato per aderire e collaborare a tutti quei cambiamenti e decisioni che dovranno essere prese nella breve, media e lunga prospettiva”, decisioni “necessarie per ristabilire la giustizia e la comunione ecclesiale”. Riguardo al contenuto degli incontri “abbiamo approfondito sulla gravità dei casi, così come sulle tragiche conseguenze che hanno avuto specialmente per le vittime”.

Nota: È possibile scaricare il documento completo della lettera del Papa ai vescovi cileni a questo link:

http://www.t13.cl/noticia/nacional/exclusivo-documento-reservado-del-papa-obispos-revela-fallas-descubrio-iglesia-chilena

Per quanto riguarda la crisi che vive la chiesa cattolica in Cile, Berríos sostiene che “ci dimentichiamo dei più bisognosi, relegati a oggetto di campagne di carità, quando loro sono i privilegiati, sono loro la chiesa cattolica, ma c’è stata una psicologia di élite che vede i preti padroni della verità, i vescovi padroni dei padroni della verità, disprezziamo le suore, le donne e ci allontaniamo dai poveri”.

http://www.gamba.cl/2018/05/la-iglesia-en-el-suelo-ahora-destapan-una-nueva-red-de-pedofilia-en-rancagua/

simbolo savoginRiceviamo e pubblichiamo questo comunicato dai nostri amici. Un esempio di economia della solidarietà.
La Redazione
16 maggio 2018

GST© Virtual Bank
GIANGIACOMO SAVOGIN TRUST© Virtual Bank
COMUNICATO STAMPA

Penisola Italia, 13 maggio 2018. I fondatori Giangiacomo Savogin e Jessica Pezzetta Savogin comunicano l'inizio dell'attività dell'Organismo Monetario Extraterritoriale con natura giuridica di fondazione bancaria della GST© Virtual Bank (GIANGIACOMO SAVOGIN TRUST© Virtual Bank)in seguito al deposito dello Statuto dello stesso presso l'Agenzia delle Entrate di Gorizia con relativa assegnazione del codice fiscale in data 9 maggio 2018 e alla registrazione dell'Amendment presso UCC (Uniform Commercial Code) Washington State Department of Licensing in data 12 maggio 2018 con file number 2018132-2221-8.

merendero2018 1Di Omar Cristaldo

L’Associazione Culturale Del Cielo a la Tierra ha preso la decisione di non dedicarsi più solamente alle attività circoscritte all’interno del nostro locale, ma di uscire all’esterno per andare a trovare tutte quelle persone o famiglie che frequentavano il merendero, ma adesso non vengono più a causa del divieto di lavorare come lavavetri delle macchine per le strade. A ciò si aggiunge l’impossibilità di salire sugli autobus, perché adesso c’è una nuova flotta moderna di autobus con aria condizionata, per cui solo i più grandi o adulti possono salire a vendere le loro cose nei pochi vecchi autobus che ancora transitano lungo l’Avenida Eusebio Ayala. Nei nuovi non è più permesso loro di salire per vendere i loro dolciumi, ecc.

clauceci5Di M.Cecilia Bartholin - Claudio Rojas G.

Abbiamo vissuto una impareggiabile giornata di fratellanza negli studi di TV8, cercando di rinnovare lo studio per dargli un aspetto che si addica alla lotta che svolgiamo attraverso questo mezzo di comunicazione contro lo spietato sistema neoliberale che governa il nostro paese e la maggior parte del mondo.

Ci siamo auto-convocati per dipingere un murales in un canale comunitario senza mezzi, che va avanti solo grazie alla volontà dei suoi membri di lottare per la verità, la giustizia e la libertà.

Di Saro Pavoneninio
Una storia nei giorni scorsi ci ha spezzato il cuore per la sua drammaticità e per il suo incredibile epilogo: quella del bimbo inglese Alfie. Ho desiderato darle attenzione in questa sede incollando un sintetico ma esaustivo articolo di un giovane fraterno amico, Daniele Manca, sardo, istruttore di arti marziali nonché ricercatore di tematiche riconducibili ad una spiritualità seria e autentica.

jacopoDi Jacopo Bonfili
“Chi mai sono costoro che volan come una nuvola, come colombi verso il loro colombario”
Isaia 60,8
33 Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il re dei Giudei?»
36 Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù»
37 Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce»
Giovanni 18, 33-37

Tomas CaravaggioDi Sandra de Marco
Non sarebbe certo un gran problema credere in Dio se, una volta ritornato al Padre, fosse rimasto nell’alto del Suo Eremo a godersi la Creazione. Invece, come doveva finire, lo sappiamo tutti, e anche troppo bene. Gesù di Nazareth, il Risorto, ha mantenuto la Promessa e duemila anni dopo ha bussato alle porte delle nostre vite; Egli è qui: con i Segni della Sua Passione,  e con numerosi segni che manifesta in Cielo e in Terra, è venuto a risvegliare il tommaso giovanneo, l’incredulo credente che vive in tutti noi.

P pioDi Jean Georges Almendras

Circa duecento persone si sono date appuntamento in una terra segnata dal Cielo, nel Dipartimento di Artigas, nella regione nord dell’Uruguay, per trascorrere una giornata – quella del 13 aprile 2018 - in cui la fede in Dio è stata una delle maggiori espressioni della spiritualità umana, attorno a dei segni tangibili della presenza del Padre sulla Terra. Segni di madre natura che da anni,  progressivamente, si sono manifestati in questo punto della nostra America latina, in questa area del pianeta. Segni che ci parlano di Cristo e  segni che comportano indubbiamente un impegno per l’umanità.

gloriaDi Fabian Ranieri

Grande Amato Maestro che porti nel tuo corpo il flagello di un “Giusto”, manca ormai poco per il grande “giorno”, i minuti si accorciano, i tempi sono questi, i segni marcano il tempo; il tempo in cui alcune volte ti hanno contestato, ti hanno trattato da pazzo, persino da catastrofista, ma tu continui ad andare avanti perché hai trovato alcuni Fratelli, alcuni amici che ti aiutano a gridare insieme che la Gloria di Dio sta per manifestarsi ed è già molto vicina, la percepisco come il profumo di una rosa, la sento sempre più  forte nel mio cuore.
Gloria al Maestro dei Maestri che sta per arrivare con la Sua potenza e Gloria.
Gloria al Padre che ci da questa nuova opportunità di trovare i miei fratelli uniti nell’avanguardia fino al ritorno.

sixtina2Di P.G. Caria

Negli ultimi giorni le notizie provenienti dallo scacchiere geopolitico internazionale, con l'attacco alla Siria attuato dalla coalizione franco-anglo-americana, ha tenuto il mondo con il fiato sospeso a causa del pericolo di una incontrollabile espansione del conflitto a livello internazionale, con il rischio dello scoppio della terza guerra mondiale tra le grandi potenze occidentali e orientali. L'America e i suoi alleati, Europa e Israele, in primis e la Russia con i suoi alleati, Cina e Iran, hanno dichiaratamente manifestato posizioni diametralmente opposte rispetto al governo di Bashar Al Assad e queste divergenze si acuiscono sempre di più, aggravate dalla sconfitta dell'ISIS, finanziata ed equipaggiata dalla NATO, grazie al provvidenziale aiuto che l'esercito siriano ha avuto dalla Russia, dall'Iran e dagli Hezbollah libanesi.