Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

clauceci5Di M.Cecilia Bartholin - Claudio Rojas G.

Abbiamo vissuto una impareggiabile giornata di fratellanza negli studi di TV8, cercando di rinnovare lo studio per dargli un aspetto che si addica alla lotta che svolgiamo attraverso questo mezzo di comunicazione contro lo spietato sistema neoliberale che governa il nostro paese e la maggior parte del mondo.

Ci siamo auto-convocati per dipingere un murales in un canale comunitario senza mezzi, che va avanti solo grazie alla volontà dei suoi membri di lottare per la verità, la giustizia e la libertà.

clauceci1

Tutti hanno dato il loro apporto, alcuni di più ed altri meno, ognuno a secondo delle proprie capacità e senza alcun tipo di pressione; ma al contrario, con uno spirito di comprensione/solidarietà e aiuto reciproco verso quelli con meno possibilità di contribuire. Siamo stati insieme quasi tutto il giorno e il murales che siamo riusciti a completare è opera di tutti, ma non è questa la cosa importante, quello che più ci ha colpito e che quei compagni o fratelli che si dicono atei, che si definiscono o credono di essere comunisti, che si dicono o credono di essere di estrema sinistra, in realtà non lo sono, ma è la loro tremenda sete di giustizia e di verità a spingerli  a distanziarsi dal sistema nefasto che abbiamo. Ognuno di loro si preoccupa sempre dell'altro, hanno un gran spirito di servizio verso il prossimo, si abbracciano e si riconoscono come fratelli nella lotta e questo rende loro veri fratelli. Credo, senza paura di sbagliarmi, che siano disposti a dare la vita per l'amico compagno di lotta.

clauceci4Alla fine della giornata tutti hanno commentato quanto  era stato gratificante e bello fare insieme questo progetto, perché ci ha reso più fratelli… Loro dicono di non credere in Dio o in Cristo; ma, senza alcun dubbio, Cristo crede in loro, perché loro sono i suoi giusti, quelli che Lui ha inviato in questo tempo finale. Dicono di non credere in Cristo perché Lui non è presente nella loro mente ma, a giudicare i frutti, Lo hanno intriso nel loro sangue, nelle loro vene e nel loro cuore - come ci ha insegnato Giorgio - per i valori che possiedono e perseguono… Tutti loro ci hanno dato una grande lezione di fratellanza, di solidarietà, di generosità, di dedizione verso la causa, che noi abbiamo apprezzato moltissimo.

M. Cecilia Bartholin
Claudio Rojas G.
05.05.2018