Parole di profonda saggezza spirituale elargite ancora una volta da un testimone senza tempo, un testimone della Verità: Giorgio Bongiovanni.
Vi invito a leggere questa bellissima cronaca redatta da una dolce perla dell'Amore di Dio, pura espressione della Santissima Madre Celeste Miriam, la nostra amata sorella Valeria Di Blasi.
Noi diminuiamo e loro crescono. questo è il segno più grande della nostra missione perché i valori del Cristo possano crescere, vivere e rinascere sulle gambe di altri uomini. In attesa del Suo ritorno per un nuovo cielo e una nuova terra.
Vostra per cristo
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
14 aprile 2011
Lui ci sarà sempre
Belpasso – Manca poco all’una. Con Angelo e Giorgino siamo seduti ad un tavolo a mangiare qualcosa, quando il mio telefono inizia a squillare. È Lorenzo che ci avverte che Giorgio ha appena sanguinato. Qualche minuto dopo ricevo un sms da Giorgio.
SONIA ALEA E GIORGIO BONGIOVANNI
LEGGETE E MEDITATE.
PER VINCERE DOMANI E IMPARARE OGGI. NELLA GLORIA E PER LA GLORIA DI CRISTO.
PACE.
DAL CIELO ALLA TERRA
Palermo (Italia)
31 gennaio 2011
Fratelli e amici amati sappiamo quanto siano difficili i giorni che ci conducono verso la fine di questa era materialista, egoista, folle e violenta. Ognuno di noi conosce bene la propria croce da portare sulle spalle, nessuno ne è esente, e Dio ne è testimone. La croce è tutto ciò che ci procura sofferenza, a volte causata da noi stessi per il nostro egoismo, a volte invece per la scelta di seguire quella via stretta indicataci dal Figlio dell'uomo che era anche il Figlio di Dio.
Nella bibbia si parla di Babilonia la grande, la "meretrice", la "prostituta"... a cosa si riferisce?
Al Vaticano, si riferisce al Vaticano e alla sua caduta.
Dal programma “Una voz en el desierto”, AM 830 Capital Federal, volevo domandarti se potresti riassumere brevemente qual'è la realizzazione dell'ultima fase della tua missione ...
Gesù quando mi dette la missione mi delineò un territorio tra Italia, Spagna, Portogallo, Francia, America Latina, Svizzera, Russia, Africa, Europa dell'Est, Australia, Stati Uniti, ora il Cielo ha delimitato in questo tempo la mia opera tra l'Italia e l'America Latina. Tuttavia questo non significa che se mi dovesse invitare il Presidente Russo o la televisione russa a dare un messaggio attraverso le sue emittenti o se venissi invitato all'ONU non ci andrei, certo che ci andrei, significherebbe che il Cielo desidera che io parli a tutto il mondo, ma sarebbe un evento unico nel senso che non è in programma che io mi occupi con la mia presenza fisica di quegli stati. La mia presenza costante, semestrale o annuale in America Latina è un ordine del Cielo. I tre compiti che Gesù mi ha affidato sono i seguenti in ordine di importanza: annunciare la seconda Venuta di Cristo, aiutare i bambini che soffrono e denunciare l'anticristo, ma se dovessero verificarsi gravissimi eventi, catastrofi, crisi mondiali ecc., e se il Cielo dovesse ordinarmi di scegliere uno di questi tre compiti per motivi di emergenza sceglierei l'annuncio della Seconda Venuta di Cristo fino al momento in cui ritornerà.
Il Cielo non è una setta e dà l'opportunità grazie a persone come voi che avete la possibilità di comunicare attraverso radio e televisioni di parlare a tutto il mondo. Il Cielo sa bene come arrivare alle persone che devono essere risvegliate.
Sono Alicia del programma “Los signos de este tiempo”, Giorgio, rispetto all'America Latina, alcuni giorni fa tu ci hai mostrato un segno molto significativo dell'apparizione del volto di Cristo flagellato in un albero in Montevideo, sappiamo che l'America latina ha un ruolo o un obiettivo speciale in questi tempi e la mia domanda è indirizzata a che cosa significa, oltre che per la tua missione, in particolare, questo segno.
Io credo che l'apparizione del volto del Cristo in un albero di Montevideo che si trova nella punta del Sud-America significa che Lui è presente da Tijuana che è l'ultima città del Messico alla frontiera con El Paso degli Stati Uniti, fino ad Ushuaia che tocca l'Antartide cioè in tutta l'America Latina. Le prime comunità della Nuova Era nasceranno qui. Anche in Europa si creeranno queste comunità, ma la spinta, l'inizio, la coordinazione verrà da qui, dalla Galilea dei Gentili, l'Italia sarà come una madrina di questo territorio. Ovviamente in tutti i continenti del mondo nasceranno comunità della Nuova Era ma la coordinazione verrà dai popoli latini. Io credo, ma questo non prendetelo come certezza assoluta, che Cristo si manifesterà proprio nelle terre dei popoli latini.
Giorgio, di nuovo Carolina per il programma “Generación Positiva”. Sappiamo che il pianeta si trova in una situazione critica, che ripercussione ha questo nell'universo?
Nessuna fino a che il Cielo, gli extraterrestri, controllino l'attività nefasta della scienza senza coscienza messa in atto dai terrestri. Avrebbe invece conseguenze gravissime se esplodesse una terza guerra mondiale di natura nucleare dove fossero inclusi più di due paesi, questo potrebbe causare una radiazione cosmica che nuocerebbe gli altri pianeti ed il sistema solare in generale. Ecco perché Loro non permetteranno lo scatenarsi di una guerra nucleare tra più di due paesi. Se quindi dovesse esplodere una guerra nucleare tra Israele ed Iran non aspettiamoci l'intervento extraterrestre perché non ci sarà ma nel momento in cui dovessero entrare nel conflitto Stati Uniti, Russia o Cina, le astronavi scenderebbero sulla terra e neutralizzerebbero il conflitto.
Vi ricordo che in 8 minuti del nostro tempo la scienza extraterrestre paralizzerebbe completamente tutte le attività tecnologiche, scientifiche e psichiche con un arma che ha il potere di controllare la struttura molecolare coesile della materia organica ed inorganica. Un apparato tecnologico che attraverso raggi di luce, laser, trasformano la materia, quindi armi, carri armati, missili, navi ecc., in sostanza inorganica. Utilizzeranno l'antimateria per neutralizzare la follia dell'uomo.
Giorgio adesso che parli dell'antimateria, abbiamo informazioni che qui nella Terra stanno sperimentando un disgregatore di particelle indirizzato alla formazione di antimateria cosa ne pensi?
Questa scoperta è nefasta per l'uomo perché non è in grado di controllare la forza potente e devastante che possiede l'energia dell'antimateria in grado di annientare il sistema solare se utilizzata negativamente. Ma gli extraterrestri hanno tutto sotto controllo e non permetteranno all'uomo di proseguire nella realizzazione di scoperte che solamente l'essere dotato di seria coscienza sarebbe in grado di utilizzare. Per me già è tanto che gli hanno permesso di realizzare la bomba atomica.
La mano dell'uomo ha cambiato troppo la biosfera del pianeta, siamo ancora in tempo per frenare la situazione o siamo arrivati ad un punto di non ritorno?
Oramai siamo sul punto di non ritorno ma loro premierebbero la nostra buona volontà se tutte le nazioni si riunissero per dire finalmente basta allo scempio creato fino ad ora, e iniziassero seriamente a cercare di ripulire il pianeta, di dare fine a tutte le guerre, di dare da mangiare a tutta l'umanità. In una situazione simile davanti ad una presa di coscienza ufficiale gli extraterrestri si presenterebbero e ci offrirebbero la loro scienza per aiutarci. Ma fino a quando ci saranno menzogne ed inganni come questo G8 appena concluso non potranno fare niente per noi.
Giorgio sono di nuovo Mirta di “Una voz en el desierto”, volevo chiederti in riferimento agli animali che stanno morendo nella faglia del Golfo del Messico a causa dello spargimento del petrolio ... prima commentavi che tutto il mare si inquinerà. Cosa succederà con gli esseri vivi che vivono nel mare?
Moriranno quasi tutti o forse tutti. Ma in questo momento c'è un arca posizionata sopra l'Europa, un satellite di Giove creato dagli extraterrestri all'interno del quale stanno proliferando tutti gli animali del nostro Pianeta e tutti i semi che saranno riportati sulla terra dopo che questa sarà purificata. Coloro che rimarranno qui saranno parte del sacrificio e si reincarneranno successivamente nella nuova era. Nella parte finale gli extraterrestri hanno previsto un piano di evacuazione di alcuni uomini, di tutti i bambini e di altre specie animali.
Parlando di sofferenza hai nominato ieri due tipi differenti di sofferenza potresti approfondire questo concetto?
Il tema della “sofferenza karmica” e della “sofferenza cristica” è stato il tema principale della conferenza di ieri. La “sofferenza karmica” è una purificazione che lo spirito sceglie per scontare errori gravi fatti in una delle proprie incarnazioni e per apprendere il valore non ancora realizzato. Lo spirito decide quindi di incarnarsi e di soffrire fisicamente e spiritualmente, sceglie la propria famiglia e il percorso a grandi linee che dovrà affrontare in quella incarnazione. La “sofferenza cristica” invece è una sofferenza che l'essere incarnato sceglie di vivere per amore dei propri fratelli. È un essere che viene da una dimensione superiore, un angelo che offre ai suoi fratelli la redenzione. Noi abbiamo avuto nella nostra opera questo tipo di angeli, per esempio Liliana, la moglie di Juan Alberto, era uno di questi come altri nostri fratelli che ci hanno lasciato e che erano venuti su questo mondo per missione. Ci sono angeli che si incarnano, soffrono ed amano, consolano e ci ricordano quanto sia importante amarci. Una persona che soffre, che è malata, come può dire vi amo? Grazie a Dio che mi da questa sofferenza? Solamente un angelo! Come anche un'altra sorella dell'Italia, Lores, la moglie di Antonio, dell'arca di Pordenone, è un'altra sorella che ha offerto la sua vita, una sofferenza rapida, istantanea, ma che ha traumatizzato tutti noi. Io sono stato accanto a lei per 48 ore nell'ospedale dove lei si trovava in coma profondo. Una sofferenza che ha unito, ha fortificato l'arca con un amore immenso. Questi sono angeli, non era un karma. Il karma è nostro, noi abbiamo karma, loro ci aiutano.
Le dolci note di un pianoforte riecheggiano improvvisamente nella sala, poche dolci note che ci fanno rabbrividire ... “È una loro risposta” dice Giorgio.
Nel nostro paese, negli ultimi giorni, è in corso una lunga discussione tra i nostri politici che riguarda la legalizzazione o meno del matrimonio tra persone dello stesso sesso, mi piacerebbe sapere la tua opinione al riguardo.
Io non ho niente contro l'omosessualità maschile o femminile, rispetto il sentimento di queste persone ma non condivido l'esibizionismo o l'ostentamento della propria identità. Amo invece coloro che vivono la loro natura con discrezione, nel rispetto degli altri. Io ho amici omosessuali che fanno seriamente la lotta contro la mafia e li rispetto tantissimo. Non sono d'accordo, invece, ma è la mia opinione e non li giudico per questo, sul matrimonio tra omosessuali. Non sono d'accordo che lo Stato stabilisca una regolarizzazione della loro unione matrimoniale, che riconosca l'unione di due uomini o due donne che possano avere dei bambini da crescere, non lo condivido perché sono molto ortodosso con il vangelo che in questo caso dice: l'uomo faccia l'uomo e la donna faccia la donna. Ma siccome il Cristo tollera mi sembra corretto accettare alcuni di questi casi ma non approverei assolutamente una legge che lo regolarizzasse facendolo divenire normale. Crescere un bambino è una cosa molto seria, una responsabilità molto grande. Anche se hanno ragione alcune volte quando dicono: -Noi li curiamo e li amiamo a volte più delle coppie cosiddette normali che li picchiano e li torturano-, ma le eccezioni non possono trasformarsi in regola, la regola è che il bambino deve avere un padre uomo e una madre donna altrimenti non capisce niente e la società si trasformerebbe in una società ancora più barbarica di quanto già non lo sia. D'altronde nel mio paese, parlo dell'Italia, non vi è nessuna proibizione sul fatto che due persone di qualsiasi sesso possano vivere insieme, comprare proprietà insieme, amarsi, baciarsi davanti a tutti. Mi unisco invece alle battaglie in difesa dei loro diritti perché non vengano discriminati.
Un'amica ha sentito la notizia che dopo il 13 di agosto ci sarà un forte movimento sismico in Argentina.
Ho ricevuto l'informazione da questi Esseri che nessuna nazione sarà risparmiata, nessuna sarà esente da catastrofi, neanche l'Argentina, ma neanche l'Himalaya che sta a 8.000 metri, dovete prepararvi a questo, non so se saranno sismi... io credo che ci saranno altre cose in Argentina... inondazioni dell'oceano ... Buenos Aires sarà allagata ma questo lo disse già il vostro profeta Paravicini prima di me.
Che cosa significa precisamente che Gesù Cristo col suo sacrificio cancella i peccati degli uomini e questo che cosa comporta?
Significa che Lui ci offre la chiave per superare il karma con una sola incarnazione. Se tu vuoi uscire dal ciclo delle reincarnazioni per karma ed evolverti superando la terza dimensione ed arrivando nella quarta è sufficiente scegliere una causa giusta e dare la vita per questa, sarai martirizzato ma sarai salvo ed arriverai alla quarta dimensione. Quindi superi immediatamente la tua dimensione ed aiuti gli altri a superarla. Con la legge dell'amore tu superi la legge del karma. Questo solamente il Cristo ha potuto insegnarcelo per ordine di Suo Padre che è Colui che ci ama perché ci ha creati. È un'offerta, un’offerta che possiamo rifiutare o accettare. È questo il motivo per cui il Cristo è il più grande di tutti, è il Maestro dei Maestri ed è Lui che dobbiamo ringraziare eternamente. Eternamente, per tutta la nostra evoluzione, fino a tutti gli angoli dell'Universo, perché questa offerta Lui non l'ha fatta solo qui sulla Terra ma anche in altri luoghi dove regnava l'odio. Il sacrificio per gli altri si chiama Amore Incondizionato ed è l'amore più grande di tutti gli amori. Non c'è amore più grande, dice il Cristo nel Vangelo, che dare la tua vita per i tuoi amici. Il Cristo ci vuole dire quindi che l'amore della Madre che dà la vita per un figlio può essere superato dall'uomo che dà la vita per i suoi amici. Questo è l'Amore più grande ed il Cristo essendo perfetto ed essendo Amore Infinito non solamente ci ha lasciato questo insegnamento ma Lui stesso l'ha voluto dimostrare prendendo vita all'interno del corpo umano del figlio dell'Uomo Gesù e dando la vita per coloro che lo avevano amato e seguito provando un dolore immenso per un Essere di tale elevazione incarnata in un corpo fisico. Lui era il Cristo, il Logos Solare.
Chi sono i 144 mila?
I 144 mila di cui parla Gesù nel Vangelo sono sulla Terra e sono i genitori, i patriarchi di tutti gli esseri buoni e giusti che vivono sul pianeta, coloro che lasciarono il seme 2000 anni fa, coloro che scesero con Cristo e che nacquero in varie parti del mondo. Molti nacquero in Israele con Lui ed altri in altri luoghi che Lui visitò durante i suoi viaggi dai 12 ai 30 anni. I 144 mila non sono di questo mondo ma sono Esseri che vengono da altri lidi dell'universo. Dopo che il Cristo ritornò al Cielo questi esseri proliferarono sulla Terra, reincarnandosi continuamente e inseminando molte donne dalle quali sono nati i figli della Luce. Fu così che i 144 mila si moltiplicarono in alcuni milioni di persone che possiedono la stessa genetica solare. I 144 mila patriarchi oggi stanno preparando la venuta di Cristo, non tutti hanno la stessa missione ma tutti lavorano per il Cristo. Io sono uno di loro ma posso perdere la mia elezione se accetto la tentazione del demonio. Ciò a cui il demonio mira è quello di farli perdere perché sono loro che hanno il potere di trascinare l'uomo verso i valori della Nuova Era. Loro come ho detto vengono da altre dimensioni e da altri mondi, alcuni sono incarnati in questo momento sulla terra e altri si trovano nelle astronavi e sono i “pretoriani” del Cristo cioè l'armata del Re. Alcuni in questo tempo saranno martirizzati ... due di loro sono Enoch ed Elia ... ma il Padre, essendo padrone della Legge, essendo padrone della profezia, essendo il padrone di tutto può modificare come vuole, quando vuole ... e con questo chiudo questa riunione lasciando un consiglio a voi e a tutti coloro che ci ascoltano: non sfidate mai la volontà di Dio malgrado a volte possiamo non capirla e ci viene difficile accettarla ma rispettiamola ed obbediamo perché a volte Dio, il nostro Padre Adonay, conosce strade misteriose che ci conducono verso la salvezza, verso la redenzione. Un abbraccio a tutti. Grazie e che Dio vi benedica.
Termina così la bellissima e intensa conferenza stampa che si trasforma in una vera e propria lezione spirituale. È l'ultimo appuntamento previsto nella città di Buenos Aires. Ripieni di grazia divina salutiamo i nostri fratelli con i quali ci diamo appuntamento per il prossimo incontro che si terrà nella città di Rosario.
Giorgio, sebbene stanco, si accinge a mettersi in macchina insieme a Juan Alberto, Alejandra, Carmen, Antonio, ai fratelli di Campana e ad alcuni fratelli di Rosario. Destinazione Las Parejas.
Facciamo tappa per la cena nella cittadina di Campana dove risiedono i nostri carissimi fratelli Paola e Agustin, ed è in questa occasione che, in presenza degli altri fratelli della città, Giorgio apre ufficialmente l'arca di Campana. La grande gioia è evidente sui volti dei nostri fratelli che con i loro sorrisi ringraziano colui che gli ha indicato la Via. Il viaggio riprende per terminare intorno alle due del mattino quando giungiamo a destinazione. La tenuta di Juan Alberto è un oasi di pace e armonia. Mi perdo nel silenzio della notte ammirando quella miriade di stelle pulsanti di vita che illuminano la volta celeste e che mi fanno sentire quanto siamo piccoli. L'entusiasmo giocoso di Gosho e Frodo (i cani) mi riportano sulla terra. Fa tanto freddo entriamo in casa e sistemiamo i bagagli. Giorgio ha modo di riprendere le forze per prepararsi alla prossima tappa prevista per questo viaggio.
È il 4 di luglio. In una delle sale conferenze dell'hotel Plaza Real di Rosario Juan Alberto apre l'incontro con grande profondità ed emozione: “Io credo che la presenza di tutti voi qui sia una dimostrazione che l'Opera continui ad avanzare, non solamente in quantità ... bensì in qualità, qualità che è riuscita a creare un'unione tale da dar luogo alla formazione di un’arca”. Juan Alberto, quasi afono a causa di una influenza in corso, passa il testimone a Giorgio che saluta i fratelli presenti dell'Argentina, dell'Uruguay, del Paraguay, del Perù e di tutti coloro che sono collegati in streaming dall'Italia, dal Cile e da altri Paesi.
Da poco ripresosi dalla sanguinazione, il Calice della Comunione inizia la riunione: “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ...”. I segni delle stigmate sulle mani giunte brillano di un rosso rubino dai quali raggi invisibili si irradiano verso i nostri spiriti che devoti recitano la preghiera rivolta al Padre di tutte le cose visibili ed invisibili, il Padre nostro Adonay Arat Ra. Quella stessa preghiera che Suo figlio ci insegnò.
“Cominciamo questa riunione” dice Giorgio “ricordando sempre il Cristo Nostro Signore, il Suo sacrificio, i Suoi insegnamenti e l'importanza che riveste Lui nella nostra vita, nella nostra missione ... Lui è la motivazione del perché esistono tutte le arche del mondo, arche che esistono grazie alla vostra partecipazione, alla vostra presenza ... tutte le nostre attività girano intorno a questa figura che è il nostro Re, il nostro Maestro...il Messia... noi sappiamo che Lui è la nostra figura rappresentativa e soprattutto il Maestro che dobbiamo imitare, non solamente guardare nell'alto dei Cieli ammirando la Sua grandezza irraggiungibile, Lui vuole che noi Lo imitiamo, che noi Lo seguiamo... malgrado ciò, a volte, durante il percorso della nostra vita, nella quotidianità del nostro vivere le nostre azioni ci portano a fare cose che non sono degne dei suoi discepoli … certo Lui sa che non siamo perfetti, che siamo limitati, ma anche noi sappiamo che dobbiamo imitarLo sempre di più … ecco perché voglio ricordare a tutti i membri delle arche che oggi più che mai Lui è la nostra meta, Lui è il fine della nostra vita, il traguardo … dobbiamo prendere coscienza sempre di più che noi esistiamo ... respiriamo ... mangiamo ... amiamo ... godiamo ... piangiamo … perché Lui esiste”. Il tempo pare sospeso, la voce di Giorgio è come un dolce mantra che danza di fronte all'occhio dello spirito e ogni parola come diadema penetra il nostro cuore …“Non dimenticate mai che dovete essere grati al Cristo eternamente, qualunque strada voi possiate percorrere nel futuro, che lo capiate o meno, che vi piaccia o meno, dovete ringraziare il Cristo rendendogli ciò che Lui vi ha dato: la Vita. Restituirgli la Vita significa mettersi a disposizione dei Suoi insegnamenti e questo non solamente vi darà la vita eterna ma una rapida evoluzione … la nostra sarebbe una vita inutile, una vita vuota senza Gesù, certo potremmo riempirla con degli ideali, ma niente e nessuno vi potrà dare quella speranza e quella certezza che vi può dare Gesù … Quando accade che un fratello si allontana dall'Opera perdendo completamente il suo cammino, non appoggiando nessun'altra causa in favore della vita, accade perché il Cristo non è veramente la figura di riferimento di quel fratello, non è il suo punto di riferimento massimo, e in questi casi il diavolo ha vinto... noi, essendo uomini, possiamo avere a volte delle discrepanze tra di noi ... anche se oggi le nostre arche sono unite come mai nella storia dell'Opera di Eugenio Siragusa e di Giorgio Bongiovanni, ma un giorno qualcuno di noi potrebbe allontanarsi, perché siamo uomini liberi, ma nonostante questo la mia raccomandazione, il mio avvertimento è che la figura centrale delle vostre vite, delle vostre famiglie, dei vostri figli sia sempre Gesù Cristo. Ricordatevi che senza di Lui vi perderete, senza di Lui morirete, senza di Lui la vita non avrà nessun significato, e morirete spiritualmente... so anche che è difficile servirLo ... servire Lui … ma il risultato, la ricompensa sarà grande... significherà essere con Lui e soprattutto vivere il Nuovo Regno che il Padre stabilirà qui sulla Terra...questa è la cosa più importante che dobbiamo sempre tenere presente. Ogni anno che ci ritroviamo in queste riunioni tutti insieme dobbiamo pregare e chiedere: -Cristo aiutami! Voglio essere ancora qui il prossimo anno... spero di potere essere presente- che significa: -Cristo dammi tutti i problemi o le prove che vuoi, di sentimento, di lavoro ma non allontanare la Tua presenza accanto a me, scelgo se vuoi di soffrire, di avere ostacoli, problemi di varia natura ma non che possa allontanarti dal mio cuore-. Ma attenzione, quando noi ci dividiamo con il fratello o quando siamo tristi con noi stessi o quando non viviamo quella comunione Cristica che tutte le arche devono continuamente creare significa che voi vi state allontanando dal Cristo o Lui si sta allontanando da voi … ecco perché vi chiedo di stare insieme, di essere uniti, di condividere insieme sempre più cose, le vostre attività, le vostre amicizie, di cercarvi … anche davanti ad un barbecue o cantando una canzone insieme ... parlando di Lui ... di quello che possiamo fare per Lui ... questo significa che Lui c'è, ma quando ci ostiniamo con il nostro egoismo o ci impuntiamo che "io ho la ragione e non il fratello” in quel momento non c'è il Cristo... guardate il mio esempio, e qui tanti di voi possono essere testimoni di questo, il primo Juan Alberto che sta al mio fianco, io non spero mai che un fratello mi venga a cercare se c'è un problema, sono io che lo vado a cercare, eppure nella nostra Opera voi mi riconoscete come il leader supremo quindi un altro al mio posto potrebbe dire "bene che mi chiami lui, se vuole che mi chiami lui”, ma per me non è così, io vado a cercare il fratello alle 3, alle 4 del mattino se ho un problema con lui o sento che lui ha un problema con me”, Erika è così o no? Io lo vado a cercare, se fa freddo, se sto sanguinando, mi alzo e lo vado a cercare ed il fratello si sorprende. Sappiate che nello stesso momento in cui io compaio il problema ha già finito di esistere ... così dovete fare voi, quanto più grande è la vostra responsabilità nell'Opera, tanto più grande è la vostra evoluzione spirituale e tanto di più vi sarà richiesto dal Cielo umiltà e disponibilità verso i vostri fratelli, verso il fratello che non capisce o che in quel momento si trova in difficoltà … ricordatevi sempre questo importante insegnamento: quanta più armonia ed unione vi sarà nelle nostre arche tanto più otterremo risultati nella diffusione dell'Opera, per aiutare la nostra FUNIMA ed i bambini che soffrono, per denunciare la corruzione e la mafia che sono i tre pilastri della nostra missione. Non siamo santi, perché nessuno è perfetto, abbiamo il diritto di divergere tra noi perché non siamo automi, purchè questo avvenga sempre nell'amore, nella fratellanza, nel rispetto e nella tolleranza, deve essere assolutamente vigente l'unione … Sono contento di questo viaggio, non sono contento solo di alcuni che li ho trovati un po' bassi di energia e di passione spirituale ma sono contento del più del 90 percento di voi e per tale motivo sono felice di stare qui e di trarre conclusioni ed analisi insieme a voi in questo giorno … sono contento delle arche del Sud-America, delle arche del Uruguay, dell'Argentina, del Paraguay, del Cile e quella di Messico che sta in costruzione, credo che anche i fratelli del Messico ci stanno guardando, inviamo i nostri saluti a tutti loro. Sono contento prima di tutto perché il Cristo ci ha dato un segno apparendo nel tronco di un albero in una strada umile di Montevideo e tutti i miei fratelli di Montevideo che stanno con me l'hanno visto lì, fisicamente, l'hanno toccato e questo mi ha dato una grande felicità … io vedo sempre il Cristo quando sanguino e l'ho visto anche fisicamente, ma questo per me è stato un importante segno per tutti noi così come la stigmate a forma di Calice che Gesù impresse sul mio petto proprio in America Latina e precisamente a Montevideo ... con questo nuovo prodigio il Cristo conferma la missione in Uruguay, in Argentina, in Paraguay, in Cile, in Messico, in altri posti dell'America latina dove sorgeranno nuove arche, sono convinto che prima del Ritorno di Cristo tutte le nazioni dell'America latina avranno un’arca”. Giorgio parla degli eventi ai quali dovremmo andare incontro, eventi anche catastrofici che ci costringeranno a stare nei nostri paesi e dell'importanza in quei momenti di ricordare questi incontri, la vibrazione, l'amore, l'armonia che insieme riusciamo a creare e a trasmetterci reciprocamente. “Sono soddisfatto di voi”, dice poi con quel sorriso che ti scalda il cuore: “Non siamo perfetti e ancora non siamo salvi ma stiamo portando avanti l'opera nonostante i gravi problemi economici, 2 euro riusciamo a trasformarli in 20 euro con migliaia di sacrifici per cercare una sala, per cercare una radio, per fare duplicazioni e questo il Cielo lo ammira veramente tanto ... quando sono partito dall'Italia avevo dentro una angoscia ... pensavo che il cielo mi avrebbe potuto chiedere di chiudere tutte le arche dell'America Latina come accadde nel passato e invece Lui al contrario è addirittura apparso dicendomi: -Aprirò più arche in America Latina- e questo è solo grazie a voi e al vostro lavoro che a Lui sta molto a cuore”. Il forte applauso dei fratelli trasmette tutta la passione per quella missione, tutto l'amore per quell'uomo. Le domande giungono immediatamente dopo susseguendosi per tutto il pomeriggio.
“Buongiorno Giorgio, il messaggio che hai ricevuto in relazione al volto di Cristo flagellato dice che Gesù è pronto a ricevere l'ultimo battesimo da parte del Battista prima della Sua manifestazione gloriosa, la domanda è: che cosa significa questo incontro col Battista prima della manifestazione con potenza e gloria di Gesù Cristo?”.
Nel giorno x, che conosce solamente il Padre, si manifesterà in questo pianeta Suo figlio Gesù Cristo. Si manifesterà fisicamente, il Suo corpo, resuscitato 2000 anni fa, sarà la Sua figura, identica ad allora. Si presenterà con una legione di angeli e con le loro astronavi di luce e da una di queste Lui scenderà personalmente … mentre gli apostoli lo vedono salire verso il Cielo all'interno di una nuvola di luce, gli angeli dicono loro: "Nello stesso modo in cui l'avete visto salire al cielo così Lui ritornerà”. Nessuno può replicarmi in questo, neanche la chiesa, perché è scritto nel Vangelo, Cristo scenderà dal Cielo dentro una "nuvola di luce", una “astronave di luce”, una”sfera di luce”, a me non importa come la chiamano, è così, e quando Lui si manifesterà di fronte al mondo il segnale visivo ed uditivo sarà trasmesso a tutti i mezzi di comunicazione che esistono in tutto il pianeta, dalla più piccola radio, fino alla più grande televisione, agli apparati personali, telefoni cellulari, ecc., tutti i mezzi trasmetteranno automaticamente la Sua manifestazione al mondo e nessuno potrà interferire o cambiare il segnale, tutto il mondo Lo vedrà, perfino gli indigeni dell'Amazzonia che non conoscono la tecnologia, a loro si presenterà un ologramma che trasmetterà lo stesso segnale, sarà come una connessione satellitare che trasmetterà nella lingua di quel popolo. Tutti quindi ascolteranno ciò che il Cristo dirà all'umanità intera. Giovanni il Battista sarà accanto a Lui in quel momento davanti al mondo e dirà: "Questo è il mio servo che ha preparato il mio ritorno”. Questo sarà il Battesimo di questo tempo. E da quel momento inizierà l'ultima missione del Cristo: il Giudizio finale. Il Battista è uno dei due testimoni dell'Apocalisse. È Elia. Elia ed Enoch sono i due testimoni dell'Apocalisse che saranno assassinati ma che resusciteranno e quando il Cristo ritornerà loro saranno con Lui. Ma una cosa voglio dirvi perché mi viene dal cuore, il Battista sì ci sarà, sarà presente, a prescindere dallo strumento. Ricordatevi che noi siamo solo degli strumenti, non siamo niente, quello che per voi deve essere estremamente importante è l'assoluta certezza che il Cristo ritorna. La figura che rappresenterà il Battista quando avverrà questo nuovo battesimo non è importante, è importante che il Cristo ritorni e per questo vi chiedo non create miti sulle persone che possono anche sbagliare, l'unico mito nostro e l'unico che non potrà sbagliare è solamente il Cristo. Io sono sicuro e mi sento orgoglioso del fatto che non sbaglierò in questa missione e che ci sarò ma non sono Dio e devo mettere in conto anche questa possibilità. L'unica cosa certissimamente certa è che il Cristo ritornerà ... quindi pensate a Lui. Se volete pensare al Battista vedetelo come un fratello, pregate per lui, ma il Cristo è il fondamento, la pietra angolare.
Cosa sono le arche
Le arche non sono luoghi dove la gente va per salvarsi o dove ci sono gli eletti, mentre gli altri sono i castigati. Le arche sono centri, gruppi spirituali di lavoro, niente di più e niente di meno, che portano avanti l'Opera di Giorgio Bongiovanni, che lo aiutano a diffondere il messaggio perché sono in sintonia con i suoi ideali, riconoscono in lui le stigmate di Cristo, condividono la denuncia contro la mafia, l'aiuto ai bambini, e soprattutto l'annuncio della seconda venuta del Cristo. Ma se non si crea una forte unione tra i componenti di ogni arca è perfettamente inutile la sua esistenza. Per questo il Cielo mi ha imposto di chiudere qualsiasi arca che non vibri dei valori che manifestano unione, sintonia, armonia, amore. Ecco perché mi preparavo in questo viaggio anche alla possibilità di chiudere le arche se non avessi trovato questa unione tra di voi come invece ho trovato con mia grande gioia. Vi è una unione sufficiente tra i fratelli delle arche del Latino America per andare avanti e per questo si è manifestato il segno del Cristo.
La forza negativa
La forza negativa, mi hanno detto gli ultimi messaggi degli extraterrestri, vogliono distruggere tutte le arche, attaccarmi e farci separare tutti. Questo lo dovete sempre tenere in mente. L'unione, l'amicizia, la tolleranza, l'umiltà, l’armonia, l'amore e il senso della giustizia, il perdono, deve sempre prevalere nelle vostre anime per evitare che questo possa accadere. Cercate sempre, anche nel mezzo di una discussione, l'unione. Vi dico una cosa che vi sorprenderà molto. Un mafioso pentito un giorno mi disse mentre lo stavo intervistando in carcere: -Quando i nostri capi, Riina e Provenzano, si sedevano attorno ad un tavolo molto spesso discutevano forte e litigavano ma non si alzavano dal tavolo fino a che non avevano trovato l'unione e l'armonia tra di loro-. La regola di Cosa Nostra era che nessuno poteva alzarsi dal tavolo fino a che non si era ristabilita l'armonia e l'unione. Io non potevo credere a ciò che mi stava dicendo! Riflettete profondamente su questa metodologia perfetta, l'unica che possa dare veri risultati sia nel bene che nel male. Per tale motivo il Cristo insiste su questo perché è l'unica chiave per poter ottenere i veri risultati. Ho appreso, a volte, più cose, più valori dai delinquenti che dalla gente normale, i delinquenti hanno codici di onore mentre gli uomini cosiddetti per bene sono a volte tanto miserabili che non hanno la dignità di essere coerenti. Questa è una delle cose che mi ha sorpreso tanto in questi anni. I delinquenti e gli assassini cioè il male ottiene i risultati con intelligenza. Voi che siete dalla parte del bene, voi che siete discepoli del Cristo quando vi dividete ricordatevi che siete peggiori dei delinquenti. Quando avete del rancore con qualcuno dei vostri fratelli o non lo tollerate però pensate che voi comunque siete con il Cristo perché lo sentite dentro e lo amate vi assicuro che vi state sbagliando! Non possono andare insieme queste due cose. Per essere Suoi discepoli dovete essere SEMPRE in armonia con i vostri fratelli, la base deve essere l'unione. Sempre.
Odio il Bongiovannismo
Io sono uno stigmatizzato. La cosa che odio di più è il bongiovannismo. Lo detesto. Sono obbligato all'interno dei miei gruppi a porre delle regole di base, a registrare legalmente le associazioni che fanno riferimento a me, a eleggere dei rappresentanti, dei segretari, ma io rompo continuamente gli schemi perché, anche se questo può causare a volte piccoli problemi organizzativi, voglio inculcare nei vostri spiriti che l'istituzionalizzazione della nostra opera è una tentazione. L'organizzazione no altrimenti sarebbe una anarchia. Faccio questo per evitare la superbia spirituale, lo faccio anche con me stesso, a volte mi impongo di far scendere l'ego parlando e tollerando dei fratelli che magari sono in errore. Questo è il modo per evolvere più rapidamente. Coloro che si umiliano di più sono i più evoluti. Sapete come si fa per far scendere l'ego? Con il sacrificio. Abbassare la testa ed umiliarsi, chi si umilia ha vinto. Di fronte alla platea magari è deriso ma davanti al Cristo ha vinto e nel tempo il Cristo lo chiamerà e le darà una missione mentre all'altro che magari aveva la ragione ma che la ragione l'ha pretesa con arroganza lo scarterà. Quindi voi sbagliate quando avete subito una ingiustizia e cercate giustizia, se vi accusano di essere colpevoli di qualcosa e voi invece di difendervi rispondete con il silenzio sacrificando il vostro desiderio di giustizia per voi stessi, sappiate che il Cielo guarda, il Cristo lo nota. Quando io sono stato accusato anche dal mio maestro la mia risposta è stata il silenzio e l'opera, e dove sono oggi? Ovviamente sto parlando di ingiustizie subite tra noi fratelli.
I segni
L'immagine del Cristo apparso sul tronco di un albero a Montevideo, l'immagine del Cristo con la corona di spine a Tucuman e la rosa mistica in Paraguay manifestati in questi giorni sono per me il segno che il Cielo mi ha dato confermandomi la prosecuzione dell'Opera in America Latina perché Uruguay, Argentina e Paraguay sono le prime terre che visitai negli anni '90.
Gli ultimi tempi
La guerra Israele-Iran sarà l'inizio della terza guerra mondiale e nucleare, noi preghiamo affinché questo non accada … la profezia di Fatima parla di una guerra nucleare, la bibbia nel vangelo capitolo 24 di Matteo dice: “Quando Gerusalemme sarà circondata da eserciti”, parla di una guerra, quella di Israele contro il mondo musulmano, un conflitto tra Israele e gli altri paesi arabi. Ma il Cristo ci raccomanda di non intristirci e di continuare a risvegliare le coscienze perché è necessario che tutto ciò accada in quanto l'uomo deve raccogliere ciò che ha seminato. Quindi prepariamoci a questo ricordandoci che se continuiamo a servire l'Opera del Cristo con l'unione e con la fede come ha detto Gesù “neanche un capello del nostro capo sarà toccato”.
I nostri amici e fratelli proseguono durante le ore della mattinata a porre a Giorgio dei quesiti esprimendo le proprie sensazioni e raccontando le proprie esperienze che, spesso tramite la sofferenza, li hanno condotti verso il cammino della Verità. Il break del pranzo chiude la prima parte della riunione che ha nuovamente inizio circa due ore dopo. “I potenti senza vergogna” è il messaggio trasmesso dalle Potenze Celesti in riferimento al G8 appena concluso che Giorgio legge in apertura della seconda parte dell'incontro accusando tutte quelle autorità che in rappresentanza dei propri Stati pavoneggiano in passerella il proprio valore fondato su promesse in aiuto ai paesi poveri che non verranno mai mantenute. “Questo messaggio per me è come una sentenza” prosegue Giorgio “Significa che molto presto si scatenerà qualcosa di molto grave e profondo nel nostro mondo”. In seguito ad una specifica domanda si sofferma poi a parlare della figura del papa e della sua presa di posizione contro il silenzio dei suoi ministri sui gravissimi fatti riguardanti la pedofilia, ricordando una recente dichiarazione del pontefice che collega il segreto di Fatima ai gravissimi peccati della chiesa. “... la Chiesa di oggi, il Vaticano, è il Giuda del terzo millennio” continua, “il Cristo non perdonò Giuda perché Giuda non chiese il perdono. Gesù non perdonò il tradimento di Giuda ma perdonò la debolezza di Pietro. Non so se questo Papa avrà il coraggio di chiedere perdono ma è ancora in tempo per buttare fuori dal Vaticano tutti coloro che infangano la Chiesa di Cristo … gli manca molto poco tempo però perché il Cristo si sta per manifestare”. Giorgio spiega che il papa potrebbe riscattarsi rivelando tutte le verità nascoste di cui lui è a conoscenza e che, se parlasse, gli extraterrestri, così come hanno detto a Giorgio, lo proteggerebbero da coloro che cercherebbero in tal caso sicuramente di ucciderlo. “Se dovesse chiedermi aiuto io parlerei con lui” prosegue, “ma dall'impero di Costantinopoli lui deve dire tutto. Non è sufficiente chiedere perdono, bisogna cambiare” conclude Giorgio. Pentirsi e cambiare quindi, ed è questa la richiesta della Madre Celeste rivolta ai Suoi figli attraverso i messaggi da Lei rivelati ai Suoi messaggeri nel mondo. Messaggi racchiusi in uno straordinario documentario richiesto a Giorgio dalla stessa Vergine durante una apparizione a Peñablanca: “È DESIDERIO DEL MIO SPIRITO, FIGLIUOLO MIO, CHE TU DIFFONDA, ANCORA UNA VOLTA, I MESSAGGI DI MISERICORDIA E DI AMMONIMENTO CHE IL MIO CUORE IMMACOLATO HA TRASMESSO AL TUO SPIRITO E AI VEGGENTI NEL MONDO DURANTE LE APPARIZIONI DOVE IO MI SONO MANIFESTATA ... DESIDERO, FIGLIUOLO MIO, CHE TU COMPONGA QUESTO CELESTE MOSAICO VISIVO-AUDITIVO CON L'AIUTO DEI FRATELLI CHE TI ACCOMPAGNANO...”. Un video-documentario diretto da Giorgio, realizzato dall'arca di Sant'Elpidio a Mare in collaborazione con le arche dell'America e della Spagna presentato in un anteprima in questo viaggio.“I segreti della Madonna” è il titolo del nuovo filmato che sarà il cavallo di battaglia delle prossime conferenze durante le quali sarà la stessa Vergine Santissima a parlare agli uomini attraverso i Suoi gravi messaggi rivolti all'umanità.
Al termine dell'eccezionale video che sarebbe da rivedere più volte prima di poterne interiorizzare il profondo contenuto, Giorgio passa la parola ai rappresentanti delle arche. Il giudice Jorge Figueredo in rappresentanza dell'arca del Paraguay (Omar non è presente per la improvvisa dipartita della mamma di sua moglie Hilda), Erika Pais in rappresentanza dell'arca dell'Uruguay e Ines Lepori in rappresentanza dell'arca di Rosario. Le devote lacrime di Jorge Figueredo ci toccano l'anima. “Per me vedere piangere un giudice … un uomo integro come lui … ci si deve togliere il cappello” dice Giorgio profondamente commosso. Le parole di Jorge sono parole di ringraziamento verso Giorgio e verso questa Grande meravigliosa Opera che abbiamo l'onore di servire. Erika con altrettanto sentimento e profondità d'animo trasmette l'importanza di vedere il peccatore che è in ciascuno di noi perché solamente con questa coscienza possiamo imparare ad amare ancora di più l'Opera che serviamo e spingere il nostro spirito verso l'evoluzione. Inés profondamente emozionata rivolge parole di ringraziamento a Giorgio, a Juan Alberto e a tutti gli integranti l'arca di Rosario, sottolineando il serio impegno di questi ultimi nello svolgere le varie attività operative mettendo in evidenza il grande numero di preziosi giovani che in questi ultimi anni hanno trasmesso grande vitalità a tutto il gruppo.
Un forte applauso viene rivolto a loro che in quelle parole, lacrime ed emozioni hanno trasmesso il sentimento di tutti coloro che con serietà, maturità e coscienza formano parte integrante delle arche nel mondo. Poi lo spazio viene riconsegnato alle domande.
Quanto tempo Gesù resterà sulla terra quando ritornerà?
Gesù resterà sulla terra per un tempo. In questo tempo organizzerà la confederazione interstellare e il Nuovo Regno. Gli uomini inizieranno a far parte delle Legioni Angeliche e cominceranno come studenti a fare i primi passi per entrare a far parte di questa confederazione. Gesù lascerà gli incarichi organizzativi ad altri. Il processo durerà mille anni. La nuova civiltà, uomini e donne di tutte le razze, di tutte le religioni, che saranno gli eletti, sarà formata da circa dieci milioni di persone non molte di più, che dovranno moltiplicarsi, tutti vivranno in pace con molto amore. Gli extraterrestri decontamineranno il pianeta, cambieranno la sua geografia e formeranno una nuova società. Sarà stabilito un governo unico senza la moneta. Il denaro non esisterà più e inizieremo a godere di questo pianeta. L'uomo si dedicherà allo studio, alla educazione dei bambini, a godere dei frutti del pianeta, a viaggiare nello spazio. Sarà importante la cultura e iniziare ad intraprendere viaggi interstellari. Mi hanno detto anche che ogni cultura potrà mantenere i propri costumi. Non esisteranno più corrotti o assassini perché la selezione che il Cristo farà sarà molto dura e potranno restare sulla terra solamente anime buone e giuste. Un equipe di antropologi, teologi e scienziati organizzeranno la nuova civiltà umana e spiegheranno la natura spirituale delle cose. Tutti gli abitanti avranno diritto a viaggiare nell'universo, nel cosmo, sarà anzi un obbligo per poter essere compenetrati dall'energia Cristica che solo nel cosmo puoi ricevere. Coloro che saranno presenti godranno di queste cose straordinarie che faranno parte di questa scuola. Non vi sembra un paradiso? Vivere in pace in un pianeta pieno d'amore dove la scienza e la religione si uniscono nella Scienza dello Spirito. I politici spariranno. Coloro che in questo momento stanno procurando sofferenza e morte soffriranno il doppio perché il Cristo prima di inviarli alla morte seconda mostrerà loro il paradiso dove gli eletti vivranno e del quale loro non potranno far parte.
La trasfigurazione
Cristo si porta con se Giacomo, Pietro e Giovanni. Li porta con se perché loro erano i tre iniziati più preparati per poter vivere una esperienza di tale grandezza. Li porta nel monte degli ulivi dove il Cristo si smaterializza. Il corpo di Gesù si sublimizza mostrando solamente il corpo astrale. In quel preciso istante scende una astronave di luce all'interno della quale vi è Mosè ed Elia. Gli apostoli presenti vedono quindi Mosè, Elia e il Cristo trasfigurato. Traumatizzati, non sapendo cosa dire in quel momento, lasciano la parola a Pietro che fu l'unico a parlare e che disse: “Maestro, piantiamo una tenda per te, per Mosè e per Elia?” Non gli vennero altre parole in mente! Ovviamente il Cristo non aveva bisogno di una tenda. Nel vangelo questo non c'è ma sicuramente il Maestro avrà detto: Pietro che tenda! (Dice Giorgio suscitando la risata di tutti) Il corpo di Gesù era completamente di luce ma sfido tutti noi in quel momento a trovare le parole giuste, avremmo fatto molto peggio di Pietro sicuramente! Era Cristo, il Genio Solare che si mostrava nella Sua essenza mostrando agli apostoli l'Essere che stava dentro di Gesù. Era Gesù Cristo.
La Vergine Madre
Sulla croce lo spirito del Cristo sta dentro Gesù. Giovanni è fratello di Gesù spiritualmente ma non è fratello del Cristo. Ecco perché Cristo gli dice: “Giovanni ecco tua madre” perché Gesù, Giovanni l'evangelista e Giovanni il Battista erano figli spirituali emanati dalla Vergine Santa. E Gesù essendo il Cristo si converte nel loro Maestro e in quello di Sua Madre. Infatti quando Gesù era Gesù chiamava Sua Madre: -Madre!-; Quando però fu battezzato e divenne Gesù Cristo mai chiamò sua madre: -Madre-, da quel momento la chiamò: -Donna!-. Ma sotto la croce, così come Gesù è compenetrato dal Cristo, la Madre viene compenetrata dallo Spirito Santo quindi non è un errore dire che questa figura è la Madre di Cristo perché Lei viene compenetrata dallo Spirito Santo e il Cristo è Figlio dello Spirito Santo, questo è il segreto che nessuno comprende. Quando il Padre abbandona Suo Figlio nella croce il Figlio dice: “Padre perché mi hai abbandonato”. Lo abbandona perché il Cristo Uomo doveva sopportare i nostri peccati con una grande sofferenza e caricare i nostri peccati sulle Sue proprie spalle. Non fu una debolezza del Figlio gridare al Padre quelle parole, fu un voler tramandare un fatto, un insegnamento. Gesù viene abbandonato quindi dal Padre e lascia nelle mani di Suo fratello la Madre ma nello stesso tempo quando il Padre abbandona Cristo, lo Spirito Santo compenetra la Vergine Maria che tocca i piedi sanguinanti di Suo figlio sotto la croce. Il Padre Dio lo abbandona sulla croce ma la Madre Dio lo consola sotto la croce. Per questo la Vergine rappresenta lo Spirito Santo, per questo noi la adoriamo e per questo le religioni sono in errore quando dicono che la Vergine non deve essere adorata perché il Padre dimorò dentro questa Madre meravigliosa, bella, bellissima, misericordiosa.
Giovanni Battista
Giovanni Battista dopo essere stato ucciso riceve un permesso speciale per compenetrare l'apostolo Giovanni per poter vivere accanto a Gesù gli ultimi giorni.
Il Consolatore
Sai perché se l’immagine del Consolatore lo guardi come Cristo o lo guardi come Padre Adonay non sbagli? Ti racconto una storia. C’erano i 12 apostoli e il Cristo aveva fatto l’ultima preghiera, aveva dato loro la comunione, li aveva raccomandati al Padre, aveva parlato loro del Consolatore Promesso ... il Cristo era divino e parlava tanto di Suo Padre ... uno dei dodici, Filippo, ad un certo punto gli dice: “Maestro mostraci il Padre”. E il Maestro risponde: “Filippo, Filippo, quanto tempo sei stato con me? Chi vede me vede il Padre”.
I figli del tuono
I figli del tuono erano Giovanni e Giacomo, loro avevano autorità sulle forze della natura. Giovanni è uno di coloro che dirigono le forze della natura per ordine di Cristo, tutto sempre viene da Cristo ma l’angelo che ha questo potere è Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista viene appoggiato da queste forze della natura. Ma anche qui il Cristo dà un insegnamento agli apostoli dicendogli: -Si, io vi dò autorità su questo ma non sul resto che mi avete chiesto!- Perché sapete cosa gli avevano chiesto gli altri apostoli? Se potevano sedersi uno alla Sua destra e uno alla Sua sinistra ma talmente avevano paura di chiederglielo che mandarono la propria madre a chiederglielo: “Maestro i miei figli te li porti con te e li farai sedere uno alla tua destra e uno alla tua sinistra?”. Questo causò indignazione nel resto degli apostoli che borbottavano: -Ma come si permettono? E allora noi siamo meno di loro?- Quindi il Cristo con buona pazienza si siede con loro e gli dice: “Si, io vi dò autorità sulle forze della natura ma sedersi alla destra o alla sinistra nella casa di Mio Padre non dipende da me”. E quindi da chi dipendeva? Dal Cristo no, ma neanche dal Padre quindi, visto che sono la stessa cosa! Dipendeva dallo Spirito Santo. “Non dipende da me” voleva dire il Maestro “ma dal destino riservato per coloro che lo meritano”. “Ragazzi” dice il Maestro ancora “Il più grande tra di voi sia il più piccolo, colui che vuole stare più vicino a me deve lavare i piedi agli altri fratelli, l’ultimo di voi sia il primo altrimenti non mi potete seguire”. A quel punto tutti si abbracciarono. Il Cristo era il Calice Vivente della Comunione di quella epoca era il Calice della Comunione Cristica e diede ai Suoi amici questo insegnamento: “Per potermi seguire dovete essere servitori gli uni degli altri, se mettete in atto l’arroganza di voler essere uno prima dell’altro vi lascerò l’ultimo posto nel paradiso”. Il Cristo ha lasciato quindi un grande insegnamento per tutti noi che davanti a Lui siamo meno che polvere mentre tra di noi siamo tutti fratelli.
Gesù e l'antico testamento
Gesù non ha studiato l’antico testamento, Lui era il creatore dell’antico testamento perché Lui è la manifestazione di Colui che diede a Mosè i dieci comandamenti. Quando accusarono Cristo che si paragonava a Dio e gli dicevano “Nostro Padre è Abramo! Nostro Padre è Mosè!” Il Cristo risponde loro: “Certo che vostro Padre era Abramo o Mosè ma prima che loro fossero io già ero”. Chi parlava quindi in quel momento? Per questo lo uccisero perché Cristo si paragonava a Dio, mai ha detto: “Sono Dio” Ma Lui era l’Unigenito cioè dopo di Dio viene Lui, sono la stessa essenza. Quindi il Maestro voleva far capire ai giudei che Mosè era un discepolo del Cristo, infatti gli disse ancora nel tempio: “Voi mentite quando dite che amate Mosè perché Mosè e Abramo parlavano di me, ma voi non lo riconoscete, i primi accusatori davanti al Padre mio contro di voi saranno proprio Mosè e Abramo. Quindi Cristo non era uno studente, era il Maestro dell’antico testamento. Quando Gesù frequentava le scuole essene, quando entrava in un aula, entrava come studente ma tutti si stavano zitti e parlava solo Lui, perché in realtà Lui era il Maestro ma andava alle scuole per rispettare la tradizione, per insegnarci l’umiltà perché Lui è il Maestro dell'umiltà però quando parlava era il Maestro della sapienza.
Gesù avrà bisogno quando ritornerà ancora dei suoi discepoli?
Gesù sarà accompagnato dai discepoli che lo hanno seguito duemila anni fa e da tutti i profeti della storia dell’umanità. Tutti i grandi estremisti cattolici, islamici, ecc. resteranno con la bocca aperta perché vedranno tutti i profeti venire con il Cristo che annuncerà: -Questo è Maometto, questo è Mosè, questo è Yogananda, questo è Krishna e ciò dimostrerà che tutti noi stupidi umani non ci siamo resi conto che loro sono tutti fratelli al servizio del Cristo.
In riferimento a quanto dice Gesù nel Vangelo “Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni”
Amore mio ringrazia la Vita e Dio che in questo tempo hai ricevuto in dono la cosa più bella e più grande che l’uomo, e in questo caso più precisamente la donna, possa ricevere: dare la vita! Perché questi non sono i giorni dell’ira di Dio, a prescindere dal fatto che viviamo in un mondo infernale, di apocalisse, tuttavia sono i giorni della chiamata, dell'ultima chiamata. Quando si presenteranno i giorni dell’ira divina è meglio per voi che non concepiate le vostre spose perché saranno giorni di ira e di lacrime per tutta l’umanità e dovremmo restare chini tenendo stretti i nostri figli in attesa che passi l’ira di Dio.
Cosa significa servire l'Opera
Servire l'Opera significa dare tutta la tua disponibilità al Cristo e questa disponibilità deve essere condivisa con la tua famiglia. Il Cristo non divide le famiglie ma se la famiglia ci impone di servire prima la famiglia e poi il Cristo, il Cristo nel Vangelo ci dà la risposta: - Se tu non abbandoni i tuoi genitori non puoi seguirmi-. Questa apparente contraddizione del Cristo ha una spiegazione. Quando una persona decide di formare una famiglia deve prendersi le sue responsabilità, crescere i propri figli, nel momento in cui compie le sue responsabilità, si può occupare del cammino che ha scelto per seguire il Cristo. Quando i bambini sono piccoli sono contrario alla separazione dei genitori fatta eccezione per quei casi in cui si vivano violenze all'interno della famiglia. Certo è che il Cristo dice di lasciare tutto per poterlo seguire e di mettere Lui al di sopra ti tutto.
I tagli sul Vangelo
I tagli sono stati fatti perché avevano paura che la gente potesse capire più profondamente il Cristo, per esempio hanno tagliato la parte che racconta cosa accadde a Lazzaro successivamente al miracolo in cui Gesù lo riportò in vita. Lazzaro infatti venne ucciso perché era la prova, l'evidenza innegabile che Gesù era il Cristo. Sempre per paura della Verità. Perché come dice il Cristo: Conoscete la Verità e la Verità vi farà liberi ma liberi davvero.
La ribellione della Gerarchia Celeste quando il Cristo fu condannato a morte
Quando Gesù fu condannato a morte si scatenò una ribellione nella Gerarchia Celeste, questo è ciò che mi ha comunicato in un messaggio l'Arcangelo Michele. E' stato necessario l'intervento di un Arcangelo della Giustizia per calmare e ordinare severamente ad alcuni Angeli di non intervenire per liberare Gesù Cristo quando davanti a Pilato fu condannato a morte, minacciandoli che se fossero intervenuti avrebbero fatto la seconda morte perché Cristo stesso aveva dato l'ordine di non intervenire. È stata la sofferenza più grande della Madre Santissima e degli Angeli vedere il nostro Re incarnato in un uomo sputato, flagellato, per salvare tutti noi. Gli Angeli dovettero fermarsi ma dopo la crocifissione gli fu dato il permesso di incarnarsi e denunciare le ingiustizie del mondo fino al Suo ritorno.
Lo Spirito Santo sta al di sopra del Padre?
Lo Spirito Santo sta al di sopra dei Padri, perché i Padri sono tanti, ogni Sole è un Padre. Il Padre Sole è un Dio della settima dimensione che crea un sistema solare, il nostro è il Padre Adonay. Ma poiché il Padre contiene in se lo Spirito Santo lo guardi come lo Spirito Santo, la differenza sta nell'Origine, non significa che è più grande ma che lo Spirito Santo non ha Origine, Dio si. L'essenza è la stessa. Questa differenza Cristo la evidenzia quando dice che l'uomo potrà essere perdonato se ha bestemmiato contro di Lui ma non sarà perdonato se ha bestemmiato contro lo Spirito Santo. Il Cristo eleva quindi lo Spirito Santo al di sopra di Lui, al di sopra del Padre stesso dandole una collocazione differente perché è l'Increato, tutto fu creato da Lui.
“Se io voglio che lui resti a te che importa?”
Questa frase di Gesù significa che Giovanni sarebbe dovuto restare sulla terra attraverso le varie incarnazioni, anche Pietro è rimasto ma occultamente, ogni tanto si manifesta. In questo tempo sono incarnati anche Giovanni Battista, Andrea, Filippo e qualcun'altro che ho incontrato.
L'immagine del Consolatore
L'immagine del Consolatore è una immagine molto antica che è apparsa varie volte nel mondo in vari modi, come è arrivata a noi ha la sua storia ma questo non toglie che già esisteva negli anni '30. Per esempio la Blavasky e Stainer conoscevano questa immagine. Ad Eugenio arrivò dal Tibet con un pacco postale. Un pacco inviato da alcuni monaci tibetani dell'Himalaya di monasteri sconosciuti che non sono stati scoperti neanche dai cinesi perché hanno una protezione astrale creata dagli extraterrestri e possono essere visibili solo se viene tolta questa protezione. Questi monaci vivono permanentemente lì, seduti in stato di levitazione, risvegliano il loro corpo solamente ogni tanto per assumere liquidi. Lasciano il loro corpo nel monastero per venire con il loro astrale nel mondo occidentale e personificare degli esseri sulla terra, Nibiru è uno di loro. Durante una cerimonia, davanti ad un braciere, sulla brace si manifesta il volto del Consolatore. Penso che telepaticamente abbiano contattato altri monaci buddisti per inviare l'immagine ad un iniziato chiamato Eugenio Siragusa. Loro sono a conoscenza anche nei minimi dettagli di ciò che accade nel mondo e sono in contatto permanente con gli extraterrestri. Anche loro sono extraterrestri. Setun Shenar mi ha spiegato questo di loro. Sono i Programmatori.
Enoch ed Elia
Enoch è un profeta della bibbia che è salito al cielo con tutto il corpo con un carro di fuoco, come Elia, e ritornerà con Elia. Sono i due testimoni dell'apocalisse che annunciano la venuta di Cristo. Uno di loro è pubblico.
La reincarnazione
Nicodemo era un cardinale della chiesa di quel tempo ma in segreto era discepolo del Cristo. Un giorno cercò il Maestro dove si riuniva con gli apostoli di notte per fargli una domanda sulla reincarnazione. -Maestro come può un uomo vecchio rinascere nel ventre di sua madre?- E Gesù gli risponde: “Se l'uomo non rinasce in acqua e spirito non può entrare nel regno di Dio”. Voi sapete che l'uomo è formato per il 70% da acqua e il bambino per il 90%, quindi il Cristo sta parlando della nascita in corpo e spirito, della incarnazione. “Ciò che nasce dallo Spirito è Spirito, ciò che nasce dalla carne è carne” dice ancora il Maestro. “Lo Spirito è come il vento non sai da dove viene e dove va” ma esiste. Gesù si sorprende quindi e dice a Nicodemo: “Nicodemo tu che sei un maestro di Israele mi chiedi questo?”. E ancora un altro esempio: quando l'arcangelo Gabriele appare a Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, che era un sacerdote del tempio e gli dice: “Zaccaria sono l'Arcangelo Gabriele devo darti un messaggio da Dio: la tua sposa Elisabetta avrà un figlio e si chiamerà Giovanni Battista, lui è lo spirito di Elia che ritorna”. Elia era esistito trecento anni prima come la dobbiamo chiamare questa? Si chiama reincarnazione.
Come possiamo scacciare l'anticristo che ognuno di noi ha dentro?
Amando il Cristo, pensando a Lui, riponendo la nostra fiducia in Lui soprattutto, mettendo in pratica opere buone, non rinunciando alla Sua offerta di redenzione, prendendoci la croce quando è necessario per Lui. Avere coscienza che Lui è la nostra certezza.
La serata volge al termine. Ripieni di grazia divina ci accingiamo ai saluti.
“Un bacio grande vi ringrazio con tutta l'anima” conclude Giorgio, “non è un addio questo ma un arrivederci alla prossima Pasqua. Ora io devo chiedere una cosa a voi: Che preghiate per me, che mi diate forza per continuare a servire questa opera, questa Verità che per me è la più grande di tutte le verità. Grazie di cuore. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Terminiamo i giorni di permanenza in America Latina tra Las Parejas con la carissima famiglia di Juan Alberto, Carmen, altri cari fratelli della zona, altri fratelli giunti da altre parti dell'Argentina e la bellissima arca di Rosario con i suoi meravigliosi giovani. Giorni intensi e indimenticabili. Mentre il mondo fuori riesce ad unirsi per un mondiale di calcio sprigionando tutta la propria passione e il proprio nazionalismo ma non riuscendo a fare altrettanto per salvare il proprio futuro e quello delle prossime generazioni. Intanto una nuova sanguinazione dalle stigmate chiama a se i fratelli davanti ad un altro letto di passione in uno di quei momenti in cui il tempo e lo spazio si perdono e l'unico sentimento che brucia nel petto si chiama Amore. Sangue che chiama ancora una volta a quei valori eterni che rendono all'uomo la dignità del suo vivere, ai bambini il sorriso rubato ... “Siate uniti ... siate uniti” sussurra il calice della comunione ancora una volta con un filo di voce.
O grande Spirito, la cui voce sento nei venti ed il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami: vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole.
Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza. Lasciami camminare tra le cose belle
e fa che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro. Fa che le mie mani rispettino ciò che tu hai creato, e le mie orecchie siano acute nel sentire la tua voce, fammi saggio, così che io conosca le cose che Tu hai insegnato al tuo popolo, le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia. Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fà che io sia sempre pronto a venire a Te, con mani pulite e occhi dritti, così che quando la vita svanisce come luce al tramonto il mio spirito possa venire a Te senza vergogna.
YeIIow Lark — capo Sioux
(indiani d'America)
Con devozione profonda.
Per i posteri
Sonia Alea
Palermo, 31 gennaio 2011
PROSTITUZIONE INFANTILE: LE ABERRANTI RIVELAZIONI DELLA CITTÀ DI CORRIENTES (ARGENTINA)
L'incredibile storia di Sonia López svela un inimmaginabile circuito di abuso sessuale a Corrientes (Argentina), avallato dai genitori e nascosto dalle istituzioni. I dettagli sono aberranti:
Il Congresso ha inizio con la presentazione di Juan Carlos Paolini, uno dei nostri carissimi fratelli dell'arca di Rosario, conduttore della nostra trasmissione settimanale “Tierra viva” nella emittente radio FM AZ. Juan Carlos ringrazia i relatori presenti trasmettendo poi il messaggio di coloro che non hanno potuto presenziare. Il Rettore della facoltà di diritto della città di Rosario, dottor Ricardo Silberstein, dà inizio all'incontro ringraziando il Giudice e docente dottor Juan Alberto Rambaldo, l'avvocato e docente dottoressa Ines Lepori, il giornalista Giorgio Bongiovanni e tutti i relatori per l'organizzazione di un Congresso di tale importanza dai profondi contenuti culturali, sociali e civili. “Per questa facoltà” dice il Rettore “ha una enorme importanza la lotta contro la mafia” soffermandosi sul fatto che il problema più profondo in realtà è il problema dei valori, dell'onestà, ricordando una frase di Martin Luter King che diceva: -Non dobbiamo avere paura dei violenti, o temere i corrotti-, “Solo così potremmo organizzare molti di questi congressi” conclude. Al Presidente del Congresso, il giudice Juan Alberto Rambaldo, quindi il compito di dare inizio alla presentazione dei relatori: “So di avere una responsabilità che trascende il ruolo giuridico che riveste la mia professione perché credo che siamo di fronte ad una questione vitale ... è stata trasmessa purtroppo nel tempo l'ideologia che l'efficienza è la cosa più importante, prima che l'etica e i valori....”. Idilio Mendez è il primo a parlare. Giornalista dello stato del Paraguay, Mendez traccia un quadro dettagliato e tragico della situazione attuale del paese reduce di una storia vissuta tra inganni ed intrighi criminali dei governi militari o paramilitari, succedutisi negli anni, e dei servizi segreti degli Stati Uniti con conseguenze drammatiche per la popolazione il cui grado di povertà è passato dal 20 per cento degli anni della dittatura di Stroessner al 40 per cento della supposta democrazia, che in realtà fu una vera e propria oligarchia feroce e spietata. La situazione attuale con al governo il presidente Fernando Lugo, eletto per vox populi, sarebbe in netto miglioramento se il potere che lo circonda non continuasse ad ostacolare il suo operato tentando in ogni modo di portarlo sotto una cattiva luce. Alla dettagliata relazione del giornalista Mendez la parola passa alla caporedattrice della rivista italiana “AntimafiaDuemila” Anna Petrozzi che espone la sua relazione: “Italia, una democrazia in pericolo”. Con la sua elegante e viva capacità di entrare nel cuore del pubblico, Anna ripercorre la storia della mafia italiana soffermandosi su alcune delle vicende più salienti, sulla necessità di far intendere alla gente che la mafia non è quella immagine impressa nella visione collettiva comune di uomini con coppola e lupara ma qualcosa di molto più pericoloso e devastante. Sottolinea la dottoressa Petrozzi la realtà nauseabonda di una mafia diretta da organizzazioni criminali troppo spesso vestiti di abiti istituzionali e di una informazione quasi completamente asservita al potere. “Anzichè pretendere giustizia” dice la caporedattrice “si è scatenata una guerra tra mediocri, gli italiani non leggono più e si sono culturalmente degradati, questa è la ragione per cui hanno eletto un presidente mafioso... ma non ci sono solamente cattive notizie ...” Anna cita magistrati, giornalisti , gente comune, uomini come Salvatore Borsellino che lottano ogni giorno contro l'attuale stato delle cose ... “Una parte degli italiani” conclude “non si sente rappresentata da Silvio Berlusconi. Vi è una parte di italiani che si sentono orgogliosi di essere la patria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Un forte applauso chiude la relazione della nostra caporedattrice, la prima parte si è conclusa. Una grande emozione mi esplode dentro unita a quella di Giorgio e di tutti i presenti.
La serata viene chiusa dal direttore della rivista “AntimafiaDuemila”, il giornalista Giorgio Bongiovanni che ringrazia il Rettore dell'università e il dottor Juan Alberto Rambaldo per l'organizzazione del prestigioso Congresso sui temi della lotta alla mafia ed educazione alla legalità. “Un tema profondamente importante” dice “soprattutto in questo tempo di grave e grande crisi internazionale dove la nostra società umana si trova in una delle più grandi crisi etiche della storia dell'umanità. E purtroppo non solamente etica ma che lede le necessità primarie dell'uomo conducendolo verso il pericolo per la sua stessa sopravvivenza”. Giorgio sottolinea la fondamentale importanza di trovare le cause del perché in questo momento la nostra società sta vivendo questa grave crisi. Ricorda le aspettative dopo la caduta del muro di Berlino, la speranza di un mondo migliore, e rivolgendosi al pubblico pone la domanda se in realtà dopo questo evento le cose siano realmente migliorate, riferendosi esplicitamente alla fame nel mondo, al cambio climatico, alle guerre. “... nel 1989” prosegue Giorgio “esisteva già la mafia in Sicilia, la mafia colombiana, la mafia giapponese e quella russa” e domanda “perché dopo la caduta del muro di Berlino le stesse hanno aumentato il loro potere economico e militare? ...”. Il Direttore si sofferma poi a descrivere la mafia italiana che si divide in varie organizzazioni, Cosa nostra siciliana, la 'ndrangheta Calabrese, la sacra corona unita pugliese, che vantano un patrimonio liquido di circa 958 milioni di euro. “In mezzo a questa crisi finanziaria” continua Bongiovanni sono le uniche che hanno l'opportunità di avere la liquidità che le banche non hanno, che gli stati non hanno, ma anziché lottare per annientarle, le istituzioni si servono di queste. In tale situazione di estremo egoismo e carenza di solidarietà sconfiggere le mafie è praticamente impossibile visto che queste sono infiltrate nelle istituzioni in molti paesi del mondo perché sono in possesso del potere economico che accumulano attraverso il narcotraffico, il traffico di armi, gli appalti pubblici. L'unico modo per poter cambiare le cose anche se in un modo lento ma inesorabile è diffondere una vera informazione alla massa, una informazione lucida, corretta, denunciare come stanno le cose, questo toglie alle mafie il controllo sulla gente che gli è indispensabile. L'informazione è la chiave più importante, è una chiave affinché tutti noi possiamo risvegliarci e il fatto che in questo congresso molti dei relatori siano giornalisti è molto positivo. La mafia è una organizzazione che fa parte del potere economico militare e religioso ...”. Giorgio parla dell'assassinio di Falcone e Borsellino, del Generale Dalla Chiesa colpevoli di aver ostacolato i poteri forti, non solo quello delle organizzazioni criminali ... “Il potere politico democratico deve lavorare per il bene comune della società” prosegue “invece questo concetto non esiste nella mente dei potenti e per questo la mafia esisterà sempre. La chiave sta dentro di noi ed è quella di realizzare i valori dell'altruismo e della solidarietà che abbiamo perduto, insieme a quello della informazione. Abbiamo sottovalutato le mafie nel mondo che sono riuscite perfino a condizionare la democrazia italiana ...”. Il direttore di AntimafiaDuemila prosegue poi parlando della gravissima complicità del vaticano che, secondo le rivelazioni di numerosi mafiosi pentiti, è stato un punto di riferimento per Cosa Nostra, la mafia siciliana, soprattutto nel lavaggio del denaro sporco. “Dobbiamo creare un movimento massivo antimafioso a livello mondiale” conclude il direttore di Antimafia Duemila, “diffondendo una informazione corretta, entrando nel cuore della gente e spiegando loro come stanno le cose. Creare una resistenza, grandi movimenti, vale la pena, anche solo per sentirsi vivi”.
L'applauso del pubblico chiude l'incisiva ed esaustiva relazione di Giorgio Bongiovanni. Il dottor Rambaldo prende quindi la parola per avvallare il messaggio appena trasmesso da un uomo che oltre ad essere direttore di un importante rivista sul tema, è anche un uomo di fede, uno stigmatizzato. “Volevo soffermarmi” dice il Giudice, “sulla importanza di cogliere il valore delle ideologie che ci hanno trasmesso i rivoluzionari francesi: libertè, egualitè, fraternitè. E su quella famosa disputa tra Rosseau e Voltaire, io continuo a pensare che la cosa più importante sia l'uguaglianza, e continuo a sostenere che non può esistere libertà senza uguaglianza. Non ci potrà essere una possibilità di distruzione della mafia se ognuno di noi non si trasformerà in un lottatore sociale”.
Un altro applauso viene strappato al pubblico per le giuste parole di un giudice.
Termina così il primo giorno del Congresso. La gente presente in sala non è tanta in verità e questo ci mette un po' di tristezza perché appena quattro passi al di fuori della sala congressi, l'università è piena di ragazzi. Commentiamo con Anna il medesimo pensiero sulla forza che potrebbero e dovrebbero dare i giovani a quella rivoluzione culturale e di coscienza che sta nascendo, e che già si sta combattendo in piccole sale come questa e che vorremmo si estendesse a macchia d'olio. Ma sappiamo, come diverse volte Giorgio stesso ci ha ricordato, che i grandi movimenti rivoluzionari sono nati così, nella semplicità, nella lotta di poche persone con una grande volontà di cambiamento.
L'impegno per la impeccabile organizzazione pratica e logistica dell'evento messo in piedi dal nostro carissimo Juan Alberto e la sua famiglia, dalla preziosa Ines Lepori, dalla amata Carmen e da tutti i componenti straordinari dell'arca di Rosario viene premiata il giorno seguente. Già dalla mattina la sala accoglie un numero maggiore di persone per riempirsi poi quasi completamente nel pomeriggio.
Il secondo giorno di Congresso viene aperto dal dottor Juan Alberto Rambaldo che legge la relazione della dottoressa Beba Carmen Balvè, Direttore del CICSO, Centro de Investigación en Ciencias Sociales. Purtroppo anche lei per un incidente non ha potuto presenziare all'incontro. Una relazione che tocca i temi dell'Imperialismo, degli alimenti, delle cosche, che espone una magistrale investigazione e analisi sociologica e storica della situazione argentina.
Georges Almendras, giornalista di Canal 4 Uruguay, inizia il suo intervento immediatamente dopo, definendo le mafie e il loro operato in un contesto mondiale e sottolineando la situazione nel suo paese. La relazione di Almendras anticipa la presentazione di uno straordinario video-documentario di cui lui stesso ne è il regista, con il montaggio realizzato da Erika Pais, preparato per l'occasione. Un video-documentario realizzato successivamente ad un viaggio in terra siciliana dal titolo “Resistenza!”. Un documentario impattante sin dalle prime immagini che mostra la mafia italiana e specificatamente siciliana, Cosa Nostra, in tutta la sua crudezza, incentrando il tema sulla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, emblemi di quella resistenza che contrasta questo fenomeno e che lotta per quei valori universali che lentamente ed inesorabilmente stanno scomparendo dalla società civile. Georges Almendras incentra il problema sulla condizione umana che travolge troppo spesso l'uomo in drammi e crimini assurdi. Un video documento che vuole essere un cavallo di battaglia per una nuova coscienza giovanile affinché possa essere conosciuta una realtà apparentemente lontana ma in realtà vicinissima. “Alla mafia non importa la religione, la cultura né la ideologia” dice Almendras. Per loro la decisione di uccidere una persona o di corromperla è come voltare una pagina ... la missione fondamentale di tutti i giornalisti è denunciare, informare ...”. Georges parla degli autori ideologici dei crimini che vengono commessi nell'umanità che sono molto più criminali di coloro che commettono i delitti stessi. Un altro grande applauso viene quindi riservato per questo toccante intervento.
Dopo la pausa, un altro momento atteso, quello della relazione dell'avvocato dottor Ricardo Monners Sans, che affronta il difficile e sconcertante tema della povertà, dell'esclusione sociale e della corruzione nel suo paese, l'Argentina. Un allarmante situazione ereditata dalla successione di governi corrotti. “Per ciò che ho vissuto al tempo del menenismo combattente” dice Monner Sans, “posso dire che vedevo un desiderio di lottare molto più forte di quello che vedo oggi, la gioventù si avvicinava numerosa ad incontri come questo. Mi sembra che il sistema stia creando una forma di autismo, di abbrutimento che crea povertà, vedo la prepotenza del potere ...” e continua “è tempo di fare, tutti abbiamo qualcosa da fare in un luogo ... ci sono molti modi per fare ma non dobbiamo cadere nel fatalismo perché le generazioni future non ce lo perdonerebbero... per me la speranza continua a vivere, non mi importa che mi buttano a terra molte volte, ciò che è importante e ritornare ad alzarsi”.
Un fortissimo applauso chiude la viva relazione dell'avvocato. Il clima in sala è caldo.
Un onda di forte desiderio di cambiamento si infrange tra i presenti. La consapevolezza che volere significa potere.
Ma giunge anche l'ora della chiusura dei lavori. È lo spazio dei ringraziamenti.
Il Giudice Juan Alberto Rambaldo chiude l'incontro con i saluti e la consegna dei diplomi di partecipazione al Congresso a tutti i relatori a nome della Università di diritto della città di Rosario.
Felici per l'andamento del Congresso e per il grande lavoro svolto da tutti veramente con grande cura ci rechiamo in un caratteristico locale per la cena, dove abbiamo modo di stare insieme ai tanti fratelli e di affrontare interessanti argomenti con Giulietto Chiesa. Argomenti che vanno dal concetto religioso a quello matematico ma che terminano entrambi nella coscienza dell'esistenza di una intelligenza universale che governa la Creazione nelle varie dimensioni. Il cuore del discorso è racchiuso nel concetto che solamente i “bigotti” si chiudono alle innumerevoli realtà umane. Evoluzione significa infatti apertura, studio, conoscenza. Le basi fondamentali però dalle quali si può partire per conoscere, capire e realizzare i misteri della vita sono il rispetto verso l'altro e la condivisione totale dei supremi ideali di Verità, di Giustizia di Pace e di Amore ... quindi salvaguardia del pianeta, uguaglianza sociale ... solamente a partire da queste basi ci si può unire per portare avanti una seria comune lotta sociale.
La permanenza a Rosario è terminata. Dopo aver salutato i carissimi amici, fratelli e collaboratori ci rechiamo a casa di Juan Alberto dove abbiamo modo di trascorrere, anche insieme ad Anna e Georges Almendras, una giornata nel grande campo dove vive con la sua amata famiglia. Una casa pulita, profumata e curata da un essere molto speciale che lo accompagna in questa parte della sua vita. La dolce Alejandra che con la sua tenerezza accarezza il suo passo stanco custodendo i suoi cari figli e i suoi nipoti con la mano dell'amata Liliana sempre su di lei.
Ma un nuovo prodigio della sanguinazione ci attende ... un profumo intenso di rosa si espande nella stanza ... e ancora ci avviciniamo devoti a quel corpo disceso dalla croce ... a quella Cristica Luce che ci avvolge, beatificando una volta ancora i nostri spiriti ... un piccolo agnellino era nato poco prima, proprio mentre il nostro amato Giorgio sanguinava, avevamo visto la sua mamma ripulirlo dalla placenta con tutta la sua tenerezza ... un segno dal profondo valore mistico ... anche la cavalla da appena poche ore aveva partorito un puledrino, anche lui lo vediamo accanto alla mamma cercando di reggersi sulle sue instabili gambette tra il piccolo pony che li guarda curioso e le pecorelle che gli girano intorno. Ci sentiamo fuori dal mondo ... Nell'armonia del silenzio guardo commossa il nostro caro Juan Alberto che con le spalle ricurve accarezza dolcemente e devotamente i piedi di Giorgio con la profondità spirituale e l'emozione che fanno trasparire il profondo legame spirituale che lo lega a quell'essere disteso nel suo letto come un Cristo ... a quelle ferite sacre ... e le tenere mani di Alejandra che in ginocchio sostiene quella mano ferita come un Calice. Il tempo si ferma ... l'unico suono il canto degli uccelli e il vento che muove le alte fronde degli alberi.
Arriva il giorno seguente ed è il momento di partire anche da qui. Giungiamo, dopo circa tre ore di viaggio, a Buenos Aires dove ci attendono i carissimi fratelli dell'arca. Tra poco Giorgio terrà la sua conferenza. Giusto il tempo di isolarsi un pochino e una nuova sanguinazione è testimone di un rinnovato sacrificio d'amore. La sala che ospita la conferenza all'hotel Bauen è colma di gente. Lucine accese come stelle nel soffitto e quadri con bellissimi mandala appesi agli specchi che fanno da pareti creano una particolare vibrazione. Giorgio lentamente entra nella sala tra l'applauso del pubblico che lo aspetta ansioso. Lo scorso viaggio infatti a causa dell'influenza porcina la conferenza era stata annullata. Oggi la gente aspetta di sentirlo parlare.
L'incontro ha quindi inizio, Juan Alberto Rambaldo presenta la Fundación Los niños del mañana. Dopo il breve filmato di presentazione, il presidente dell'associazione, Raul Bagatello, espone un quadro generale della situazione delle otto mense situate sulla cordigliera delle Ande con la presenza di circa 1500 bambini. Il missionario punta il dito sulla mancanza d'amore della gente e sui governi corrotti che permettono la morte di milioni di bambini per fame in tutto il mondo. “Il nostro agire” dice Raul “dimostra quanto si può fare non avendo niente e per questo vi dico che se solo si volesse questa situazione potrebbe essere sanata”. La parola passa a Giorgio che
ringrazia i fratelli di Buenos Aires, di la Plata, e tutti coloro che con tanta cura hanno organizzato questa nuova conferenza spirituale, rivolgendo un omaggio poi alle sue redazioni antimafia dell'Italia, dell'Uruguay e dell'Argentina per la partecipazione al Congresso Internazionale appena concluso. Anna Petrozzi e Georges Almendras vengono quindi chiamati sul palco, per dare testimonianza del proprio lavoro su questo delicato campo. Almendras esorta a denunciare sempre ogni forma di corruzione a tutti i livelli e a creare coscienza, Anna dopo aver ringraziato gli organizzatori del congresso, Juan Alberto e Ines, ribadisce al pubblico del Bauen che c'è una resistenza che si oppone al sistema criminale non soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Giorgio sottolinea che Anna è la caporedattrice della rivista AntimafiaDuemila che vanta fino ad ora, per quanto riguarda la rivista on line, la visita di ben 30 mila lettori, da aggiungere a questi coloro che acquistano il cartaceo. “Un risultato straordinario” dice Giorgio “grazie a lei e ai ragazzi che lavorano insieme a lei”. Anche Juan Alberto ci informa quindi che la rivista Antimafia Argentina nata da appena un anno ha raggiunto le 500 visite al giorno. “Un complesso, le mafie, molto più grande e più profondo di quello che ci mostrano i film e che hanno a che vedere con il controllo economico mondiale, con i capitali finanziari, con il controllo culturale dei popoli, con la distruzione della natura, con la distruzione della salute ...”. Il pubblico ringrazia il lavoro di tutti loro con un forte applauso. Giorgio saluta poi tutti coloro che sono collegati in internet dall'Italia e da diverse parti del mondo. Poi silenzio. Si alza in piedi ... con grande delicatezza e profonda devozione sfila i bianchi guanti dalle sue mani ... “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ...”, il Padre nostro viene recitato da tutto il pubblico davanti ai segni di Cristo visibili sulle sue mani che con delicatezza poggia incrociando le braccia sul suo petto per poi giungerle con la purezza di un bambino. Poi le parole di Giorgio come una musica si espandono nella sala che pare perdere la sua consistenza materiale per portarci su un livello di coscienza viva e vera.
“Questo è un tempo importante e fondamentale per le nostre esistenze, si sta preparando una grande festa, una festa di nozze. Gli amici dello sposo, i collaboratori, i servi, gli impiegati del padre dello sposo stanno organizzando e preparando questa festa e stanno cercando gli invitati. Il Padre dello sposo che è il re è molto geloso di queste nozze, si sposerà suo figlio, l'unico che ha, e quindi cerca i più degni invitati, i migliori. Questo è il mondo dove verranno celebrate le nozze, ma pochi invitati saranno degni di parteciparvi, non perché il Padre dello sposo discrimini le persone ma perché gli invitati non vogliono parteciparvi, hanno altro da fare ... chi dice che non ha tempo, chi ha da fare altro, a chi non interessa e altri che commettono fatti nefasti neanche ascoltano l'invito. Al padre dello sposo piacerebbe che tutti potessero partecipare a questa festa d'amore in cui si celebra il matrimonio tra suo figlio e la terra, dà ordine quindi di inviare le partecipazioni a tutti. Gli angeli del cielo, che sono gli impiegati dello sposo, mandano quindi a tutti l'invito. Ma le partecipazioni non sono lussuose, ostentate, sfarzose, non dimostrano arroganza, potenza, non sono ricche di oro, non contengono denaro, o abiti firmati o profumi prestigiosi, queste partecipazioni sono semplici, umili, a volte drammatiche, a volte piene di allegria ma soprattutto nonostante la loro semplicità dimostrano di andare al di là della nostra scienza, della nostra comprensione umana sfidando l'evoluzione dell'uomo terrestre per dimostrare che non sono di questo mondo”.
Poi con un caldo sorriso che abbraccia l'intero pubblico continua: “Delle nozze vi parlerò dopo, ora vi mostrerò le partecipazioni”. E alzandosi in piedi si dirige verso la regia dove ci sono i nostri ragazzi, tecnici della conferenza, per dirigere la sequenza delle immagini che scorrono una dietro l'altra commentate con la sua spiegazione ... immagini dei segni ... degli inviti ... i cerchi nel grano .... astronavi nei cieli ... immagini sacre ... la musica, i filmati, le spiegazioni di Giorgio entrano nei cuori delle anime iniettandole di nuova coscienza, una coscienza che risveglia l'animo e lo spirito sedati dalla materia di questo mondo. Poi dopo un applauso al caro Daniel di Rosario per la sua sintonia con Giorgio nella trasmissione delle immagini, un altro è rivolto ai cari Rafael e Santiago che curano due importanti siti sulle apparizioni mariane e sul messaggio che la Madre Celeste trasmette ai Suoi figli nel mondo. Poi la vibrazione si eleva ancora più in alto. “... la madre dello sposo che è la Madre Santissima si preoccupa anche Lei di mandare questi segni che vogliono preparare l'umanità all'impatto spirituale che avrà l'uomo quando arriverà Suo figlio”. Un forte applauso accompagna la bellissima immagine di Gesù sul lago di Tiberiade “Questo è lo sposo” dice Giorgio “il protagonista delle prossime nozze” con un sorriso che scalda l'anima trasmettendo tutto il suo Amore per quell'Uomo-Dio che ha dato la Sua vita per noi. “Tutto ciò che ha fatto Cristo duemila anni fa ... la Sua sacra opera ... la Sua predica ... le Sue guarigioni ... le Sue denunce ... le Sue profezie ... non era diretto alla gente che lo ascoltava in quel momento, Cristo parlava ad un altra umanità, una umanità del futuro, dove le stesse persone che lo ascoltavano in quel tempo lo avrebbero reincontrato in quell'altro tempo. Lui sta parlando a noi, a questo tempo, quindi quando leggete il Vangelo vedetelo in una forma differente, ascoltate le Sue parole dette per noi stessi, per questa umanità. Quando Lui racconta la parabola del re che prepara le nozze di suo figlio ci dice: -State attenti, state in allerta affinchè quando lo sposo arriva per celebrare le sue nozze non vi colga impreparati, siate in allerta affinché non accada ciò che è accaduto agli amici del figlio del re. Allora noi per poter essere degni di partecipare a queste nozze dobbiamo riconoscere queste partecipazioni, i segni che ci giungono ogni giorno. Risvegliare prima la nostra anima e poi quella di tanti altri spiriti. Dobbiamo essere uniti, umili, tolleranti, giusti e dobbiamo denunciare ciò che sta accadendo nel mondo, dobbiamo decidere da che parte stare perché questo è il tempo della prossima manifestazione della seconda venuta di Cristo nel mondo. Molto presto voi non mi vedrete più perché in questo tavolo e nei tavoli di tutto il mondo sarà seduto Lui, e io non potrò far altro che pulire le Sue scarpe. Ma questa volta Lui non dirà: -Padre perdonali perché non sanno quello che fanno-, questa volta verrà come giudice. Quando lui disse: -Padre perdonali perché non sanno ciò che fanno- guardava dalla croce i due soldati romani che lo avevano crocifisso e sapete a che popolo si stava rivolgendo chiedendo il perdono di Suo Padre per loro? Eravamo noi. I latini. Cristo in quel momento perdona il popolo latino e lo elegge come nuovo popolo, mentre il popolo che fino a quel momento era stato il popolo eletto lo allontana: -Gerusalemme, Gerusalemme, tu che castighi e uccidi i tuoi profeti quante volte ho dovuto riunirti così come la gallina fa con i suoi pulcini? Mai più mi vedrai fino a che non dirai benedetto colui che viene nel nome del Signore- (Luca cap.13, vers. 34)). Questo significa che il popolo latino ha la possibilità di riunirsi, di essere il popolo trascinante, di far parte di quelle nozze, ma questo dipende solo da noi”.
Giorgio parla di quanto il Maestro sarà severo nel Suo giudizio e della importanza di prendere molto sul serio quel giorno che presto verrà, di stare sempre in allerta e di essere concentrati a mettere in pratica il valore altruistico dei Suoi insegnamenti e avere sempre chiaro il cuore della nostra missione che deve essere incentrato sul risveglio delle anime alla Verità del tempo di tutti i tempi. “... ma attenti” continua “non dobbiamo essere arroganti, né superbi, dobbiamo essere come quella signora Cananea che va a trovare Gesù in Palestina alla frontiera con la Giudea mentre Lui si era isolato in una casa e aveva detto ai suoi apostoli che voleva stare solo. Gli apostoli però impietositi dalla signora decidono di farla entrare nella casa disubbidendo al maestro, sapendo che con un solo sguardo Lui la avrebbe aiutata. La cananea chiede al Signore di guarire sua figlia e il Cristo gli risponde -Sono qui per i figli smarriti di Israele. Prima bisogna dare da mangiare ai figli poi ai cani. Ma la signora con una incredibile umiltà gli risponde: -Si Signore, hai ragione, ma anche i cani mangiano le briciole che i figli fanno cadere dalla tavola, anche i cani hanno diritto di mangiare-. E il Cristo la guarda e gli dice” ... Giorgio con un sorriso e l'espressione di un amore infinito ci trasmette quel momento riportandoci il volto del Maestro ... “Donna quanto è grande la tua fede e la tua umiltà, tua figlia è guarita” (Matteo cap.15 vers.22). Così dobbiamo essere noi di fronte al Cristo, non pretendere niente anche se Lui ci dovesse considerare dei cani ma se noi ci inginocchiamo di fronte a Lui e Gli offriamo il nostro lavoro con umiltà, Lui ci dirà ciò che ha detto a quella signora: Quanto è grande la tua fede!
Grazie. Che Dio vi benedica”.
Quindi il via alle domande.
Il significato del titolo della conferenza di oggi: l'ultima chiamata
E' un titolo simbolico perché la gente possa chiedersi: perché l'ultima chiamata? Ma a livello simbolico è veramente l'ultima chiamata perché non ci sarà una prossima generazione che Cristo perdonerà e tollererà se prosegue in questo cammino, per questo è l'ultima chiamata, l'ultima chiamata di questo secolo, l'ultima chiamata di questo tempo, l'ultima chiamata di questi giorni, settimane, anni, perché la terra geme di dolore, è in coma, la società è in coma, ogni tre secondi muore un bambino di fame, è una generazione nefasta, ci sono 27 guerre nel mondo ... l' ultima chiamata, si, l' ultima chiamata perché non credo che nel 2050/2100 ci potrà essere un altra chiamata se non arriva Cristo, se non cambiamo, per il semplice motivo che non ci sarà nessuno nel mondo per ascoltare qualsiasi chiamata.
Il messaggio Extraterrestre
Il messaggio Extraterrestre ha vari cammini che involucrano la religione, la matematica, la metafisica, loro vogliono che in tutti gli aspetti umani noi ci risvegliamo ma la cosa più importante che loro desiderano è che noi ci avviciniamo al Cristo.
L'egoismo
Noi abbiamo ricevuto un grande dono, il libero arbitrio, ma abbiamo scelto il cammino sbagliato, quello negativo, per ragioni materiali, e a prescindere dal fatto che stiamo soffrendo, siamo così stupidi che continuiamo a mettere in pratica questo sentimento che è l'egoismo.
L'egoismo è un sentimento stupido ma che come una droga ti fa apparentemente godere mentre l'altruismo è un sentimento intelligente, straordinario e giusto che ha diritto di esistere perché se tu dai e fai felici gli altri, il bene lo riavrai indietro, e nel momento che il bene ti viene ricambiato tu godrai di più che non conquistandolo con la violenza, con l'arroganza. Quindi l'altruismo potremmo chiamarlo egoismo intelligente. Allora noi non solo non siamo altruisti ma siamo egoisti diabolici per questo stiamo dentro il vortice del karma. Nel momento che tu realizzi l'amore altruistico, che è l'egoismo intelligente, e lo conquisti, la legge della evoluzione ti da un'altra opportunità che ti meriti, ti permette di passare all'amore disinteressato dove la forma di altruismo inizia a sublimizzarsi e tu inizi ad essere un essere quasi divino che ha la capacità di trasmettere senza preoccuparsi di ricevere, quando hai realizzato anche questo tipo di altruismo la legge divina cosmica ti da la ultima opportunità quella di passare all'amore più grande di tutti gli amori che è l'amore incondizionato, quello che il Cristo manifestò davanti ai Suoi carnefici, quando poteva annientarci tutti e invece ci offrì incondizionatamente il Suo amore con il Suo sacrificio. Quando realizzi questo tipo di amore divieni un maestro divino. Noi ci troviamo in questo momento all'egoismo diabolico, figuratevi quanto siamo in basso, per questo ci troviamo nella situazione che vediamo. Quando passeremo all'amore altruistico che è l'egoismo intelligente naturale questo pianeta inizierà a ripulirsi.
Il nome dell'anticristo
Lo chiamerei il padrone dell'economia mondiale, quindi negli uomini più ricchi del mondo si nasconde la sua maschera.
Che possibilità abbiamo se non dovesse ritornare Gesù Cristo di proseguire la nostra esistenza sul pianeta?
Io posso parlare per ciò che so e per ciò che sento, non posso rispondere per voi ... senza il Cristo non c'è salvezza, senza Gesù non c'è speranza, senza il Cristo non c'è amore e senza la sua presenza non c'è Luce. Questo è ciò che penso. Quindi è assolutamente indispensabile che Gesù ritorni, Lui è il nostro unico Re, l'unico che possa liberarci da questa schiavitù e soprattutto che possa liberare tutti i bambini che soffrono nel mondo. Credo in questo perché Lui ce lo ha promesso e perché Lui è un amico che mantiene le promesse.
Come si possono qualificare le persone che hanno Esperienze spirituali?
Nella stessa forma che si qualifica un panettiere che fa 30 chili di pane e un altro che ne prepara solo un chilo, quale è il migliore?
Così puoi qualificare le persone che hanno esperienze spirituali, chi produce più pane è più credibile, chi produce più parole che pane è meno credibile.
È possibile che a fine anno Obama possa annunciare il contatto extraterrestre?
Si è possibile, non so se ci riuscirà, però se lo farà diverrà un uomo che avrà dato all'umanità una grande opportunità per salvare il mondo. Perché rivela la verità umana più grande di tutta la storia dell'umanità. La più grande in assoluto è quella del Cristo.
A cosa si riferisce il terzo messaggio di Fatima
Il terzo messaggio di Fatima si riferisce ad alcune profezie: la seconda venuta di Cristo, una catastrofe mondiale che dovrebbe essere una guerra, il contatto tra gli uomini ed esseri provenienti dal cosmo; ci sono poi altre profezie minori come ad esempio la caduta del vaticano. Il vaticano infatti non appartiene a Cristo ma appartiene agli uomini delinquenti e corrotti. Ho spiegato di recente ad uno dei miei ragazzi dell'arca di Italia, un arca fortemente anticlericale, che noi non dobbiamo rinnegare la chiesa cattolica perché se tu credi in Cristo sai che la chiesa cattolica è stata fondata da Cristo: -Pietro sopra questa pietra edificherò la mia chiesa ... - quindi noi non dobbiamo commettere l'errore di andare contro la chiesa, noi dobbiamo appoggiare la chiesa spirituale, dobbiamo difendere la vera chiesa. Noi siamo come la Resistenza, un movimento italiano che durante la seconda guerra mondiale si oppose al dittatore Hitler appoggiato dal dittatore Mussolini che invadeva l'Italia, ma il movimento non era contro le leggi del parlamento, il loro intento era quello di riconquistare ciò che l'invasore aveva usurpato. Nel nostro caso quindi dobbiamo lottare per riconquistare la Chiesa Santa del Cristo usurpata da alcuni delinquenti mafiosi, criminali, pedofili, riconoscendo i veri sacerdoti cattolici, i missionari, gli uomini santi come Padre Pio ecc. e scacciare i delinquenti, come fare non lo so, una forma è sicuramente evangelizzare, parlare alla gente, trasmettere la verità. Ma questo non significa che la chiesa cattolica sia falsa, assolutamente no. Quando il Cristo ritornerà riconoscerà la Sua chiesa e caccerà i criminali iniziando dal principe della chiesa e proseguendo fino all'ultimo prete che si è macchiato di corruzione e riporterà la chiesa alle sue origini. Dobbiamo quindi lottare per riconquistarla affinché al loro interno possano entrare solamente veri sacerdoti, affinché colui che prenderà il posto del vicario di Cristo non si baci con uno come Berlusconi, non vada a braccetto con i dittatori, con i delinquenti, ma sostenga i poveri. Tutti i battezzati hanno diritto di chiedere la sospensione dei vescovi se questi sono delinquenti perché siamo cristiani. Purtroppo pochi conoscete la teologia, vedete forse sacerdoti qui dentro? No! E sapete perché? Perché non si confrontano con me in quanto io sono teologo e so come rispondere e in questo caso gli risponderei che io sono battezzato e ho tutto il diritto di criticarli fino anche a cacciarli fuori dalla chiesa perché sono loro fratello, ho il battesimo sacro di Cristo. Chi non è battezzato non ha diritto di replicare teologicamente alla chiesa di Roma anche se può e deve esprimere il proprio punto di vista (secondo il catechismo della Chiesa Cattolica).
Le sanguinazioni
Sanguino quasi tutti i giorni, anche oggi ho sanguinato, perché quelle che mi sono state date da Gesù sono ferite permanenti che non si chiudono mai e sono venti anni che sanguinano sul mio corpo. Veramente no, non mi sono abituato. Quando sanguino non posso muovermi per il dolore, quando non sanguino invece convivo con il dolore. Sempre ho una comunicazione con Cristo quando sanguino, non sempre diffondo il messaggio che mi viene dato, dipende da ciò che Lui mi dice però si, sempre ho una comunicazione diretta sulla vita che devo fare, sulla missione che devo portare avanti e a volte anche sugli attacchi che devo rivolgere a coloro ai quali Cristo non piace.
L'unione
Questo è ciò che dico sempre e soprattutto ciò che dico ai miei fratelli, ai gruppi spirituali che noi chiamiamo arche, è un messaggio che è valido per tutti, io mi dispero e sono 33 anni che ho una parola insistente che ha accompagnato la mai vita fino ad oggi, così insistente da diventare a volte pesante ma continuo a ripeterla ... Unione. Perché se non saremo uniti, se non svilupperemo il valore della tolleranza non potremmo entrare nel regno di Dio. Il più conosciuto tra di noi, quello che ha una missione più speciale è quello che deve umiliarsi di più per dimostrare se è veramente un seguace di Cristo. Giorgio Bongiovanni quando viene sputato sulla faccia quindi deve dimostrare di saper perdonare, è colui che deve cercare il fratello che lo odia perché se cerchi quello che ti ama non sei discepolo di Cristo, quindi Giorgio Bongiovanni deve essere quello che deve dimostrare più di tutti altrimenti non è degno di entrare nel regno. Questo è ciò che mi fa disperare con i miei fratelli perché io so che solamente realizzando questo valore puoi entrare nella grazia di Cristo. Non so in che altro modo trasmetterlo, cerco di farlo con le mie sanguinazioni, con il mio sorriso, con il mio essere severo ma vi assicuro che non c'è salvezza se tra di noi non ci perdoniamo. Non sto parlando di perdonare il potente, il mafioso ma di perdonare il fratello, di tollerarci, di cercarci, di prendere il meglio di noi stessi e buttare nel cestino il peggio, di incontrarci nel denominatore comune che è il Cristo, buttare via le cose che ci fanno perdere tempo e pensare a risvegliare le anime perché i primi ai quali il Cristo chiederà conto saremo noi ... potrebbe anche perdonare personaggi come certi capi di governo che conosciamo ... ovviamente se si pentono del male che hanno fatto... ma sicuramente non me se anziché risvegliare le anime perdo il tempo a discutere con i miei fratelli. Quindi carissimi fratelli amiamoci e diciamo al fratello: Qual'è il meglio di te fratello? Il sorriso? Allora dammi un sorriso! Qual'è il meglio di te? Lo scherzo? Dammi uno scherzo? Qual'è il tuo valore migliore? Una carezza? Dammi una carezza! Il peggiore è lamentarti? Non lamentarti! Il peggiore è giudicare? Non giudicare! Il peggiore è guardare sempre la debolezza dell'altro? Non guardare sempre la debolezza dell'altro! Se non realizziamo questo cara sorella non entreremo nel regno di Dio.
Un sacerdote
Io ho fatto battezzare i miei figli da un sacerdote missionario che si chiama don Luigi Ciotti, è un lottatore contro la mafia, segue migliaia di giovani attraverso la sua associazione e penso che il premio nobel per la pace lo meriterebbe sicuramente lui, a prescindere che Obama lo meriti o meno.
La conferenza si chiude con il saluto e la benedizione di Giorgio. La gente gli si accalca e i fratelli devono fare un cordone attorno a lui per condurlo verso l'uscita. Siamo felicissimi di sapere che attraverso il collegamento in stream che i ragazzi hanno realizzato hanno potuto partecipare all'incontro diversi gruppi di persone in collegamento da Montevideo, Tucuman, Cordoba, Colombia, Catania, Rosario, Varese, Capilla del monte, Milano, Mexico, Cile, Porto Sant'Elpidio, La Plata, Perù, Uruguay, Paraguay, Las Parejas, Buenos aires ...
Approfittiamo della cena per condividere con i fratelli il tempo che ci rimane.
La mattina seguente l'incontro con alcuni giovani che hanno una particolare e forte esperienza spirituale attende Giorgio in una piccola saletta dell'hotel, prima della partenza per Montevideo. I carissimi Juan Josè e Veronica ci presentano i giovani ragazzi che raccontano la loro intensa e profonda storia. Da una vicenda negativa con la droga di uno di loro, parte l'esperienza di uno dei ragazzi, di 22 anni, dei suoi giovanissimi cugini e degli altri amici ai quali si manifestano degli esseri che danno loro dei messaggi riferiti all'umanità e soprattutto ai giovani. Un piccolo gruppo di fratelli ascolta attento e silenzioso. Giorgio annuisce e pone loro delle domande per conoscere meglio alcuni dettagli della loro vita, di ciò che sentono, di ciò che questi esseri comunicano continuamente a loro. Juan Alberto siede al fianco di Giorgio. Il giovane Ariel, di 16 anni, è colui che sarà designato ad essere il leader del gruppo, cosa che Giorgio conferma. Lui però ci tiene a sostenere che loro si sentono tutti uguali non c'è qualcuno particolare, si sentono amici con la stessa esperienza da portare avanti. Restiamo a bocca aperta ad ascoltarli parlare ... la semplicità ... la purezza dei loro occhi ... quel messaggio tanto chiaro ... le esperienze e le visioni di una chiarezza sconcertante ... questi Esseri li istruiscono sulla reincarnazione, sulla Legge di causa-effetto, sul tentatore mandato dal Padre, sul ritorno di Gesù e gli ultimi tempi, sul risveglio delle coscienze... questi Esseri ... che li hanno fino a lui ... il Calice Vivente ... “Io so che devo portare avanti la mia missione” dice il giovane Ariel. Qual'è la tua missione?” Gli domanda Giorgio, “Annunciare la fine dei tempi e avvicinare Gesù ai giovani”.
Con Amore
Sonia Alea
Montevideo (Uruguay), 19 Novembre 2009