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REALIZZATE LA VOSTRA ETERNITA’

La divisione, la separazione, è una pura invenzione dell’uomo, della sua fragilità, del suo voler marcare la propria individualità, come un bimbo quando all’inizio della sua crescita vive la tappa del possesso delle cose per affermare il suo piccolo Io. Non abbiamo coscienza che il nostro essere individuo, il nostro sentirci unici, è una realtà a metà, come piccole gocce che non hanno coscienza di essere l’oceano. Per questo non dobbiamo mai sentirci separati, lontani, divisi, perché l’onda della vita può trasportarci oggi a oriente, domani a occidente, ma è l’intero oceano che si muove, che vive, che esprime la sua forza, la sua freschezza, la sua potenza, il suo richiamo alla vita. Per questo, quando mi accingo ad iniziare questa cronaca con le parole “Ed è arrivata anche l’ultima tappa di questo nuovo viaggio in Sud America” mi rendo conto che non è assolutamente così ma che in realtà non ci siamo mai lasciati, nè mai ci lasceremo e vivremo insieme tutto ciò che, Giorgio, l’onda dell’oceano di questa grande opera, vivrà. Con questa coscienza sentiamoci sempre un unico corpo, un unico oceano che si muove all’unisono, che spinge con la forza della propria Luce, del proprio Amore, del proprio desiderio di Giustizia, delle proprie azioni quotidiane, affinché l’onda possa ricevere tutta la passione e tutta la forza per distruggere e far crollare il muro dell'oscurità e far entrare quindi quella Luce sfolgorante che tutto trasforma e tutto cambia facendo diventare Nuove tutte le cose.
La Luce del Maestro dei Maestri Gesù Cristo.
Con questa coscienza inizio pertanto a raccontare gli ultimi eventi vissuti insieme.
Trepidanti per l’arrivo dei nostri amati amici e fratelli che giungono da tutto l’Uruguay, dall’Argentina e dal Paraguay ci prepariamo per accoglierli e per definire le ultime fasi organizzative dell’evento coordinato nei dettagli dal nostro carissimo Georges Almendras per il giorno venerdì 21 dicembre. La riunione interna dei vertici operativi, avvenuta il giovedì, con la presenza di Giorgio, Raul, Gaby, Juan Alberto, Ines, Carmen, Chantal, Jorge Abrudsky e Nonno Edgardo con le loro spose e successivamente con l’arrivo anche di Omar Cristaldo e Hilda, ci fornisce immediatamente importanti concetti, non nuovi, ma sempre attuali da tenere custoditi nella nostra mente, nel nostro cuore e nel nostro spirito come armi indispensabili per vincere la guerra. “Nei prossimi mesi, nel prossimo anno, dice Giorgio, ciascuno di noi sarà provato nella fede. Le prove ci vengono date per fortificare il nostro spirito, per determinare le nostre scelte con sempre maggiore impegno e determinazione. Se la nostra fede, il nostro desiderio di servire il Cristo sono saldi, qualsiasi difficoltà sarà superata molto rapidamente, ma se abbiamo un solo dubbio e se iniziamo a cercare segni per capire ciò che dobbiamo fare, non concentrando il nostro tempo sull’opera che serviamo e sulle responsabilità assunte nella nostra vita, saremo provati fino a farci definire una scelta netta. Non si può più stare con un piede fuori e un piede dentro. Nei nostri momenti difficili continuiamo a servire il Cristo e parliamo a Lui dicendoGli – Maestro, sto vivendo questa difficoltà ma io voglio servire solo Te, dare la mia vita per la missione a cui tu mi hai chiamato-e Lui ci invierà tutte le consolazioni e le primarie necessità per portare avanti con serenità di Spirito le nostre attività in modo da poter esprimere al massimo le nostre potenzialità”.

La riunione prosegue con la fase organizzativa delle varie attività da coordinare durante questi mesi e durante la prossima permanenza di Giorgio in America latina, fissando le date delle prossime conferenze e riunioni operative delle numerose arche e mettendo in agenda le prioritarie necessità della Funima che mette in moto immediatamente progetti da appoggiare e fondi da destinare. Il bilancio delle attività in questo anno 2007 di "Dal cielo alla terra", "Un punto en el infinito", "Antimafia duemila", "Justicia y Verdad", "Funima International", "Studio3tv", è estremamente positivo in tutti i centri operativi ed è fondamentale ora tenere stretti e difendere con le unghie questi risultati a costo della vita lavorando per ampliarli ancora di più. L’immensa gioia di poter riabbracciare i nostri amati fratelli e di poter scambiare le vicissitudini operative e personali di ciascuno ci accompagnano fino alla domenica e all’inizio del convegno che ha luogo presso il Teatro Ateneo di Montevideo.
Georges Almendras presenta l’incontro dando inizio all'attesa manifestazione: “Una volta ancora in questo Ateneo di Montevideo un evento che vorrà essere un viaggio nel passato, un rincontro nel presente e una speranza per il futuro. Amici e fratelli sarete testimoni di un evento, dopo 18/20 anni di permanenza di questa opera in terra di Uruguay, un incontro spirituale che si proietta verso una società che in qualche modo ha cercato di comprendere il messaggio che ci arriva dal cielo tramite Giorgio Bongiovanni". Le note della melodia che risuonava all'arrivo di Giorgio nelle sale delle conferenze, nei primi anni della missione, ci riportano, con grande emozione, indietro nel tempo, note accompagnate dalle immagini del suo primo arrivo in Uruguay, la prima conferenza nell'ottobre 1990 presso lo stesso teatro dove, accompagnato da Mara e da tanti fratelli, molti lasciati successivamente nel cammino, parlava al popolo Uruguayo "Io porto la Sua testimonianza con un segno visibile in questa terra benedetta da Dio che fa parte del nuovo popolo della Galilea dei gentili insieme all' Argentina, al Paraguay, alla Spagna, all'Italia e a tutti i popoli latini". L'entusiasmo di Giorgio, la purezza del suo sguardo, la passione d'amore nel servire il Suo Maestro, percepire nella vibrazione della sua voce, nelle sue parole quella fede che fa spostare le montagne, commuovono i nostri spiriti. Il tempo è passato e lui è ancora lì, fermo, come una roccia, con la passione di sempre, a volte provata dalle difficoltà, dalla debolezza della fede dei suoi fratelli, dagli eventi del mondo, dalla stanchezza fisica ma sempre pronta a scuotere e travolgere la coscienza degli spiriti chiamati che anelano al risveglio. Con i segni sempre presenti nel suo corpo, nelle mani, nei piedi, nel costato, e sulla fronte (quest'ultima si rende visibile in momenti di gravi fatti di sofferenza dell'umanità). "I bambini di quel tempo, oggi non sono più bambini ma giovani uomini che insieme all'opera sono cresciuti fino a divenire operatori in tutto il mondo, non più solo testimoni, ma protagonisti di questa opera" prosegue Georges Almendras sottolineando l'espansione della missione in tutto il mondo latino. E congiungendo il passato al presente, presenta al pubblico, come omaggio alle radici del popolo latino, uno spettacolo sul popolo indiano Charrua e Guaranì interpretato dal gruppo Basquada, ricordando il legame armonico di questi popoli con la vita e le forze della natura. I popoli dei guerrieri Tupac Amaru, Atahualpa, il popolo Sioux, gli Apache, popoli interamente distrutti dall’uomo europeo, dagli uomini spagnoli, con l'unica colpa di aver realizzato la coscienza e la libertà dello spirito nell'unione della propria vita con il creato e l'increato.

Dopo l'emozionante esibizione di questo gruppo il cui capo indiano dona a Giorgio una punta della loro lancia, la parola passa all'uomo segnato da Dio, che dà inizio al cuore del convegno ringraziando Georges Almendras e tutti i fratelli presenti "Mi ha emozionato molto la presentazione dei nostri fratelli nativi americani che ci ricordano i veri uomini, quelli che veramente amavano il prossimo e la terra come loro stessi. Abbiamo perso questa sintonia con la Madre Terra per colpa degli uomini di pelle bianca, ricordo un messaggio scritto da Eugenio Siragusa tanto tempo fa, dove scriveva che satana è di pelle bianca. Oggi possiamo capire il perchè, l'uomo di pelle bianca ha distrutto questa civiltà come tutte le altre vere civiltà della terra. Voglio ringraziarvi attraverso questi fratelli per essere qui oggi, voglio ringraziare i fratelli di Montevideo, dell'interno dell'Uruguay, di tutta l'Argentina, del Paraguay, del Cile, del Messico. Questo incontro non è un commiato ma una comunione spirituale". Un caldo applauso saluta Giorgio, un applauso che racchiude l'amore, la devozione, la gratitudine che provano per lui. La parola passa quindi al fondatore della Funima Argentina e della Funima International, Raul Abel Bagatello, che ripercorre le tappe della sua vita, l'incontro con la Vergine Maria e la Sua richiesta alla creazione delle mense nei luoghi più impervi delle Ande. Inominciando con 34 bambini in Catamarca, a Yunca Suma, con l'aiuto della sua famiglia e dei fratelli di Villa Maria che sono stati i pionieri, insieme a lui, della nascita dei primi comedor e che ancora oggi sono presenti, attivi e diventati ancora più numerosi insieme a tanti altri amici e fratelli in tutta l'Argentina, oggi si possono contare ben 1700 bambini, accolti nelle diverse mense. "In questi 5 anni" dice Raul, "il raggiungimento di questo obiettivo è un miracolo della Vergine Maria perchè siamo persone che non avevano e non hanno niente, tutto ciò è stato possibile grazie all'aiuto di Giorgio Bongiovanni e di tutta la sua famiglia con la fondazione della Funima International che ha permesso, grazie agli aiuti ricevuti dall'Italia, la realizzazione di tutto questo. Io vorrei tanto che il numero dei bambini presenti nelle mense diminuisse perchè significherebbe che la coscienza popolare si è risvegliata e nessun bambino soffrirebbe più la fame e il freddo, ma purtroppo i bambini che arrivano alle mense sono sempre di più. Dove sta la politica, la religione, gli industriali, i mezzi di comunicazione che mostrano sempre le parti più belle dell'Argentina, Punta dell'Est, Mar de la plata, perchè non mostrano i bambini di questa terra che muoiono di fame? Ciò che vedo, ciò che sento è che la gente è sempre più chiusa ai problemi sociali. Grazie all'aiuto dell'associazione italiana Agape onlus abbiamo realizzato a Las Quevas (Salta) una costruzione di 400 metri piani dove ospitiamo dei bambini che ci vivono, ai quali non facciamo mancare gli alimenti, gli garantiamo l'istruzione, e il governo per sua risposta si è sentito infastidito da queste nostre attività, dicendo che è inutile realizzare questi centri nelle montagne sperdute. Oggi, però, iniziamo ad ottenere dei risultati, infatti hanno iniziato la costruzione di una grande scuola all'interno della montagna, e se questo progetto governativo andrà avanti, avremo ottenuto il risultato voluto, quello di spronare le autorità ad agire. Il nostro obiettivo è quello di risvegliare le coscienze della gente, dei governi, alla sofferenza di questi bambini". Le immagini del video della Funima seguono alle chiare e disarmanti parole del nostro caro Raul.
La manifestazione prosegue con la relazione del dottor Juan Alberto Rambaldo, Giudice del popolo argentino, rappresentante dell'opera "Dal cielo alla terra" in Argentina: "Oltre al mio importante lavoro di magistrato voglio parlare di qualcosa per me ancora più importante: i valori che marcano le tappe di tutta la nostra vita. Vivo un particolare sentimento, quello di non sopportare le ingiustizie come metodo e come forma di vita. Quanta vergogna provo nel vedere il video della Funima, quanta vergogna provo per ciò che viviamo nel nostro pianeta. Questi tre anni di permanenza di Giorgio qui con noi sono stati molto intensi, anni in cui abbiamo ricevuto grandi segni che ci indicano chiaramente che il ritorno del Cristo è prossimo e che i nostri fratelli delle stelle sono presenti con le loro manifestazioni massive nei nostri cieli che controllano continuamente lo stato del mondo mentre la Madre Terra ha deciso che è arrivata l'ora di riportare l'equilibrio smuovendo i suoi 4 elementi. Abbiamo percorso con Giorgio migliaia di chilometri, tenuto centinaia di conferenze, presentazioni televisive e milioni di persone hanno potuto ascoltare in Argentina la voce che grida nel deserto, la chiamata che si fa Verbo per commuovere i nostri spiriti; così non solo è cambiato il numero dei fratelli che hanno risposto alla chiamata, che sono di gran numero superiore, ma è cambiata l'interiorità di noi stessi che si è andata modificando passo passo in questa meravigliosa alchimia che il Cielo produce quando l'Energia del Verbo è presente nel nostro Spirito e che ci trasforma in una interiorità psico fisica e in una profonda interiorità spirituale. Abbiamo un cammino alle spalle già percorso e un cammino ancora lungo da percorrere, le prove saranno profonde ma attraverso queste saremo chiamati a rispondere chiaramente sulla nostra decisione di ribadire il nostro si alla chiamata del Maestro, un cammino dove sarà sempre presente il nostro amico, fratello, maestro Giorgio Bongiovanni". Il nostro caro Juan Alberto termina così la sua intensa e profonda relazione che lascia spazio alla presentazione e all'applauso verso Isidro e Sulma responsabili del comedor di “Villeta” in Paraguay e Elena Barbosa responsabile del comedor "Un rayo de Luz" di Montevideo. E' il momento quindi della relazione dei nostri cari Omar Cristaldo e la sua sposa Hilda, responsabili dell'associazione "Dal cielo alla terra" in Paraguay: "Aver conosciuto Giorgio Bongiovanni" dice Omar " è stato veramente cambiare il nostro modo di pensare e di vivere, avendo cercato sempre dentro di noi la verità e ricordando ciò che disse il Maestro Gesù -Se cercate la Verità e la incontrate questa vi farà liberi-Liberi dalla ignoranza. Cercare di essere l'eco della voce che grida nel deserto non è facile perchè significa portare un messaggio di grande responsabilità, un messaggio che vuole risvegliare la coscienza dei nostri fratelli. Noi proseguiremo in questo lavoro annunciando il ritorno di Gesù e mostrando i segni che ci giungono dal Cielo alla terra per cercare di risvegliare quante più anime possibili nella nostra terra di Paraguay fino al giorno del Suo ritorno". E giunge il momento della relazione della nostra cara sorella Chantal Hulin, responsabile dell'associazione Justicia y Verdad, che si è dedicata, soprattutto in questi ultimi anni, alla lotta contro le ingiustizie sociali in Paraguay: "Siamo in guerra" esordisce Chantal, "una guerra che si sta combattendo tra la Luce e le tenebre. Il Padre, nel suo infinito amore, ci ha dato la possibilità di scegliere da che parte stare e in che forma, dobbiamo solo decidere se vogliamo stare dal lato della Luce o da quello dell'oscurità, solo che questa volta, in questo tempo, l'elezione è assoluta. Nella Bibbia il Maestro dice delle parole molto chiare -I tiepidi li vomiterò dalla bocca-. Quindi in questa epoca se prendiamo la decisione di stare dalla parte della Luce e di lottare in questa battaglia al lato di questo signore seduto lì che è un uomo con la U maiuscola dobbiamo essere seri e non possiamo tenere un piede dentro il cerchio e un piede fuori dal cerchio ma tutti e due i piedi devono stare all'interno del cerchio. Per terminare vorrei condividere con voi una parola che gira sempre dentro la mia testa che è: FEDELTA'. Non mi riferisco alla fedeltà della coppia, ho cercato questa parola sul dizionario e la sua definizione dice: FEDELTA': LEALTA', osservazione della fede di vita verso un essere umano o un essere non umano, nella attitudine dell'eseguire un qualcosa. Questa parola io l'ho vista vivere in ogni azione di questo uomo seduto qui a fianco: Giorgio Bongiovanni. Penso che se noi vogliamo combattere questa guerra e vogliamo combatterla con dignità verso il Cristo, verso l' opera del Padre, al lato di questo signore, dobbiamo restare fedeli a questo concetto e prendere una decisione ferma". Alle emozionanti parole di Chantal segue un video realizzato da Lei e suo marito Osmar sulla agghiacciante situazione tragica del Paraguay: corruzione, pedofilia, prostituzione, droga, e sulle battaglie sociali dell'associazione Justicia y Verdà e del giornale Punto Rojo, con gli importanti risultati ottenuti fino ad oggi. Il testimone passa quindi al nostro caro fratello Juan Jose, responsabile dell'arca di Buenos Aires "Ho conosciuto l'opera dal 1990 e, assieme ai fratelli di Buenos Aires, abbiamo risposto a questa chiamata ... il lavoro è stato intenso nell'accompagnare Giorgio in questa missione, in questa terra dove la gente mangiava dalla spazzatura dopo i duri anni di crisi, abbiamo agito con la coscienza di dover lavorare per un alternativa. Le parole di Giorgio hanno avuto un eco in tantissime persone, molte che non conosciamo ma che sono state risvegliate dalla sua parola, persone che hanno iniziato a lavorare in favore della vita, ad appoggiare cause sociali, lavorano, senza che noi lo sappiamo, contro l'oppressione del male, persone che spesso vengono alle sue conferenze per prendere nuovo vigore e nuova forza da mettere nelle loro attività". Georges Almendras prende la parola per presentare il prossimo relatore:
"Anche l'Uruguay ha un suo rappresentante, un rappresentante giovane, una persona che ha spinto l'opera in questi ultimi tre anni in modo diretto, operativo, una persona che ha lavorato permanentemente a stretto contatto con Giorgio, una studentessa di diritto che ha una esperienza di vita molto profonda: Erika Pais". Un applauso saluta Erika che, emozionata, inizia il suo discorso "Il senso delle mie parole dovrebbe essere quello di esprimere il significato della presenza di Giorgio in America latina ma i miei fratelli hanno espresso ampiamente tale profondo significato. Come un grande artigiano Giorgio ha lavorato dentro il nostro cuore, cercando di farci intendere ciò che il Cristo ci è venuto a dire 2000 anni fa e che ora ritorna per chiederci se lo abbiamo realizzato: ed è quello di avere Coscienza. La coscienza si può esprimere in parole o in azione, con un bicchiere di acqua dato all'assetato, con un piatto di cibo offerto ad un bambino che soffre la fame sulle Ande, ma la coscienza piena e profonda che dobbiamo realizzare è che siamo uno solo con Dio e solamente attraverso le nostre rivelazioni personali e spirituali, attraverso la nostra vita quotidiana lo possiamo dimostrare. Il Cristo ci ha lasciato una chiave molto chiara "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". Credo che queste parole debbano essere la nostra bandiera, la nostra forza, il nostro segnale, la nostra luce nel cammino che, ora, iniziamo ad intraprendere perchè questi tre anni sono stati una preparazione a ciò che dovremo fare a partire da questo momento e solamente stando uniti, solamente con coscienza Cristica, ricordando ogni momento che abbiamo condiviso come questo, ogni incontro con Giorgio, ogni riunione spirituale, ogni persona che nella strada ci chiede cosa è l'opera, di cosa parla Giorgio, solamente allora, con questa luce, noi possiamo andare avanti. Quindi riallacciandomi alle parole di Chantal che diceva che siamo in guerra voglio solamente dirvi, prendendo le parole di un uomo che ammiro tanto, che ha usato una metodologia per conquistare la libertà dell'uomo che molti sicuramente non condividono, che racchiude però un grande valore nella sua massima, ripetuta dai giovani nel corso di molte generazioni : Hermanos mios, soldados de Cristo, Hasta la victoria siempre, donde sea que esta nos enquentre!!!". Uno scrosciante applauso esprime tutta l'emozione e la passione dell'amore di tutti i nostri spiriti verso il Cristo e il desiderio e la volontà di condurre questa battaglia fino alla vittoria finale. "Voglio presentarvi", prosegue Erika, "tutti i miei fratelli che da soli, a centinaia di chilometri da noi, hanno lavorato trovando la forza e il coraggio all'interno del loro cuore e seminando in questi anni nel resto della repubblica orientale di Uruguay. Un applauso a Carolina responsabile dell’arca di Colonia Valdense, Sonia responsabile dell’arca di Maldonado e Teresita responsabile dell’arca di Fray Bentos". Alle passionali e toccanti parole di Erika segue il video realizzato da "Studio 3 tv Uruguay", Sebastian, Natalia e tutto l'equipe di Montevideo che mostra una sintesi, in immagini e musica, dei tre anni di opera svolti da Giorgio in America latina con la commovente interpretazione di Antonella ed Ezequiele, i due bambini dei nostri carissimi fratelli Monica e Marco, i quali interpretano gli esseri di Luce che accompagnano i passi di Giorgio sulla terra. La manifestazione prosegue con il momento della commemorazione dei nostri amati amici e fratelli che ci hanno lasciato in questi ultimi anni per ritornare nei propri angelici lidi, chiamati per proseguire la missione del Cristo in altre dimore: Un grande, grandissimo applauso alle nostre carissime sorelle in Cristo, Erika e Liliana, al nostro carissimo Riccardo, e al padre spirituale dell'opera della tribù di Giovanni, Eugenio Siragusa. Una grande perdita per noi, una grande perdita per questa terra, un grande acquisto per il paradiso, consapevoli però che ci saranno sempre accanto.
A questo punto si prosegue con la premiazione e la consegna di piccole aquile ai nostri amici e fratelli dipartiti da questa terra, ai relatori, responsabili delle varie attività operative, a Elena Barbosa responsabile del comedor di Montevideo, come simbolo per il servizio svolto con grande impegno; Raul Bagatello richiama l'attenzione del pubblico donando a Giorgio un riconoscimento da parte di tutti i bambini della cordigliera delle Ande, della Spagna, dell'Italia, dell'Uruguay, del Paraguay, di tutta la "Fundacion los niños del mañana", della Funima international.

Le note di Ultima Imagine, suonate da Gonzalo e dal suo complesso musicale accompagnate dalle bellissime immagini del cosmo e successivamente da quelle che mostrano alcune tappe della missione di Eugenio Siragusa anticipano le note di una armonia universale suonata dalle mani sacre di un uomo segnato da Dio che prepara la comunione degli spiriti a ricevere il messaggio che chiude la bellissima e intensa manifestazione.
Giorgio seduto sulle scale del palcoscenico, parla ai suoi fratelli "Buon Natale a tutti. Vi chiedo di essere felici, tristi per le cose che accadono nel mondo, ma felici per la vostra vita. Abbiate sempre un sorriso sul vostro viso perchè avete conosciuto il Cristo, perchè il Cielo vi ha chiamato in un cammino spirituale, perchè conoscete la Verità, perchè avete una famiglia, e quando vi avvolge la tristezza fate che questa sia solo per le gravi sofferenze della umanità, solo cosi vincerete le prove che vi verranno mandate. Avverranno cose molto tristi nel mondo, si scateneranno almeno una o due guerre e sarete attaccati da prove personali ma se voi sarete felici dentro, sereni con l'amore verso il Cristo e sarete fermi nell'opera, il Padre Adonay vi toglierà tutte le prove. Ma se voi sarete tristi, insoddisfatti, in disarmonia con i vostri fratelli vi perderete. Vi invito a essere felici, a sentire la felicità Cristica, la felicità che provi amando gli altri, la felicità che senti anche quando gli altri non ti capiscono e tu provi pena e non odio. Questo è il messaggio di Natale. Vi ripeto che ognuno di noi sarà messo di fronte a prove personali ma nel momento che la risposta sarà: “Sono felice di servirTi Maestro” la prova non avrà neppure inizio, ma se dentro sentirete invidia, rancore, tristezza, nel mese di aprile quando ritornerò non troverò più nessuno perchè vi perderete nel cammino. Io sono sicuro, però, che vi ritroverò tutti. Seguiranno gli eventi nel mondo, passo passo vi terrò informati su tutto ciò che faremo in Italia. Tre anni fa dissi a tutti voi: Il regno di Dio sta in mezzo a voi e cammina nel mondo. Che Dio vi benedica tutti nel nome di Cristo". E dopo aver recitato tutti insieme la preghiera del Padre Nostro, Giorgio saluta tutti dando appuntamento alla sede dell'arca per consumare un buffè insieme, dove abbiamo modo di salutarci e abbracciarci tutti prima della partenza.
Lasciamo una parte di noi per ripercorrere il viaggio verso l'Italia, con nel cuore il sorriso del nostro piccolo Giorgio David, di Erika, Georges, Anubis, Monica, Antonella, Tania, Chaco, Gonzalo, Sebastian, Soledad, Natalia, tutti i bellissimi fratelli dell'arca di Montevideo e delle arche di Maldonado, Fray Bentos, Colonia Valdense, tutti i bellissimi fratelli delle tante arche presenti in Argentina, Cordoba, Rosario, Las Parejas, Villa Maria, Buenos Aires e tutte le altre, dei numerosissimi amici e fratelli del Messico, dell'arca del Paraguay, del Cile, delle arche della terra di Spagna, della Francia, dei nostri fratelli della terra d’Africa, della Russia, fratelli che vorrei nominare tutti, uno per uno, con la propria radiosa e risplendente unicità, fari di Luce che amplificano la Luce del Faro centrale e che come raggi del Sole proiettano la Sua Luce al mondo. Con la coscienza di essere uno, di non esserci mai lasciati, rientriamo in Italia, riabbracciamo la nostra amata famiglia, Giorgio riceve finalmente tra le sue braccia i suoi preziosi figli e tutti i carissimi amici e fratelli della nostra sede centrale di Sant'Elpidio a Mare, i fratelli di Bari, della Sicilia, i nostri Antonio e Simona di Milano. Ci ritroviamo tutti insieme la notte di Natale, condividendo ogni attimo con tutta l'intensità di chi vuole recuperare i mesi di lontananza."Il Regno di Dio è dentro di voi" il messaggio del Santo Natale penetra dentro i nostri cuori come fuoco che marchia e sigilla il patto tra il Verbo Solare e l'Uomo, il vero Uomo, quello che sposa i suoi valori, che risponde alla Sua chiamata con le azioni della propria vita. "Vegliate se non volete essere colti di sorpresa! Il Cristo Gesù rinasce solo in coloro che dentro il loro cuore e quindi nella luce dello spirito riconoscono e mettono in pratica i supremi valori che il bambino divino nato in una grotta ha insegnato e manifestato... Pochi natali rimangono ancora da manifestarsi, perchè il tempo del glorioso giorno del giudizio è prossimo". Ciascuno di noi ringrazia il Cielo per le Sue parole per il Suo amore che tracciano il nostro cammino dandoci la forza per resistere in questo mondo tanto sofferente, per vincere l'ultima battaglia prima del ritorno del Maestro Gesù. La lezione spirituale prosegue sui temi affrontati a Montevideo, sulle prove che dovremo superare per restare fermi e saldi nella fede e farci trovare con le mani nell'aratro quando Lui ritornerà. Il pensiero vola a tutti i bambini sofferenti e ci sentiamo di stringerli nelle nostre braccia pregando il Signore che presto possa liberarli. Viviamo questi giorni festivi in comunione con i fratelli presenti fisicamente e quelli presenti solo spiritualmente. Durante una sanguinazione dalle stigmate Giorgio invita ad assistere a questo continuo miracolo alcuni fratelli che non avevano mai visto da vicino il momento della passione della croce che da duemila anni vive nel tempio dei suoi Calici Viventi, accompagnando l'uomo in tutte le ere di questi millenni per illuminare il suo cammino risvegliando la sua coscienza e conducendolo per mano verso le tappe della evoluzione dello spirito. "Potete servire totalmente il Cristo solo se realizzate la vostra Eternità" con un filo di voce, ancora scosso dai sussulti dei dolori della sanguinazione ci trasmette le parole del nostro amato Maestro che vuole farci superare i possessivismi della materia, le gelosie, per realizzare l'Eternità come valore permanente che supera le barriere umane del possesso materiale e ci riporta a vivere un unico sentimento: l'Amore dello Spirito. "Chiudete gli occhi" sussurra ancora "ascoltate la vostra Eternità" e nelle note del silenzio siamo il cuore della Vita che pulsa.


Con amore Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 30 dicembre 2007

 
LA PRESENZA DELLA NOSTRA MADRE MIRYAM
 
Un vero successo sotto tutti i profili il viaggio a Buenos Aires, rientriamo a Montevideo con grande soddisfazione, con ottima riuscita d'intenti al di sopra delle aspettative. Consapevoli delle numerose battaglie che ancora dovremo affrontare nella grande battaglia di Armaghedon, gustiamo il sapore della vittoria, coscienti che l'avversario non starà a guardare ma sfodererà tutte le sue armi per vincere le sue battaglie, perchè sa che la guerra l'ha già perduta ma userà ogni mezzo per catturare più prigionieri possibili da portare nel suo regno: il regno degli inferi. Una vittoria quindi delle Forze del Bene, del regno della Luce nel giorno dell'Immacolata Concezione, l'Essere sublime che rappresenta lo Spirito di Saras - Laghima, lo Spirito della Terra, la Madre di Gesù-Cristo, la Madre di tutti gli uomini, la massima espressione di Donna. Venerdì mattina Giorgio, dopo una copiosa sanguinazione dalle stigmate, partecipa alla trasmissione "Mananas informales" su Canal 13, accompagnato da Juan Alberto Rambaldo, Juan Antonio e dalla nostra cara amica e sorella Alejandra Berenji, seguita da alcuni milioni di telespettatori, della quale abbiamo parlato nella precedente notizia dell'ultima ora inviata a tutti, dove Giorgio per 40 minuti, ben oltre il tempo previsto, ha toccato tutti i punti della nostra bellissima opera che ha come fine la preparazione del ritorno del Messia, nostro Maestro, Gesù Cristo sulla terra. Un appuntamento televisivo realizzato grazie ad Alejandra, grazie ai suoi contatti e alla sua perseveranza nel volere la presenza di Giorgio in un importante canale televisivo per il profondo desiderio di far giungere il messaggio a milioni di persone. Il pomeriggio di Giorgio scorre tra un dialogo e un altro con alcuni fratelli che aspettavano di poter parlare privatamente con lui. Mentre giungono, all'hotel dove alloggiamo, Raul e Gaby, altri fratelli di Buenos Aires e le nostre carissime Ines e Carmen che, insieme a Juan Alberto e agli amici e fratelli di Cordoba, ci raggiungono in ogni luogo dell'argentina dove ci troviamo con una profonda devozione nei confronti di Giorgio, di ciò che rappresenta, e di tutta la missione dedicata al Cristo, costanti e fedeli nel tempo da quando Giorgio per la prima volta toccò terra argentina nel 1990 insieme alla nostra Mara che lo accompagnava. Alle 20:00 l'appuntamento è al 19° piano dell'hotel, l'ultimo, dove, in una sala circondata di vetrate che ci allieta del panorama di una bellissima Buenos Aires notturna, Giorgio tiene la riunione con l'arca. Discorsi profondi, una calda armonia, ci avvolge tutti. "Oggi vi siete guadagnati una vittoria. Il successo della trasmissione è il segno dell'importanza del vostro lavoro, della vostra unione. Ricordatevi che, dove le potenzialità dei gruppi nel diffondere la Verità a quante più anime possibili sono maggiori, maggiore sarà l'azione del maligno per farvi dividere. Ricordatevi che a lui non interessate voi solo per voi stessi ma per ciò che potrete fare nell'opera, lui vede i risultati che attraverso di voi l'opera potrà raggiungere e per questo tenta di fermarvi, di allontanarvi. Per questo vi dico non vedete mai i vostri malumori o i vostri problemi come personali, ma guardateli con gli occhi dello spirito e vedrete la forza che spinge, qualcuno o voi stessi, per ostacolare e impedire il vostro lavoro. Ricordatevi sempre che il nostro fine è quello di risvegliare più anime possibili mostrando come esempio di coerenza la nostra unione". L'incontro vissuto con una deliziosa armonia segue con una serie di domande spirituali e relative risposte esaustive di Giorgio che sottolinea appunto l'importanza dell'arca di Buenos Aires e termina con un momento di comunione e la consegna da parte di Ines, la nostra cara Ines, avvocato e docente presso l'università di Rosario, come anche la nostra sorella Alicia, delle candele che Giorgio benedice di fronte a tutti e che vengono poi distribuite ad ognuno dei presenti. Decidiamo come sempre, di andare a fare cena tutti insieme, o quasi tutti, per la gioia di voler condividere quanto più tempo possibile insieme. Il locale dove ci rechiamo non è distante, per cui si decide di andare a piedi. Ad un certo punto, ci sembra di entrare, improvvisamente, in un altra dimensione: giovani ragazzi buttati sui marciapiedi, storditi dagli effetti dell'alcool e della droga, qualcuno cammina sostenuto da altri, musiche ipnotizzanti, tutti rigorosamente vestiti di nero, locali notturni che accattivano giovanissime ragazze dai vestiti più che succinti in ambienti oscuri, disarmonici, perversi, sul ciglio del marciapiede grandi quantità di immondezza, un odore raccapricciante, uomini che frugano dentro quelle buste nere alla ricerca di qualcosa da mangiare o qualcosa da poter rivendere per pochi pesos. Mi sento quasi mancare, mi sembra di essere entrata in un girone dantesco dell'inferno, sento lo stomaco rivoltarmisi dentro, tengo stretta la nostra bambina e il suo amico Marcos che è stato accanto a lei sempre in questi giorni, quasi a volerla proteggere, come un piccolo grande uomo. Qualcuno mi dice "Dove vivi Sonia? Questo è niente!" E mi rendo conto che già adesso tutti noi abbiamo avuto la benedizione di poter vivere l'ingresso del Paradiso, solo che spesso la quotidianità e l'abitudine non ci permette di valorizzare appieno l'immensa fortuna che abbiamo e di proteggerla come il più grande tesoro. Giungiamo al ristorante e ci stringiamo tutti insieme per vivere la comunione della cena vivendo intensamente ogni attimo fino all'ora di andare a riposare. Domani è un giorno importante.

Arriva l'8 dicembre, la presenza della nostra Madre Miryam si percepisce forte dal primo sorgere del Sole, il Suo profumo d'amore e di misericordia riempie d'emozione i nostri spiriti a Lei devoti, il suo materno amore segue i passi sanguinanti di Giorgio, suo figlio fedele, e sussurra nel cuore dei segnati la chiamata a questa conferenza in Suo onore, nel Suo giorno, che annuncia, insieme a tutte le altre, la seconda venuta del Suo figlio Gesù Cristo. La sanguinazione dalle sacre stigmate precede la conferenza. Mentre ci accingiamo a partire per la sala situata presso l'Asociacion Ukraniana, ci giungono le telefonate dei fratelli che ci mettono al corrente emozionati della grande quantità di persone che vi stanno giungendo. Arriviamo nel luogo dell'incontro, Giorgio è costretto a passare da una entrata secondaria, nel retro, perchè la sala è gremita di gente, la presala è occupata da una lunga serie di stand informativi e di materiale, cd, libri, opuscoli ed altro, esposti in offerta per i bambini della Funima, mi commuovo nel vedere tante nostre sorelle dietro quei tavoli, così come in Italia e in tutti i luoghi dove Giorgio ha tenuto le sue conferenze, sento nel loro cuore l'emozione e la gioia per l'incredibile quantità di gente. 700 posti a sedere completamente occupati, tutti i fratelli, organizzatori dell'evento, si muovono come api operaie perchè tutto sia perfetto, sono costretti ad aggiungere molte altre sedie fino a colmare completamente la sala e a lasciare tanta gente in piedi nel fondo. Iniziano a scorrere le immagini del video della Funima, realizzato in maniera commovente dal nostro caro fratello Daniel (amico di Raul), alle quali segue il discorso del nostro carissimo Raul che spiega le difficoltà che comporta portare avanti la missione di volontariato della Funima e quanta effettiva necessità di aiuto ci sia, sottolineando la sua vergogna nel dover chiedere aiuto all'Italia per sostentare tanti bambini che altrimenti morirebbero di fame e di freddo, quando dovrebbe essere un orgoglio dei cittadini argentini caricarsi della responsabilità dei propri bambini. Juan Alberto, che presenta la conferenza, esterna la sua tristezza per la situazione di grande disagio che, ancora in questo tempo, vivono centinaia di milioni di bambini ma soprattutto tanta vergogna. Presenta Giorgio ricordando che la sua opera si poggia su tre pilastri uno dei quali è proprio l'opera della Funima, dandogli la parola.
"Desidero ringraziare l'arca di Buenos Aires e la Funima, per l'organizzazione di questo convegno" dice Giorgio "questa è una sera molto speciale perchè è la sera dell'Immacolata Concezione, il sacrificio di dover stare qui ad ascoltare è un sacrificio che vi farà riflettere nei giorni del Santo Natale e nel vostro prossimo futuro", e prosegue parlando dei segni dei tempi, alcuni dei quali saranno esposti attraverso le immagini e attraverso i commenti delle stesse, alcune delle quali direttamente relazionate con grande precisione dal giornalista Jaime Maussan, il più grande giornalista in questo campo, attento ricercatore di tali segni nel mondo e divulgatore degli stessi insieme a Giorgio. Un lavoro di ricerca e di diffusione e allo stesso tempo di denuncia dei mali del mondo vissuti praticamente nella simbiosi degli intenti. Mentre le immagini scorrono dinanzi al numeroso pubblico attento e partecipe, Giorgio sottolinea che i potenti e i mezzi di comunicazione non annunciano, non mostrano questi segni perchè farebbero pensare troppo alla gente e questo non è positivo per il potere costituito. E, come per ogni incontro, Giorgio con grande carisma e con la forza del Verbo offre il messaggio a nuove anime desiderose di ricevere nel loro spirito assetato, parole di Verità. Penso alle parole di Gesù che duemila anni fa disse: "Ma quando Egli, lo Spirito di Verità, sarà venuto, vi insegnerà tutta la verità" (Giov. 16:13). Oggi la Verità ci viene rivelata perchè l'uomo è in grado di capire, la scelta poi spetta solo a lui. "In questo tempo" prosegue Giorgio "ci troviamo dietro le transenne davanti alla Santa Croce dove Gesù è stato crocifisso, accanto ai due ladroni. Uno di loro lo accusa e lo offende e l'altro, consapevole di essere stato un criminale, lo difende. Noi rappresentiamo i due ladroni, dobbiamo solo decidere da che parte stare. Questa è l'ultima opportunità che ci viene concessa. Al Cristo non interessa che noi riconosciamo Lui, a Lui interessa che lottiamo per la giustizia, a Lui interessano le opere, che operiamo per il bene, che denunciamo i mali del mondo, che aiutiamo i bambini che soffrono. Presto Lo vedrete manifestarsi nei cieli del nostro mondo e spero che trovi ognuno di voi impegnato a lavorare in favore della Vita. Mantenete il vostro cuore puro e limpido. Ritornerà con tutti gli altri Maestri che sono venuti sulla terra per indicare il cammino agli uomini, ma Lui è il Maestro più grande, l'unico che ha avuto il potere di offrire la chiave per cancellare la legge del Karma con l'Amore e il Sacrificio offrendo Se stesso come esempio, dando la Sua vita per i propri amici nel momento in cui avrebbe potuto far scendere sulla terra una legione dei Suoi Angeli. Se non accettate il Suo invito rimarrete prigionieri del vortice del karma...".

Il bellissimo incontro termina con il momento intenso della preghiera, la musica del Padre nostro avvolge la comunione degli spiriti, tutti, in piedi, recitano insieme a Giorgio, Raul e Juan Alberto la preghiera che il Figliuol dell'Uomo ci lasciò 2000 anni fa. Attimi che dimostrano quanto sia semplice amarsi e quanto sia bello il valore della comunione, dello stare insieme. La lunga durata della conferenza in un primo momento sembrava non poter dare spazio alle domande ma la richiesta del pubblico da inizio ad un limite stabilito di 10 domande che terminano per essere molte, molte di più. Mi volto a guardare le persone, resto impressionata nel vedere che la sala è ancora assiepata di gente come all'inizio, tante mani sollevate desiderose di sapere. Osservo gli occhi dei tanti giovani presenti, l'espressione del loro viso mi incanta, quanta voglia di conoscere c'è in loro, quanto desiderio di sapere, di capire, di agire, di trovare una propria identità, una propria dimensione, in un mondo tanto avverso. E ripenso a quei giovani della sera prima, buttati per la strada .. mi sale dentro un impeto di rabbia ... LORO DOVREBBERO ESSERE LA FORZA DEL MONDO!!! COME LI HANNO RIDOTTI??? E un grido disperato mi viene da dentro, quel grido che anima tutti coloro che hanno sete di GIUSTIZIA... DOVE SEI PAPA BENEDETTO XVI CON IL POTERE CHE TI E' STATO CONFERITO???? DOVE SIETE CAPI DI TUTTE LE RELIGIONI DEL MONDO??? DOVE SIETE GOVERNANTI DELLE NAZIONI, SINDACI DEI PAESI, DOVE SIETE PADRI???? NON SENTITE VERGOGNA??? DOVE SONO I VOSTRI FIGLI???? PERCHE', PERCHE' ANCORA NON VOLETE CAMBIARE??? NON AVETE PIETA' NEMMENO PER I VOSTRI FIGLI??? RICORDATEVI CHE PRESTO SE NON PRENDETE COSCIENZA ORA, PERDERETE TUTTO E VI TROVERETE A PAGARE IL PESO DEI VOSTRI GRAVISSIMI ERRORI DI FRONTE AL GIORNO DEL GIUDIZIO, VOI CHE AVEVATE IL COMPITO DI EDUCARE E DIRIGERE I POPOLI, GUARDATEVI INTORNO!!! COSA AVETE FATTO???

Giorgio parla ai ragazzi come un padre, dandogli fiducia in loro stessi, forza e speranza nel loro futuro, togliendogli quella paura che hanno di vivere. I loro occhi rimarranno impressi per sempre nel mio spirito. La conferenza termina con la promessa di Giorgio di rispondere alle tantissime domande ancora desiderose di una risposta tramite posta elettronica e saluta tutti, precipitatisi ai piedi del palco per cercare di toccarlo, di salutarlo da vicino, poi viene condotto dai fratelli su un altra sala uscendo da retro, impossibile passare questa volta tra la folla di gente. Ora lo aspettano due giornaliste alle quali concede un'intervista per il quotidiano "Clarin" che hanno seguito tutta la conferenza insieme ad un cameramen che ha filmato l'intero l'incontro. Giorgio, che ora ha veramente terminato tutte le sue energie, si siede nel pulmino di Jorje Abruski che ci riporta in albergo. Oggi la Celeste Madre Miryam ha voluto donare Lei questa giornata a uno dei Suoi figli sulla terra, colui che porta i segni sacri di Suo Figlio Gesù Cristo, Lei sa che il regalo più grande per lui è il risveglio delle anime e mi sembra di sentirla sussurrare "Figlio mio, tante anime nel mondo sono ritornate a me grazie alla tua presenza, tu non lo sai, tantissime non le hai mai viste, ma oggi, tante le voglio mandare a te, perchè tu possa sentire sempre, attraverso di loro la mia presenza".
Giorgio ringrazia successivamente, per l'ottima riuscita dell'evento e della perfetta organizzazione di ogni dettaglio, tutti i collaboratori di "Dal Cielo alla Terra" e della "Funima", Juan Josè, insieme alla sua dolce sposa, responsabile, dopo Juan Alberto, dell'arca, Liliana, Claudia, Alejandra, Alberto, e tutti, uno per uno, nessuno escluso, valorizzando ciascuno di loro.

Con profonda devozione
Sonia Alea Montevideo, 12 dicembre 2007

 

 

 

PER FAR PARTE DELLA MENSA DEL SIGNORE BISOGNA DARE TUTTO

Un uomo al completo servizio degli Esseri di Luce Giorgio Bongiovanni, al completo servizio dell'Opera che prepara il ritorno sulla terra del figlio di Dio, Gesù Cristo. Una totale dedizione a questa opera divina tale da incarnarsi viva in lui e nelle sue opere. Non so se per tutti sia facile intendere questo, o realizzare cosa significhi nella sua profondità , nella sua più vera essenza. Desidero trasmetterlo, insieme alla nostra bellissima famiglia, insieme ai suoi figli, insieme ai suoi amici più stretti, affinchè possa restare impresso nella storia di questa umanità . Perchè quando si parli di questo uomo si sappia che si sta parlando di un Uomo che di se stesso non possiede neanche la sua vita.
Completamente immerso nelle numerose attività delle varie associazioni da lui stesso create e cresciute, nelle attività di coordinamento delle stesse, nelle riunioni organizzative e spirituali delle arche, in questo caso con la sua presenza all'arca di Montevideo; lo vedo seguire costantemente in questi giorni le notizie che giungono dal mondo, in contemporanea attraverso due schermi televisivi sempre accesi che trasmettono continuamente uno le notizie della CNN e l'altro i telegiornali italiani, un altro piccolo schermo acceso nella sua scrivania per la visione, la ricerca e la scelta del materiale da inserire nelle immagini da presentare alle prossime conferenze, tra una chiamata e un'altra che giungono per lui dai vari telefoni, tra la giornaliera lettura dei quotidiani e della rassegna stampa italiana e mondiale che quotidianamente arriva purtroppo con le notizie più raccapriccianti. Lo prego di prendersi un attimo per se stesso, per respirare un po' d'aria, mi risponde che il Cielo gli chiede di vigilare sulla delicatissima situazione mondiale che potrebbe scatenare da un momento all'altro tutto ciò che sappiamo e che come una scacchiera sta preparando le sue pedine per iniziare l'ultima partita. Lo stesso Cielo, attraverso il Maestro Gesù Cristo, la Madre Cosmica Miryam, attraverso gli Esseri di Luce, lo chiama a scrivere e diffondere messaggi di ammonimento, di consolazione e di preparazione ai prossimi gravi e grandi eventi, che anticipano la seconda venuta del Figliuol dell'Uomo, Gesù Cristo, sulla terra.
Non appartiene agli uomini questo Uomo, appartiene al Padre della Vita, appartiene al Sole, che lo chiama a se quando vuole, ungendolo della Sua Luce in una nuova passione della Croce (la sanguinazione dalle stigmate quasi quotidiana) che racchiude il mistero della redenzione degli Spiriti nell'espressione più alta dell'Amore, e rimandandolo a noi come un Suo braccio che ci tende la mano per condurci verso la sublime bellezza dei Suoi mondi. Ci apprestiamo a partire con questo incalzante ritmo, per un nuovo viaggio. La nostra piccola Sonia Tabita lo segue per le strade del mondo, adattandosi a tutto e a tutti con grande pazienza, con grande serenità , sempre pronta a regalargli un sorriso, un abbraccio, una parola di conforto, lo stesso conforto, la stessa pazienza, che suo figlio Giovanni con grande spirito di sacrificio gli ha incessantemente donato in tutti questi anni, regalandogli solamente gioia e consolazione fino a questo momento che ha preso in mano la responsabilità di un braccio dell'opera di suo padre, la funima international. Giovanni, figlio di Giorgio e Lorella, un Angelo di Dio sulla terra.
Dai loro frutti li riconoscerete.

Ma il diavolo non sta solo a guardare, dietro ciascuno di noi, suggerisce, spinge, facendo leva sui nostri punti deboli, per allontanarci gli uni dagli altri, per allontanarci da lui, dalla sua, se lo vogliamo nostra , missione. E così nell'imminente partenza le ore diventano piccole, tra la preparazione del materiale e delle valigie da portare con noi, e la disponibilità di Giorgio ad affrontare ancora una volta problemi personali che attanagliano lo spirito di alcuni fratelli, con l'intento di risolverli. Prove che attaccano lo spirito dei chiamati da Cristo per fiaccarli, togliere forza alla Sua Opera e farli cadere nell'oblio dei lunghi cicli karmici. "Una parte della mia missione è quella di smascherare il volto dell'anticristo e questo non significa solo attaccare il male che sta ai vertici del potere ma anche il piccolo anticristo che sta dentro ciascuno di voi che deve essere smascherato e vinto", un importante concetto che ci approfondisce i seguenti giorni durante un incontro con altri fratelli. Poche ore di sonno, quindi, e arriva il momento della partenza per l'Argentina. Solita tappa a Buenos Aires con conseguente trasbordo di valigie, soliti disguidi alle biglietterie, soliti ritardi e via col prossimo volo per Cordoba. Quanto sacrificio! Quanto! Penso ai tre anni che Giorgio ha trascorso così, tra un volo e un altro, in mezzo alla gente più disparata che vive nella completa ignoranza di ciò che sta avvenendo, nei stretti sedili degli aerei, tra i pensieri e le vibrazioni di ogni genere, ma non sono solo questi tre anni, sono ormai 18 anni di viaggi per il mondo. E mi domando quanta percentuale di questo sacrificio, spirito di donazione, annullamento di se stessi, siamo disposti a dare tutti noi ogni giorno.
Arriviamo a Cordoba dove ci aspettano Raul, Giorgio Abruski, Nonno Edgardo e le rispettive mogli, con Raul andiamo alla Fondazione della Funima dove ci aspetta Cristina madre dei suoi 5 bellissimi figli, che ci attende per il pranzo. Una donna forte Cristina, che ama la missione dell'uomo che ha accompagnato in questo cammino fino ad oggi, responsabile del punto di raccolta di tutto ciò che arriva a destinazione delle mense, alimenti, vestiario, farmaci ecc..., lei insieme ai suoi figli, coordinati dal loro padre Raul, gestiscono questo settore delle varie attività della Funima. Mentre osservo la quantità di pacchi di alimenti presenti nel magazzino insieme a quelli contenenti vestiario per i bambini, il mio pensiero vola verso l'Italia, rivivendo l'entusiasmo di Giovanni, Mara, Elisabetta, Mattias, Miriam, Roberto, Fabio, Barbara, dei giovani ragazzi come Davide e di tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del container di alimenti giunto qui dalla Funima International nel mese di giugno.
Quanto lavoro, quante rinunce ma quanta soddisfazione impagabile... da qui partono continuamente i due furgoni che raggiungono i centri di accoglienza portando costantemente cibo e il necessario per la sopravvivenza di questi bambini. Dieci comedor distanti l'uno dall'altro migliaia di chilometri di strade impervie, senza telefono, senza stazioni di servizio, senza niente... cielo, stelle, montagne, laghi, piante, strade accompagnano Carli e Raul junior, i due figli di Raul in questi lunghi viaggi. Le poche ore a disposizione scorrono veloci e già è ora di ripartire. Salutiamo e abbracciamo la carissima Cristina, e i suoi figli presenti, Mariela, Raul junior, Carli con la moglie e le due loro bellissime bimbe (gli altri, Andres e Vilma con i suoi 5 figli, lavorano nel comedor de Las Chacritas), e saliamo sulla camionetta che ci porta verso Salsacate un "pueblito" a tre ore da Cordoba dove vivono Raul e la carissima Gaby. Per essere più corretta vorrei dire che non ci vivono ma che vi fanno tappa ogni tanto per ripartire ancora una volta. La vita di questo missionario delle Ande e della sua compagna, che ha scelto di seguirlo e sostenerlo in questa parte della missione, è vissuta su una camionetta che continuamente si sposta da un comedor all'altro e viaggia per tutti i motivi burocratici, di raccolta e di organizzazione di questa grande e importante missione che ha adottato 1700 bambini fino ad oggi, e accompagnando e sostenendo le conferenze, le riunioni operative e tutti gli aspetti dell'opera di Giorgio di cui egli fa parte integrante. La loro casetta umile ma accogliente, pulita e ordinata ci accoglie in questi due giorni in cui Giorgio e Raul hanno modo di fare il punto della situazione operativa come due fratelli in Cristo e compagni di viaggio e di scaricare la posta che ininterrottamente giunge nella posta elettronica dai vari settori operativi e dai vari centri.
Giorgio ha modo anche di parlare con Lorella e Mara che si trovano nello stesso momento in Spagna per alcune conferenze che dovrà fare Pier Giorgio sullo stupefacente e importantissimo fenomeno dei cerchi nel grano approfittando così per organizzare alcune riunioni operative di coordinamento delle prossime attività con la Funima. Subito dopo il nostro arrivo una emittente televisiva locale chiama Giorgio al telefono per una breve intervista in diretta al telegiornale della sera che pubblicizza la conferenza della domenica. Ci troviamo a circa un'ora dalla mensa di Chancanì e il giorno successivo, ci prepariamo a ripartire. Incredibilmente la temperatura che in questo luogo è sempre, ed è stata fino al giorno prima sopra i 40 gradi, è scesa improvvisamente a 18/20 gradi, destando lo stupore di tutti i nostri fratelli che hanno espresso i loro commenti sull'evidente azione degli zigos in favore del nostro Giorgio che altrimenti avrebbe sofferto tantissimo il caldo.

Arriviamo al comedor di Chancanì.
Tanti bimbi ci vengono incontro, occhi che brillano come diamanti, sorrisi che splendono come stelle del cielo, venute giù per indicarci il cammino. Giorgio insieme a Raul circondato da tutti loro, dai responsabili della mensa e dai fratelli venuti per l'occasione da Cordoba e Buenos Aires si dirige verso il pozzo dal quale sgorga l'acqua per le esigenze dell'intera mensa. Una telecamera li riprende mentre ringraziano l'Istituto di Educazione Internazionale Giovanni Paolo II di Roma che ha permesso la sua realizzazione attraverso la Funima International, proseguono il percorso verso la linea elettrica che porta la luce dal comedor fino ai villaggi più vicini ringraziando per questa opera lo stesso Istituto. Intanto arriva l'ora della merenda. E' bellissimo vedere i bimbi alimentarsi, vederli sorridere e giocare, vederli vivere la loro età spensierata, e ci sembra così assurdo e inconcepibile che a tanti, tantissimi, troppi venga negato questo diritto. Venga negato il diritto alla Vita. Mentre leggiamo una lettera giunta a Giorgio in questi giorni che ci fa venire il voltastomaco. Una lettera di Padre Zanotelli che grida allo scandalo denunciando a gran voce che 23,5 miliardi di Euro sono stati stanziati solo in Italia per l'anno 2008 in favore della difesa, ovverosia saranno spesi in armi, e per i prossimi anni le cifre aumentano di molto, tra l'indifferenza e il silenzio di tutti, anche di coloro che si dicono contro la guerra ma che vivono sonni tranquilli... MA IN CHE MONDO VIVIAMO???
 
Perchè i popoli non si ribellano a questo stato di cose? Noi abbiamo il potere di far cambiare le cose se lo vogliamo, la gente comune, unita negli ideali, può cambiare la situazione se lo vuole. Il silenzio che nasce dall'egoismo e dall'indifferenza è la peggiore delle malattie. Ma ritorniamo ai bimbi di Chancanì che rappresentano i bimbi di tutto il mondo. Giochiamo felici un pochino con loro che non fanno altro che abbracciarci e accarezzarci e a prenderci tutti per mano fino a fare un grande cerchio insieme a Giorgio, tra i piccoli alberi, mentre le note del Padre Nostro in Aramaico e in italiano volano spinte dal vento, accarezzando i nostri spiriti in un momento di profonda comunione, lì ai piedi della Croce.
Terminato questo momento di preghiera entriamo all'interno del Comedor dove Silvia, la moglie di Raul Blasquez, responsabile della mensa mostra a Giorgio le attività  che vengono svolte con i bambini che in un momento gli sono tutti intorno. I segni sacri delle stigmate scoperte benedicono un luogo già  benedetto ma soprattutto danno una grande gioia e una grande consolazione a tutti gli adulti presenti che cercano di toccarlo, che chiedono benedizioni, dandomi successivamente nelle mani decine di piccole letterine di richieste di grazia. Ci stringiamo a tutti i bimbi per fare le ultime foto e con dispiacere siamo costretti a salutarli mentre ci chiedono "Quando ritornate, quando ritornate?" e con fatica riesco a far salire la piccola Sonia Tabita stretta tra le mani di alcune bimbe della sua età  con le quali sono già  amiche. Andiamo via guardando i loro occhi di diamante che ci seguono con lo sguardo e le loro manine che ci salutano fino a che la camionetta non scompare dalla loro vista. Impossibile descrivere cosa si prova a stare in mezzo a loro, ripenso alle parole di Giorgio "Se avrete l'onore di andare da questi bambini ricordatevi che siete ai piedi della Croce e che il Cristo vi sta dando l'onore di toccare il Suo corpo santo, ricordatevi però anche che a voi verrà  chiesto di dare la vita per loro, e non potrete più tornare indietro perchè non sarete perdonati".

Dentro il mio cuore ringrazio questo missionario francescano della vita che con vera umiltà, semplicità , costanza, forza ha, insieme ai suoi più stretti fedeli collaboratori, realizzato per volere della Madre Celeste questa bellissima opera, lo vedo seguire Giorgio, passo dopo passo, con una fedeltà  e una devozione che mi commuove. Grazie Raul. E grazie a tutti coloro che fino ad oggi ti hanno accompagnato in questo sublime ma irto cammino. Ci ritroviamo per la cena tutti nella umile dimora dell'avvocato, nostro amico e fratello, Raul Blasquez, a pochissimi chilometri dal comedor, che ha lasciato tutto nella sua vita per seguire l'opera di Raul e accompagnarlo e sostenerlo nelle varie attività  della Funima. Tutti i fratelli presenti si stringono intorno a Giorgio ponendogli dei quesiti dai quali nasce subito una lezione spirituale. Il fuoco acceso riscalda l'inattesa fresca brezza della sera illuminando il Calice Vivente nella comunione degli Spiriti mentre le bimbe spensierate gli giocano intorno e il profumo della carne arrostita sulla brace ci prepara al momento della cena. Giorgio parla della concezione del DARE approfondendo il fatto che quando uno spirito viene chiamato a servire una opera del Cristo deve essere disposto a dare tutto ciò che possiede, altrimenti non può dire di servirla. Anche questa serata è al suo epilogo e arriva il momento di salutarsi.
Abbracciamo forte la dolce Silvia, un Angelo inviato dal cielo sulla terra, e i suoi due angeli, le figlie Lourdes e Julia che insieme a sua madre coordina e lavora a pieno ritmo nel comedor, le abbracciamo forte insieme ad altre loro collaboratrici, mentre ci mostrano braccialetti, orecchini, portachiavi, catenine, rosari da loro realizzati nei colori e nelle forme più belle da offrire per la raccolta fondi della Funima. Riprendiamo la camionetta e con Raul e Gaby facciamo ritorno a Salsacate, per riposare qualche ora, domani infatti si parte per Villa Maria dove Giorgio è atteso per la conferenza. Cinque ore di viaggio per arrivare a Villa Maria, la città  della nostra carissima e dolcissima Soledad, maestra e fissa compagna di giochi di Sonia Tabita qui in America Latina. Cinque ore nell'incanto di un paesaggio stupendo, tra montagne dipinte da vari colori, laghi e piante, dove le aquile e i condor si lasciano andare alle loro evoluzioni più incantevoli. Ma sicuramente pesante per Giorgio che però non si lamenta mai e approfitta di tutti i momenti per proseguire le sue attività  operative.

A Villa Maria siamo felicissimi di incontrare il nostro Juan Alberto, un esempio per tutti di devozione per questa opera e di grande forza manifestata nel momento in cui la vita ti pone alla prova con un grande dolore come quello di perdere la persona più cara della tua vita. E sentiamo che Liliana è qui con noi accanto a lui. Salutiamo i nostri carissimi amici e fratelli venuti da Buenos Aires, Las Parejas, La Pampa, Rosario, Cordoba, Rio Quarto, Charras per rivedere Giorgio e assistere alla conferenza. Abbiamo modo di rivedere anche il nostro fratello carissimo Ramon Gomez, responsabile del comedor di Las Cuevas, con tutta la sua bellissima famiglia e tutti gli amici e fratelli di Villa Maria che Giorgio abbraccia attraverso Susanna, la responsabile del gruppo, per il grande, serio e importante lavoro che stanno svolgendo in favore della Funima, reduci da una notte corta per una serata organizzata la sera precedente per raccolta fondi.

Cinquecento persone riempiono la sala della città , il dottor Juan Alberto Rambaldo presenta la conferenza. L'impattante video della Funima scorre sullo schermo al quale seguono le parole di Raul che sprona la gente ad aprire il cuore e a pensare che questi bambini ogni giorno devono mangiare e non solo quando ci ricordiamo di loro. E penso alle difficoltà  che ogni giorno deve affrontare con l'ansia continua di cercare e trovare alimenti perchè le bocche da sfamare sono tante. Ogni giorno 5100 pasti vengono consumati. Penso che neanche molti fratelli si rendano conto della reale necessità  continua di aiuto, perchè non ci sono riserve su cui stare tranquilli. Alle parole di Raul seguono quelle di Giorgio che commenta le immagini sui segni dei tempi e che termina con l'espressione del Verbo che si fa parola e diviene messaggio: "A nome di tutti i bambini della Funima anche io voglio dirvi Grazie per ciò che fate. Con questa emozione di stare davanti a voi mi preparo oggi a darvi un messaggio che vi prego di seguire e ascoltare attentamente. Gesù, La Madre Santissima, gli Esseri di Luce stanno venendo in mezzo a noi oggi; in questo tempo, in questo drammatico inizio di secolo Dio ha deciso di tagliare il tempo, di anticipare gli eventi. Avete visto le immagini di questi segni che preparano la venuta del Cristo che sono gli anelli che sostengono il diamante. Il mio corpo diventa anch'esso un segno del cielo offerto agli uomini in segno del Suo sacrificio, del Suo dolore. Ci troviamo nel momento più grave della storia in cui l'anticristo ha il massimo del suo potere e noi siamo chiamati a risvegliare le anime prima che il figlio di Dio si manifesti sulla terra, per giudicare l'umanità , per dividere il grano dalla gramigna. Abbiamo il dovere di denunciare l'anticristo che è rappresentato dai mali del mondo, dai poteri corrotti. La bestemmia più nefasta in questa società  è la fame, il delitto più grave della nostra umanità . Ma so che presto il Padre Adonay verrà  a portare la Sua giustizia anche in questo mondo, che ha già  iniziato a castigare con le forze della natura. Se lavoriamo a favore della vita le forze della natura ci proteggeranno altrimenti saremo devastati. Lottiamo sempre per la Giustizia, la Pace e l'Amore. Prepariamoci perchè il Figliuol dell'Uomo presto si manifesterà  e fate di tutto perchè possa trovarvi con le mani nell'aratro altrimenti abbiate paura perchè vi sarà  tagliata la testa". In seguito ad un comprensibile silenzio, le domande si susseguono uno dietro l'altra, una signora gli chiede: "Ci può parlare del mistero della Croce? Giorgio risponde: "Il mistero della Croce è la manifestazione più grande dell'Amore di Dio, dell'Amore che muove i mondi e le stelle, è il vero significato della Creazione, il vero significato dell'Amore per il prossimo. Questo è il mistero che Gesù davanti ai suoi accusatori manifesta per i suoi fratelli, per i suoi amici. Era la chiave per superare la legge di causa ed effetto, ma l'uomo la rifiutò e si autocondannò al vortice del karma, per questo oggi ritorna a ristabilire il Nuovo Patto ma questa volta con la giustizia e per questo la croce si converte in una spada".
"Come si può far parte della mensa del Signore?" chiede un'altra persona."Per far parte della mensa del Signore" risponde Giorgio "non possiamo dare solo una parte di ciò che abbiamo, dobbiamo dare tutto e tutto significa TUTTO".


Con tutto il mio amore Sonia Alea
Montevideo, 1 dicembre 2007

TESTIMONE E ANNUNCIATORE

Percorrendo la strada che da Montevideo ci porta verso la città di Maldonado mi perdo nella sconfinata bellezza della natura. Un caldo giorno di primavera, il sole alto nel cielo azzurro, la rigogliosa flora, gli alberi, i fiori dai variopinti, sgargianti colori, dal violetto, al fuxia, giallo, rosso intenso, dune di sabbia coperte di selvaggia vegetazione e piccole stradine che conducono alla spiaggia. L'Oceano Atlantico si apre maestoso al fianco del nostro percorso, di un azzurro intenso, mostrando tutta la sua imponenza, la sua forza, la sua bellezza. Mi lascio trasportare dall'incanto del miracolo della vita nell'estasi della contemplazione ... un immagine però interrompe d'un tratto l'incantesimo, come un sordo boato la crudezza della realtà, il ripugnante, inaccettabile divario tra chi ha troppo e chi non ha niente. A dispetto delle numerose ville che esibiscono la loro ricercata architettura e ai imponenti alberghi, ecco ancora le favelas che vivono a ridosso delle città ... il cuore mi si stringe nel petto e non riesco a fermare le lacrime ...l'immagine di una madre che esce da una baracca fatiscente con i suoi due bambini, la bimba presa per una mano e il bimbo, più piccolino, nell'altra ... camminano verso chissà quale luogo, forse in uno che possa procurare loro il cibo per quella giornata ... Mi immergo per un attimo nelle loro vite, nelle necessità di quei bambini, nelle loro basilari esigenze, nelle difficoltà, nelle sofferenze della loro piccola vita, nella pena e nelle ansie di quella madre ... e penso ... come si può godere di tutto ciò che abbiamo, quando sappiamo che 4 miliardi di persone non possono godere neanche dell'indispensabile, quando sappiamo che ogni 3 secondi un bambino muore di FAME? Come possiamo avere il coraggio di vivere tranquillamente la nostra esistenza senza pensare che la responsabilità di questa umanità, il futuro della vita di quelle persone è anche la nostra? Un pensiero, una presa di coscienza, una volontà che ciascun uomo ha il DOVERE di portare sempre dentro di se.
Rifletto su questo pensiero mentre Giorgio parla con alcune persone della colpevole indifferenza della gente che potrebbe fare tanto per la società e proprio da questi, gli viene candidamente risposto che i poveri sono tali perché non hanno la capacità, la mentalità, la volontà di mutare il loro stato e che anche se avessero la possibilità non riuscirebbero a mantenerlo. Come può cambiare il mondo quando questo è il pensiero della maggioranza di chi ha la fortuna di trovarsi dall'altra parte, dalla parte di quel piccolo miliardo di persone che ha, rispetto a quei 4 miliardi che non hanno? L'egoismo, l'interesse personale, il potere ha la meglio nel cuore dell'uomo purtroppo.

Proprio in questi giorni la notizia - scandalo sulla stampa nazionale italiana "Gli affamati sfamano la FAO", i fondi destinati alle nazioni in via di sviluppo, infatti, sono diminuiti del 31%, sprechi, inefficienze, mancanza di rigore finanziario, l'agenzia ONU è finita sotto accusa. Ricordiamo che il 17 settembre 2002 Giorgio Bongiovanni scrisse un messaggio accusando la FAO di aver fallito nel suo compito: "La FAO" diceva il messaggio "una organizzazione a delinquere che specula con il sangue dei poveri bambini affamati...". Come possiamo purtroppo constatare, sempre più spesso i messaggi che giungono attraverso questo solerte strumento del Cielo trovano puntualmente riscontro nelle cronache giornalistiche.
Arriviamo a Maldonado quindi, una bellissima cittadina, che gode il privilegio di ergersi dinanzi alla costa, a pochi chilometri dalla rinomata località turistica Punta del Este, meta dei facoltosi possidenti, ricca di incantevoli spiagge, negozi, grandi marche. I piedi sanguinanti di un Uomo Sacro toccano le strade di questa società, additando il male, indicando le ingiustizie, offrendo la Verità dell'Amore più grande di tutti gli amori.
L'incontro con i nostri fratelli e collaboratori di Maldonado che hanno organizzato la conferenza e che da anni affiancano e sostengono questa opera, accoglie Giorgio e tutti noi in un atmosfera di calore familiare di cui godiamo e scambiamo fino al momento della conferenza che è fissata per le 19:30. Giorgio arriva nella sala del teatro già colmo di alcune centinaia di persone, platea e galleria piene, che attendono il suo arrivo. Presenti quasi tutti i fratelli e collaboratori di Montevideo che hanno organizzato lo stand informativo, di diffusione e di raccolta fondi e alimenti per i bambini della Funima. Giorgio, presentato da Georges Almendras che siede al suo fianco, inizia la conferenza. Il Cielo lo aveva chiamato a se poco prima, a vivere quel mistero che racchiude il più grande atto di Amore: la passione della crocifissione che ha il potere di lavare l'onta del peccato, di redimere gli Spiriti, di farli rinascere a nuova vita. Il Cielo lo aveva chiamato a questo e ora lo chiama a manifestare con il Verbo quella forza d'Amore che infiamma il cuore dei chiamati, che li spinge all'azione nella concretezza della vita.
Un testimone, Giorgio Bongiovanni, della profezia che il Maestro Gesù Cristo rivelò 2000 anni fa sul Suo stesso ritorno e che troviamo riportata ancora oggi nei quattro Vangeli (Matteo 24, Luca 12). Il ritorno del Messia che porterà questa volta un messaggio di Giustizia. Testimone e annunciatore della seconda venuta del Cristo, Giorgio Bongiovanni, che porta il messaggio della Croce impresso sul suo corpo, "Attenti agli inganni e il cuore aperto ai segnali che vogliono risvegliare le anime!" dice e ancora una volta i segni dei tempi scorrono dinanzi agli occhi di nuove persone che possono vedere quelle immagini (provenienti da tutto il mondo, numerosi ci giungono dal giornalista Jaime Maussan, il più importante ricercatore di segni ed evidenze innegabili della presenza di Esseri multidimensionali sulla terra) che con tanta passione, sacrificio, amore sono state filmate selezionate, raccolte perché ora anche loro possano vedere, ascoltare e prendere nuova coscienza.

Con amore Sonia Alea
Montevideo, 5 novembre 2007 .
24/27 OTTOBRE 2007 - CRONACA MONTEVIDEO

PER VINCERE BISOGNA CREDERCI FINO IN FONDO

17 Ottobre 2007
George Bush: fermare l'Iran o rischio terza guerra mondiale.
Questa la dichiarazione del Presidente americano Bush che rivolgendosi ai leader internazionali invita loro a impedire all'Iran di avere armi nucleari per evitare una terza guerra mondiale.

18 Ottobre 2007
La Russia sta lavorando a nuovi tipi di armi nucleari. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che ha anche invitato gli Stati Uniti a fissare una data per il ritiro dall'Iraq.

26 Ottobre 2007
Il Presidente russo paragona l'attuale scontro al momento più buio della Guerra Fredda. Al centro del malumore russo l'intenzione Usa di porre l'est Europa sotto il suo ombrello protettivo.
Putin: “Le tensioni sullo scudo spaziale ricordano la crisi dei missili a Cuba”.

Ottobre 2007
Un recente rapporto dell'ONU afferma che ogni tre secondi muore un bambino per cause di denutrizione.

22 Ottobre 2007
La mafia? “E' la prima azienda italiana”.
Novanta miliardi di fatturato annuo, pari al 7% del PIL. L'allarme in un rapporto della confesercenti.

22 Ottobre 2007
Sulla sponda uruguaya dell'omonimo fiume che separa, e contemporaneamente unisce, Argentina e Uruguay, la costruzione delle due più grandi cartiere del Cono Sud scatena enorme proteste. L'inquinamento che produrrà cancellerà per sempre la verginità di questa terra.

22 Ottobre 2007
Le prime pagine dei giornali italiani in questi giorni parlano di una vicenda che indica chiaramente il grado di corruzione in cui è giunto il nostro Paese, l'Italia, e addirittura il nostro Parlamento che ha il triste primato di avere al suo interno un numero di ben 25 parlamentari condannati in via definitiva. Si è giunti oggi perfino ad avocare un inchiesta in dirittura di arrivo e a richiedere il trasferimento del PM, Luigi De Magistris, che iniziava a sfiorare livelli troppo alti di indagine.

31 Gennaio 2007 da "Mondo Intero"
Sono in corso nel mondo 29 guerre. Il quadro della situazione all'inizio del 2007:
Iraq 400 mila morti dal 2003; Israele - Palestina 5 mila morti dal 2000; Libano 1.200 dal 2006; Turchia - Kurdistan 40 mila morti dal 1984; Afghanistan 25 mila morti dal 2001; Pakistan - Waziristan 3 mila dal 2004; Pakistan - Balucistan 450 morti dal 2005; India - Kashmir 90 mila morti dal 1989; India - Nordest 50 mila morti dal 1979; India - Naxaliti 6 mila morti dal 1967; Sri Lanka -Tamil 68 mila morti dal 1983; Birmania - Karen 30 mila morti dal 1988; Thailandia - Sud 2 mila morti dal 2004; Filippine- Mindanao 150 mila morti dal 1971; Filippine - Npa 40 mila morti dal1969; Russia - Cecenia 250 mila morti dal 1994; Georgia-Abkhazia 28 mila morti dal 1992; Georgia - Ossezia 2.800 morti dal 1991; Algeria 150 mila morti dal 1991; Costa d’Avorio 5 mila morti dal 2002; Nigeria 11 mila morti dal 1999; Ciad 50 mila morti dal 1996; Sudan - Darfur 250mila morti dal 2003; Rep.Centrafricana 2 mila morti dal 2003; Somalia 500 mila morti dal 1991; Uganda 20 mila morti dal 1986; Congo R.D. 4 milioni di morti dal 1998; Colombia 300 mila morti dal 1964; Haiti 1.500 morti dal 2004.


Mentre il mondo continua a girare al contrario, mentre le ingiustizie, la sete di potere, il dominio sui più deboli, la perversione continuano ad essere i negativi valori portanti di questa società, in scala ridotta altri valori di diversa natura camminano sulle gambe di uomini giusti, onesti, limpidi, integerrimi, caparbi. Uomini che ogni giorno combattono la loro battaglia al fianco dei più poveri, dei diseredati, degli afflitti, che lottano per i loro diritti in nome di quella Pace e di quell'Amore che non possono esistere se non affiancate dalla vera Giustizia. Uomini che lavorano per un futuro. Mentre il mondo continua la sua corsa folle verso l'autodistruzione. Giorgio Bongiovanni continua la sua missione dedicandole ogni attimo del suo vivere. Un Uomo al completo servizio di Esseri multidimensionali che pur vivendo in altri mondi si preoccupano della sorte di questa umanità. Esseri che da millenni hanno riconosciuto il Cristo e sposato i Suoi valori. Attraverso un loro fratello incarnato, parlano agli uomini manifestando il loro Amore per la Vita, l'apprensione per il futuro dei nostri figli, per la salute del nostro Pianeta, dimostrando un profondo rispetto verso la legge del libero arbitrio che gli impedisce di intervenire diversamente. Un libero arbitrio che gli uomini possono esercitare, pero', fino ad un limite. Non gli sarà permesso infatti di distruggere il Pianeta che li ospita. Parlano agli uomini anticipando per bocca del loro fratello gravi eventi che puntualmente, purtroppo, si manifestano:

“La prossima guerra che si combatterà sarà l'alba di un' ultima guerra che si concretizzerà nella battaglia di Armagheddon ... gli eventi naturali catastrofici saranno segni di grande ammonimento per l'umanità e ciò per tentare di fermare la follia omicida e suicida causate dalle guerre. Noi siamo vigili e attenti, siamo pronti ad intervenire se si instaurerà tra due o più nazioni un conflitto nucleare irreversibile...” (Setun Shenar - tramite Giorgio Bongiovanni - 2 marzo 2005).

“L'impero mondiale tirannico degli Stati Uniti (USA) e dei suoi alleati (quasi tutto l'occidente e parte dell'oriente) non ha più i mezzi politici e sociali per negoziare la pace con il suo nemico rappresentato da super potenze (Cina, Russia) che hanno come alleati alcuni Paesi arabi potenti e minacciosi (Iran, Siria ed altri)... la prossima guerra che sarà intrapresa contro l'Iran e la Siria sarà un altra preparazione alla vera e ultima guerra definitiva mondiale contro la Cina. Si tratta di una guerra atomica..” (Setun Shenar e Giorgio Bongiovanni 23 agosto 2006).

Profezie che trovano riscontro col tempo sui giornali quotidiani. Leggiamo infatti in questi giorni la notizia sul "Corriere della sera" e sulla stampa mondiale :

"Se l'Iran non sospende le sperimentazioni nucleari si arriva alla terza guerra mondiale”, afferma il Presidente americano George W. Bush. La quale, è sottinteso, vedrebbe anche la Russia coinvolta, e non certo dalla parte degli Stati Uniti, ma loro principale avversario. Il Presidente russo Putin annuncia una “grandiosa” modernizzazione dell'apparato militare, e dunque nucleare, russo. Oggi il mondo si trova in una situazione drammatica, in una configurazione dove i due vecchi nemici (USA – URSS – oggi Russia) si trovano a essere leader, loro malgrado, di due gruppi di Paesi che possiedono o cercano a tutti i costi di possedere l'arma nucleare. Essi sono, a fianco degli Stati Uniti: Israele, Gran Bretagna, Francia con qualche critica, più o meno il Pakistan e l'India; a fianco della Russia: la Cina, la Corea del nord, l'Iran e qualche altro Paese del Medio Oriente. Lo spettro della guerra fredda si ripresenta”.

La disperata voce dei nostri fratelli maggiori non penetra nel cuore indurito degli uomini e per questo le tragiche profezie si compiranno. L'unica speranza è il risveglio delle coscienze di tutti i chiamati. Se questi risponderanno con la messa in pratica dei valori basati sull'altruismo erediteranno un nuovo mondo, un mondo che entrerà a far parte (sebbene per molti possa sembrare pura fantascienza) di una confederazione interstellare, potrà viaggiare nello spazio e visitare altre civiltà nel nome di quei valori che finalmente gli permetteranno di uscire dalla propria casa e aprirsi verso lo Spazio Infinito, la Conoscenza Cosmica, la Fratellanza Universale. In questo clima, il Segnato da Cristo continua a percorrere le strade di questo tempo. Sabato 27 ottobre, all'Ateneo di Montevideo, Giorgio Bongiovanni parla ad una platea di circa 400 persone che colmano la sala. Due ore di conferenza che sembrano scorrere in un attimo per la quantità e la ricercatezza dei documenti che si legano uno all'altro dando al pubblico un quadro della situazione di una chiarezza disarmante.
Una chiarezza che libera il cuore e la mente dal fumo di menzogne che circonda gli uomini, rendendoli schiavi di un potere malato. Come sempre ai documenti segue il penetrante messaggio che chiama le anime ad una presa di coscienza e ad una azione nella vita quotidiana mirata a scardinare il valore che si contrappone a quello del Cristo. “Questa è una missione portata avanti da uomini” dice Giorgio, “ma anche da Esseri di altri mondi che si manifestano, con i loro mezzi, nei nostri cieli, che comunicano con noi attraverso i loro strumenti, attraverso i crittogrammi impressi nei campi di grano ... dandoci un messaggio di ammonimento ma anche di speranza. Dobbiamo prepararci agli eventi che, prossimamente, si manifesteranno, ai grandi miracoli, fino al benedetto giorno che vedrà la seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra, accompagnato da questi bellissimi Esseri e dai maestri che si sono avvicendati nei nostri millenni di storia. Il castigo che ci colpirà sarà l'effetto delle nostre cause e arriverà direttamente dagli elementi della terra. Non dobbiamo avere paura ma dobbiamo essere liberi nel conoscere la verità e mettere la nostra vita al suo servizio denunciando i mali del mondo...” prosegue quindi parlando dell'importante opera che svolge Jaime Maussan, un opera di denuncia sociale contro i sopprusi e le ingiustizie e un opera di grande ricerca dei documenti che mostrano la presenza costante sulla terra degli Esseri provenienti dalle Stelle. Prima di passare la parola al pubblico con le domande, scorrono le immagini e le note di un impattante video che mostrano il grave stato in cui versa il nostro incantevole ma ammalato pianeta, “Dedichiamo queste immagini alla Madre Terra che è la coscienza della Madre di Cristo” dice Giorgio. Un applauso carico di profonda tristezza, di senso di responsabilità ma anche di speranza, di certezza. “Come posso riconoscere l'inganno?” chiede un giovane “Lo riconosci in coloro che parlano in un modo e agiscono in un altro, in una istituzione, nelle chiese per esempio che parlano bene, che dovrebbero essere un esempio per tutti, invece hanno i miliardi e non fanno niente, il governo degli Stati Uniti che parla di libertà e democrazia mentre organizza le guerre, e così via...”.

Molte persone nuove all'Ateneo di Montevideo, oltre alle tante che dal 2004 seguono costantemente gli appuntamenti di Giorgio tenuti in questo bellissimo teatro. Gente che lo rispetta, gente che lo ama, gente che crede in lui. Lo fermano per le strade, lo salutano negli aeroporti, non solo persone comuni ma anche ufficiali di servizio che gli chiedono la data della prossima conferenza. In America Latina Giorgio è un vero punto di riferimento per tanti. Un faro per i fratelli dell'arca che lo incontrano nella sede di “Un punto en el infinito” per programmare il lavoro settimanale e le conferenze, per coordinare le attività dell'opera "Dal cielo alla terra" e della "Funima" che continua costante il suo impegno, e ovviamente per la lezione spirituale che rinnova lo spirito di nuova energia per proseguire il cammino... “L'apocalisse non è una visione narrata in modo cronologico, gli eventi possono manifestarsi in diversi momenti storici, tranne quelli racchiusi nell'ultima parte, come la discesa della Gerusalemme Celeste che si collocano realmente alla fine dall'apocalisse... Alcune profezie possono essere evitate tranne quelle escatologiche come il ritorno di Gesù Cristo... Tutti i 144.000 sono stigmatizzati anche se non fisicamente e vivono portando in se il mistero della Croce...”. L'opera continua ... gli adulti e i giovani che hanno abbracciato questa causa proseguono con passione il loro cammino ai piedi della Croce, sublimando i propri spiriti con Essa. Giorgio, Georges Almendras e tutti i fratelli proseguono nella coordinazione delle attività, nella edizione dell'opuscolo “Dal cielo alla Terra” e del sito, nelle attività di segreteria, nella responsabilità della Funima Uruguay, nell'attività di studio 3, nelle attività interne della casa, nelle attività dell'arca e nella responsabilità della sua struttura, insieme a tutti i fratelli di Maldonado dove domenica prossima Giorgio terrà una conferenza, ai fratelli di Fray Bentos, di Colonia, Paysandù, Treynta y Tres ...
Mentre il mondo continua a mettere in atto le sue nefaste opere, gli uomini di buona volontà proseguono il loro cammino. “Dai loro frutti li riconoscerete”. Ognuno di noi sia cosciente dei talenti che la Vita gli ha donato e sia accorto nel farli fruttificare e metterli al servizio di chi ha bisogno affinchè un giorno possa ereditare un Mondo Nuovo. Perchè un Mondo Nuovo ci sarà ... per vincere bisogna crederci fino in fondo anche contro l'apparente, disperata, evidenza. Perchè ricordiamoci sempre che NON SIAMO SOLI. Le parole del Figlio dell'Uomo come marchio di fuoco hanno scolpito la Verità nel tempo di tutti i tempi tracciando all'uomo il cammino verso la Vera Vita.

"Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna" (Matteo cap.25 vers.14/46).

In attesa del Tuo ritorno Maestro Gesù
Con profonda devozione Sonia Alea
Montevideo, 31 ottobre 2007
“PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI ... VENGA IL TUO REGNO.
SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ COME IN CIELO COSÌ IN TERRA”.

Venga il Suo Regno!
I Suoi figli incarnati in questa cellula madre chiamata Terra sono giunti per preparare l'avvento del Re dei Re che governerà il Suo Regno, gli abitanti di questo pianeta saranno sfrondati dei loro rami, percossi per essere ripuliti e affinche le loro radici possano radicarsi salde nel terreno della vita. In quel giorno la loro Madre Terra sarà vestita a festa e il Suo sposo il Sole la illuminerà di una sgargiante luce che esalterà i suoi colori più belli e il profumo sarà tanto intenso da inebriare la mente e il cuore degli spiriti affinchè il Figlio dell'Uomo, Gesù cristificato, possa poggiare i suoi piedi nuovamente sul Suo suolo. Gli uomini di buona volontà, gli umili, i semplici, i pacifici, i puri di cuore saranno dinanzi al cospetto del Re dei Re e avranno l'onore di festeggiare con Lui l'inizio della Nuova Era. Una Era in cui l'uomo nuovo indosserà nuovi abiti tessuti da fili di tela dorata di Giustizia, Pace e Amore e rinnovato da una riscoperta dignità procederà il passo verso il bellissimo viaggio della Evoluzione.
E' tempo del risveglio delle coscienze! E' tempo di cambiare!

I figli di questo Padre che vediamo spesso tanto lontano e etereo tanto da perdere la coscienza della sua costante presenza in ognuno di noi, ha mandato i suoi figli prediletti per preparare il ritorno del Suo figlio prediletto Jesus Christo.
Figli coscienti della Via, la Verità e la Vita che vivono portando sulle loro spalle la sofferenza della miseria dell'uomo. Figli che vivono con la coscienza di avere poco tempo per terminare la loro missione perché il tempo è giunto. Li potete riconoscere dalla stessa passione, dalla stessa ansia di dare sempre il massimo, dalla stessa premura, la stessa costanza, la stessa caparbietà, la stessa onestà, la stessa trasparenza, la stessa donazione totale della propria vita ... Non sono tanti ... Un uomo tra questi è stato scelto per personificare la Santa Croce, il Calice Vivente della comunione cristica, colui che unisce, con la sofferenza della Croce, la comunione degli spiriti. Un Uomo che da 18 anni stigmatizzato porta avanti una grande missione, intensa, ricca di viaggi in tutto il mondo, di incontri, conferenze pubbliche, trasmissioni radio televisive, edizione di giornali, creazione di pagine web, di associazioni culturali, associazioni onlus, tutto mirato all'annuncio della seconda venuta del Cristo e al risveglio della coscienza delle anime. L'ultima permanenza in Italia negli ultimi 3 mesi lo ha visto viaggiare per la Sicilia con la presenza dei fratelli del Latino America, della Spagna e dell'Italia per un importante incontro, così come per la Spagna, Pordenone, Torino, Varese, organizzare incontri e riunioni nelle marche, nella sede dell'associazione Falcone e Borsellino, dell'associazione Giordano Bruno, con la redazione di Antimafia Duemila, con la redazione internazionale “Dal cielo alla Terra”, con i responsabili della Funima International, con i soci delle varie associazioni, con la costante presenza della sua amata famiglia.

E arriva il momento della sua nuova partenza in America Latina. La febbre prende il sopravvento su quel corpo segnato dalle sacre ferite, un corpo stanco ma che per la caparbia volontà di colui che lo abita cela i segni di quella stanchezza. Lo vediamo alzarsi ancora una volta, come tantissime altre, con difficoltà, con fatica, in seguito ad un'altra sanguinazione, vediamo la sua volontà dominare quel corpo che reclama i suoi basilari diritti e lo vediamo ancora una volta prendere quell'aereo che lo porta dall'altra parte del mondo. La gioia dei fratelli della terra di Uruguay presenti nella sede di Montevideo è grande nel poterlo riabbracciare, nel poterlo ancora una volta ascoltare. Giorgio ricambia con amore la loro devozione parlando come sempre della importanza dell'unione indispensabile per portare avanti la missione. Una missione che è, si, annunciare il ritorno del Cristo ma anche manifestare con coerenza l'esempio di una vita alternativa in una civiltà che predilige risolvere i propri problemi con le guerre e con la violenza. Si sofferma sull'importanza di dare la faccia, di avere il coraggio di denunciare l'illegalità, la violenza anche nelle forme apparentemente più piccole, sostenendo uomini giusti, organizzando marce di protesta, se necessario, come ha fatto di recente la nostra amatissima Chantal con i nostri fratelli del Paraguay. Non vogliamo fare politica ma dare un messaggio alla politica, un messaggio forte e costante denunciando ciò che va male. I giovani gli rivolgono domande sulla natura filosofica e spirituale della vita, del cosmo, sulla sua evoluzione. Non vi è cosa più emozionante e bella che vedere in un giovane quella sete di conoscenza che lo proietta verso il futuro della sua esistenza. Mi emoziono e penso a tutti i giovani del mondo lasciati a se stessi, con i loro problemi, la loro incoscienza, la loro desolazione, la loro infinita solitudine. Giovani che dovrebbero essere amati, tutelati, seguiti, iniziati alla vita, dagli adulti di una civiltà che vuole avere l'onore di essere così definita. Gli adulti della nostra inciviltà non fanno questo. A loro non importa il futuro, non importa come stanno i loro bambini, né di cosa hanno bisogno i loro giovani, a loro importa solo di se stessi. Giorgio risponde come un padre alle profonde domande: “Lo Spirito Santo creo' il Principio dell'Universo... Lo Spirito Santo è la Causa del principio... E' l'Increato... Gesù è la proiezione umana del Cristo ... La Terra dovrebbe essere come il Cielo: ogni sua nazione dovrebbe avere un proprio governante, il più saggio e preparato, che governasse per il bene della propria terra e tutti i governanti uniti dagli stessi valori altruistici, dovrebbero essere i fratelli maggiori della popolazione...”. Una giovane donna gli chiede: “Gesù quando parla al giovane ricco e gli dice di abbandonare tutto, voleva dirci che per servirlo bisogna essere poveri?” Lui risponde: “Se il Cielo ti dà 1000 nella vita, tu dai mille per servirlo, se il cielo di dà 1, sei chiamato a dare uno ...”.I giovani... I giovani... Il nostro amico e fratello Georges Almendras, rappresentante dell'associazione “Un punto en el infinito” porta le notizie che giungono dalla strada e che lui come giornalista denuncia nelle sue cronache giornalistiche su canal 4, parla dei giovani che non potendo fare uso di droghe costose si rifugiano nella cosiddetta droga dei poveri, la pasta base, lo scarto della cocaina, un rifiuto tossico che li rende dipendenti e che per ottenerla sono disposti a fare di tutto. Vite gettate nella strada, negli anni più belli in cui si dovrebbe solo sognare e imparare, vite gettate via sotto l'indifferenza dei governi, della gente.

Trascorso il primo giorno a Montevideo partiamo nuovamente alla volta dell'Argentina e precisamente a San Nicolas dove Giorgio partecipa ad un Congresso Spirituale in qualità di relatore presentato dal noto giornalista argentino Eduardo Marrazzi. Il bellissimo teatro è pieno di gente, la luce soffusa, il faro illumina il volto di Giorgio che, dopo le parole di Juan Alberto seduto al suo fianco, inizia la sua relazione con il carisma che lo contraddistingue. La presentazione del messaggio che porta è chiara come sempre e le anime presenti non possono fare altro che portare a casa un vero tesoro. Un tesoro che per essere goduto fino in fondo deve prendere vita nella croncretezza delle opere di ciascuno.
Ancora una volta immagini, parole, vibrazioni, ricevute dal pubblico in un religioso silenzio, rotto dall'applauso finale che lo saluta con grande intensità di sentimento. Attraverso un cordone di gente arriva all'uscita del teatro. Tanti fratelli di Buenos Aires e di altri centri dell'Argentina sono venuti, oltre che ad assistere alla sua presentazione al Congresso, a salutarlo in albergo dove Giorgio ha tenuto una piccola riunione organizzativa. Presenti come sempre il nostro missionario Raul Bagatello e la sua compagna Gaby, Juan Alberto che con tutto il suo grande dolore per la delicata situazione fisica di Liliana non cessa di mostrare il suo grande esempio con l'umiltà e la profondità di spirito che il suo essere ha sempre manifestato e che anche in un momento come questo trova la forza per donarsi agli altri. Raul Blasquez con la sua compagna di vita Silvia e la piccola Lourdes venuti dalla mensa di Chancanì, Ines, Carmen, Jorje con suo figlio, Edgardo, che ci hanno accompagnati sempre.
È' presente anche un gruppo di giovani venuti da Santa Fe, operativi nella Funima che con tanta voglia di sapere e di operare hanno assistito alla conferenza e hanno voluto raggiungere Giorgio in Hotel per parlare con lui. Lasciamo i nostri carissimi amici e fratelli dandoci appuntamento alla domenica successiva per la riunione con tutta l'arca di Buenos Aires.
Partiamo quindi alla volta di Las Parejas.
Arriviamo a casa di Juan Alberto, una dimora benedetta circondata dalla natura, ed entriamo nella stanza dove Liliana ormai da tanti giorni è costretta a letto. Il corpo provato ci mostra tutta la sua sofferenza ma il suo spirito ci trasmette la sua grandezza. Lo sguardo di quegli occhi grandi, pieni di amore, di dolcezza, il suo manifestare tenerezze e delicatezze per chi gli sta intorno, ci riempiono della Luce di un Angelo. Giorgio sta accanto a lei per due giorni interi, la accarezza, la consola, dopo dirà che, in realtà, è lui che ha sentito di essere stato consolato ed amato. Anche Raul parla con lei dandogli tutto il suo calore spirituale, prima di partire per i numerosi comedor che lo attendono. Restiamo li, insieme alla sua famiglia che con una indescrivibile aristocrazia spirituale vive la sua dolorosa sofferenza. Come non imparare da certi esseri che il cielo invia come suoi esempi. La serenità, la coscienza, la donazione totale al volere dell'Altissimo, questo si percepisce, con bimbi che corrono, ridono, mamme che giocano con loro, papà che lavorano, giovani che si amano, nonni che proseguono la loro missione al servizio del Cristo. “La sofferenza di Liliana”, dice Giorgio, “è una donazione del suo Spirito, è una sofferenza Cristica. Ci sono esseri che vengono stigmatizzati da una sofferenza fisica per compiere la loro missione che è quella di lavare i peccati dei propri fratelli. Abbiamo tanto da imparare ancora, ma dobbiamo prendere coscienza che abbiamo un debito verso il cielo e verso i suoi Angeli e quindi l'obbligo di superare le nostre debolezze con l'unione verso i nostri fratelli”.

Lasciamo Las Parejas con gli occhi della nostra sorella Liliana nel nostro cuore pregando il cielo di non farla soffrire più. Juan Alberto, questo grande servo di Dio, viene con noi, accompagna Giorgio, ancora una volta, all'incontro con i fratelli di Buenos Aires. Arriviamo all'arca la sera. Giorgio con al fianco Juan Alberto Rambaldo e Raul Bagatello inizia l'incontro alla presenza di tutti i fratelli, in un clima che ci lascia senza respiro. Le stigmate sono evidenti sulle sue mani, i guanti bianchi sono poggiati sul tavolo. Chiama a se chi non ha mai visto da vicino quel segno che sigilla il valore trascendente di chi lo porta. Le loro mani lo toccano, lo accarezzano, lacrime di coscienza rigano i loro visi. Ora siedono nuovamente al loro posto.
“Imitate la natura. Il vento non è la pioggia, L'acqua non è la terra, gli animali non sono le piante eppure si rispettano, si tollerano, si amano pur nelle loro diversità. L'uno ha bisogno dell'altro e insieme si complementano. Così dovete fare voi nel vostro operare insieme. Rispettate le vostre diversità, tolleratevi e amatevi”. La vibrazione è alta. Incantata dalle sue parole mi lascio trasportare dalla sublime essenza emanata dall'Essere che sta dietro di lui. La riunione prosegue con l'approfondimento di alcuni argomenti interni, Giorgio, Juan Alberto e Raul esprimono, completandosi, i concetti che portano tutti ad un unica essenza da raggiungere: la vera Unione. Il dialogo con i fratelli termina con una cena frugale a base di buonissime “empanadas”. Tra lo scambio di abbracci e sorrisi tra tutti, rivolgiamo un applauso alla giovane Camila, la figlia di Claudia e Alberto, per il suo precedente intervento alla riunione, attraverso il quale ha manifestato, con tutta la semplicità di una giovane di 15 anni, un esempio per gli adulti. Una dimostrazione della maturità spirituale che hanno i nostri figli, ai quali dovremo dare più ascolto e per i quali dovremo spianare il terreno della nostra opera affinchè possano ereditarlo per coltivare quel futuro che è il loro.

Rientriamo a Montevideo dove Giorgio e Raul tengono una riunione con il gruppo interno della Funima per mettere a punto l'organizzazione della mensa “Un raggio di Luce”. Grazie alla collaborazione dei fratelli, in questi giorni la mensa ha modo di realizzare i nuovi bagni per i bambini che in questi mesi sono aumentati da 30 a 90. Il lavoro continua con maggiore impegno di coloro che hanno accettato questo incarico ma anche con grande soddisfazione per i risultati ottenuti. Andiamo avanti.
Padre nostro che sei nei cieli, in ginocchio imploriamo che Venga presto il tuo Regno, che sia posta fine alla sofferenza dei Tuoi figli innocenti.
Sia fatta, finalmente, la tua volontà come in cielo così anche sulla Terra.

Con profonda devozione Sonia Alea
Montevideo, 20 ottobre 2007

ANCHE NOI SIAMO COMPLICI DI CIO' CHE LA SOCIETA' STA VIVENDO

Numerose persone, circa 300, ascoltano attente un Uomo che parla. Parole che incantano, consolano, a volte feriscono (la verità spesso fa male). Parole che riportano alla dimensione reale vissuta purtroppo, nella quotidianità, distorta per volere di chi ha il potere di condizionare le menti attraverso i media oramai sottomessi alla loro volontà. Parole di verità che stimolano le coscienze alla reazione e questo non è bene per loro. Loro, i responsabili del malefico incantesimo, ai quali l'umanità ipnotizzata, supinamente obbedisce e per i quali, resa schiava, lavora. Pochi sono i risvegliati che, per risvegliare gli spiriti dormienti, conducono la battaglia contro i responsabili del maleficio che detengono il potere e che per la loro irriducibile costanza e coerenza nel combattere lealmente la battaglia finiscono sempre con l'essere uccisi alle spalle. Si alle spalle, perché gli altri sono codardi, vigliacchi, hanno paura di mostrare il loro volto, di sfidare il proprio nemico guardandolo in faccia, di combattere la loro battaglia con lealtà. Si, hanno paura. Hanno paura di perdere.
Le parole di quell'Uomo segnato dalle piaghe della Croce continuano a echeggiare nella sala colma di gente:

“Il giorno in cui capiremo Cristo capiremo noi stessi...
... Rispetto alla missione di altri messaggeri, e non mi riferisco ai tanti mercenari che parlano, la mia missione contiene l'aspetto della denuncia, ho il compito di indicare dove sta il male. Mi piacerebbe tanto stare qui con voi a parlare di argomenti pacifici, rilassanti, spirituali, mi piacerebbe vivere insieme momenti di contemplazione ma la situazione del nostro pianeta è talmente grave che non me lo permette. Non posso non denunciare il male, non denunciare i fatti che permettono il suo esistere. Per questo voglio dire ai miei fratelli che parlano di spiritualità, di denunciare i fatti gravissimi che accadono in questo mondo. Dobbiamo prepararci, nel prossimo futuro, alla manifestazione di tre eventi che mi sono stati rivelati e che sono così definiti:

1.IL SEGNO – simboleggiato dalla Rosa – il segno delle stigmate, la manifestazione di segni sacri nel mondo – La speranza;
2.IL MIRACOLO – simboleggiato dalla Croce – la manifestazione della Croce di sangue nel cielo - L'amore;
3.IL CASTIGO – simboleggiato dalla Spada – la terza guerra mondiale, catastrofi naturali, l'asteroide – La giustizia;

Tre eventi che racchiudono l'espressione del Logos Cristico, il Sole, per il ristabilimento dell'equilibrio su questa cellula macrocosmica.
Avrete potuto seguire in questi giorni le notizie e le trasmissioni che accusavano i gravi problemi del nostro Paese ... ma secondo voi che cosa possono fare personaggi come il ministro della Giustizia Mastella o il nostro presidente del consiglio Prodi, sebbene siano passibili di forti critiche, di fronte ad una potenza economica che sempre condizionerà la scena politica dei nostri Paesi?

Il vero potere in realtà è in mano alle banche. È chiaro il motivo per cui vengono allontanate persone integerrime come il pubblico ministero Luigi De Magistris, se venisse sconfitta la mafia, infatti, i capitali che sostengono il nostro paese crollerebbero immediatamente, l'Italia uscirebbe dall'Unione Europea e diverrebbe uno stereotipo dell'Argentina. Per questo non viene permesso ad alcuno di sconfiggerla. Ciò che mi rattrista, però, e che mi sorprende è il fatto che la Chiesa non agisca per cambiare o denunciare la situazione a parte persone come Don Luigi Ciotti o altri pochi missionari. Mi viene detto dal Cielo di annunciare il ritorno di Gesù Cristo sulla terra e di denunciare il male.
Succederanno cose terribili, dovete stare uniti, non farvi condizionare e avere sempre la certezza che questo bellissimo Essere che è Gesù Cristo presto ritornerà. Anche noi siamo complici di ciò che la società sta vivendo. La nostra società purtroppo propone dei modelli mostruosi e le persone diventano preda, oggi, di questi modelli. La corruzione non è solo commettere delitti, è anche rimanere passivi, vendersi per un piatto di lenticchie o eleggere un rappresentante del governo solo perché assicura un posto di lavoro a nostro figlio. Tutti i genitori del dopo guerra hanno concentrato i loro pensieri, i loro sacrifici solo su tre obiettivi intravalicabili per i propri figli: la casa, lo studio, il lavoro. I risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo fissare lo sguardo sul singolo che sbaglia, che commette un crimine, dobbiamo guardare tutto questo con gli occhi della verità che grida a gran voce:
- L'errore è di tutti voi che avete permesso alla società di essere quella che è perché siete stati passivi ed egoisti. Ora raccogliete gli effetti delle cause che avete seminato -. Oggi dobbiamo rimboccarci le maniche e fare il possibile per cercare di far cambiare le cose. Io non voglio che un domani i miei figli possano dirmi che non ho fatto niente per il loro futuro. Dobbiamo tenere alte le nostre frequenze spirituali e questo lo possiamo fare servendo una causa a favore della vita.
Operando quotidianamente in questo senso, il nostro spirito viene affiancato da entità angeliche che spingono positivamente il nostro operato. Quando invece al contrario viviamo sulle basse frequenze il nostro spirito diviene prigioniero della materia e viene affiancato da entità negative. Dobbiamo stare attenti perché l'impero del male vuole distruggere i nostri giovani trasformandoli in geni del male e per questo dobbiamo salvaguardarli con grande attenzione...”

Le parole di Giorgio sono chiare, la sua logica schiacciante, le evidenze che mostra innegabili, la conferenza prosegue con tante interessanti domande del pubblico che desiderano approfondire gli argomenti, dalla conoscenza mistica all'antimafia, dagli aspetti spirituali a quelli prettamente umani.
I nostri fratelli di Pordenone, soddisfatti della bellissima conferenza hanno modo di poter riabbracciare Giorgio che li ringrazia ancora una volta per il loro costante, fruttifero lavoro che permette un grande sostegno ai bambini della Funima e alla nostra opera.

Buon lavoro a tutti Sonia Alea
Sant'Elpidio a Mare (Italia) 15 ottobre 2007

LA PASSIONE DELLA NOSTRA MADRE TERRA

“Tutto il mondo è paese” dice un detto ed è proprio così. Quando una persona ha l’opportunità di viaggiare nel mondo realizza che, effettivamente, ogni luogo è composto da cielo, terra, piante, fiori, animali, abitazioni, uomini; certo, ognuno con particolarità differenti che lo contraddistinguono, ma fondamentalmente uguali nell’essenza. Luoghi abitati da uomini. Uomini con un cuore che batte, con due polmoni che respirano, con un’intelligenza che ragiona, con uno spirito che agisce, nel male o nel bene. Una casa, la Terra, divenuta oramai, per la possibilità di raggiungere facilmente ogni suo angolo, piccola, alla portata di tutti, una casa dove vi abita una famiglia. Una famiglia che però, purtroppo, non ha ancora realizzato di esserlo. I suoi membri si dividono, isolandosi nelle proprie stanze e governando ognuno la sua, senza capire che la dimora va gestita insieme, va vissuta insieme, per valorizzare, sfruttare e godere al meglio ogni sua risorsa, ogni sua preziosa ricchezza.

Che famiglia assurda e ottusa abita questo piccolo stupendo e sfortunato pianeta.
Ciò che si sa, è che, se la famiglia non capirà, verrà sfrattata dal padrone della casa.

Vivo immersa in questi pensieri nel nostro viaggio verso la Spagna, terra fertile di anime sensibili che attendono Giorgio da circa tre anni, l’ultima volta che visitò questo Paese. Siamo ospiti a casa dei nostri carissimi Manu e Charo, con i loro bellissimi figli, con i quali condividiamo questa meravigliosa opera da sempre. Nella loro accogliente casa situata sulla riva dell’Oceano Atlantico viviamo la comunione della cena insieme ai carissimi Angel e Graca e al caro Lionel venuto dalla Francia. Una serata all’insegna delle domande e dei ricordi che avvolgono Giorgio e tutti noi che lo accompagniamo (Giovanni, Miriam, Isacco …) in un clima d’amore e d’affetto che ci accompagnano per tutto il viaggio. Domande sulla sconfinata filosofia di una Verità Universale che non limita il pensiero, che non frena l’azione con dogmatismi o fanatismi perché è libera dalle limitazioni umane che frenano la libertà e l’immensità dello spirito.
Con questo animo viviamo l’incontro con gli altri fratelli della Spagna che incontriamo il giorno dopo il nostro arrivo, i nostri carissimi Santiago, Sandra, la piccola Sheila e tutti gli altri che, gioiosi, attendono Giorgio nella sala di un edificio circondato dalla meravigliosa vista di una rigogliosa natura che esprime tutta la sua sconfinata bellezza in forma di piante e fiori sotto un bellissimo cielo dipinto di azzurro. Manu e Angel presentano Giorgio, dopo una premessa introduttiva, che parla delle attività sociali della nostra opera, di come si è evoluta nel tempo portando i suoi frutti, testimoni della genuinità del messaggio e della coerenza dei suoi rappresentanti, centrando il messaggio sui tanti segni che in questo tempo preparano il ritorno del Messia Gesù Cristo sulla Terra. Tante domande, di coloro che incontrano Giorgio per la prima volta e desiderano approfondire diversi aspetti della sua missione e di coloro che seguono la stessa dagli anni in cui Eugenio Siragusa era il suo più diretto responsabile. Incontro che prosegue l’indomani a casa di Angel e Graca con gli amici e i fratelli che hanno modo di approfondire e chiarire fatti e situazioni vissuti nel passato che oggi ritrovano una propria collocazione. Giorgio è lì per unire, questa è la sua caratteristica, per unire nell’azione, stimolando queste anime a lui care ad unirsi sempre di più nella realizzazione di eventi e attività che possano aiutare la nostra Funima o altri settori della nostra missione e soprattutto al risveglio delle anime che attendono di essere visitate, questa è la grande responsabilità che ciascuno di noi ha all’interno della sua vita. Chi sa, chi conosce, coloro che hanno avuto l’impagabile grazia di conoscere la Via del Cristo non può permettersi di perdere neanche un minuto. Questo è il concetto che emerge da ogni incontro con qualsiasi gruppo, associazione o arca nata nel mondo. “La nostra opera”, dice continuamente Giorgio “è un piccolo pezzo del puzzle dell’opera del Cristo, incontrare la sua Via significa incontrare un missionario che si batte per i diritti dei suoi bambini, significa incontrare un politico che si schiera contro tutti per salvaguardare i valori morali nel proprio paese, significa incontrare un magistrato che rischia la sua vita per proteggere e far trionfare il valore della giustizia, significa anche incontrare l’opera di Giorgio Bongiovanni e far si che questa opera diventi anche la sua. Incontrare la Sua Via significa avere il dovere di schierarsi dalla parte di una causa, dalla parte di un giusto e mettere la propria vita a servizio di questa. Non è tempo di distrazioni, di rilassamento, è tempo di lotta, è tempo di impegno”. L’associazione “Manos por el mundo”, nata a Vigo da circa due anni e il cui presidente è Emanuel Mourino, chiama a questo, così come la Funima, tutte le altre nostre associazioni e le associazioni che nel mondo si adoperano per la salvaguardia di quegli unici valori che permetteranno a questa umanità di avere ancora un futuro. L’importanza del messaggio che preme per una urgente azione si unisce al piacere di stare insieme, di poter godere di momenti indimenticabili che ci fanno sentire tutti uniti in una grande famiglia.
Andiamo avanti allora, insieme supereremo i nostri limiti umani e troveremo la forza per raggiungere l’obiettivo in cui crediamo: preparare il ritorno del Cristo che cambierà le sorti di questa umanità.
Lasciamo la Spagna portandoci dietro l’intenso profumo salmastro e il rumore dell’infrangersi delle onde dell’Oceano sulla sua riva che ci trasmettono la forza e la passione della nostra Madre Terra che ci invita ad aggredire la Vita con la sua stessa forza e la sua stessa passione, durante la bassa e l’alta marea perché quando un onda si abbassa e si ritira indietro trova nuova forza per spingersi ancora più in alto. A presto!


Vi amo Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 01 ottobre 2007

CRONACA VARESE

“… Dopo aver visto le impattanti immagini del video che presenta la realtà dove opera la Funima volevo dirvi, parlando della nostra associazione e di tutti coloro che si occupano di volontariato in particolare verso i piccoli, che proprio loro, i bambini che soffrono, sono Cristo sulla Croce. Noi siamo coloro che vorrebbero avvicinarsi a Lui per accarezzarlo, confortarlo, alleviargli, seppur un poco, quella immane sofferenza ma ci rendiamo conto che non possiamo perché i soldati romani sono proprio lì davanti, e noi siamo dietro quelle transenne che ci separano da quella Croce Santa, da quell’Uomo-Dio che si immola per tutti noi. Ma la Sua misericordia non ha limiti, si rivolge a noi porgendoci la Sua mano che prende le sembianze di tanti bambini che vivono quella crocifissione ancora oggi e ci onora di poterlo consolare, di poter asciugare una goccia del Suo sangue da quel calice ricolmo. Non dimentichiamo mai questa Verità”.

Giorgio Bongiovanni inizia così la sua relazione alla conferenza pubblica organizzata presso la sala conferenze di Varese.
“Siamo nel tempo dell’apocalisse, la quale significa rivelazione, e sono felice che nel mondo vi siano tante persone che filmano i segni che si manifestano per annunciarla. Così come sono felice di essere io stesso portatore di un segno.
Eugenio Siragusa era un annunciatore di questa rivelazione, parlò di tutto ciò che sta accadendo oggi, ed ha lasciato in noi un marchio che può essere riassunto in tre sole parole: GIUSTIZIA, PACE, AMORE. Chi ha appreso l’essenza del suo messaggio oggi lavora a favore della vita come qui il nostro amico e fratello Marco Procopio che fa parte di Emergency, come me, come tanti altri che vivono la loro vita servendo una causa giusta.
Eugenio Siragusa non ha però terminato la sua missione, così come non l’hanno terminata tutte le anime che vivono nella dimensione spirituale perché tutti devono attendere il ritorno di Gesù Cristo. E questo è il tema centrale della serata, tutti i segni che si manifestano nel mondo, tutti i segni che avete visto questa sera, sono strettamente legati alla profezia del ritorno del Cristo. Questo è il tempo della Sua seconda venuta. Parlare di questo è scomodo e si può ben capire il perché, visto che Egli tornerà, come aveva profetizzato, con Giustizia.
Gli Esseri che vedo e che mi parlano mi dicono continuamente – Devi annunciare la seconda venuta del Messia -. Le persone che vedono e filmano questi Esseri che manifestano la loro presenza nei cieli del nostro pianeta, mi ricordano i pastori quando, 2000 anni fa a Betlemme, vedevano le stelle muoversi nel cielo. Così come nel passato, anche oggi chi vede e chi parla sono i semplici. Oggi abbiamo la fortuna di avere le telecamere, ma c’è il problema che questi spettacolari filmati che mostrano la loro presenza non vengono fatti vedere e questo per i motivi che sapete. - Quando le stelle cadranno dal cielo, quando Gerusalemme sarà circondata dagli eserciti, prossimo sarà il Suo ritorno -. Cosa sono queste stelle che cadono dal cielo?

Oggi stiamo vivendo il tempo dell’Apocalisse di cui parla il Vangelo ma che nelle chiese non si legge mai. Le catastrofi naturali, l'inquinamento, le guerre con la possibilità dell'uso delle bombe atomiche... lo dimostrano. Questi bellissimi Esseri mi dicono nei loro messaggi che se la situazione non cambia, se non ci sarà un miglioramento si manifesteranno tre segni, due saranno segni d'Amore e uno di Giustizia.
IL SEGNO: le stigmate sanguinanti, le lacrimazioni di sangue sulle immagini sacre ...
IL MIRACOLO: una grande croce nel cielo che tutto il mondo vedrà.
IL CASTIGO: l'Asteroide che si abbatterà sulla terra per purificarla, oltre a tutti quegli effetti che ci stanno cadendo addosso di rimando alle nostre cause e tra poco, se la situazione continua ad andare avanti in questo modo, si rischia una guerra nucleare.
Pensate che ci sono 37 guerre nel mondo e due blocchi di potere che si stanno per scontrare, due imperi che minacciano una guerra di tipo mondiale con armi che possono distruggere l’intero pianeta.
Vorrei tanto che tutto questo si potesse evitare e per questo dobbiamo fare l’impossibile per risvegliare le coscienze degli uomini, questo è fondamentale perché se ognuno di noi nel quotidiano fa qualcosa per cambiare la situazione drammatica che la società sta vivendo, se tutti lo facciamo rinunciando a qualcosa, allora il mondo potrà cambiare. In ogni caso Lui, il Messia, ritornerà, “Così come l’avete visto ascendere al cielo, così lo vedrete ritornare”.
Tra non molto tempo vedremo migliaia di queste luci scendere dal cielo e da una di queste uscirà il Maestro Gesù Cristo che annuncerà e dirà al mondo: Sono ritornato!
E lì saranno dolori per i criminali e gli assassini della vita. Se è il tempo del Cristo è per conseguenza anche il tempo dell’anticristo, cioè per coloro che mettono in atto azioni che vanno contro i valori del Cristo: i grandi venditori di armi, i grandi spacciatori di droga, i criminali, gli assassini della vita. Il lavoro che faccio, nel mio piccolo, con la mia redazione attraverso il giornale Antimafia duemila è proprio quello di additare e denunciare questi personaggi. Occorre combattere questo sistema con la forza dell’Amore ma anche con la denuncia e con il coraggio di metterla in atto. Circa 200 persone occupano i posti a sedere della sala conferenze di Varese. Persone attente e desiderose di sapere, di capire. Dopo la presentazione di Marco Procopio, fratello e collaboratore dell’associazione “Nonsiamosoli” di Varese, le emozionanti parole di Mara Testasecca che presenta il video che mostra le immagini della realtà che vive la Funima in Argentina, l’onda di informazioni e le immagini impattanti sui segni dei tempi relazionati dal preparatissimo ricercatore Pier Giorgio Caria, passano la parola al messaggio, alla profezia di questo tempo: il ritorno del Cristo, trasmesso da Giorgio Bongiovanni al cuore dei presenti che non possono evitare al termine della conferenza di fare domande per colmare quella sete di conoscenza che anima gli uomini di buona volontà. “Il suo discorso, il suo messaggio, mi ha convinto” dice una signora della platea “ma per avere chiara al cento per cento la situazione vorrei chiederle: ma l’anticristo non c’è sempre stato anche durante il medioevo, l’inquisizione, ecc…? Quindi perché in questo tempo dobbiamo vedere il momento della fine dei tempi e quindi del ritorno del Cristo?”. “Certo che è sempre stato presente” risponde Giorgio “ma la differenza oggi sta nel fatto che solo ora siamo in possesso di armi nucleari che possono distruggere tutta l’umanità. Solo questa è la differenza!”.

Termina così la conferenza dopo una serie di interessanti domande e altrettante interessanti ed esaustive risposte. Giorgio presenta l’editore Gian Marco Bragadin, suo amico, scrittore di testi spirituali, che saluta il pubblico ringraziandolo per la sua opera. Le persone emozionate lasciano la sala soddisfatte per quanto ricevuto. I nostri fratelli di Varese, Tiziano, Marco, Ornella, Marchino con le rispettive famiglie, soddisfatti per la riuscita della conferenza e per il bellissimo intervento di Giorgio al telegiornale (che ha risposto alle domande del giornalista, un giovane sensibile e interessato alla sua opera, presentando la conferenza del giorno dopo) mandato in onda nei due TG della sera su un canale locale, ci salutano prima della partenza con il proposito di organizzare nuove attività, nuove iniziative, approfondite il giorno precedente con Giorgio che ha battezzato la rinnovata associazione con il nome “Dal cielo alla Terra”. Ci abbracciamo con nel cuore gli occhi di quei bimbi divenuti oramai giovani ragazzi, figli dei nostri fratelli che verranno presto nella nostra sede a Sant’Elpidio a Mare per unirsi ai nostri giovani ed amplificare così la forza d’azione verso il futuro insieme.


Con devozione Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 20 settembre 2007


UN NUOVO MONDO ESISTE GIA’
Ci sono dei momenti storici nella vita di un uomo, nell’opera di un messaggero che segnano il percorso, che sigillano un certo cammino piuttosto che un altro. Delle tappe fondamentali che sanciscono un nuovo tempo.
L’1 e il 2 settembre di questo anno, siamo stati protagonisti e testimoni dell’inizio di una nuova fase.
L’ultima parte della missione di Giorgio Bongiovanni.
Il valore, il significato, la portata di ciò che abbiamo vissuto, li capiremo appieno solo nei prossimi anni, forse solo quando il cielo chiamerà a se ciascuno di noi.
L’annuncio del ritorno del Cristo viene inevitabilmente fuso alla lotta contro il male, allo smascheramento del volto dell’anticristo perché la battaglia di Armaghedon, la lotta del bene contro il male è al suo epilogo.
“Nell’ultima parte della tua missione dovrai smascherare il volto dell’anticristo nel momento in cui questo sarà colpito a morte”, disse la Vergine di Fatima a Giorgio Bongiovanni.
Egli è già colpito a morte. È stato colpito a morte dalle sue stesse azioni, dagli effetti delle sue malefiche cause che come boomerang gli sono ricadute addosso ferendolo mortalmente.
Il livello di inquinamento, la scarsità delle risorse alimentari, la follia degli uomini ammalati di potere, la crescita di una civiltà senza valori che impazzita non resiste all’impeto di uccidere, uccidere attraverso le guerre, uccidere attraverso i più innaturali e agghiaccianti atti criminosi, la spinta delle madri ad uccidere i propri figli. Questo è il segno della fine: la nostra civiltà sviluppatasi in tecnologia ma non in coscienza si sta autodistruggendo. Da questo il ricordo di un grande insegnamento “ciò che si semina si raccoglie” e così come il bene prima o poi ritorna a chi l’ha compiuto, anche il male prima o poi ricade su se stesso.
I fatti immorali e delittuosi compiuti da uomini di potere politico, religioso, militare vengono alla luce, è il tempo quindi di smascherare questi volti celati dietro facciate di perbenismo sociale, mettendo pubblicamente a nudo la verità.

Così come in un organismo vivente il cancro agisce in maniera distruttiva e devastante quando questo è di tipo infiltrativo e non circoscritto anche per la nostra società avviene lo stesso. Uno di questi tentacoli del male che possiede un potere che giunge fino agli alti vertici delle menti che governano il mondo, la testa della piovra, viene anche chiamata mafia e la sua capacità infiltrante e divenuta oramai incontrollabile tanto da confondersi tra il killer mafioso e il capo di stato o il capo politico o il capo religioso. La mancanza di valori, l’immoralità, l’illegalità si è infiltrata in maniera incontrollabile all’interno della nostra società, all’interno delle nostre istituzioni, tanti martiri della giustizia hanno dato la vita per contrastare questo sistema criminale, oggi il contrasto, la battaglia si combatte su un livello molto più alto, perché in prima linea questa volta vi è un diretto rappresentante del Cristo Gesù. Giorgio Bongiovanni, piaccia o non piaccia, con i segni sacri della crocifissione manifesta il volere del Maestro dei Maestri che dopo 2000 anni annuncia il Suo imminente ritorno sulla Terra.
Solo con questo Divino Evento potrà essere sanata la follia del genere umano o per meglio dire potrà essere riportata la santa Giustizia anche su questa cellula vivente chiamata Terra. In questa devastante attuale situazione di un mondo allo sbaraglio solo il ritorno del Cristo può realmente salvare il salvabile, coloro cioè che armati di buona volontà resistono e uniti dall’amore per la vita si battono concretamente nel quotidiano per la salvaguardia di quei valori che daranno vita al futuro di questa umanità.

Ecco quindi dove è inserito il ruolo di Giorgio in questo tempo, niente togliendo a tanti altri messaggeri divini che operano in tutto il mondo con la loro importante missione anch’essa parte del medesimo disegno cosmico. Ecco quindi uniti i due aspetti della lotta contro il male e il ritorno del Cristo sulla terra. Ecco qui chiara, per chi ha aperto l’occhio dello spirito, la missione di questo uomo segnato dalle stigmate del Cristo: risvegliare la coscienza degli spiriti (quindi conoscere la verità della vita, mettendo la propria al servizio di una sua causa) e attaccare il male mettendo a nudo i suoi effetti malefici accanto ai giusti di questo tempo.
Circa 300 persone occupano i posti a sedere del teatro comunale di Nicolosi, con il patrocinio del comune inizia la conferenza di Giorgio che, organizzata con grande cura ed eleganza dallo staff delle nostre associazioni, presenta la realtà del nostro tempo. Il televisivo Saro Pavone, nostro carissimo fratello e amico siciliano, presenta insieme alla nostra bellissima e bravissima Miriam la conferenza che vede la partecipazione del missionario delle Ande, il presidente della Funima Raul Abel Bagatello, presentato dalla nostra carissima Mara Testasecca dopo una presentazione della realtà sociale dei luoghi dove opera la Funima con la proiezione di un filmato a sostegno delle evidenze.
Le poche ma chiare e profonde parole di Raul che sprona alla continua azione in favore soprattutto dei bambini e che appoggia Giorgio in tutte le sue azioni, ci toccano il cuore come sempre perché sostenute dai 1500 bambini che vivono degnamente grazie alla sua opera. La parola passa quindi ai nostri due carissimi e preparatissimi relatori Flavio Ciucani e Pier Giorgio Caria che ci correlano fatti ed eventi, con il supporto di immagini chiare e sconcertanti, mirati alla incontestabile spiegazione dei segni dei tempi e con la proiezione di una relazione registrata pochi giorni prima in Inghilterra davanti ad un cerchio nel grano, del “testimone della terra”, come lo definì Setun Shenar, Jaime Maussan che esprime tutto il suo sostegno fraterno alla importantissima opera di Giorgio, seguono quindi le parole di Saro Pavone e Filippo Bongiovanni (fratello di Giorgio) che commemorano la grande opera di Eugenio Siragusa e ai quali segue un filmato realizzato da Giorgio e commentato dalla sua voce che ci trasmette l’emozione di quei tempi.

Arriva il momento quindi del nostro amato Giorgio che con chiarezza e con grande calore spirituale parla della nostra opera e del valore dell’unione, poi il clima diviene caldo, scottante: “Presto tornerò in Italia e in particolare in Sicilia e lavoreremo insieme per la realizzazione di conferenze pubbliche attraverso le quali verrà diffuso il messaggio spirituale e il proseguimento del lavoro sul fronte dell’antimafia. Vorrei preannunciarvi che nessuno potrà far parte di questo gruppo operativo se non si schiererà apertamente contro la mafia e questo non significa solo dire - Io sono contro la mafia - ma significa non accettare alcuna forma di sottomissione o compromesso passivo o attivo della stessa, nella vita di ogni giorno!”.
Soprattutto chi vive in Sicilia, chi è siciliano o comunque chi ha lavorato a stretto contatto con il giornale antimafia può capire profondamente e sentire sulla pelle cosa significano realmente queste parole e il vero coraggio che occorre avere in se per aderire a questa chiamata spirituale che dovrà essere vissuta non a parole ma con i fatti nella concretezza della quotidianità della vita. Giorgio incalza e alza il tiro inviando un chiaro messaggio a chi sa che lo ascolta pur non essendo presente, a chi è molto attento a seguire le sue mosse, parole forti, provocanti, dirette ad uno dei suoi antagonisti, il latitante trapanese Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra. Nella sala un agghiacciante silenzio. Una morsa mi serra la gola e mi chiude la bocca dello stomaco. So che questo sentimento è condiviso dalla nostra intera famiglia.
Improvvisamente un lunghissimo applauso esplode in tutta la sua passione. Collaboratori, amici e fratelli venuti da tutta l’Italia, dalla Spagna e dall’America Latina e presenti in sala esprimono in quell’applauso e successivamente con le parole tutto il calore, l’appoggio, il sostegno totale e incondizionato verso Giorgio in questa ultima battaglia prima della manifestazione del Maestro dei Maestri Gesù Cristo.

Qui alle pendici dell’Etna, consacrati dal fuoco del Sacro Vulcano che erutterà immediatamente dopo la nostra partenza come a voler imprimere il suo sigillo su quanto accaduto, a voler sancire un nuovo tempo che svolgerà il suo principale atto nel teatro di questa miracolosa terra di Sicilia. Nella storia il corso degli eventi è stato cambiato dalle coraggiose azioni di semplici uomini. Due giorni indimenticabili l’1 e il 2 settembre 2007, alloggiamo insieme a tutti i fratelli all’hotel Gemmellaro. La sala dove viviamo la comunione durante i pasti e dove Giorgio riunisce in una riunione intima tutti i fratelli delle varie arche ci riporta indietro nel tempo dove nella medesima sala, alla presenza della stessa delegazione di fratelli (oggi tanti volti nuovi), anni prima nel ’92, veniva marcato pubblicamente un nuovo cambio: Eugenio Siragusa passava ufficialmente il testimone della sua opera al suo figlio spirituale, lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni. In questi giorni ricordiamo la sua dipartita da questo mondo esaltando l’importanza della sua opera in questa terra. Da quel momento il risultato della prosecuzione di questa opera portata avanti fino ad oggi mostra con chiarezza i suoi risultati e non in effimere parole.

Presente la delegazione intera dell’Associazione di volontariato Funima Argentina con la presenza del Presidente Raul Abel Bagatello e dei suoi più stretti collaboratori, che rappresentano i 1700 bambini a sostegno. Presente la delegazione dell’Associazione “Dal cielo alla Terra” dell’Argentina con la presenza del carissimo Nicolas, figlio del Giudice, nostro amico e fratello, Juan Alberto Rambaldo e Liliana impossibilitati a partecipare per motivi della precaria salute di Liliana, e dei suoi più stretti collaboratori. Presente la delegazione del Paraguay con la presenza dei rappresentanti dell’associazione “Dal cielo alla terra” e “Justicia y Verdad”, Omar e Ilda Cristaldo e Graziela che rappresentano anche la nostra sorella carissima Chantal Hulin e i loro 400 bambini. Presente la delegazione dell’Associazione “Un punto en el infinito” dell’Uruguay, centro operativo di tutta l’opera di Giorgio in America Latina con la presenza del rappresentante Georges Almendras e di uno dei più stretti collaboratori Gonzalo Leal. Presenti tanti fratelli e sorelle del Sud America collaboratori attivi di queste associazioni che con grande sacrificio hanno potuto attraversare l’oceano per poter essere testimoni di questo evento e poter appoggiare Giorgio anche fisicamente rappresentando tutti i fratelli che non hanno potuto raggiungerci ma che con lo spirito sono stati sempre con noi.
Presente la delegazione dell’Associazione della Spagna “Mano pro lo mundo” con la presenza del rappresentante Emanuel Mourino e uno dei più stretti collaboratori Angel Gutierrez e parte della loro famiglia. Presente un nostro carissimo fratello della terra d’Africa in rappresentazione di chi non può essere partecipe in questo giorno da questa nostra amata terra, Romuald. Presente l’Arca Alea di Pordenone quasi al completo. Presente l’Associazione “Il punto Infinito” di Bari quasi al completo. Presenti le nostre Associazioni di Sant’Elpidio a Mare quasi al completo: l’Associazione Giordano Bruno, l’Associazione Onlus Funima International, l’Associazione Falcone e Borsellino.

La riunione delle arche, la conferenza pubblica, il bellissimo concerto realizzato da talenti come il tenore Tino Favazza, la Maestra d’Orchestra Elisabetta di Bari che si esibisce con il violino, il musicista Gonzalo Leal che si esibisce con la tastiera, per chiudere con una esibizione di Saro Pavone in una musica tradizionale siciliana e con la bellissima e inconfondibile musica astrale di Giorgio Bongiovanni, trasmettono ai nostri Spiriti con la voce, la musica e le immagini emozioni che ci portano fuori dal tempo e dallo spazio facendo vibrare i nostri spiriti all’unisono con le energie del cosmo. E per continuare, il viaggio ad Assisi, terra di San Francesco, il viaggio a San Giovanni Rotondo, terra di Padre Pio e i giorni trascorsi ad Arca 3 rimarranno per sempre scolpiti nei nostri cuori.
Questi indimenticabili giorni che ci hanno trasmesso unicamente Amore, calore spirituale, Armonia penso siano simili a quelli vissuti dagli esseri redenti che vivono in altri mondi, i quali hanno sviluppato uno stato di coscienza spirituale che gli permette di vivere in una società definita “Paradiso”. Negli occhi di ogni fratello, di ogni sorella riconoscere i propri occhi, riconoscere quelli dei tanti fratelli rimasti nelle loro case, riconoscere quella fiamma che è la fiamma della Vita , la fiamma del Sole e riscaldarsi con essa attraverso sguardi, abbracci, sorrisi, parole e sentire di essere una sola cosa, un solo spirito. Questa è la forza che sposta le montagne. Questa è la forza che deve resistere contro le schiere avverse per sostenere Davide che combatte contro il Golia di questo tempo.

Non trovo le giuste parole per ringraziare tutta l’eccellente organizzazione messa in atto dai ragazzi di Studio 3 TV, da quelli di Antimafia Duemila e della Funima International e dai componenti dell’Associazione Giordano Bruno che hanno superato se stessi per la professionalità, l’aristocrazia, la serietà e la devozione con cui hanno svolto ognuno il proprio ruolo determinando la splendida riuscita dell’evento. Cosi come ringrazio e ringraziamo tutti i fratelli del Sud America per la forte e bellissima carica spirituale che ci hanno lasciato completandoci nel valore dei nostri singoli esseri così come i fratelli delle varie arche e associazioni italiane, spagnole presenti e non presenti.
Un pensiero va dai nostri cuori alla nostra amatissima Liliana che preghiamo possa riprendersi presto da questa grande sofferenza così come al suo e nostro Juan Alberto, alla nostra carissima Erika dell’Argentina che anche lei preghiamo possa stare presto molto meglio. Un abbraccio molto, molto speciale a tutti i nostri bambini delle mense dell’Argentina, dell’Uruguay e del Paraguay e a tutti i bimbi che soffrono e non hanno il conforto di un caldo abbraccio o di un tozzo di pane. Il nostro sostegno e la nostra profonda gratitudine a tutti gli uomini che lottano per una giusta causa mettendo ogni giorno a rischio la loro vita per il futuro dei nostri figli. Ringraziamo profondamente Raul Bagatello e tutti coloro che lavorano nelle mense della Funima nella completa rinuncia di se stessi. Ringraziamo in modo veramente particolare Giorgio Bongiovanni per averci fatto crescere con i valori che oggi sono in via di estinzione e per averci dato un’alternativa di vita che non avremo mai potuto vivere altrimenti.

Dedicato a tutti i giovani che prego possano trovare sempre la forza e il coraggio per non arrendersimai e combattere sempre per la salvezza dei propri ideali.
Perché un nuovo mondo esiste già.

Con tutto il mio piccolo Amore Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 15 settembre 2007

ANCORA APPRENDIAMO E RINGRAZIAMO
Il Sole, nostro Padre, illumina la sua amata sposa, la Terra, facendola brillare in tutti i suoi colori e mostrando tutte le sue delicate forme.
Oggi è un giorno dedicato al Suo divino e sublime Spirito, il giorno dell'Assunzione di Maria.
Giorgio arriva all'arca. I carissimi amici e fratelli di Bari sono venuti per incontrarlo, partecipare alla lezione spirituale e ad una riunione per l'organizzazione della loro associazione e delle prossime attività che nasceranno per la Funima International, Antimafia e la diffusione spirituale.
Insieme a loro ci sono altri amici venuti dalla Toscana, da Milano e naturalmente tutta l'arca di Sant'Elpidio a Mare.

C'è un tempo per il lavoro e c'è un tempo per lo spirito che finalmente può volare libero sulle ali delle parole di un servo di Dio e lasciarsi incantare dalla vera vita, quella a cui ogni giorno aneliamo. “...Quando gli Esseri di Luce si manifesteranno sulla terra molte persone avranno paura e penseranno che la terra è stata invasa, penseranno di essere stati aggrediti, perché non sono stati preparati a questo, ma presto si accorgeranno di essersi sbagliati. I fratelli del Cielo sceglieranno una terra neutrale per atterrare sul nostro pianeta, tra le meno armate e le meno potenti, tra le più umili, a meno che il palazzo dell'ONU non li attenda e li accolga come amici.

Questi Esseri che si manifesteranno sulla terra hanno il contatto diretto con le Potenze Celesti e l'ordine di manifestarsi lo ricevono direttamente dal Monarca Solare, il Cristo. Non possono quindi intervenire prima perché devono rispettare le leggi della Confederazione Interstellare. Ai vertici del Pentagono si sta organizzando una guerra contro gli extraterrestri. Non si rendono conto di cosa li aspetta... Si può ingannare tutti per un tempo ma non si può ingannare tutti per sempre diceva Abramo Lincoln... ... Gesù è invisibile ma visibilissimo ... i miei segni sono un segno di testimonianza che Lui c'è.
Ma Lui è visibilissimo... guardate in cielo e vi bruciate gli occhi per quando è luminoso... lo strumento del Sole è Gesù, ci sono altri strumenti del Cristo ma Gesù è il migliore. Il Cristo personifica Gesù per questo Gesù è cristificato. Fabio di Milano prende la parola “Sono venuto da te, in questo gruppo, perché volevo incontrare il Cristo e devo dire che l'ho trovato guardando i volti e le manine spaccate dei bambini di Funima che voi aiutate. Grazie. ... Il giudizio di Gesù Cristo e dei profeti che lo accompagneranno alla fine dei tempi sarà il giudizio alle azioni. Dovete lavorare per l'amore, per la pace, ma soprattutto per la giustizia. Se amate il valore dell'Amore amate Lui perché Lui si chiama Amore. Se amate il valore della Pace amate Lui perché Lui si chiama Pace.
Se amate il valore della Giustizia amate Lui perché Lui si chiama Giustizia. Lui è la Via, la Verità e la Vita per questo se amate questi valori amate Lui. Dai cristiani Lui pretende molto di più che non da chi non crede. Per questo i cristiani devono dare la vita per Lui. La vita nel senso delle azioni. Oggi vi voglio dare un messaggio: lasciate Cristo o se decidete di stare con lui, dovete dare tutto, altrimenti sarete incoerenti. Lasciare tutto non significa lasciare genitori, moglie, figli ma lasciare se stessi e mettere Lui al primo posto ed essere sempre disponibili e pronti a tutto per Lui.

Io non riuscirei ad aiutare i bambini di Funima senza il senso della Giustizia avendo il coraggio di attaccare e combattere il male, altrimenti penso che fare del bene sia solo un lavarsi la coscienza. Bisogna avere il coraggio di accusare l'anticristo, non necessariamente come lo sto facendo io ma in qualunque altra forma schierandosi dalla parte dei giusti e sostenendoli ... se poi il cielo ti chiama in prima linea ... non ci si può lavare le mani con la scusa - Ma io non posso fare niente! - perché non è vero.

Quando Gesù ritornerà la prima cosa che farà sarà quella di porre delle domande precise a cui ognuno di noi dovrà rispondere. Penso che la seconda venuta di Cristo avverrà con potenza e gloria perché in questo tempo si manifesterà con gli Esseri Solari che lo accompagneranno e che saranno la rivelazione della vita su altri mondi per tutta l'umanità... Gli Esseri che vivono sul piano astrale sono 15 miliardi di anni più vecchi di noi, sono Esseri di Luce e possono materializzarsi.
Sono Enzimi Solari. La loro civiltà è basata sull'amore reciproco, sulla pace, sulla giustizia, sull'armonia. Viaggiano nell'Universo da un Sole all'altro, studiano, esplorano, crescono i loro figli e contemplano, possono personificare altri esseri. Queste sono le loro attività . Tutto il lavoro materiale è invece fatto dalle macchine. Su Venere ci sono Esseri che sono meno evoluti di noi materialmente ma più spiritualmente. La scienza dello spirito che è la fusione tra la teologia e la scienza, permette una evoluzione veloce dell’essere vivente. …Il male esiste per capire e apprezzare il bene, quando si persevera nel male e si prova orgasmo nel commetterlo si arriva alla degenerazione.

…Dio perdona i delinquenti pentiti, condanna gli onesti tiepidi. … Io trovo la felicità nella mia famiglia, negli amici. Trovo molte emozioni in uomini che amano i miei stessi valori e che hanno un cammino differente dal mio. Provo una gioia immensa nel vivere questa esperienza mistica e questa sofferenza dei Segni sacri che porto sul mio corpo, nel ricevere i sublimi messaggi di questi Esseri Solari e nel lottare contro l’anticristo che mi fa sentire vivo in un mondo assurdo dove tutto è vissuto al contrario. Dopo il giudizio dovranno passare altri 1000 anni, che in quel tempo potranno scorrere come se fossero i nostri 300 anni per esempio, dipende dalla vibrazione che gli uomini manifesteranno, successivamente ci sarà una nuova selezione e gli eletti entreranno nella quarta dimensione, mentre chi ancora sceglierà il male verrà esiliato…

Baciati dai raggi del Padre Sole e incantati dalla bellezza della Madre Terra, apprendiamo. Ancora apprendiamo e ringraziamo. Umilmente ringraziamo.

Vi abbraccio Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 23 agosto 2007

IL TEMPO DEI TEMPI

I giorni scorrono veloci portando con se tutto il loro miracolo permeato di gioia e di dolore.

Giorgio li vive tutti, intensamente, come sempre, ognuno di loro come fosse l'ultimo.

Immerso nella ricerca dei fatti che accadono nel mondo ogni giorno con la visione dei telegiornali nazionali, con la lettura dei numerosi quotidiani, della rassegna stampa stilata ogni giorno dalle pagine dei giornali pubblicati su internet.
Immerso nella lettura dei suoi testi di studio.
Immerso nelle lezioni spirituali con i fratelli dell'arca o con gli amici che vengono a trovarlo.
Immerso nell'amore e nella protezione per la sua adorata famiglia.
Immerso nella coordinazione delle arche, nella preoccupazione e nell'amore per i fratelli che le compongono, linfa vitale di questa opera celeste.
Immerso nella trascendenza dei suoi contatti astrali.
Nel colloquio con i suoi fratelli celesti.
Nella unzione dello Spirito Cristico che lo chiama a se condividendo con lui l'estasi e la passione fino alla sanguinazione dei segni sacri impressi sul suo corpo d'Uomo.... La massima intensità del dolore, la massima intensità del sacrificio, la massima intensità della disperazione per il massimo senso della giustizia, la massima intensità della donazione, la massima intensità dell'amore...
I messaggi che riceve sono fari di luce nel cammino della nostra vita che ci indicano i valori da esaltare e le debolezze da sopprimere, che ci indicano il tempo dei tempi.
Attraverso la diffusione dei mass media veniamo a conoscenza degli orrori che l'uomo, infettato dall'harbar, commette ogni giorno e veniamo a conoscenza dell'azione che i quattro elementi della natura, gli Angeli, Cavalieri dell'Apocalisse, stanno manifestando come flagelli sugli uomini di questa malata società.
E' in corso un nuovo atto nel teatro di questo tempo.
Il Terzo ed ultimo atto prima della manifestazione del Maestro dei Maestri Gesù Cristo: la Giustizia divina.
Ed apprendiamo:
IL FUOCO: gli incendi stanno devastando il territorio di diverse regioni italiane e non solo.
L'ACQUA: le torrenziali piogge hanno messo in ginocchio questa estate mezza Europa.
L'ARIA: 17 agosto 2007, Uragano Dean, allerta negli USA.
LA TERRA: il 1° agosto 2007 scossa sismica nell'Oceano Pacifico, magnitudo 7.3 scala Richter.
Il 2 agosto scossa sismica in Russia, magnitudo 6.8 scala Richter, 1 morto.
Il 9 agosto scossa sismica a Los Angeles, magnitudo 4.5 scala Richter.
Il 13 agosto scossa sismica in Spagna, magnitudo 5.1 scala Richter.
Il 15 agosto scossa sismica a Tokyo, magnitudo 5.3 scala Richter.
Il 15 agosto scossa sismica in Cile, magnitudo 4.4.
Il 15 agosto scossa sismica in Perù, magnitudo 7.9 scala Richter, fino ad ora registrati 500 morti.
Il 17 agosto due scosse sismiche nel mare del Giappone, magnitudo 5.1 e 5.7 scala Richter.
Pensiamo ai nostri fratelli che operano nelle varie associazioni del mondo, a tutti i nostri bambini e a quelli che apparentemente non ci appartengono, e ci sentiamo un unico spirito con loro, un unica forza in attesa della Rinascita.

Durante la quotidiana lotta tra il bene e il male che inizia dall'interno del nostro spirito e termina nella manifestazione dei grandi eventi mondiali, le parole dell'Uomo di Dio sono come un balsamo per i nostri spiriti... “Dovete scolpire nei vostri spiriti che questa opera è un punto di partenza e non di arrivo. È un punto su una retta. Quando sei venuto a conoscenza della Verità e vedi l'universo che sta fuori di te, puoi vedere le cose in maniera differente. Più vai avanti nel cammino della Verità più ti senti ignorante e devi aver voglia di fare di più. Noi che diciamo di aver capito l'infinito dobbiamo sostenere e lavorare all'interno della stanza con coloro che vogliono ripulire la stanza. Il valore della coerenza e della costanza devono accompagnare il nostro cammino. Se crediamo nelle istituzioni o meglio nel valore dell'istituzione, dobbiamo lottare non contro le stesse ma contro le persone che le rendono corrotte, altrimenti se non vi crediamo e le attacchiamo come se non ci riguardasse la loro moralità, dobbiamo essere coerenti e non partecipare a niente che sia collegato a queste, quindi niente scuole pubbliche, ospedali pubblici, lavori pubblici, dovreste avere il coraggio di ribellarvi con coerenza a tutto ciò che è istituzione.
Io penso che invece abbiamo il dovere di lottare per renderle pulite ed efficienti.
Senza istituzioni vi sarebbe l'anarchia, il caos.
Per questo gli uomini migliori dello Stato hanno dato la vita, per questo valore, per questa coscienza...”. Per questo vogliamo lottare con la certezza di vincere la battaglia.
Bisogna crederci veramente nelle cose per poterle ottenere.
Perdendo il nostro sguardo nel mare azzurro e trasparente della Sardegna, dove siamo andati a portare i nostri bambini e ad incontrare amici di Giorgio che hanno in progetto di organizzare nuove conferenze ed appuntamenti nell'isola, desideriamo ardentemente che tutta la terra possa rinascere nei suoi colori più belli, possa brillare di una nuova luce dove tutte le specie viventi possano vivere manifestando l'espressione più limpida e pura della loro incantevole bellezza che riflette la magnificenza della Creazione.

Con amore Sonia Alea
Sant'Elpidio a Mare, 17 agosto 2007

 

“QUESTA E’ LA NOSTRA OPERA”

Una sera d'Estate, un sabato sera caldo, la gente della città fuori per le vacanze o per staccare due giorni dalla routine quotidiana... eppure alle 21:00 la sala si riempie di persone.

Il centro anziani di Porcia ospita anche questa sera amici, fratelli, collaboratori e persone nuove che non hanno mai incontrato lo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni.
Persone che hanno a cuore il futuro di questa umanità, che desiderano sapere, conoscere, essere informate sui fatti, sui segni che accadono in questa nostra Madre Terra, che vogliono essere protagoniste degli eventi che si manifestano e che preparano a qualcosa di grande.

Siamo felici questa volta di vedere sul palco il nostro carissimo Flavio Ciucani che, nonostante un piede infortunato, dà inizio alla conferenza esponendo una bellissima relazione sull'importanza dei segni che si manifestano all'uomo, da sempre portatori di messaggi che dal cielo giungono fino alla terra segnandoci la strada da percorrere. Piergiorgio Caria prosegue il discorso mostrando le immagini dei segni che Giorgio aggiorna volta per volta tenendo il pubblico sempre informato... manifestazioni di immagini sacre ... navi di intelligenze non terrestri ... cerchi nel grano ... guardo lo scorrere delle immagini e ascolto le chiare e impattanti spiegazioni di Piergiorgio ... mi invade una emozione forte ... quanto siamo piccoli, penso, dove l'uomo trova spazio dentro di se per esaltare il suo orgoglio e sentirsi al di sopra della Vita che lo circonda, al di sopra di un intelligenza che potrebbe schiacciarlo senza neanche accorgersi della sua presenza, della sua utilità.

Giorgio invita sul palco Mara Testasecca che esprime un caldo ringraziamento ai fratelli e amici di Pordenone a nome di tutta la Funima per il grande lavoro svolto e per il sostegno costante portato avanti fino ad oggi e passa la parola a Giorgio “Ora vi leggo una lettera che mi è giunta in questi giorni e voglio ringraziarvi perché questo è un merito anche vostro” e ascoltiamo le parole di Giselle che in quella lettera esprimono tutto il suo amore e la sua riconoscenza nei confronti di Giorgio per aver ridato al suo cuore la possibilità di sognare, di sperare, di sorridere ad una vita che ora sa, ama anche lei. Parole semplici ma grandi, profonde … immaginiamo di ballare il suo valzer insieme a lei e a tutti i bimbi del mondo … festeggiando il suo compleanno e la nascita di un mondo nuovo illuminato dal sorriso di tutti i bambini. “Questa è la nostra opera” dice Giorgio e prosegue leggendo gli ultimi messaggi ricevuti dalle Potenze Celesti che esprimono tutta la preoccupazione per gli eventi in corso, rivelando con nomi e cognomi i personaggi che siedono sulle poltrone del dominio del mondo. “La nuova filosofia che arriva alla terra suggerita dal cielo e di cui già 450 anni fa Giordano Bruno parlava, ci dice che attraverso le ombre (Solari) si può arrivare alle idee … gli Spiriti che incarnano la Verità ritornano sempre …” e riviviamo le immagini di questo grande Uomo che viene accusato dal potere temporale della chiesa e che per la paura delle sue idee viene fatto bruciare al rogo … “Occorre ritrovare una riconciliazione tra gli uomini e Dio, tra la natura e gli uomini, sentire dentro di se l’intero Universo … è questo ciò che l’uomo non vuole realizzare … incontrare lo Spirito Cristico poi, come è accaduto a questa umanità, è come vincere un superenalotto cosmico, l’uomo non si rende conto di quale immensa opportunità gli è stata offerta … una occasione unica”.

La conferenza prosegue con la massima attenzione di tutti, Giorgio esprime gli alti concetti di filosofia cosmica con una vibrazione e una profondità che incanta i presenti che non vorrebbero andare via e che sono costretti a farlo per la chiusura del centro dopo una serie di domande concesse in extremis per il tardo orario. Lorella, Mara, Betta, Davide, Mariela, Luca, Piergiorgio, Flavio, Francesco, Beatrice, Gioacchino, Lina, io e la nostra Sonia Tabita usciamo dalla sala insieme a Giorgio per recarci nelle abitazioni dei fratelli che ci ospiteranno per la notte, tra le tante persone che si avvicinano per salutarlo e ai fratelli più stretti di Pordenone con i quali ci diamo appuntamento per l’indomani a casa di Mara e Walter.

E infatti la mattina alle 11 ci ritroviamo tutti lì in questa semplice e accogliente casa di campagna ai piedi del monte Piancavallo circondati dalla natura rigogliosa che ci regala un giorno ricco di stupendi colori e … un caldo torrido!
È un giorno importante perché oggi viene inaugurata ufficialmente l’ Arca Alea. Mi emoziona tanto vedere la bellissima targa accanto alla porta d’ingresso della casa dove si vede raffigurato un Sole e sotto di esso un Calice dipinti in modo delicatissimo da Sonia, una sorella dell’arca.
Mi emoziona per il significato profondo che racchiude quella scritta e quel dipinto.
Dopo aver parlato intimamente con alcuni fratelli che desideravano scambiare qualche parola in privato con lui, Giorgio chiede il silenzio. Chiama accanto a noi, Walter, Mara e Domenico, simboli dell’unione di tutti gli spiriti presenti che rappresentano per questa grande opera un punto di forza fondamentale. Un calice colmo di vino. Un pane lievitato. “In questa casa che mi ha ospitato tante volte e dove tante volte ho sanguinato, oggi ufficialmente nasce l’Arca Alea. Sia un luogo di Pace, di Amore che vi ritrovi sempre più uniti …” Walter e Domenico distribuiscono la Comunione nell’intimo silenzio degli spiriti uniti al corpo e al sangue di Cristo … ci lasciamo andare trasportati dal soffiare del vento in luoghi senza spazio né tempo dove l’unione degli Esseri si manifesta con l’espressione del puro amore in una armonica danza di luci solari fuse le une alle altre.
Concluso l’intimo momento di raccoglimento brindiamo tutti insieme e consumiamo il pranzo preparato con tanta devozione dalle nostre sorelle dell’arca.

Il pomeriggio prosegue con una bellissima lezione spirituale, intercalata dai pezzi musicali suonati dal nostro fratello Michele con la sua chitarra, che esprime tutto il suo incantevole talento accanto al suo piccolo bellissimo Marco che lo guarda attento e serio come un ometto saggio, e con l’arrivo del nostro carissimo fratello Tino Favazza, arrivato dall’Austria per stare insieme a Giorgio e noi tutti che salutiamo con un grande abbraccio. Massimo Bonella intanto organizza un intervista, ponendo delle domande, da mandare in onda su una o più reti private che diviene parte della lezione spirituale, risposte molto forti e precise sulla situazione attuale, sui collegamenti mafia-politica, con nomi e cognomi … da un lato spero non venga mandata in onda … e poi prosegue con le risposte spirituali “Quando il Sole manifesterà tutta la sua essenza provocherà l’esplosione di tutti i vulcani. Solo il vulcano Yellowstone potrebbe oscurare l’intero pianeta. Tutte le catastrofi di cui Gesù parla nel Vangelo non sono ancora accadute. Ci dobbiamo preparare a questo. La terra è esausta, non ce la fa più a causa di tutto l’inquinamento che abbiamo causato… I tre giorni di oscurità, di buio sono fisici, reali non simbolici… Lucifero è disposto a pagare dando in cambio anche alcune nazioni pur di avere alcuni di noi. Si vede che siamo importanti spiritualmente e potremo dargli molto fastidio.

Se un’arca dovesse chiudere sarebbe per me una crocifissione… voi dovete pensare che Gesù, i suoi discepoli e noi tutti siamo come una specie di Che Guevara che facciamo la rivoluzione, ovviamente pacifica, senza armi, al potere costituito per riconsegnare il potere legittimo al Cristo… i 144.000 sono gli eletti che si salveranno, i chiamati sono i risvegliati dai 144.000 che sceglieranno se farsi eleggere o meno. I chiamati possono risvegliarsi con la Verità del Sole o con la Verità della Terra che hanno il medesimo valore. I figli del Sole sono i credenti in Cristo. I figli della Terra sono anche i laici. Ciò che è importante, è lavorare a favore della Vita… Cristo ha scelto di incarnarsi tra le due civiltà opposte, quella orientale e quella occidentale, per questo si è incarnato nel Medio Oriente, dalla stirpe di Davide, in terra di Palestina, come simbolo di unione … Alcuni templari erano degli apostoli incarnati, essi scoprirono che Gesù sarebbe ritornato sulla terra, che il Calice Vivente era vivo, per questo lo cercavano…”.
E infine anche questo giorno tanto intenso giunge alla sua conclusione, lasciando il miracolo di ogni attimo vissuto nei nostri cuori. Ci abbracciamo felici di essere stati ancora una volta insieme e dandoci appuntamento per fine agosto in Sicilia dove rincontreremo tutti gli altri amici e fratelli italiani e i nostri carissimi fratelli del Sud America che, la maggior parte, vengono in Italia per la prima volta e che non vediamo l’ora di riabbracciare.
Desidero concludere questa cronaca inviando con tutto il nostro amore i più calorosi, affettuosi, gioiosi AUGURI DI BUON COMPLEANNO alla nostra carissima GISELLE da parte di Giorgio, della sua famiglia e di tutti i fratelli dell’arca di Sant’Elpidio a Mare, di Pordenone e di tutte le altre arche. Un bacio grandissimo a tutti i bambini e i giovani della nostra Casa Famiglia in Paraguay. Un fortissimo abbraccio alla carissima e bellissima Chantal Hulin e al suo carissimo marito Osmar Cantero, ai carissimi Omar e Ilda Cristaldo e a tutti i fratelli e le sorelle del Paraguay per il grande, preziosissimo lavoro che stanno portando avanti con grande amore. Vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore, siete nei nostri pensieri e nei nostri cuori ogni giorno. Grazie per la grande forza spirituale che ci date con la vostra quotidiana opera al servizio del Cristo.


Con devozione
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare, 3 agosto 2007.

CRONACA AMERICA LATINA 20/28 MAGGIO 2007 - L’OPERA DI GIOVANNI

Un nastro con i colori della bandiera uruguaiana, unito ai colori della bandiera italiana dai due stemmi con l’aquila e le sette stelle che rappresentano la grande opera giovannea. L’opera di Giovanni che riunisce i chiamati della sua tribù per portarla al cospetto del Maestro dei Maestri, Gesù Cristo...
“Se voglio che lui rimanga finchè io venga, a te che importa?” questo disse il Maestro a Pietro riferendosi a Giovanni. Ora, in questo tempo, i due Giovanni, dopo duemila anni, annunciano e preparano il ritorno del Figlio di Dio, il Cristo.
L’unione, il legame fraterno tra gli Spiriti di due Paesi distanti fisicamente ma uniti spiritualmente vengono sanciti dal taglio del nastro che sigilla l’inaugurazione di una nuova Arca. L’Arca di Montevideo. Un centro spirituale operativo da ormai tre anni. Il passo segnato dalle piaghe sacre della passione in croce ha visitato questa terra Latina benedetta da Dio. Amore, Passione, Sacrificio, Rinuncia sono i Valori incarnati nell’Uomo che ha creato in questi tre anni la base operativa, di questa antica opera, di tutta l’America Latina.

L’Uomo, che personifica in questo tempo la volontà dei due Giovanni, ha il compito di risvegliare nello Spirito Solare i suoi chiamati. Lui, Giorgio Bongiovanni, il Calice Vivente della Comunione Cristica, è lì, presente, davanti al risultato del suo operato e di quello dei suoi fedeli fratelli, amici e collaboratori che da oggi prendono nelle mani la responsabilita’ operativa delle varie attivita’ portate avanti fino ad ora. Lui non li lascera’ soli. La missione lo chiama in Italia per vivere l’ultimo atto di questa grande opera, ma sara’ sempre presente spiritualmente e ogni tre mesi anche fisicamente per tenere saldo lo spirito dell’ Unione Fraterna.

La piccola Sonia Tabita, nostra figlia nata dalla Luce Solare dell’Amore, taglia il nastro accanto al Giudice Juan Alberto Rambaldo, responsabile, insieme al nostro missionario Raul Bagatello, delle arche nate in Argentina. Per Giorgio è come un Padre ma anche per i fratelli di questa parte dell’America Latina. Un caldo applauso segue il taglio del nastro. “Vi voglio bene!” dice Sonia Tabita. E nelle tre semplici parole di una bimba è racchiuso il discorso più profondo e completo della chiave della Vita. Loro, i bambini, non vivono pensieri complicati o contorti, il loro pensiero è semplice perchè il loro cuore è collegato al cuore della Vita. Con la sua profonda devozione e aristocrazia spirituale Juan Alberto esprime il suo essere orgoglioso di questo risultato consolidato in questo momento, frutto del lavoro di questi anni, in questo luogo che manifesta la sua trascendenza, punto di riferimento per tutta l’America Latina. E poi parla Claudia Garriga in rappresentazione dell’arca di Buenos Aires e di Raul Bagatello che, come tanti altri fratelli, non hanno potuto essere presenti per motivi operativi o di salute.
Presenti all’evento i rappresentanti delle arche di Colonia, Fray Bentos, Maldonado. Georges Almendras presenta Giorgio come referente umano e spirituale di questa casa, di questa opera, portata avanti prima da Eugenio Siragusa e poi da Giorgio Bongiovanni con grande forza ed energia spirituale. “Oggi si compie un ciclo.” dice Giorgio “Il Conte di Cagliostro, Alexander, il mutante, contattato e rivoluzionario spirituale di quel tempo, che parlava di Atlantide, del Cristo, che faceva miracoli, nel 1761 si incontrò a Parigi con due Maestri iniziatici, suoi amici, Louis Claude de Saint Martin e Saint Germain e con i loro fratelli della Massoneria che allora erano ancora fedeli ai valori del Cristo, ai principi dei templari e disse loro – Io vado al Nord. Qui avete la Luce, il vostro Sole non ha nubi.

La Vita mi chiama al Nord dove vi è oscurità, nebbia, tenebra, perchè questa è la mia missione ma il mio cuore resterà con voi, con la vostra Luce -. E anche per me è arrivato questo tempo e vi dico: - Devo andare al Nord, qui avete il Sole che non ha nubi, avete la Luce e io devo andare dove vi è nebbia e oscurità, questa è la mia missione -. Questa piccola Casa che oggi inauguriamo è il frutto del vostro sacrificio, di questi tre anni in cui abbiamo lavorato, in cui ci siamo sacrificati, in cui abbiamo lottato. Questo posto è stato eletto come punto di riferimento di tutto il Latino America. La nostra protettrice, la Santissima Vergine Maria, vigili sempre su di noi. Questo luogo manifesta che il Suo messaggio esiste, non è stato occultato, qui è presente e operativo. C’e un punto in Uruguay dove la gente può chiedere: - Voi parlate del ritorno del Cristo?- e la risposta è -SI!--Voi operate attivamente nel sociale?- e la risposta è -SI!--Voi denunciate e accusate i mali del mondo? - e la risposta è -SI!-.

Questa è la vostra importanza e la vostra responsabilità nei confronti di tutte quelle anime che hanno sete di conoscenza e sete di Verità... poter ascoltare un giovane ragazzo che un giorno vi dirà: -Sono stato nel vostro centro, ho ascoltato il messaggio che trasmettete e grazie a voi oggi non mi drogo più”... questa è la nostra missione. Questo luogo non rappresenta una religione ma una causa. L'unico modo affinchè l'umanità possa avvicinarsi al Cristo è LA CONOSCENZA, solo così può avanzare nell'evoluzione. Ricordate che il male, per questo, tenterà di dividerci. Sempre lo ripeterò, finchè avrò respiro!... Nel futuro potremo organizzare Congressi dove saranno invitati i fratelli, gli amici, i collaboratori, oltre che dell’Uruguay, anche dell’Argentina, del Paraguay, del Mexico, del Perù, del Venezuela...

Sono emozionato e felice per questo risultato, per il messaggio che è giunto a milioni di persone... e oggi voglio ringraziare tutti voi”. Sento passare dentro di lui l’intensità di questi tre anni vissuti lontano dalla sua famiglia, il suo sacrificio, le sue rinunce, la sua gioia, sento la sua emozione, il suo senso di gratitudine per tutti quei fratelli che tanto ama e che lo hanno sostenuto, incoraggiato, aiutato... ancora una volta ha compiuto il volere del Cielo, ancora una volta.

Con devozione Sonia Alea
Montevideo (Uruguay), 28.05.07