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Di Saro Pavonesaro200

Esistono profezie che sono poste fuori dal contesto strettamente biblico, anche se ad esso sicuramente collegate. Si tratta di quelle che la Chiesa definisce “rivelazioni private” o “rivelazioni speciali”, che sono scaturite, dopo la conclusione dei fatti narrati nel Nuovo Testamento, ininterrottamente dai primissimi secoli dell’era cristiana sino ai nostri giorni. Come possiamo ben immaginare sono invero tantissime e solo una piccolissima parte di esse ha avuto il riconoscimento dell’autorità ecclesiastica. Mistici, veggenti, laici e religiosi, di ogni epoca e di ogni età, hanno avuto, sotto l’influsso di un contatto sovrannaturale con le figure di riferimento ascrivibili al pantheon cristiano, la possibilità di arricchire notevolmente il corpus profetico che riguarda gli importanti avvenimenti degli “ultimi tempi”. Tra costoro sicuramente una nota a parte merita Nostradamus, le cui criptiche quartine sono un punto di riferimento importante per l’amante e lo studioso della profezia. E tra le vicende previste in questi secoli da codesti “profeti minori” spicca quella della comparsa e dell’opera del cosiddetto “Gran Monarca”. Che avverrà, secondo quanto vaticinato, prima del “Rapimento” e si esaurirà con l’inizio del periodo oscuro della “Grande Tribolazione” che manifesterà il “Figlio della Perdizione”. Ne parlano, ad iniziare dal IV° secolo sino ai nostri giorni, moltissimi veggenti tra cui anche personalità del calibro di Ildegarda di Bingen, Caterina da Siena, Francesco di Paola e Giovanni Bosco.

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Si tratta di un illuminato personaggio cui molti accreditano una discendenza di “sangue” da antiche dinastie reali francesi, cosa questa tanto cara a certi filoni newage che vorrebbero far risalire il tutto addirittura a Maria Maddalena… Anche se S.Francesco di Paola addirittura dice che è in Sicilia che avrà i natali. Ora, speculando, le due cose potrebbero anche armonizzarsi e non essere in contraddizione se si tiene in conto che la visione profetica attinge parzialmente dalla totalità dello spazio tempo del vissuto di questo soggetto, visualizzandolo magari in diverse ma singole esperienze del vissuto incarnato.

Le profezie che riguardano il Gran Monarca concordano tutte nel dire che dopo un tremendo periodo di grandi disordini, sconvolgimenti e di crisi continue, Dio permetterà che la corrotta ed apostata Europa cristiana venga invasa dalle genti islamiche, materializzando una delle tante paure che già adesso allarmano. Non durerà molto poiché sarà grazie a questo personaggio, visto dai veggenti operare in sinergia con quello che definiscono un “Papa Santo”, che “i Maomettani verranno annientati e ricacciati”, anche con “l’aiuto degli Angeli“, annullandone qualunque altra velleità, come evidenzia anche Nostradamus in più di una quartina. Sarà “monarca” in occidente quanto in oriente – dicono le profezie – e “la pace regnerà su tutta la terra perché Dio legherà Satana per un certo numero di anni prima dei giorni del figlio della perdizione”; “tutte le nazioni verranno ad adorare Dio nella vera fede … ci saranno molti santi e dottori sulla terra, cosa che fa riecheggiare le profezie della Neumann, e della Emmerich sulla nuova Chiesa Vera, che sarà edificata da religiosi, laici e anche Angeli; “la terra sarà molto produttiva e molti ebrei, pagani ed eretici entreranno nella Chiesa”. Cosa che prefigura anche Melania Calvat in un chiaro riferimento nel grande Messaggio de la Salette: “Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità. I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo.

Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e perché gli uomini vivranno nel timor di Dio”.

Il beato Bartolomeo Holzhauser, del sec. XVI, va ancora più a fondo nella descrizione di dettagli fondamentali che porteranno a questa palingenesi: in quel tempo “nessuno potrà distorcere la parola di Dio … ci sarà un Concilio ecumenico che sarà il più grande di tutti i concili. Con la grazia di Dio, con la potenza del Grande Monarca, con l’autorità del Santo Pontefice e con l’unione di tutti i Principi più devoti, l’ateismo e ogni eresia saranno banditi dalla terra. Il Concilio definirà il vero senso della Sacra Scrittura e ciò sarà creduto e accettato da tutti”. Il che costituirà la propedeutica alla grande Opera che realizzerà le parole profetiche del Cristo: “Questo Vangelo del Regno prima deve essere predicato in ogni angolo della Terra. Poi verrà la fine”. Ed è qui che verrà data a tutti la possibilità di “conoscere” e di non poter più dire “Io non sapevo“, giacché a tutt’oggi sono in molti a “non sapere”, oltreché per disconoscenza, soprattutto per i limiti e le insufficienze di una millenaria spiegazione teologica sulle grandi Leggi Cosmiche contenute nei Vangeli e nel resto del Nuovo Testamento, e in parte anche nel Vecchio Testamento.

Una sinergia, questa del Gran Monarca con il Papa Santo, che sarà come un “Impero”, che se pur non si estenderà su tutto il mondo, sarà manifestazione politica dell’unificazione dell’umanità cristianizzata. “Regno umano di angelica fattura”, lo definisce Michel de Notredame che sapeva bene chi rappresentasse il personaggio del Gran Monarca, che indica più volte con lo pseudonimo di “Selin” e di cui ne annuncia l’avvento attraverso un’altra sua celebre quartina (I,4), cui corrisponde il dipinto profetico in alto di ESCHATUS: “Dall’Universo sarà fatto un monarca, che in pace e in vita non sarà a lungo, quando si perderà la peschereccia barca, sarà retta nel più grande detrimento”. Dove il riferimento alla “barca”, o Chiesa evangelizzatrice, prefigura già i tempi della Tribolazione.

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Resurrezione e Rinnovamento (dai dipinti di ESCHATUS)

Ma chi è questo personaggio che sinora abbiamo chiamato Gran Monarca? Di lui S. Francesco di Paola ci dice che: “… comincerà ad investigare i segreti di Dio sopra la lunga visita e reggimento che farà lo Spirito Santo nel mondo per mezzo della Santa Milizia”. Il che è molto sorprendente, poiché se lo dovessimo interpretare in rigor di logica e conoscenza ci sta dicendo che costui sarà iniziato al “sacro” ed alla spiritualità nello studio della “reggenza” messianica e redentrice dell’Intelligenza Cosmica sulla Terra attraverso la Angelica Santa Milizia che tutti sappiamo cosa sia! Avrà anche la grande capacità di discernere i desideri dei cuori della gente: “Oh felice tal uomo, che ha da avere dei grandissimi privilegi presso l’Altissimo. Andrà interpretando gli oscuri segreti dello Spirito Santo, e molte volte sarà ammirato nel conoscere gli interni segreti del cuore degli uomini rivelatigli dallo Spirito Santo”. E “tal cosa si manifesterà – chiosa il santo calabrese – quando si vedranno le croci con le stimmate e si vedrà sopra lo stendardo Viva Gesù Cristo”

Ma chi è? Ebbene, è opinione diffusa tra gli studiosi e gli esegeti che si tratti del profeta Elia, precursore, nelle vesti del Battista, della prima venuta, precursore anche della seconda venuta del Cristo. Lo stesso Cristo lo conferma ai suoi quando dice che “Elia dovrà venire di nuovo – prima della fine – per ristabilire ogni cosa”; cosi come la profezia del biblico Malachia che dice che Dio manderà “Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell’Eterno. Egli ricondurrà il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore dei figliuoli verso i padri, onde Io non venga e realmente colpisca la Terra, votandola alla distruzione”; o come la rivelazione dell’Angelo a Zaccaria durante l’annuncio della nascita di Giovanni il Battista con il quale Dio “andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto”. Un ministero che chiaramente il Battista non adempì nella sua manifestazione di allora. Altri riferimenti profetici possiamo coglierli in qualche rivelazione attuale dove viene definito “l’Angelo di Pace”, e con molta probabilità anche con l’Angelo, in Apocalisse 19,9-10, che rimprovera Giovanni che si prostra ai suoi piedi, o in maniera più verosimile e pregnante con il 7° Angelo di Laodicea, 7° periodo della Chiesa, che “suonando” e “parlando” compirebbe il “mistero di Dio” con la rivelazione delle “voci” suggellate dei “Sette Tuoni“.

Un avvenimento, questo di Elia nelle vesti del Gran Monarca delle profezie, che appare come un riordinamento e una riparazione necessari della vita spirituale e civile degli uomini, alla luce di una “verità” rivelata finalmente libera da divisioni e interferenze millenarie, e fondata su una universalità di principi e leggi che daranno nuova coscienza e nuova consapevolezza. Anche per affrontare i tenebrosi eventi che arriveranno.

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“per preparare al Signore un popolo ben disposto” (dai dipinti di ESCHATUS)

POST SCRIPTUM. Qualcuno potrà pure scuotere la testa o arricciare il naso dinnanzi ai contenuti lineari e chiarificatori di questa profezia, che può apparire fantastica e surreale al credersi. Quanto a me, io vi ho solo posto un poco di ricerca e la mia modesta conoscenza, con l’aiuto di provvidenziale intuizione. Non so se gli eventi descritti si svolgeranno in simil maniera esposti, ma di una cosa son più che certo, della chiara e perentoria profezia di Nostro Signore che si adempirà: “Elia dovrà venire di nuovo prima della fine, per ristabilire ogni cosa”.

Saro Pavone

28 Febbraio 2019

https://eschatusblog.wordpress.com/2019/02/28/dalluniverso-sara-fatto-un-monarca-che/