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marco procopio200Di Marco Procopio

Si, desidero raccontarvi questa mia esperienza. Non parte da molto lontano, solo qualche anno fa e parte da un sogno fatto da un mio collega. Si, un sogno che lui ha fatto e che mi riguarda personalmente. Una mattina di circa 3-4 anni fa, eravamo in spogliatoio e stavamo indossando gli indumenti da lavoro; questo mio amico e collega mi dice: Pro, così sono conosciuto e così mi chiamano quasi tutti, sai che ti ho sognato? Al momento pensavo ad uno scherzo. Ma dai fai il bravo gli rispondo, essendo lui molto giovane e sempre ironico. Lui mi risponde serissimo e mi dice ascolta sono rimasto stupito anch’io di quello che ho sognato ma te lo devo raccontare, forse mi puoi dare una spiegazione, va bene gli rispondo, ti ascolto. Lui mi dice ... sai Pro, ricordo perfettamente: nel sogno ti venivo a trovare e prima di incontrarti mi sono avvicinato a un grande cancello e a poca distanza vi era una casa. Tu mi venivi incontro uscendo da quella casa. Ebbene, gli dissi tutto qui? No mi rispose, il bello viene adesso, continua gli dissi. Ero felice di venire a trovarti ma la cosa stupefacente è che tu non eri solo! Chi c’era gli domandai? Dietro di te Pro, c’era una numerosa schiera di bambini che ti seguivano tutti da vicino. Bene gli risposi, grazie, bel sogno, io i bambini li ho sempre adorati gli rispondo… e se il buon giorno si vede dal mattino oggi, grazie al tuo sogno, sarà un’ottima giornata… ok ora andiamo a lavorare.

Fin qui niente di strano, è un sogno e neanche mio. Ebbene nei primi mesi di questo anno, una collega di mia moglie le dice che presto vicino a noi verrà aperta una comunità di bambini, che il destino ha molto provato nonostante la loro giovane vita. In comunità c’è bisogno di volontari che assistano gli educatori e i bambini e una mano per ristrutturare la loro casa. Mia moglie durante una cena me ne parla e in un momento mi viene una stretta al cuore e come la durata di un lampo, mi viene in mente il sogno raccontato dal mio collega. Ci mettiamo in contatto e avviene chiamiamolo così il miracolo. Andiamo verso questa comunità e tutto appare come nel sogno. Ancora vibro di gioia quando penso a tutto questo e come si sia avverato. Oggi io e mia moglie facciamo parte di questa piccola comunità, offrendo quello che possiamo, ma abbiamo capito che qui c’è bisogno solo di tanto Amore. E’ stupendo come vivono questi bambini e le loro Educatrici, essendo delle professioniste li sostengono con un Amore veramente straordinario. Una parte di questi bambini sono ancora piccoli, bello vedere come i più grandi spesso si prendono cura dei più piccoli, riescono quasi sempre a superare le piccole crisi che avvengono tra loro e lo fanno sempre con la minima difficoltà ma con grande maturità, si aiutano, si cercano sforzandosi di essere autonomi, come se la loro giovane vita abbia loro insegnato che essere autonomi sia meglio, ma meglio ancora saper contare su chi ti dona in maniera incondizionata senza pensare ad un tornaconto.

Dietro a questa esperienza che sto vivendo, mi rendo conto come noi adulti spesso siamo complicati, egoisti, e non pensiamo a donare. Come dice spesso Giorgio la paura ci attanaglia e la fa da padrona. Loro così piccoli, nonostante una iniziale e logica diffidenza, oggi ci accolgono a braccia aperte e aspettano solo che tu apra le tue e così inizia il gioco della vita, un abbraccio, una carezza, un tono dolce nella voce li fa sentire al sicuro. Perché, mi domando, abbiamo perso tutto ciò? E’ vero attraverso loro la divinità si rivela, la spensieratezza pure, sappiamo bene tutti come questa società ti spogli di questi valori e riesca anche ad abbrutirci, è vero e giusto che se un nuovo mondo arriverà dovrà essere dei bambini, la loro purezza non ha uguali.

Ringrazio Giorgio per avermi dato la possibilità di raccontare questa mia esperienza e attraverso l’Opera che cerco di servire con tutto me stesso possa finire la mia vita su questo mondo stando vicino ai bisognosi e agli indifesi, aspettando con il cuore aperto il Suo ritorno.

Con Amore .

Marco Procopio.

22 aprile 2019