Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
el verboDi Erika Pais

Creazione primaria, evoluzione trascendentale, consapevolezza che comprende la nostra esistenza percettiva e operante. Mistero iridescente che sembra irraggiungibile.

Silenzioso e nascosto, impercettibile e manifesto.
Sono molte le parole descrittive che racchiudono in suoni e linguaggi il miracolo prepotente che attraversa differenti mondi, chiamati Cieli e chiamati Terre. La vibrazione trascendentale lacera il velo e prende forma nell'essere pronunciata dal Verbo. Messaggi dall’Alto che, in questa dimensione umana, diventano una sorta di manuale del "dover essere", rilegati in mille modi per poi venire distribuiti tra gli Uomini Dèi; creazione perfetta dell’Alto e, contemporaneamente, divinamente manifestati per essere strumento di misura della necessaria imperfezione contenuta nel Tutto, affinché questo fosse perfetto.

Il bene si confronta necessariamente con il male per essere identificato, seguito e desiderato. L’ingiustizia si manifesta affinché la Giustizia sia. L'oscurità ci assale quando permettiamo che manchi la luce. Il freddo è la semplice assenza del calore (Sole).
La morte avviene quando non riusciamo a vedere la trasformazione costante di tutto il Creato e l'eternità non annida ancora nel nostro spirito. La materia deve esprimersi affinché lo spirito identifichi la composizione chimica e primogenita del Suo Creatore, per essere attratto spiritualmente verso Lui, nell'Eterno battito Unico di tutte le cose.
L'uomo, la razza umana: manifestazione duale chiamata a esistere in un istante cosmico. Espressione divina, creata con ogni elemento degli universi infiniti per evitare lunghe evoluzioni siderali e beneficiare così della Grazia Divina. Creazione contenuta nella sua scintilla primaria, come esempio infinito e universale di tutto quello che il Padre non è, per poter essere nelle intelligenze inferiori che Lui Stesso ha concepito.

Nello stesso istante creativo della nascita dei cieli e delle terre dove l'Uomo si sarebbe espresso, fu anche concepito il Verbo che lo avrebbe guidato e illuminato lungo il cammino.
Verbo purificatore e soave ricordo di chi siamo stati e chi potremmo Essere. Soffio del Padre nelle nostre orecchie, per allertarci che la materia per propria evoluzione e interazione con lo spirito umano è diventata tempo. In questo modo, come mera illusione, presente in tutte le cose, si appropriò della Vita, rendendola limitata e trascendentale nella nostra manifestazione fisica, attraverso la quale dobbiamo realizzare l'espressione Divina per cui siamo stati creati.

Ed il Verbo che fu creato e concepito in forma ancora più grande di tutti noi e di ogni cosa, nasce e rinasce in questa Terra vincendo il Tutto, il Niente. Abita con noi con la consapevolezza cosmica che, per interagire con i nostri bassi mondi e basse frequenze inquinate e assorbite dalla materia, deve inghiottire e inghiottire per poter divenire un giorno, anche espressione creativa. A Lui, il Verbo, sicuramente duole l'anima, lo spirito, duole la consapevolezza, dolgono i pensieri; anche i corpi fisici che lo contengono sono martirizzati. Martoriato, come prova fedele che la materia, per adesso, può solo inghiottire, ma noi possiamo manifestare la nostra condizione di Dèi, Figli dell'Uomo.
Ed il Verbo si manifesta in tutte le sue frequenze: nelle alte e nelle basse, sotto tutte le forme nelle quali gli è permesso farlo, per poter arrivare a ogni creatura vivente e vivere.
Il Verbo fluisce in suoni di voce con armonia cosmica e melodie che rinchiudono la spietata forza della Giustizia. E il Verbo si fa parola e dolore, giustizia e solitudine, libertà e infinito: si fa Uomo.

Oramai non importa solamente chi è, bensì ciò che Egli emana e non comprendiamo. Sentiamo senza ascoltare, mangiamo senza assimilare, beviamo senza saziare la nostra sete inquinata.
Ma il Verbo è lì, resiste, esiste, vive, sopravvive ... e attende.

Erika Pais