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lugano1Di Filippo Brogliato

Cronaca Conferenza “Gli Atlantidei e gli Extraterrestri” Manno (Lugano)
8 febbraio 2020
L’Arca Svizzera organizza il suo secondo evento, riproponendo la funzionale Sala Aragonite di Manno come location, dopo aver già ospitato Giorgio Bongiovanni, Pier Giorgio Caria e i ragazzi lo scorso Ottobre.
Questa volta Sante Pagano e i ragazzi di Progetto Coscienza Cosmica ospitano Marco Marsili, in una ideale chiusura del cerchio divulgativo sulla realtà Cosmica e Spirituale.
Nonostante la giovane età, Marco è ormai un ricercatore, scrittore e divulgatore conosciuto e apprezzato in tutta Italia, la sua agenda prevede conferenze da Palermo a Pordenone, la sua Associazione Culturale “Dal Cielo alla Terra Gubbio” è un punto di riferimento dell’Opera ed è già in fase di pubblicazione il suo secondo libro su quelli che lui ama definire “I Viandanti delle Stelle”.
L’atmosfera è carica di entusiasmo, unione e amicizia; ad organizzare l’evento salgono ragazzi da ogni parte d’Italia, ognuno col suo piccolo contributo nel gestire bar, banchetti, logistica e sicurezza. Ritrovarsi di persona dopo l’ultima bellissima esperienza di Ottobre è una delle grandi gioie che questi appuntamenti riescono a garantire più di ogni altro.
La prima cosa che si nota di Marco Marsili è la sua incredibile e quasi disarmante umiltà; nonostante sia in qualche modo il protagonista della giornata, quasi non si nota in mezzo alle persone che attendono l’inizio della conferenza: disponibile a qualsiasi domanda, saluto, approccio, non risparmia un sorriso e una parola a nessuno.
Questa umiltà si accompagna ad una conoscenza e ad una preparazione altrettanto fuori dall’ordinario; bastano poche parole per capire quante ore, quante giornate, quanti anni Marco abbia trascorso nello studio della realtà extraterrestre, dei messaggi di Eugenio Siragusa e di Giorgio Bongiovanni, e quanto amore ancora lo spinga a portare questo messaggio a più persone possibile.

Nella voce e negli occhi di Marco Marsili si riconosce una persona che in una parola si potrebbe definire innamorata.

Lo si percepisce quando ricorda il suo primo contatto con due navicelle spaziali sul monte Ingino, da come ringrazia i suoi mentori, da come guarda la sua fidanzata Francesca.
Ogni sua parola (anche quelle più dure e disincantate) è ricolma di un amore incondizionato nei confronti del mondo e della creazione, di una speranza e un ottimismo che accendono i cuori dei giovani e non solo.
La conferenza si intitola “Gli Atlantidei e gli Extraterrestri”, un tema tanto misterioso quanto interessante e attuale.

L’introduzione di Sante Pagano avvicina idealmente due realtà dell’Opera giovani e in ascesa... Marco sta ormai prendendo il testimone dei discepoli diretti di Eugenio Siragusa, Sante è alla guida di un progetto di divulgazione (sia sul web che a livello di conferenze) con obbiettivi sempre più importanti.
Atlantide quindi, un popolo e una civiltà con così tante affinità col tempo attuale: gli Esseri Cosmici chiamano il pianeta Terra SARAS, che significa “ripetizione dell’errore”, e grazie alla ricostruzione fatta dai Maestri Cosmici per mezzo di Eugenio Siragusa possiamo capire chiaramente come la società attuale stia rifacendo gli stessi errori degli Atlantidei con il rischio di fare la stessa fine.

Di Atlantide non è rimasta memoria, se non qualche isoletta nella Macaronesia, i dialoghi “Crizia” e “Timeo” di Platone, leggende dei popoli del Sudamerica, della Spagna, dell’Irlanda, del Marocco.
Eppure Atlantide per migliaia e migliaia di anni fu il centro di un’evoluzione spirituale, tecnologica e sociale che mai si è vista nella storia della Terra, i suoi abitanti “alti, robusti e dalla pelle rosa mattone” vissero a stretto contatto con gli Dei Solari e arrivarono ad un passo dall’Integrazione Cosmica, quello che teologicamente viene chiamato “il Regno di Dio”.

Cosa fece sprofondare questa grande civiltà negli abissi dell’Atlantico e della memoria storica? Quale fu il grande peccato che 12.500 anni fa fece cadere su questo continente la luna Nibiru, facendo tornare l’uomo ad una condizione primitiva sia a livello materiale che spirituale?

Questa è la grande lezione che troviamo negli scritti di Eugenio Siragusa e che l’uomo sembra non capire nemmeno oggi.
Ciò che corruppe gli Atlantidei fu l’orgoglio, la presunzione di poter rigettare le Leggi Universali usando il frutto della loro evoluzione per dominare gli altri popoli; questo portò alla degenerazione sessuale, all’uso sconsiderato di energie potentissime a uso bellico, all’uccisione del Grande Saggio di Poseidonia (il cosiddetto “Cristo di Atlantide”) e infine alla catastrofe totale.
Tracciare un parallelo con i tempi moderni è inevitabile e impietoso, ed è per questo che l’Opera di Marco Marsili, di Pier Giorgio Caria, di Giorgio Bongiovanni, di Funima, dei giovani (presente anche in questa occasione con quattro rappresentanti) e di tutte le Arche riveste un compito fondamentale, per portare più persone possibile alla Conoscenza e fondare la Nuova Umanità che dovrà necessariamente sorgere sulle ceneri di questa.
Filippo Brogliato
5 Marzo 2020lugano2