Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

ourvoice etnaDi Sofia Capretta

Ci sono momenti che non scorderemo mai… e uno di questi è stato il viaggio in Sicilia, in cui noi ragazzi abbiamo avuto l 'onore di essere stati… in quella terra così bella, ma allo stesso tempo maledetta, ormai macchiata dal sangue dei martiri della giustizia.

Prima di partire per questa “missione”, ognuno di noi sentiva come se quel viaggio avrebbe cambiato le nostre vite, lasciando un segno indelebile che niente e nessuno avrebbe mai cancellato. E così è stato. Ci sentivamo ispirati, chiamati, emozionati e determinati. Appena arrivati, lunedì 27 Luglio, abbiamo partecipato alla presentazione del libro “Cosa nostra S.p.A.” al Palazzo della Cultura di Catania.

Vedere la punta massima della giustizia radunata sopra quel palco è stato come immaginare di trovarci in mezzo a una battaglia, in una valle in cui i confini erano di luce e il nemico era piegato ai nostri piedi implorandoci pietà. Sognare il risveglio di massa di moltissimi giovani che si univano a noi, uniti, diventare un unico corpo, ognuno di noi moltiplicarsi per mille, prendere la rincorsa e iniziare, iniziare a marciare verso l'avversario. Come è possibile essere indifferenti alla mala vita, sapere che anche solo un bambino sta morendo di fame, una donna è costretta a prostituirsi, un ragazzino chissà dove, in qualche via sperduta dal mondo a drogarsi, trovando in quella dose l'unica via per evadere da questa società in balia della distruzione… come si fa? Cosa c'è dietro a tutto questo e a molto altro? Siamo qui per questo, dire basta, per dire noi ci siamo… siamo la RESISTENZA. Siamo lo scudo protettivo per difendere e innalzare in alto coloro che si battono ogni giorno per la verità e la giustizia, dando l'esempio a coloro che verranno.

La cosa che ci ha colpiti di più in questa conferenza è stato intravedere nei loro occhi, nelle loro parole e gesta una sconfinata umiltà, ma così profonda che l'emozione prendeva il sopravvento su di noi. Come se un arciere puntasse dritto al tuo cuore facendo scoccare quella freccia irradiata di Speranza.

Due giorni dopo, mercoledì 29 Luglio, prima di rimetterci in viaggio verso casa, abbiamo sentito il bisogno di visitare un posto sacro per noi, dove tutto ebbe inizio: l'Etna. Guidati dalla nostra Leader Sonia Bongiovanni, decidiamo di metterci seduti a terra formando un cerchio. Eravamo diventati un tutt'uno con la Terra così viva che riuscivamo a percepire il suo respiro, il suo battito. Calda e accogliente come una madre.

Lui era li.

In mezzo a noi.

Eravamo in silenzio, ognuno assorto nei sui pensieri, grati al Cielo per averci concesso una grande famiglia, un scopo per cui vivere.

C'eravamo solo noi, tutto il resto sembrava scomparso, presenti fisicamente ma il nostro spirito elevato altrove.

Solo un leggero vento caldo ci accarezzava.

All'improvviso tutto si ferma, neanche un solo rumore, niente… ed ecco che ritorna più che mai quella sensazione di non essere più soli.

Per non spezzare quell'incantesimo subentra una farfalla bianca che inizia a volarci intorno facendoci compagnia per tutto il tempo.

Ogni cosa era in equilibrio e in armonia con la Madre terra e il Cosmo.

Non c'era bisogno di nient' altro, quell'unione tra di noi era il segno che egoisticamente cercavamo. Ognuno parte dell'altro.

Abbiamo iniziato a pregare ad alta voce recitando un “Padre Nostro” promettendo di servire il Cristo e il nostro prossimo per riuscire a cambiare questa società. Con questo “patto” abbiamo realizzato a pieno che da lì in poi non si poteva più tornare indietro. Abbiamo giurato, giurato a Te Signore e a Te Giorgio, padre di tutti noi. Ci rappresenti e noi saremo fedeli, alle tue spalle, saremo la spada che impugnerai per portare a termine questa lotta, per rendere questo mondo un mondo abitabile per tutti dove l'uguaglianza, la giustizia e l'amore possano regnare. Quel momento ha segnato anche l 'inizio di una nuova “era”, ci ha resi più forti, determinati, sempre più affamati di giustizia. Il prossimo campo di battaglia in cui il movimento mondiale combatterà sarà a Palermo dove purtroppo l'oscurità è padrona.

Che il Padre e Suo Figlio siano sempre con noi, ricordandoci sempre chi siamo e il motivo per il quale siamo nati nell'attesa del Suo ritorno.

Quel cerchio di noi ragazzi rappresentava un bagliore di salvezza.

Grazie Sonia Tabita, spirito antico per averci fatto risorgere e risvegliato dal quel sonno incessante. Ti seguiamo, ti seguiamo amica mia.

GRAZIE oggi e sempre.

Sofia Capretta
13 Agosto 2020

sofiaesonia