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marilisaPoesie di Sarah Baciocchi

Partita
Chi perde
lascia il campo.
Raccolgo
sentimenti feriti
di insensati ricordi.
Scavalco
un vuoto di macerie
tra sussurri di menzogna.


Chi vince
resta in campo.
Colleziona
lucide medaglie
di divertenti follie.
Riempie
il suo abisso
con frammenti di cuore altrui
tra urla di falsate Verità.

Tradimento

Come un tradimento
che lacera
abissi di tormenti,
ripiombo tra nefandezze
di irrequiete speranze,
travolto
da un cappio che mi lacera,
ascolto
l’irruenza dello sconforto
scuotere la luce
che un tempo
abitava in me.

Senza risposta

Interrogativi
vacui riecheggiano
sospiro
mentre ascolto
il vuoto farsi ghiaccio.
Cenere di speranze
mi osservo
mentre un lamento
soffocato
tormenta l’ardore
di una conoscenza
che ancora
non è tempo svelare.

Tristezza

Sono tristezza
che si nutre
della sua stessa putrida
vigliaccheria.
Sono un ammasso
di cellule morte
che inneggiano
alla fine
di questa volgare
inettitudine.
Sono un avanzo
di carogna
che scivola nell’oblio
di una società malsana.
Sono tremore e dubbio,
malvagità oppressa
di una rabbia
che si contorce in me.
Feretro nell’abisso
di una cieca speranza
mi rivolto senza tregua
in un vortice
di suicida follia.

Smarrimento

Smarrito
tra strade senza senso
percorro viali senza nome,
pensieri intrappolati
tra nebbie di increspati rumori.
Accendo
scintille di fari
mentre l’alba ancora dorme.
Scavo
identità non mie
sfiorando la velocità
che a singhiozzo
riempie
le mie lacrime di vuoto.

Presenza

Gocce d’eternità
tra soffi di pensiero
e risme di ovattati suoni
mi percepisco
per la prima volta
dentro e fuori me stesso.
Armonie dimenticate
di ineluttabili passati
e di inafferrabili domani,
tra sussurri di colori
incido
la polvere
del mio cammino.

Il cerchio

Tra volti distratti
mani distanti
avvolte dalla paura del sudore,
apro il cuore
a sconosciuti familiari,
di me scoprono
colori che non sapevo di avere.
In mezzo al cerchio,
una piramide di spine,
riconosco la durezza
di una Verità non mia,
piango,
nascosto nella folla,
lacrime
di ghiaccio
che incidono il mio volto
di nuovi frammenti di luce.

Germogli

Germogli
di silenziosi sogni
investono
come vento impetuoso
la mia titubanza,
ricerco
desideri di luce
tra inciampi
di spumeggianti fanghi.
Tra schizzi
di incertezze
afferro
fantasie
di nuove e possenti
realtà.

Boccioli

Saltello tra boccioli
di dimenticati profumi,
l’azzurro
culla i sogni ancora appesi
alla notte.
Ricordo voci
di delicate canzoni
mentre avanzo
fiero
tra scintille
di invertebrate intuizioni.

Il pianista

Tamburello
melodie di luce
su un piano di note.
Tra bianchi sospiri
di nere visioni,
accarezzo lo smalto
di attutiti accordi.
L’unghia stride
mentre scalfisco toni dispersi,
incide il silenzio della stanza
dove senza intervallo
ascolto esplodere
la gioia dell‘Essere.

Vortici

Vortici
di insensatezza
sbriciolo
tra gocce
di luce,
come saette
di inconsapevolezza
bruciano
l’irresponsabilità umana.
Tracce di Vita
sospese nell’Eternità
mi avvolgono
di un calore
mai percepito.
Nella mia mente
esplode
ciò che nel cuore
esisteva
da sempre.

Ladri di vita

Scappare
come un ladro
ma non di notte,
tra chiari lampi
di sfiducia
la paura sale
fino a corrodere
il respiro,
non resta che andare
prima che il buio
avanzi.

Reti

Precipito
in un Vuoto senza Tempo,
smagliature
di reti
attorcigliano i miei dubbi,
cado
mentre senza suono
urlo
la parte migliore
che è in me.

Appeso

Appeso
tra silenzi di vetro,
scivolo
in dimensioni trasparenti,
graffio
sogni svaniti
tra la nebbia
della mia titubanza.
Finalmente
un appiglio,
unghie incastrate
in un granello di polvere,
riscopro
l’equilibrio
mentre il resto ruota
e vedo
per la prima volta
gli angoli
di un cerchio
che avidamente
mi stava
inghiottendo.

Tempi bui

Tempi bui
tra sipari di stelle
rotolo
tra filamenti di nebbia
nell’incertezza
di crepe ghiacciate.
Attorciglio
desideri a lampi di Verità
mentre l’oscurità
incide
la debolezza che è in me.

Sarah Baciocchi
8 Novembre 2020