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parra 1Di Agustín Saiz

Parravicini ha descritto nelle sue visioni gli avvenimenti più importanti del 20º e 21º secolo fino alla fine dei tempi e ha dedicato ampio spazio alla figura di Giorgio Bongiovanni e alla sua missione sulla Terra.

In occasioni precedenti abbiamo già parlato di come la sua figura coincida con diverse descrizioni che richiamano differenti aspetti della sua missione spirituale. Così ad esempio l'uomo del vangelo fa riferimento al lascito di Giovanni l’apostolo e Giovanni Battista che insieme rappresentano una chiesa spirituale che opera nell'avanguardia dell'Armaghedon. La figura di "Israele" fa riferimento a quella del patriarca di un popolo alla ricerca di una transizione collettiva alla redenzione. L’uomo "Giusto" è quello che ha l'autorità morale per proclamare la venuta di Cristo, perché antepone a se stesso il valore della Giustizia divina… Sono moltissimi i riferimenti, credo che calzi alla perfezione quel proverbio "Se vuoi nascondere un albero davanti a tutti, portalo in un bosco".

Su questa linea, più che fare il consueto uso delle psicografie per cercare di anticipare il futuro, proviamo a reinterpretare il presente attraverso le stesse. E riuscire così a fare un po' di luce sulla grande quantità di quelle ancora non decifrate e che rimangono un'incognita, per una parte considerevole di seguaci dell'opera di Parravicini. Visto da un’altra prospettiva, il futuro “è già arrivato” ed è davanti a noi, bisogna solo trovare una chiave che ci permetta di sintonizzare il cuore alla verità.

parra2

(1) "Se l’uccello della pace non arriverà nell’ora dell’ora, nell’ora della luce – l’uccello sarà distrutto e la lotta, non combattuta, sarà lotta fino al ritorno dell’uccello”.

Numerosi messaggi di vitale importanza per l'umanità del pianeta Terra dall'epoca di Eugenio fino ad oggi, portano la firma Pax come saluto finale. Soprattutto quelli che riguardano circostanze critiche che possono scatenare un olocausto nucleare:

SETUN SHENAR E ITHACAR, DALL’ASTRONAVE PAX, COMUNICANO:

I NOSTRI SINCRONIZZATORI MAGNETICI PSICHIZZATI (INTELLIGENTI) CON L’ENERGIA-LUCE REGISTRANO, MEMORIZZANO E TRASMETTONO CON AUDIO-IMMAGINI ALLE NOSTRE ASTRONAVI E ALLE NOSTRE COSCIENZE TUTTE LE RIUNIONI PUBBLICHE E OCCULTE CHE VENGONO EFFETTUATE DAI POTENTI DELLA TERRA, SIA IN COMMISSIONE PLENARIA CHE A PICCOLI GRUPPI. (…) NUOVI PADRONI PERSONIFICATI DA ESSERI DEMONIACI E DA IDEALI ANTICRISTICI, STANNO ORGANIZZANDO UNA GUERRA MONDIALE CONVENZIONALE E NUCLEARE…

SETUN SHENAR E ITHACAR

DALL’ASTRONAVE MADRE PAX

PIANETA TERRA
24 febbraio 2007. Ore 18:13

https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2009-2000/2007/256-setun-shenar-e-ithacar-comunicano.html

È evidente che PAX viene usato come un codice multiplo per identificare una missione che vede il coinvolgimento diretto della confederazione extraterrestre nelle sue gerarchie più alte, per richiamare la nostra massima attenzione in un atto di misericordia unico ed inconcepibile. Ed è qui che la psicografia di Parravicini assume pieno significato, perché in qualche modo interpreta la nostra reazione umana e risponde ad essa offrendoci supporto e aiuto. Questo tipo di messaggi normalmente generano nella nostra psiche una reazione di resistenza e molti di coloro che ne sono venuti a conoscenza hanno risposto da una prospettiva prettamente umana: "Se esistono gli extraterrestri e sono tanto potenti, perché non scendono e si manifestano pubblicamente per fermare le guerre?".

E Parravicini, come se ci stesse ascoltando, ci offre la sua risposta: “Se l'uccello della luce non arriva nell'ora dell'ora…” che significa: se il contatto massivo non avvenisse in modo sincronizzato con la venuta di Cristo, "l'uccello sarà distrutto e la lotta non combattuta", cioè l'umanità avrebbe una reazione violenta di fronte alla loro presenza e la confederazione si vedrebbe costretta ad intervenire. Se questo succedesse, le conseguenze sarebbero l’annullamento automatico del tempo concesso, per misericordia del Padre, per la salvezza individuale e collettiva attraverso la grande prova alla fine dei tempi. È chiaro che la più avanzata delle tecnologie militari terrestri sarebbe uno scherzo di pessimo gusto, incapace di rappresentare una minaccia di fronte alle possibilità di queste civiltà milioni di anni più avanzate e tutte redente, nella luce solare che impregna la nostra e le altre galassie.

parra3

(2) Viaggia la leggenda del giovane Mandarino, che un giorno di sole prese il suo destriero e partì verso la regione del premio. Egli arrivò, prese una piuma dell'oca verde e ritornò. Egli con quella piuma osservò il dire e lo spettacolo attorno e scrisse; scrisse non il suo dire, bensì il dire del Celeste dire, e lo consegnò all'inviato per la sua diffusione. Quel dire fu pioggia nella piantagione assetata, e il Mandarino tacque nel dire, perché il dire fu interamente detto, ed egli si diede all’O.M."

Credo che la grandezza di Parravicini risieda in gran parte, al di là della capacità del suo spirito di vivere simultaneamente in diversi spazi e tempi, nella capacità di trasmettere il sentimento spirituale che lo inonda in un determinato momento e rappresentarlo in maniera semplice con parole o disegni. In questo modo un concetto multidimensionale, con tutte le sue possibili connotazioni, viene trasmesso in modo accessibile, quando invece una mente ordinaria, tridimensionale, richiederebbe diverse pagine o libri per cercare di fare la stessa cosa. La qualità estetica di questa prosa, combinata con un contenuto concettuale e simbolico ben preciso, plasma il sentimento spirituale di Benjamín Parravicini rispetto alla figura di Giorgio Bongiovanni.
Potremo mai trovare in un solo paragrafo una sintesi così perfetta che lo descriva nella sua reale dimensione? Come spiegare che lo spirito di Giorgio è una Gerarchia solare o "Mandarino" di un altro mondo, che prosegue il suo cammino evolutivo nel sacrificio dell’Amore Cristico donandosi a chi meno ha? "… Viaggia la leggenda del giovane Mandarino, che un giorno di sole prese il suo destriero e partì verso la regione del premio". Quello stesso spirito è intervenuto più volte nella storia segnando un prima e un dopo: “Egli arrivò, prese una piuma dell'oca verde e ritornò", cioè c’è stato prima, e dopo un periodo di tempo ritorna, questa volta con la missione di essere uno scriba fedele della volontà del Padre.
"Egli con quella piuma osservò il dire e lo spettacolo attorno e scrisse; scrisse non il suo dire, bensì il dire Celeste, e lo consegnò all'inviato per la sua diffusione", si riferisce al fatto che lo spirito di Giorgio è il testimone di questi tempi ed il messaggero che attraverso un'opera fisica, concreta, sul piano umano, diffonde in tutto il mondo la voce del Cielo. Per illustrare meglio questo passaggio, riporto a seguire parte di un messaggio dove Giorgio parla di se stesso:
 
“…CON IL PERMESSO DEI MIEI SUPERIORI, HO RIPRESO UNO DEI PICCOLI RICOGNITORI (TRACCIATORI MAGNETICI) CHE SULLA TERRA CHIAMANO ERRONEAMENTE UFO E MI SONO DIRETTO SUL POSTO: STATO DELLA BIRMANIA (MYANMAR). DISTANZA: OLTRE 10.000 KILOMETRI. TEMPO TERRESTRE DI VOLO: 12 MINUTI.
HO VISITATO QUEI LUOGHI E ASCOLTATO LA VOCE DEI POTENTI, DEI CRIMINALI. HO VISTO GLI OCCHI DELLA GENTE CHE SOFFRE. HO VISTO L'ANIMA PURA DEI POCHI GIUSTI E DELLA SIGNORA AUNG SAN SUU KYI CHE LOTTA PER IL SUO POPOLO. HO ANALIZZATO LE DROGHE CHE PRODUCONO LE MAFIE. HO VISITATO LE CASE DOVE VENGONO STUPRATI I BAMBINI E LE BAMBINE, VIOLENTATI DAI MOSTRI UOMINI…
UN EXTRATERRESTRE IN MISSIONE SUL PIANETA TERRA
 
PIANETA TERRA
29 novembre 2011. Ore 14:07
G.B.

https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2011/4009-da-un-extraterrestre-in-missione-sul-pianeta-terra-.html

"Quel dire fu pioggia nella piantagione assetata" significa che quei pochi che lo hanno riconosciuto e si sono convertiti mettendo in pratica i suoi precetti, hanno intrapreso la strada verso la redenzione passando dall’essere chiamati a essere eletti. "… Tacque nel dire, perché il dire fu interamente detto, ed egli si diede all’O.M." significa che quando non era rimasto più niente da fare, completò la sua missione affidandosi alla volontà di Dio per completare la sua opera. A proposito, ripropongo un altro passaggio di un messaggio dove emerge ancora più chiaramente l’aspetto specifico dello spirito redentore di Giorgio, in una nuova missione con caratteristiche analoghe a quelle attuali.

“AMICO MIO, ADESSO RITORNA DA DOVE SEI VENUTO, E PREPARATI AD UNA NUOVA GUERRA CONTRO IL MALE SUL PIANETA EXODUS”.
HO RISPOSTO SI SIGNORE, AL TUO SERVIZIO. COME SEMPRE E PER SEMPRE NEI SECOLI DEI SECOLI.
AMEN…
IN FEDE DA UN EXTRATERRESTRE IN SERVIZIO SUL PIANETA TERRA
 
PIANETA TERRA
12 giugno 2019. Ore 17:56
N.A. RA
 
 
parra4

(3) "I crociati Cavalieri di ieri, ritorneranno sulla Terra in crociata di Pax. L'eremita della lontana valle, ha cominciato a camminare e si avvicina alla Terra dei credo. Egli parlerà della nuova novella e della solitudine ormai finita per molti, e della solitudine purificata dei giusti. Arriva l'OM!

Entriamo adesso in un altro tema più vasto, a cui Parravicini ha dedicato molte psicografie: il tema dei crociati della “cruz orlada”. Per il momento bisogna precisare che in questa psicografia in particolare inizia parlando al plurale per poi focalizzarsi su un individuo attraverso la figura dell’“eremita della lontana valle". Abbiamo già parlato in un precedente articolo della relazione di questo personaggio con Giorgio (*), ricordo solo che Elia era perseguitato e si rifugiava per mandato di Dio per lunghi periodi nel deserto “A lui fu rivolta questa parola del Signore: Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente. (1 Re 17.1).
Questo strano personaggio, metà Cavaliere delle crociate - metà eremita, non è altro che uno stesso spirito che ha interpretato differenti ruoli in diverse epoche e che ci ha concesso, attraverso ogni sua esperienza vissuta nella sua condizione di uomo, la possibilità di elevarci in un nuovo gradino verso la gnosi Cristica. Attraverso ognuna delle sue esperienze di vita, dissolte nella coscienza del collettivo umano, è possibile incorporare differenti aspetti di quegli insegnamenti. Sono alla nostra portata le chiavi dell'intelligenza Cristica a cui tutti possiamo attingere e realizzare nella misura in cui avanziamo lungo il percorso.
È anche inevitabile menzionare il rapporto chiaro ed univoco, già stabilito da Gesù Cristo esplicitamente nel vangelo, tra Elia e Giovanni Battista: “Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!" (Mateo 11, 7 al 15).

I cavalieri templari, durante le crociate, erano il braccio militare che accompagnava gli eserciti dei re nella conquista dei territori "santi" e li difendevano affinché i pellegrini potessero realizzare la loro ricerca interiore visitandoli. In quel contesto cruento, sanguinario e assurdo, nel quale l'umanità combatteva delle guerre per la pace nel nome di Dio, vediamo comparire la figura di Parsifal:

“MOLTI ANNI FA, IN UNA REGIONE TRA IL NORD E IL CENTRO EUROPA, VIVEVA UN GIOVANE DI NOME PARSIFAL. APPARTENEVA ALL’ORDINE DEI SACRI CAVALIERI DEL TEMPIO, ERA UN TEMPLARE. RICEVETTE DAI SAGGI, SUOI SUPERIORI, L’ORDINE DI CERCARE E PORTARE IL SACRO GRAAL, LA COPPA DOVE GESÙ BEVVE IL VINO DURANTE L’ULTIMA CENA E OFFRÌ IL SUO SANGUE AGLI APOSTOLI. (…)
ALL’INTERNO DELLA GROTTA, BEN NASCOSTO E BEN CUSTODITO, INCONTRÒ IL SACRO GRAAL.
I GUARDIANI GLI PERMISERO DI ENTRARE E GLI CONSEGNARONO LA SACRA COPPA.
PARSIFAL LA GUARDÒ E QUANDO LA RICEVETTE IN MANO SCOPPIÒ A PIANGERE: ORA RICORDAVA TUTTO. PRESE COSCIENZA CHE LUI, NEL CAMMINO SULLA TERRA, STAVA, IN REALTÀ, CERCANDO SE STESSO E QUANDO RITROVÒ LA COPPA FINALMENTE RITROVÒ SE STESSO: IL CALICE DEL SANGUE DI CRISTO. (…)
… ECCO LA MIA ORIGINE. IO SONO IL CALICE VIVENTE DELLA COMUNIONE CRISTICA.
OGNI UOMO PUÒ ESSERE UN CALICE VIVENTE DEL SANGUE DI CRISTO E VOI LO SIETE.
I CAVALIERI TEMPLARI ERANO GLI APOSTOLI E PARSIFAL ERA IL CALICE FATTO UOMO.
CHI COMPRENDERÀ QUESTA STORIA NON È LONTANO DALLA VERITÀ CHE LO FARÀ LIBERO.
QUANDO GIUSTIZIARONO GIOVANNI IL BATTISTA, TAGLIANDOGLI LA TESTA, CRISTO SUBLIMÒ IL SUO SPIRITO ATTRAVERSO IL SANGUE SACRO DEL SUO CALICE, FACENDOLO RISORGERE ATTRAVERSO IL CALICE DI LEGNO DELLA COMUNIONE.
 
PIANETA TERRA
Venerdì 10 Aprile 1998

https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/1999-1990/1998/3968-una-storia-vera.html

Se consideriamo inoltre, il percorso dell'opera di Giorgio Bongiovanni nelle terre Latine (Israele o la Galilea dei Gentili) e la consolazione ed enorme conferma che ha significato per milioni la sua presenza come stigmatizzato in mezzo a noi, "ha cominciato a camminare e si avvicina alla Terra dei credo. Egli parlerà della nuova novella, e della solitudine ormai finita per molti, e della solitudine purificata dei giusti", siamo obbligati a dire che l'unica figura che incarna questa triplice condizione (crociato, eremita, predicatore-consolatore) è lui. Pertanto oserei dire (anche se in fondo ne sono convinto al 100%) che Parravicini ha visto e voluto rappresentare questo, solo questo e nient’altro, con questa psicografia.

A questo punto voglio fare un’associazione con la seguente psicografia (4) perché è diretta. Quando indico che una psicografia identifica Giorgio, voglio essere rispettoso verso tutte quelle persone che si identificano anch’esse nella stessa immagine o concetto. In definitiva tutti abbiamo il diritto di farlo. In ogni caso, tutti noi vediamo riflesso in Giorgio un aspetto intimo della nostra spiritualità e della natura più profonda del nostro essere. Giorgio ci contiene tutti. Ma questo caso in particolare e quello della figura (5) è emozionante perché Parravicini sembra inviare una specie di messaggio dal passato, sincronizzando una dinamica spirituale molto complessa con il presente, per farci arrivare la sua consolazione.

parra5

(4) Arriverà l'ora, dopo l'attesa, arriverà la nuova luce della fede, nella fede stessa; ed allora, gli uomini che hanno colto il saggio sapere, dell'uomo che è stato custodito nello spirito protetto di bambino, quello che imparava la parola delle parole, quello che amava nel puro amore, quello, quell'uomo, quello che mai dimenticò Dio, quello, sarà quello a dire: Io sono il seme del domani, sono il Grano di Dio. E sarà!

Questa immagine è il germe, morfologico e concettuale della precedente. La stessa croce doppia nel petto, il corpo a forma di campana… la testa che mantiene la stessa inclinazione, come un seme o embrione dal quale si sviluppa. Mostra nel dettaglio anche aspetti impressionanti degli stati spirituali che Giorgio ha superato da giovane, supportato dalla sua stessa forza spirituale, da un pugno di amici fedeli e da Dio. “… uomo che è stato custodito nello spirito protetto di bambino", Giorgio che è cresciuto donandosi completamente da giovane all'opera di Siragusa "quello che imparò la parola delle parole" e sopportò la prova del suo abbandono "quell'uomo, quello che non dimenticò mai Dio". Quel giovane, oggi, è il cuore spirituale del popolo cristiano, il suo faro di luce, il suo orizzonte e il suo rifugio… un calice vivente della comunione che tramuta il suo stesso sangue e carne per manifestare la presenza di Cristo… è il seme trasformato nel pane dell'eucaristia, il "Grano di Dio”.

Parravicini non solo ha visto nelle sue visioni Giorgio, ma lo ha seguito anche nelle differenti tappe della sua vita. E in questo singolare presente, dove paradossalmente sebbene l’offerta di redenzione non si è completata, allo stesso tempo non c’è più niente da dare, ed ecco che appare nuovamente questo segno del Cielo, il segno complice che tanto gratifica ed emoziona. Perché in qualche modo Parravicini sembra voler dire: “So quello che hai fatto, che hai sopportato e tuttavia ti invio questo segno, affinché tu sappia che sei dove devi essere".

parra5

(5) CHRISTO – LUCE / NUOVA ERA / Viandante!

Un pomeriggio sarà la tua dipartita in aprile… disse un poeta, e fu proprio la tua mente quella che un giorno disse: partirò in un aprile di malinconico autunno… un pomeriggio tu leggesti e da allora aspetti - Oh!, No! Viandante: non è ancora l'ora, né sarà il tuo aprile. Forse in un domani inaspettato arriverà il tuo aprile, ma non fino a quando la tua commissione è ancora algida e necessaria al fratello amico, a chi ti circonda, a chi arriva da te, ai ciechi... Dona la nostra luce che tu prendi dalla nostra mano, donala e sarai.

Per comprendere la psicografia (5) copio la trascrizione della conferenza di Giorgio Bongiovanni a Milano, del 22 aprile, nel centenario dell'apparizione della Vergine a Fatima, dove racconta dei dettagli mai svelati fino a quel momento:

"E da quel momento iniziò a zampillare il sangue. Qual è il fenomeno? Che io vedo tutto ma i miei amici non vedono niente, mi vedono, solo, sanguinare. Capisco che sono le stigmate, io comincio a lamentarmi per il dolore ma non gridavo. Quando inizio a sanguinare la visione scompare, (ma) prima, la Santa Madre, mi disse delle cose che dovevo fare:

- “Figliolo, sei stato scelto da Mio Figlio Gesù Cristo”… Dovrai viaggiare per il mondo, visitare tante città, ma nell’ultima parte della tua missione dovrai essere messaggero della volontà del nostro Signore Creatore Padre Adonay perché dovrai additare la faccia dell’Anticristo e annunciare la seconda venuta di mio Figlio Gesù nel mondo. Lo spirito di Elia personificherà il tuo corpo e la tua mente, perché lo spirito di Elia, in quei giorni quando si compirà il centenario della mia apparizione a Fatima, ritornerà sulla Terra e quindi tu dovrai essere strumento dello spirito di Elia che annuncerà la vendetta (giustizia) di Dio contro gli uomini… Ogni volta che Elia annuncerà la giustizia, si scateneranno sulla terra le forze della natura e quindi l’umanità sarà castigata continuamente… (…) Io non capivo niente, perché la Madonna mi dice anche che gli angeli della luce che non appartengono a questo mondo, sono il mio esercito. E mi dà il compito come unico veggente al mondo, mi dice “non sarai solo tu, tu solo dovrai fare questo”. Poi mi dice “quando compirai 49 anni, figliolo mio, sarai ucciso, ma io ho messo la mia santa mano per misericordia, sono andata nel futuro e ho fermato la mano del killer”.

https://www.youtube.com/watch?v=TpuQ50kJwV8

Quindi Parravicini è a conoscenza di questa esperienza unica e trascendentale per tutta l'umanità che fu la stigmatizzazione di Giorgio ed il significato della stessa. Perfino il contenuto non rivelato pubblicamente. Sa anche che Giorgio ha tenuto riservata per sè quell'informazione dal 1989 al 2017. Parravicini utilizza la metafora di un poeta recitando “che partirà in aprile” per nascondere sottilmente che è una visione spirituale e dissimulare il suo contenuto, perché doveva rimanere così, incomprensibile, fino a quando sarebbe stato reso pubblico nel 2017, quindi non può essere esplicito. Come se volesse parlare direttamente a Giorgio e fargli arrivare il suo messaggio confermando che "No! Viandante: non è ancora l'ora, né sarà il tuo aprile. Forse un domani inaspettato arriverà il tuo aprile, non fino a quando la tua commissione è ancora algida e necessaria”.

Nello stesso incontro sopracitato, Giorgio dice ancora:

"Dopo che lei compie il miracolo che mi risparmia la vita, mi dice il giorno e l'ora della mia dipartita da questo mondo e come accadrà, me lo fa vedere come in uno specchio. Vedi figliolo?, si vedo Madre mia. Ecco, lì dovrai glorificare il Signore. ed essere felice, non dico né il giorno, né l'ora, né quando perché mi è proibito. Quindi mi dice che sono l'unica persona al mondo che deve parlare e pertanto organizzarmi intorno, fratelli, amici, ed altri miei strumenti per parlare della verità, diciamo della rivelazione più grande della storia del mondo. Lei lo dice in una frase teologica "dovrai parlare della verità di tutta la storia del mondo, cioè che il cielo scende sulla Terra e la Terra sale in cielo”.

Ed è questo il concetto da tener presente, per cercare di comprendere la serie di psicografie che seguono.

La “Cruz orlada” e gli iniziati dell'annunciazione della venuta di Cristo

Riguardo la “cruz orlada” è stato detto di tutto, dando risalto soprattutto al dinamismo energetico, rendendo questo simbolo un feticcio. Ma nelle psicografie della “cruz orlada” che sono molte, vi è un concetto molto profondo e che ha a che vedere con il trasferimento della gnosi Cristica da un'era ad un'altra. Lontano dal significare caricare un oggetto e portarlo da un lato ad un altro, la “cruz orlada” è soprattutto, l'eucaristia incarnata nell'uomo, la realizzazione del suo essere Cristico.

In questo senso possiamo dire che i crociati della “cruz orlada” sono quelli che si servono dello scenario della fine dei tempi per mettersi alla prova con il proprio servizio e lealtà, senza possibilità di sbagliarsi, perché farlo stando così vicino alla tanto desiderata millenaria meta dell'anima, implica un’immancabile retrocessione nel percorso evolutivo. Il maestro di questa gnosi è Giorgio Bongiovanni che porta impressa la croce nel corpo e nello spirito, e non può esprimersi al di fuori della stessa. In questo senso Giorgio è il punto di riferimento che Cristo ci lascia e che accompagna il nostro cammino.

parra7

(6) Crociato Santo della “Cruz Orlada”!

In questa immagine possiamo vedere plasmato il concetto sopra spiegato dove il crociato porta nel suo corpo un calice… è in qualche modo, un calice vivente, un calice vivente della comunione Cristica:

“POSSIAMO SOLO DIRVI CHE SULLA TERRA VIVE ED OPERA PER VOLONTÀ DELL’ALTISSIMO SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA IL CALICE VIVENTE DELLA COMUNIONE CRISTICA CHE PORTA I SEGNI SANGUINANTI DELLA CROCIFISSIONE DI GESÙ.
SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE SALUTANO”
 
PIANETA TERRA
14 Agosto 2020
G. B.

https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2010/2244-il-calice-della-comunione-cristica.html

parra8

 
(7) Senza testo disponibile
(8) ““Cruz Orlada” – Amore – Bizantismo”
 
In questa psicografia il concetto di Bisanzio non deve prendersi alla lettera, ma è una metafora dell'arrivo di un nuovo "impero" o regno Cristiano. Nell'anno 330, Costantino, dopo un periodo di guerre, stabilisce questo nuovo impero unificando il territorio sotto l'imposizione del cristianesimo come religione obbligatoria. Al di là degli errori fatti, per la prima volta i cristiani potevano professare ed esercitare la propria Fede apertamente e ininterrottamente, senza paura di essere condannati a morte o di dover negoziare qualche tributo in cambio di protezione. Solo in quel senso si può definire un vero impero Cristiano, come lo sarà definitivamente il regno dei Cieli quando Gesù Cristo lo ristabilirà con la Sua seconda venuta.
I crociati che combattono questa battaglia, lontano dal dover usare armature dipinte con croci, si servono della Fede per poter superare trionfanti la prova. Secondo gli scritti di Parravicini stesso, il Frate José de Aragón, una delle entità che lo personificavano per realizzare le psicografie, al momento di lavorare nel capitolo della “cruz orlada”, gli disse: Ho preso la “Cruz Orlada” e tu dirai, perché? Molto semplice figlio caro, perché Dio è universo e come l'universo è circolare, così Dio è circolo. Pertanto Dio è Universale! Questa croce posizionata dentro quel circolo che può essere liscio o orlato con fiamme, simbolo ugualmente di Dio, vuole dire Dio-Cristo = Amore - Fede - Luce, se porta il cuore nell'unione delle braccia, cioè nell'incrocio dei legni (tronchi?)”.
Questa croce è pertanto simbolo di una filosofia - universale - cosmica, come quella che esprime e rappresenta Giorgio Bongiovanni e non ha alcuna relazione con qualsiasi struttura religiosa - dogmatica.parra9

(9) “Nuova Fede”, ““Cruz orlada” nell’amore”

(10) “Orlatura, Sole, Amore”, “Luce, La nuova Croce e la Chiesa rinnovata”

(11) “Arriva l’unificazione di idee, di procedure, di razze. Unificazione della Babele mondana nella “Cruz Orlada””

Ma se è un messaggio universale, una gnosi cosmica… chi sono questi vescovi, papi e suore che portano tra le loro braccia un nuovo vangelo ed un calice solare nel loro plesso? Quale chiesa rappresentano? Nelle psicografie 9, 10 e 11 possiamo vedere che apparirà una nuova "Fede", una nuova "Croce" che riunificherà "idee" e "religioni", ma chi e come avverrà questo processo? Ci sarà una spaccatura nel vaticano?
Un nuovo Martin Lutero che dica basta ed intraprenda una crociata reinterpretando il vangelo? E soprattutto cosa significa veramente che ci sarà una nuova Fede quando il riferimento è sempre Cristo? Evidentemente qua gli elementi religiosi (abitudini, indumenti, calice, libro o vangelo, campane annunciatrici) ci obbligano a rivedere tutta una nuova simbologia in relazione a questo tema. Così come la “cruz orlada” è relazionata con il calice solare come sinonimo della realizzazione della gnosi cristica ed anche il regno di Bisanzio con l'arrivo di un nuovo regno, allo stesso modo esiste anche una chiesa spirituale che porta avanti questo processo, dove i crociati "bizantini" sono gli iniziati nell'annunciazione della venuta di Cristo.

parra 10

(12) "L'amore del millennio mostrerà la croce nuova della Fede rinnovata. E la Croce nuova sarà in ambito fraterno"

(13) "Amore Campana Circolo Dio. La Nuova Fede dirà: È nata una Croce ed è quella di Bisanzio ma non lo sarà ancora perché ella avrà il Circolo-Dio e cuore-amore"

(14) "Amore sarà amore - senza distinguo - La nuova Croce sarà croce in Amore"

(15) "Pellegrini crociati correranno proclamando la verità della “Cruz Orlada”. Il mondo sarà nell'amore"

Lontani dal voler imporre uno schema rigido di interpretazione, bisogna dire che così come la fiamma di fuoco sulla testa (vedere immagini di articoli precedenti) faceva riferimento alla personificazione di avatar mediante un battesimo o iniziazione; in egual modo per rappresentare quest’altro concetto di crociati - pellegrini - annunciatori, questa volta Parravicini disegna su di loro una croce. Succede che per poter sintetizzare questo tratto multiplo dell'attività spirituale di questi personaggi nella fine dei tempi, la scenografia dei crociati di Bisanzio, è ciò che rende tutti questi concetti compatibili in un'immagine. Al di là che possano sorgere future personalità o nuovi protagonismi più o meno carismatici, la presenza e l'attività di questi crociati è oggi vigente nel campo della diffusione teologica della filosofia cosmica e nell'attivismo sociale. Cioè non necessariamente dobbiamo aspettare una fenomenologia nuova, perché oltre le possibili evoluzioni future, questo processo è già in atto nei nostri giorni.
Per concludere questo concetto, allego come esempio altre immagini relazionate con la “cruz orlada”, dove possiamo identificare facilmente lo scenario o contesto, in cui si sta sviluppando l'opera attualmente. Queste circostanze funzionano purtroppo come veri ostacoli politici - culturali - teologici, di fronte ai quali ci vediamo obbligati ad irrompere con forza con gli strumenti propri alla nostra cultura spirituale. Di fronte alla catena interminabile di problemi sempre più complessi, l'umanità risponde in generale con una proposta ideologizzata che parte dalla stessa matrice strutturale che l'hanno portata storicamente oltre che al fallimento, alla scomparsa (figura 18).
Eppure sia il liberalismo di destra che il socialismo di sinistra della figura 16 ("la faccia ipocrita della civiltà rivoluzionaria della voce che fu di ribellione"), continuano a dire che i loro progetti non sono stati efficaci perché non hanno avuto lo spazio sufficiente per poterli sviluppare pienamente e ancora insistono in mezzo alle rovine di una civiltà, con ricette o formule già testate che possono solo acutizzare i problemi ai quali cercano di porre rimedio. In mezzo a questo conflitto di posizioni di terzi e di discussioni interminabili, nel crollo dell'edificio del mondo "nasce" la nuova croce (figura 17). Ad ogni modo Parravicni ci augura che la “Cruz Orlada” abbia la forza alchemica spirituale affinché nasca una nuova civiltà dal fango, con ciò che resta di essa (figura 19).
parra11
16) "Ha inizio l’avvenimento della “cruz orlada”. Lo ostacola ancora la faccia ipocrita della civiltà rivoluzionaria della consumata voce che fu di ribellione, e cade, affaticato. Comincia l'amore"!

17) "Nasce la nuova Croce”

18) Arriva già il giorno e l'ora in cui la colossale materia esploderà con le sue armi e crollerà di fronte all’esatta Verità, Cristo! - Davanti alla sua Santa “Cruz Orlada” e davanti al benedetto amore. ¡ Arriva l'ora del Sole!

19) "La Nuova Fede trasformerà la civiltà disfatta. La “Cruz Orlada” darà Fede

parra 12

20) Dopo il caos arriva al mondo l'acqua della purificazione - l'acqua che pulirà e concederà la verità della luce - l'acqua che trasmetterà l'esattezza della Fede - l'acqua che regalerà la certezza della speranza. L'acqua che realizzerà l'amore nella carità. L'acqua che arriva con Gesù. L'acqua che arriva con la croce - Bevetela Mondo!

21) Il mondo cadrà verso lo spazio più la crociata del nuovo simbolo croce nel cuore, “Cruz orlada” nell'amore, Cristo circolo Dio - l'ubicherà"

22) Acqua delle acque, acqua, acqua dei venti Venti. Acqua dei mari mari, acqua dei fiumi fiumi. Acqua che arrivi dì all'uomo che se arrivi nell'ora dell'esplosione, è per spegnerla, ma non lo farai prima della redenzione, nell'ora, ora dell'ora nella sua ora. Luce! Viaggiatore placherai la tua sete!

E così come possiamo identificarci, non esclusivamente, ma come protagonisti di questa crociata Bizantina, chiudiamo questo piccolo articolo con immagini di questi iniziati che interagiscono in uno scenario cosmico. A dimostrazione che questi personaggi non vengono fuori a caso ad imporre la dottrina di un culto settario, ma prendono il proprio posto integrandosi al meglio delle proprie capacità in un ordine maggiore che li contempla. Quell'ordine è integrato da forze cosmiche che coordinano e dirigono le civiltà extraterrestri, che naturalmente intervengono come parte di quel meccanismo di purificazione e di ristabilimento delle leggi divine. In definitiva, non si tratta di andare a cercare chi coincide o meno con ogni immagine, perché questa dinamica sarà imposta da una volontà che supera tutto quello che possiamo immaginare o concepire.

Così vediamo come esseri “guardano la Terra da lontano” (figura 20 e 21) e rovesciano le caraffe di acqua con l’iscrizione “Pax”. Altri hanno la testa di uccello o si proiettano dimensionalmente nello spazio (21). Tutti loro portano lo stesso simbolo sulle proprie teste, relazionato con la “cruz orlada”. A questo proposito voglio sottolineare la frase della figura 21 quando dice che "la croce (è) “orlada” nell'amore", qualcosa che sembrerebbe banale ma non lo è. Perché indica che questa condizione non si ottiene come fosse una merce in un corso di spiritualità, ma si conquista mettendo in pratica l'esercizio concreto dell'amore al prossimo che diventa Cristico solo quando nasce disinteressatamente, senza speculazioni ed in maniera altruistica. Come tutte le cose che vengono dal Cielo, l'amore Cristico emerge in noi senza che ci rendiamo conto, perché è il risultato di un lungo processo che non sappiamo che stiamo realizzando, né sappiamo dove ci porta. Ma inesorabilmente cerca di emergere dal nostro interiore per trasformare la realtà che ci circonda.

E così, a breve, arriveremo al regno promesso.

Con amore devoto al piano redentore che Cristo ha preparato per la fine dei tempi per tutti noi, che Dio ci benedica tutti.

Agustín Saiz, 18 Novembre 2020

Allegati:

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