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omarnavidad1Di Omar Cristaldo
La pandemia scoppiata nel mese di marzo 2020 ha determinato una diminuzione delle nostre attività a causa delle norme sanitarie per la convivenza cittadina, norme sempre più restrittive che si sono susseguite nei mesi. Le restrizioni sono state e continuano ad essere pesanti, in particolar modo in questa fine di anno.
Un poco alla volta hanno ripreso ad uscire per le strade madri e padri con i loro figli alla ricerca di provviste per la famiglia e abbiamo iniziato così a condividere con loro ciò che avevamo, accogliendoli però solo sulla soglia della porta d’ingresso, come previsto dalle norme e dalle esigenze di distanziamento sociale.
 
 
In questo mese di dicembre abbiamo ricevuto la benedizione di tante telefonate da parte di persone che volevano collaborare con noi e le donazioni sono state ben accolte e distribuite a tutti coloro che venivano a chiedere aiuto.
È così che abbiamo continuato a svolgere le nostre attività durante la pandemia, tutti, anche i bambini con le loro mascherine, così felici di condividere di nuovo la merenda nel nostro merendero.
Abbiamo aperto 2 volte alla settimana con la speranza di ritornare alla normalità dei 4 giorni a settimana appena si allentano le restrizioni.

Abbiamo quindi distribuito ‘choripanes’ (panini con salame) con gassose ed alcuni biscottini dolci.

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In un’altra occasione abbiamo distribuito pane e cioccolata e dolce come merenda fredda per alleviare il caldo intenso.

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Per Natale abbiamo ricevuto aiuti e donazioni che ci hanno permesso di consegnare una busta contenente hamburger, pane dolce e una gassosa ad ognuno.
È così che cerchiamo di resistere alla pandemia condividendo con tutti i bambini, i giovani e gli adulti che devono andare in strada per sopravvivere. Il bisogno di queste persone è evidente perché le loro attività non sono più produttive come prima della pandemia.
Nonostante sia poca cosa ciò che distribuiamo è però pieno di amore fraterno che loro apprezzano moltissimo, ci dimostrano la loro grande gratitudine e chiedono che il merendero non venga chiuso perché è tutto per loro, è l’unica possibilità di veder soddisfatte alcune delle tante necessità che hanno.
Andiamo avanti con la fede e la speranza che la situazione migliori e le restrizioni si allentino per poter aiutare più liberamente ed integralmente tutti questi fratelli che vivono per strada.
 
Con Amore fraterno.
Omar Cristaldo
 
Asunción-Paraguay
Dicembre 25, 2020

Allegato:

- 21-11-20 Un apostolo di Cristo in Paraguay
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8750-un-apostolo-di-cristo-in-paraguay.html