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paolodiprimaDi Paolo Di Prima

Di sicuro sarà capitato a noi o a persone che ce l’hanno riferito, di vivere, nella propria vita, situazioni, a volte curiose, a volte incredibili da poterle definire straordinarie o così importanti da stravolgere l’originale progetto di vita che avevamo in mente di realizzare.

Si dice che sono “coincidenze”: è come se, a nostra insaputa, un intrigo di fili, collega eventi, persone e informazioni. Infatti, a volte, inaspettatamente, otteniamo lo scioglimento di un dubbio o la risposta che cercavamo ad una domanda, leggendo un libro o ascoltando una canzone oppure quando avviene l’incontro casuale con un vecchio amico che avevamo pensato o che riceviamo una sua telefonata inaspettata; o, ancora, l’incontro non previsto con l’anima gemella in un luogo inaspettato in un tempo non programmato.

Questa non è casualità, ma “sincronicità”.

Tutto intorno a noi è permeato di messaggi sottili che, a causa del nostro modo frenetico di vivere, non riusciamo a individuarli, a comprenderli né ad apprezzarli.

Negli eventi lieti della nostra vita veniamo circondati da persone care che condividono la nostra gioia; in quelli tristi, quasi per incanto, vengono a darci conforto altre che non fanno parte della nostra sfera affettiva eppure ci sostengono, ci incoraggiano e ci aiutano. L’esperienza che stiamo vivendo, in entrambi i casi, ci fa percepire che non siamo soli.

Quando decidiamo di vivere la nostra vita da autosufficienti, dimentichiamo che, di noi, sappiamo solo una parte della nostra storia perché ci sfugge tutto quello che è inconsapevole. Ed è l’inconscio che modella la nostra storia.

A tutti prima o poi capita di vivere coincidenze incredibili capaci di modificare almeno in parte il corso della propria esistenza: sono quelli che lo psicologo Carl G. Jung definisce “eventi sincronistici”, cioè fenomeni in grado di cambiare l’immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci a nuove prospettive.

Se ascoltiamo i messaggi che ci vengono inviati possiamo fare di questi messaggi una buona guida per la nostra vita. Se adottiamo un atteggiamento simbolico nei confronti della nostra vita, esplorando il significato di ciò che ci succede, e quindi attiviamo la nostra capacità di creare una totalità a partire dagli eventi accidentali e diversi che ci capitano, ci accorgeremo che indipendentemente dall’intreccio, dall’ambientazione e dai personaggi, maggiori o minori che siano, nelle storie della nostra vita niente succede per caso.

Non c’è bisogno di essere poeti per intuire che l’Universo, o per lo meno la nostra Terra, ci parla in ogni modo possibile. Ogni rapporto è una specie di sincronicità: un evento unico in cui un incontro esterno di individui assume rilevanza emotiva, simbolica e trasformativa.

Frasi fatte come “Ti succederà quando meno te lo aspetti” riflettono una verità: nel momento in cui siamo più concentrati, oppure più aperti, rispetto ai nostri limitati progetti, attiviamo nell’intreccio della nostra vita una fase di grandi potenzialità.

Quante volte nella vostra vita avete detto: «È un segno del destino!»? Ma sapete che cosa significa? Ci avete mai pensato? Significa che tutti siamo convinti che l’Universo mandi dei segni … ogni volta che avviene una coincidenza è come se Dio compiesse un miracolo restando anonimo…

Per tutto quello che facciamo, diciamo o chiediamo, riceviamo risposte: conferme o obiezioni, approvazioni o condanne.

Il mondo invisibile ci risponde sempre. Ecco l’origine di segni e coincidenze. Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei personaggi.

Paolo Di Prima
24 Maggio 2021