Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
lachiamata3         DAL CIELO ALLA TERRA
 
HO SCRITTO IL 13 GIUGNO 2021:

ERIKA RACCONTA LA VITA DI UN PERSONAGGIO ALIENO A QUESTO MONDO. UN UOMO CHE VIVE IN UN MONDO LONTANISSIMO DALLA REALTÀ DELLA DIMENSIONE MATERIALE UMANA. UN UOMO CHE GODE DELLA PRESENZA DI UN "ALTRO" CHE INVADE IL SUO SPIRITO, LA SUA ANIMA E IL SUO CORPO. UN UOMO CHE RIDE DELLA SUA PICCOLA DIMENSIONE, CHE SOFFRE PER LA SUA LIMITAZIONE, LE SUE PAURE, I SUOI DUBBI. MA, IL GODIMENTO, LA GIOIA, L'AMORE, IL SENSO DELLA GIUSTIZIA, IL VIAGGIO CONTINUO E COSTANTE NELL'UNIVERSO E IL "SENTIRE" DENTRO DI SÉ LA SOFFERENZA E LE INGIUSTIZIE DEL PIANETA LO TRASFORMANO, COME UNA MAGICA ALCHIMIA, IN UN UOMO FORTE, DECISO E COSCIENTE DI TUTTO.
ECCO, ERIKA VEDE E RACCONTA LA SCHIZOFRENIA DI UN UOMO CHIAMATO DAGLI AVATAR, LA DUPLICE PERSONALITÀ DI UN ESSERE UMANO, DISPONIBILE SINO ALLA FOLLIA A COLUI CHE NESSUNO VEDE MA CHE ESISTE: IL CRISTO. QUEL GIOVANE ETERNO NAZARENO CHE OSSESSIONA LA VITA DI QUESTO UOMO IN TUTTO E PER TUTTO.
COSA DIRE? È LA VERITÀ, QUESTO UOMO È COSÌ. C'È E NON C'È. VIVE E MUORE OGNI GIORNO. CADE E SI RIALZA. AMA E GRIDA CON GIUSTIZIA. PIANGE, RIDE, SOFFRE E SPERA COME UN SOGNATORE DI RIVEDERE I SUOI FRATELLI E DI TORNARE A VIAGGIARE NELLA SUA FANTASTICA REALTÀ COSMICA. IRRANGIUNGIBILE, UNICA, UTOPISTICA. MA VERA! ALMENO QUESTO È QUELLO CHE QUESTO UOMO FA CREDERE A NOI TUTTI OGNI GIORNO DELLA SUA VITA.
LEGGETE IN FEDE.
UN AMICO DELL'AMICO DELL'UOMO.
G.B.

PIANETA TERRA
13 Giugno 2021
 
LA CHIAMATA (3ª stazione)
Di Erika Pais

In un dialogo interiore, intimo, profondo e continuo con il Cielo, plasma in pensieri tutto ciò che la Divina coscienza ha impresso dentro di lui.

Sente chiaramente che deve partire verso qualche posto che intuisce, e che alcune persone potranno accompagnarlo, altre dovranno farlo, ma non sa ancora quanti o chi.

Il suo spirito lo spinge a desiderare chi potrebbe essere, ma la sua responsabilità spirituale, la sua obbedienza incorruttibile e la sua consapevolezza, lo richiamano a aspettare l'avallo del Cielo; a avere la certezza di dove, come e con chi.

Di alcuni, è assolutamente certo, di altri deve ancora decidere.

Riesce a percepire l'ansietà di coloro ai quali ha comunicato l'Invito del Cielo e il suo desiderio di accompagnarlo.

Può leggere nei cuori e le anime di quegli occhi che lo osservano e quelle labbra che pronunciano suggerimenti.

Può percepire come, benché impercettibilmente, l'essere umano possieda un'inclinazione naturale a volere coniugare i disegni del Cielo con gli interessi personali.

Fa domande, analizza, con pura trasparenza ed a voce alta, tutte le possibilità. Esprime onestamente la sua paura a sbagliare e così interrompere o ostacolare che il disegno Divino arrivi a compimento, se dovesse prendere una decisione sbagliata.

E con quella purezza che nasce dal suo cuore, permette che tutti i presenti in quel momento gli suggeriscano nomi, situazioni, possibilità. Offrendosi in questo modo come strumento del Cielo, per mettere alla prova tutti quelli che siamo lì.

Perché, in realtà, lui sa molto bene cosa deve fare e che l'unica strada che sceglierà è sempre quella Giusta e che la decisione che prenderà è già segnata dall’inizio dei tempi.

Conosce alla perfezione quei momenti necessari, in cui la sua missione personale, si unisce molto profondamente con lo stato interiore di consapevolezza di ognuna delle persone che lo accompagnano e si trovano al suo fianco.

Un momento di decisione condivisa, non è per lui, ma per noi, privilegiati, che partecipiamo a quel momento sublime in cui si plasma in azioni materiali l'invito etereo del Padre.

In quel momento è possibile dimostrare tutto quello che abbiamo imparato a lasciarci alle spalle, affinché quanto è scritto nell'eternità fluisca. Quella parte di noi stessi che siamo riuscite a far tacere di fronte alla Volontà Divina e fino a che punto i nostri interessi o desideri personali ci rapiscono e ci dominano.

Riconosco in me quell'ansietà di elaborare dentro di me quanto l’amico dell’Uomo sta dicendo e fare miei quei desideri.

Conosco quella sensazione che nasce da dentro, quando, inconsciamente o meno, vuoi interpretare qualcosa che non ti corrisponde ed un pensiero scaturito dall'interesse lotta per spingerti a trasformare quello che sta avvenendo attorno a te e di cui fai parte in qualcosa che sia vantaggioso per te, che ti farebbe più felice o che consideri, secondo la tua visione limitata, sia più giusto.

Mi rifugio nello sguardo dell’eterno mutante, nella sua persona, nel suo esempio, in quello che è, in quello che rappresenta, sia dal punto di vista spirituale, che umano e faccio tacere la mia mente. Anche se, dentro il contesto, mi è data l'opportunità di pensare, lotto contro me stessa, il mio ego, la mia psiche, tutto il mio essere umano e ringrazio il Padre di essere testimone. Rinuncio alla mia persona e mi metto al servizio in silenzio. Non voglio opinare, né chiedere, né pensare, né verbalmente, né, soprattutto, interiormente.

Non so se ci sono riuscita completamente, non so se sia sufficiente volerlo fare, non so se già il solo fatto di aver dovuto lottare, mi pone tra quelli che il Cielo scarterebbe.

Non so niente, non penso niente, voglio solo imparare a lasciarmi andare e che il Disegno Divino mi sorprenda ogni giorno, che non sia bene o male per me, semplicemente che Sia, in tutta la sua Potenza ed Espressione.

Il viaggio si organizza quasi all'ultimo momento, una volta che il Cielo avalla, le porte si aprono e tutto fluisce affinché un piccolo gruppo di persone, soprattutto giovani, accompagnino l’amico dell’Uomo, il quale non è ormai lo stesso, nel posto che il Cielo gli aveva rivelato.

C'era una ragione specifica per la quale ognuno dovrebbe andarci, ragioni apparentemente visibili, ma invisibili allo spirito, in attesa del momento in cui queste possano essere rivelate, quando saremo pronti e se sarà necessario.

Lui si concentra durante il tragitto, mentre percorre centinaia di chilometri che lo separano dall'oceano.

Si concentra su quello che gli riserva il Cielo. Si concentra sul lavoro operativo, giornalistico e di redazione che non può, non deve e, soprattutto, non sa trascurare, persino se sta rispondendo ad una chiamata del Cielo.

Si concentra su Cristo, per potere ascoltare la Sua Voce, si concentra sul Cielo, per identificare i Suoi segni.

Si concentra su sé stesso.

I suoi occhi possiedono la luce di sempre, quella luce che ti penetra, che ti ipnotizza; quella luce particolare che cerchi di scrutare e nella quale cadi attratto da una forza di gravità che risponde alle sue proprie leggi, e ti perdi nell'abisso nel scoprire in lei universi infiniti, fiumi di lacrime versate in silenzio che non vedranno mai i colori di questo mondo, perché il mutante cosmico è qualcuno che piange dentro di sé.

E se ultimamente lo vediamo emozionarsi di più, più sensibile, se vediamo la sua voce che si rompe con infinita emozione, è semplicemente perché ha deciso, in questo tempo, che è l'ultimo, di donarci il suo sentire umano, farci conoscere il pianto delle stelle.

Lui è qualcuno che vive la sua estrema sensibilità, proveniente da un altro mondo, di una forma senza forma, senza struttura, senza quella logica umana che l'incatenerebbe ad un'etica e morale illusoria, falsa ed ipocrita, come lo è quella dell'Uomo. Vive l'amore ed i sentimenti senza i filtri di questo sistema perverso, li vive con purezza, trasparenza, devozione ed autenticità.

Deve fare dei suoi sentimenti una scuola nei nostri confronti, che ci fa male e che a volte, molte, troppe, non capiamo. Perché non c'è amore più grande che portare i suoi amici e fratelli verso il cammino di Cristo, e questo risulta duro e in salita per tutti noi.

Deve controllare, tutto il tempo, che questi non diventino debolezza super-protettrice ed interferiscano nel libero arbitrio di ognuno.

Non gli è permesso, benché lo desideri con tutta l'anima, intervenire nelle decisioni ed azioni di fondo, che ognuno di noi deve prendere e fare e che sono frutto del Dono più pregiato concesso dal Padre, la libertà, anche se il Cielo, manifestando una severità quasi incomprensibile verso il suo strumento e le sue emozioni, gli permette di vedere le conseguenze che queste decisioni avranno nelle nostre vite e non sono sempre positive.

La libertà è uno dei frutti più grandi ed eterni dell'Amore, solo se questo è perfetto, si può manifestare in tutta la sua essenza, contenuto ed espressione vera.

E lui venera la Libertà, la inculca, la vive, persino se questa lo distrugge.

Soffre profondamente quando, nell'esercizio della nostra libertà, con le nostre azioni e decisioni sbagliamo strada e ci allontaniamo da lui, perché lui incarna la Verità ed ogni errore che ci allontana da essa, ci allontana anche da lui. Nonostante ciò, lui ci ama in ogni modo.

Ci ama, anche se lo abbandoniamo, ci ama, benché non siamo i migliori, ci ama in mille modi. Dubito che qualcuno di noi possa amarlo quanto lui.

E soffre per noi, quotidianamente.

L'arte, la cultura, la musica, espressioni sensoriali di quell'energia intangibile che lo rapisce in continuazione sono i suoi interlocutori nel linguaggio universale quando deve rifugiarsi.

Quando affronta i suoi dolori umani nel vederci sbagliare. Disperato nello spirito, perché il tempo sta finendo e permettiamo che le lancette dell'orologio corrano, attraversando le miserie che non siamo capaci di superare. La musica lo culla nel suo grembo, accarezzando la sua emozione.

È un disegno, una pittura, un bambino, uno sguardo puro, a lanciargli un salvagente, affinché l'onda non lo sommerga.

Sono le espressioni perfette della Creazione quelle che possono comprendere e consolare il suo essere e aiutarlo a coniugare quella sensazione divina, eterna e vera che lo compenetra in contrasto con la densità di questo mondo che lo imprigiona, solo loro.

I chilometri che ci separano dal destino si vanno accorciando velocemente…

La Luce dei suoi occhi è la solita, ma c'è qualcosa di più…

E quel qualcosa, per il momento, non ha sostanza, né forma. Non è nato ancora nel pensiero Creativo.

Quel qualcosa si sta sviluppando dentro il Padre, è parte del Padre stesso e sta per manifestarsi in tutte le dimensioni.

Sta per manifestarsi lì, nell'oceano che lo chiama, di fronte a lui e le Potenze Celesti alle quali sarà permesso presenziare.

Sta per manifestarsi di fronte a noi, attraverso il suo corpo, il suo Verbo, il suo Sangue e il suo infinito Amore.

Sta per manifestarsi durante la Pasqua del Signore.

In onore alla memoria.

Erika País
8 giugno 2021.

Allegati:

- Aprile 2021 La chiamata (2ª stazione)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9009-la-chiamata-2-stazione.html

- 30-03-21 La chiamata (1ª stazione)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/8963-la-chiamata.html

- 25-03-20 30 anni: Atti di un cronista al servizio degli Esseri Cosmici
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8403-30-anni-atti-di-un-cronista-al-servizio-degli-esseri-cosmici.html

- 8-03-21 La voce e la croce
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/8930-la-voce-e-la-croce-bongiovanni-al-canal-12-uruguay.html

- 8-01-20 De Umbris Idearum
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8310-le-ombre-delle-idee-2.html

-24-11-19 Gli alunni di Giordano Bruno
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2019/8254-gli-alunni-di-giordano-bruno.html

-21-02-19 L’unzione iniziatica
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2019/7928-l-unzione-iniziatica.html

- 17-02-18 Il filosofo mutante nel tempo
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2018/7513-il-filosofo-mutante-nel-tempo.html

- 22-01-15 Erika
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2015/5882-erika.html