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umiltacristo

DAL CIELO ALLA TERRA

PATRICIO, UNO DEI MIEI PREZIOSI RAGAZZI, MARUSCA, SORELLA DELL'ARCA EMILIA, SOCCORSO D'AMORE E CLAUDIA DI GUBBIO, AMICA E FEDELE SORELLA DI SONIA ALEA. QUESTI OPERAI DELLA VIGNA DEL SIGNORE RAPISCONO E FANNO DECOLLARE, PER ALCUNI MOMENTI INFINITI VERSO IL CIELO, IL NOSTRO SPIRITO IN GUERRA CON IL MALE E IMMERSO NEI MEANDRI DI QUESTO MONDO CERCANDO DI DA DARE LUCE ALLE ANIME SMARRITE.

PIANETA TERRA
12 Luglio 2021
G. B.
 
IL RITORNO IN ITALIA
PAROLE DI GIORGIO BONGIOVANNI
ALL'ARCA ALEA-LORES 20 GIUGNO 2021
 Di Marusca Ricci
 
Sono stato 120 giorni lontano fisicamente dall’Italia nella città del Monte degli Occhi degli Dei. Qui si sta costruendo una scuola molto importante per accogliere artisti che seguono l’opera di Sonia Tabita.
 
Il motivo principale per cui sono qui è che vi voglio riabbracciare.
Poi sono anche qui per arruolarvi.

Oggi vi chiedo la presenza fisica dal 17 al 20 luglio in via d’Amelio, nella sacra strada dove è caduto un martire con cinque agenti della sua scorta.

Vi convoco ora perché questo è il momento storico, politico, sociale, spirituale, in cui è necessario che noi tutti siamo presenti. Ci saranno anche magistrati con cui collaboriamo e siamo legati da circa vent’anni da ideali comuni. Saranno presenti i nostri ragazzi e anche attori che verranno dal sud America e che faranno una rappresentazione, uno spettacolo per rievocare la strage di via d’Amelio. Questo mio non è un invito, è un ordine. Il Cielo vi mette alla prova.
Ci sono giustificazioni per motivi di salute, di lavoro o difficoltà negli spostamenti, ma comunque fate il possibile per essere presenti.
 
C’è una svolta nelle arche, un po’ decisa, c’è uno stringimento di vite. Non dovete pensare che un tale esercizio di autorità che io pongo in essere sia perché voglio diventare il capo di una nuova religione. No!
Queste direttive hanno lo scopo di farci vivere la situazione così com’è la realtà del presente e cioè “Che noi siamo in guerra, c’è una guerra in corso”.
 
Il Cielo mi ha dato l’ordine di trasformare, semmai questa può essere la parola giusta, le arche in esercito e i fratelli in soldati.
Qui siamo in un territorio in cui i soldati hanno dato la loro vita per una guerra giusta, una guerra che ha salvato la loro patria dalla oppressione nazista.

Noi dobbiamo liberare l’Italia e forse il mondo (pensate che pretese!) dalle organizzazioni criminali e vogliamo parlare al mondo, con assoluta libertà, senza fanatismo e clericalismo, di Cristo. Noi dobbiamo seguire le direttive per contrastare la mafia e abbattere il male. Noi non abbiamo armi, noi non spariamo pallottole, noi spariamo parole, concetti, libri, cultura, arte. Noi sveliamo la Verità, quelle Verità che ci vengono nascoste dallo Stato mafia e dai criminali che sono al potere.

Per fare questo bisogna essere militanti.

Accompagniamo i ragazzi nelle piazze, per protestare. Io sto facendo una guerra per abbattere il male, voglio dire il nome e cognome di tutti i criminali che sono al potere. Loro vogliono toglierci la vita, vogliono fare la guerra. Noi non vogliamo la guerra. Vogliono toglierci la libertà, noi vogliamo la libertà. Vogliono toglierci il pensiero, ma il nostro Spirito vuole il pensiero per esprimersi. Loro vogliono che lo Stato e la mafia convivano, noi non vogliamo la mafia. Loro non vogliono dare un futuro ai nostri ragazzi, buttandoli sulla droga e sull’indifferenza. Il potere nefasto vuole strappare i nostri giovani fino a spingerli al suicidio.

La militanza si fa a livello sociale, non si può raggiungere questi obiettivi in un’assemblea dove c’è la preghiera, la contemplazione, l’osservazione monacale, ma bisogna farlo come soldati. Tuttavia i soldati hanno la necessità e la possibilità di nutrirsi spiritualmente e ricaricarsi di energia. Questo lo potete fare grazie agli insegnamenti che io vi porto con i messaggi di Adoniesis, ma anche attraverso il kriya yoga di Yogananda e attraverso le parole Cristiche portate, oltre che da me, da altre guide che mi seguono e si mettono al vostro servizio.

Ho vissuto quattro mesi fisicamente lontano da voi.
C’è un motivo in questo, motivo che il Cielo ha potuto leggere nel mio cuore.

Io volevo e voglio servire il Cielo fino alla morte, volevo e voglio ubbidire al Signore fino alla morte, volevo e voglio servire la Verità fino alla morte, ma interiormente e mentalmente non mi sentivo più in grado. Quindi chiedevo l’autorizzazione a ritirarmi a testa alta. Ho detto al Signore:

“Lasciami perdere perché non ce la faccio più”. Chi pronuncia queste parole: I moribondi, i malati terminali, i feriti, gli innamorati che non riescono a conquistare più la loro amata. In realtà a me non mancava niente.

Il Cielo mi guida, mi manda in Uruguay ed io obbedisco. Nella località chiamata Paloma ho visto il Signore che camminava sulle acque. L’ho visto fisicamente e mi ha allungato la mano. Mi sono chiesto il significato di questo gesto e ho capito che non potevo ritirarmi.

Vi confesso che, ancora adesso, mi sento in difficoltà nell’affrontare ciò che il Cielo mi chiede, però contemporaneamente, io non mi voglio tirare indietro se Cristo mi chiama.

La cosa più sacra della mia vita è questo Segno. Tutta la mia vita è girata attorno a questo Segno, il Segno più affascinante, più bello, più Cristico della storia del mondo e che io ho vissuto per trent’anni come se fossi innamorato della più bella donna del mondo. Ora questo Segno mi pesa come la cosa che ho più grave al mondo. Questo Segno è diventato, dalla gioia più grande della mia vita, al peso più grande della mia vita e se ci potessi rinunciare ci rinuncerei. Questo non perché sono tentato da Satana, non perché ho paura, ma perché sono stanco, non ce la faccio più. Però mi sono detto, io prima di dare a voi i messaggi, devo io stesso metterli in pratica. Così il grande insegnamento che il Cielo mi sta dando, io lo trasmetto a voi. Voi dovete fare la volontà di Dio sempre e comunque, voi dovete essere sempre servitori e andare anche contro voi stessi, rinnegandovi, solo per fare quello che Lui vi dirà. Talvolta quello che voi sentite coincide con ciò che Cristo chiede, ma se non coincide voi dovete farlo lo stesso. Io non voglio fare quello che sento, perché se ti dicessi ciò che sento, voi andreste via tutti, io voglio fare la volontà di Cristo, costi quel che costi.

Se voi mi amate però, dovete riconoscere la mia onestà e il fatto che io sto facendo la volontà di Dio pur andando contro la mia volontà e ve lo dico apertamente.

Tante volte vi ho detto di lasciare tutto. Questo può voler dire di donare tutti i tuoi soldi, ma prima di tutto significa di andare contro di te, se quella è la volontà di Dio e non un inganno. Il sentire si segue se non hai scelta, ma se un messaggero di Cristo o Cristo stesso indica di fare una cosa, tu la devi fare anche se non te la senti.

Nella mia vita io ho sempre seguito ciò che sentivo, perché questo sapevo essere la volontà di Dio. Non me l’aspettavo che un giorno io avessi dovuto fare una cosa che non mi sentivo di fare. Quindi, io mi guardo allo specchio e mi dico: “Tu insegni a tutti che debbono ubbidire, ora mette in pratica questo insegnamento facendo una cosa che ti pesa, che ti fa stare male, che ti fa piangere, che non sopporti più, che vivi come un handicap”.

Il Libro di Giobbe rispecchia questo momento della mia vita. Dio toglie tutto a Giobbe, lo mette alla prova fino in fondo, ma Giobbe gli è fedele e alla fine Dio gli ridona il cento per uno.

Quindi la fedeltà a Lui va contro di me ed è questa la mia vittoria. Così anche voi vincerete voi stessi ed entrerete nel regno di Dio se rinnegherete voi stessi. Il Vangelo stesso dice “Se non rinnegherete voi stessi non siete degni di Me”. Questo non lo capivo, perché, in me stesso, ero in completa sintonia con la Volontà del Signore, ora invece comprendo benissimo.

La fedeltà a Dio deve vincere sull’amor proprio.

La fedeltà a Dio deve vincere sull’amore.

La fedeltà a Dio deve vincere sull’ amicizia.

La fedeltà a Dio deve farti andare contro te stesso, perché Dio è il tuo Creatore, perché Dio ti ha dato la vita, ti ha dato l’Universo, quindi tutto gli appartiene anche la tua stessa vita. Ma se Lui ti chiede una cosa che tu in te stesso non senti, non è perché vuole toglierti questa vita, ma perché vuole renderti partecipe del suo disegno, disegno che sempre è un progetto di amore.

Le arche devono essere formate solo da persone che mi accompagnano e si mettono a disposizione. Non entrerò nella vostra vita privata, a meno che voi non me ne farete partecipe. Nell‘Opera vi chiedo di andare contro voi stessi, perché io voglio tanti piccoli Giorgio Bongiovanni.
Il Cielo chiede la disponibilità per questa guerra. Chi non se la sente rimarrà comunque il mio amico e farà parte della comunità spirituale Giovannea. I fratelli delle arche saranno i miei soldati.

Sono felice che siete tanti, però il numero non è fondamentale per combattere questa battaglia, anche se, più siamo meglio è, perché così il potere criminale potrà vedere che sono appoggiato da un grande movimento. Comunque io mi auguro che, con tutto quello che in questi anni vi ho donato, voi mi seguiate. Non posso, però, promettervi niente, perché questa è una guerra in cui ci si può rimettere anche la vita fisica.

Sappiate che questa battaglia io la farò con voi o senza di voi, perché io so chi c’è dietro di me e

SARÀ LUI CHE VINCERÀ

Marusca Ricci
11 Luglio 2021

Allegato:

- La passione per la Verità
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